domenica 22 gennaio 2017

HORROR PLENI


Si potrebbe continuare a fotografare, ma non serve a nulla. Devo riconoscere però che vedere il mio territorio devastato dal cemento mi fa veramente male, un male quasi fisico. Chi viene da fuori non se ne accorge, forse perché abituato a brutture più devastanti, soprattutto se viene dall’interland napoletano, ma vi assicuro che passeggiare e guardarsi intorno, da la cifra di una devastazione lenta e inesorabile operata nell’indifferenza intera di un paese. La piana di Seiano tra capannoni, abusivismo selvaggio, depositi vari, un cementificio, una strada orrenda che appare in tutta la sua bruttezza e abbandono soprattutto nel tratto di fronte  alla Cavottole, poi arrivi alla spiaggia a marina d’Aequa e lì veramente capisci quello che sta succedendo. Piccoli ras, diventati ormai milionari si contendono tra di loro ogni singolo pezzo di quello che un tempo apparteneva a tutti, e anche qui cemento, cemento che fa sparire le piccole lingue di sabbia, pontili per ormeggi, pilotine di acciaio sulla scogliera, cemento e cancellate di ferro arrugginito  alle Calcare piloni per una illuminazione aereoportuale fin sulla spiaggia e la costruzione di una cittadella, anche questa di cemento che poi sarà abilmente ricoperta da finto legno e dal una vegetazione inappropriata, in una zona R4, ovvero una zona d alto rischio frane e distacci di falesie calcaree, ovvero di quella pietra che da sempre cade e da il nome a quella spiaggia. Chi arriva da fuori non si accorge di tutto questo, chi arriva da fuori è abituato ad un orrore più brutto di questo, ma vi posso assicurare che anche quello che sta succedendo qui a Vico Equense, in Costiera Sorrentina, è brutto e ingiusto; che vedere il mio territorio massacrato, devastato e appropriato indebitamente da piccoli ras locali, mi fa molto male, un male fisico. Così la mia passeggiata domenicale si trasforma in una meditatio orror pleni. Come è stato possibile far fare tutto questo? Quali complicità sono scattate tra questi ras e le amministrazioni e gli enti che avrebbero dovuto tutelare il territorio e a sua volta tutelarci  da una rapina selvaggia? Perché la Marina di Aequa è stata svenduta a privati che fanno milioni con un bene pubblico? Quale ricaduta ha tutto questo sulla collettività di questo paese? Chi se ne avvantaggia? Potrei fotografare, ma l’ho fatto centinaia di volte, e allora passeggio immalinconito da questi pensieri, passeggio mentre dagli auricolari mi sparano Sometimes degli Hooverphonic ancora più malinconica e struggente e penso che forse la passeggiata non sta dando buoni risultati . Poi arrivo a casa facendo la strada a ritroso  e su FB leggo un post di Claudio ( Claudio D’Esposito WWF n.d.r.) altra voce solitaria che denuncia le stesse brutture e la stessa devastazione. Nel frattempo il sindaco, e gli assessori continuano a tacere indifferenti, ma anche arroganti  e volgari, incolti, brutti anche loro: assessori tuttofare  e assessori inetti e incapaci e impreparati sono alla mercé di questi piccoli ras che ormai si sono im padroniti di quella che un tempo era la mia terra. Poi ti chiedi, ma perché se allargo una finestra in pieno centro storico mi arrivano i vigili che mi appongono i sigilli e di fronte a tutto questo non si muove nessuno. Mi parte Every breakig wave degli U2 Così, scrivo quest’ennesima nota n questo uggioso pomeriggio domenicale, e vado da mia madre.



lunedì 16 gennaio 2017

UNO SCEMPIO DEL TERRITORIO IN UN AREA AD ALTO RISCHIO IDROGEOLOGICO NEL SILENZIO COMPLICE DI TUTTI QUELLI CHE DOVREBBERO TUTELARLO

ex cava di marina di Seiano, le foto sono di Claudio d'Espostito del WWF





I Vigili Urbani sanno tutto, perché tacciono? Ci mostrassero le relazioni dettagliate che hanno fatto e ci dicessero perché non hanno chiuso questo cantiere. Quali permessi e autorizzazioni può avere mai avuto questo signore per fare tutto questo in una zona ad alto rischio idrogeologico? E se li ha avuti chi è stato tanto folle e sconsiderato dal darglieli? Il sindaco, la sua giunta, le opposizioni se ci sono, sanno tutto questo? Capitaneria di porto, demanio marittimo, Autorità di bacino, Soprintendenza perché tacciono? La procura è stata avvertita, perché non interviene?  Hanno autorizzato tutti questo vero e proprio scempio a meno di 100 metri dal mare? E se un giorno si dovesse staccare una falesia calcarea dalla montagna di Scutolo a chi si attribuiranno le responsabilità di possibili vittime? Sconcerta il silenzio di chi amministra questo territorio, mentre la povertà, l'impreparazione,l'incapacità e l'inesistenza di rappresentanti politici che seggono in consiglio regionale e che dovrebbero garantire l'applicazione delle normative vigenti è indecente.  “Commette reato chi costruisce a meno di trenta metri dal mare, senza il nulla osta dell'autorità marittima.” 
Lo ha chiarito nel novembre 2013 in modo inequivocabile la Corte di Cassazione con la sentenza 44644, prendendo le distanze dalla decisione dei giudici di merito che avevano considerato depenalizzata l'azione compiuta da una famiglia che aveva istallato una casa mobile con una recinzione in muratura nel comune di Modica in Sicilia, in un'area vicino al mare di proprietà del demanio senza curarsi di chiedere l'autorizzazione al Capo del compartimento. Perchè in località La AXIDIE si sta tacendo? La stampa evidenzi questo scempio e lo porti all'attenzione dell'opinione pubblica: Il Corriere del mezzogiorno, La Repubblica, Il mattino, Metropolis, facessero il loro dovere. Sono più di due mesi che si stanno facendo questi lavori senza che sia ancora stata affissa alcuna tabella come previsto dalla legge, in un'area vincolata dal PUT. Perche' nessuno interviene? Che forse le leggi urbanistiche e in materia di paesaggio  non sono più valide nel nostro paese?

