mercoledì 15 febbraio 2012

Una delibera di Giunta sulla quale si dovrebbe fare chiarezza!





Non voglio precessare le intenzioni, anche se qui sono stati avviati fatti, ma ha suscitato notevoli perplessità, dubbi, preoccupazioni e sospetti perché no, la delibera di Giunta Comunale, n.16 del 14 febbraio 2012, il cui oggetto è: “Le reti ecologiche come nuova dimensione dello sviluppo comunale[…].Promozione ed incremento dell’arte contemporanea nel territorio comunale, ed in particolare, di quelle espressioni orientate al recupero dell’identità autentica di Vico Equense e alla costruzione di un’urbanità nuova” . Mi sono chiesto: ehi! Ma questi conoscono l’identità autentica del paese? E addirittura si prefiggono di costruire una nuova urbanità ovvero cortesia di modi e buona educazione? Poi ho letto più attentamente e la delibera, corredata da una relazione istruttoria redatta dall’arch Arpino che è il responsabile del Servizio Urbanistica, Tutela del paesaggio e Pianificazione del Territorio, e mi sono reso meglio conto. La delibera, firmata dall’ Assessore all’Urbanistica, avvocato Migliaccio muovendo da presupposti che inglobano i temi dell’energia rinnovabile, delle biotecnologie, della green economy e niente di meno che dell’ecologia profonda, mira a costruire la nuova governance locale, partendo da un articolo apparso sulla nota rivista “Il Denaro” intitolato : “ A Vico Equense rivive l’arte dei casari”, firmato dal professor Pasquale Persico, dell’Università di Salerno. La relazione, dando la stura a tutta una serie di dichiarazioni generiche, ma che possono contenere tutto relativamente ad insediamenti costruttivi nuovi propone l’attivazione di partenariati pubblico- privati “ Una ricerca di siti idonei e luoghi notevoli sul territorio comunale […] atti ad ospitare nuove architetture e/o installazioni artistiche” e “ procedere alla realizzazione del progetto suddetto, previo espletamento, con la massima priorità, di tutte le procedure amministrative atte alla concretizzazione dello stesso”. Quest’ultima frase è quella che mi ha fatto pensare al solito scavalcamento di tutti gli strumenti urbanistici previsti e a tuuti i vincoli e normative in materia di costruzioni. In pratica, al di là delle dichiarazioni altisonanti queste dichiarazioni sono soprattutto fuori luogo culturale. Un semplice paravento per la realizzazione di qualche altra o di altre costruzioni, un fuori luogo culturale, per una amministrazione che ha distrutto tutto quello che si poteva distruggere in fatto di territorio, per disalberare e desertificare un ambiente che tra strade inutili, speculazione abusiva privata, parcheggi interrati, sversamenti a mare, inattività di depuratori  è diventato uno dei più poveri della costiera sorrentina. Unico dato che mi fa pensare è la capacità subdola  di integrare gli elementi della critica abituale, fatta dai VAS con lo sfruttamento socio economico del territorio attraverso progetti simili e l’inautenticità di una proposta fumosa e poco chiara. Ma soprattutto perché a farla sono attori che hanno lasciato e continuano a lasciare ben altri segni sul territorio. Mi auguro che i consiglieri di minoranza facciano chiarezza su questo deliberato e ci forniscano maggiori spunti di riflessione critica, mentre da parte nostre estendiamo i nostri timori anche a Sinistra Ecologia e Libertà: cosa vuole realizzare questa delibera e perché bisogna espletare i suoi intenti con “la massima priorità”?


Franco Cuomo VAS – Vico Equense

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