franco cuomo VAS -Verde Ambiente e Società

giovedì 5 gennaio 2017

Se le lamentele disturbano qualcuno



Qualcuno ha scritto recentemente su FB :” Ma perché oltre a lamentarvi e a denunciare (che in quello siam bravi tutti.....soprattutto su Fb) non chiedete (fino ad ottenerlo) un incontro con gli addetti ai lavori? Così da capire come stanno realmente le cose?
Già, ma com’è che stanno realmente le cose?  Questo lo vorrei capire pure io, perché allo stato dei fatti, si capisce che stanno solo in un certo modo, ovvero: questa amministrazione costruisce ponti d’oro per la cosiddetta imprenditoria privata e cancellerebbe qualsiasi tutela per più comuni diritti dei cittadini, uno tra tutti: la libera balneazione.  Allora mi chiedo: chi è che  si lamenterebbe? E se la situazione è questa è forse sbagliato lamentarsi? E a denunciare non mi sembra che siano bravi tutti, visto che a Vico Equense non lo fa nessuno, tranne due persone solamente, legate a due associazioni ambientaliste: Franco Cuomo dei VAS ( ovvero io che scrivo)  e Claudio D'Esposito del WWF. Oltre questi, ravviso solo un assordante silenzio sulle ultime vicende legate al saccheggio della spiaggia di Seiano: cosa dovremmo vedere ancora mi chiedo? Scrive questo qualcuno: " perché non chiedete ( fino a ottenerlo) un incontro con gli addetti ai lavori". Bene. Io ho parlato con Angelo Castellano, che è assessore all'urbanistica e mi ha risposto che tutto quello che sta succedendo alla marina di Seiano è tutto in regola, ovvero: per quei lavori ci sono tutte le autorizzazioni. Poi ho parlato con Peppe Aiello, consigliere comunale della maggioranza, che mi ha dato la stessa risposta. Ma secondo voi, questo basta come risposta è sufficiente a spiegare il saccheggio in atto ? A me no. E spiego il perché: intanto si dovrebbe chiedere agli enti preposti alla tutela dell'ambiente e del territorio, e questo potrebbe e dovrebbe farlo anche l’amministrazione perché sono così solerti quando un cittadino accenna a fare qualche piccola modifica della propria abitazione e poi sono addirittura ciechi rispetto a opere altamente impattanti come quelle che si stanno facendo e si faranno a marina di Seiano, ma anche in altre località per l'immediato futuro? Ma per chi scrive la cosa più importante sarebbe capire quale è il progetto o il programma  di questa amministrazione, ammesso che ne abbia uno, che di fatto, come quella precedente di cui ne è la continuazione, ha reso a pagamento tutte le aree marine di Vico Equense, se si eccettua la foce del Rivo D'Arco che, giustamente, facendo troppo schifo, è stata lasciata ai paria che vi si vanno a bagnare senza pagare un soldo! Se è questo quello che vuole questa amministrazione, ai VAS non sta per niente bene e se si vuole perseguire questo fine assolutamente incongruo per i cittadini e la maggior parte della popolazione allora invece di dare le concessioni ai vari gestori di  baracchini alle Calcare, gestisse il Comune in proprio, quegli arenili che da dopo le Axidie arrivano fino a Punta Scutolo, facesse almeno questo per quei cittadini che non intendono pagare ciò che per natura dovrebbe essere assolutamente gratuito , perché non so a chi possa giovare la completa privatizzazione di tutti gli spazi per la balneazione se non solo ai cosiddetti imprenditori. Ecco, questo è il punto di vista di uno che, secondo quel qualcuno si lamenta e che invece secondo me si oppone a quella che è una vera e propria iniquità. Naturalmente soprassiedo sulle altre questioni concernenti la difesa del paesaggio e la sua tutela. Per quello io non mi indigno solo su FB. 

martedì 3 gennaio 2017

IL SILENZIO DEGLI ORGANI PREPOSTI ALLA TUTELA E ALLA DIFESA DEL TERRITORIO E DELLA COSTA

Scogliera frangiflutti marina di Seiano

I VAS si chiedono cosa tuteli più la SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHITETTONICI, PAESAGGISTICI, STORICI, ARTISTICI ED ETNOANTROPOLOGICI PER NAPOLI E PROVINCIA, e lo chiedono al suo direttore l’ arch. Giorgio COZZOLINO, sul territorio di Vico Equense, dopo l’approvazione di svariati progetti di cui si è occupata anche la stampa, e che apporteranno un’ulteriore trasformazione di un’area immediatamente sul mare già stravolta da interventi  privati che hanno letteralmente stravolto tutta la Marina di Seiano e lo chiedono  anche al dott. Rosario FERRETTI responsabile del procedimento del Demanio Marittimo Ambito isole (Capri e Procida),Sorrentino che tra altre cose ha anche competenza su : Regolamentazione e gestione del demanio marittimo, pulizia, illuminazione e manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree portuali e specchi d'acqua. Concessioni e autorizzazioni del demanio marittimo portuale, vigilanza sugli abusi. Lo chiedono  al comandante  Guglielmo CASSONE della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, tra i cui compiti ci sarebbero anche quelli della  tutela dell'ambiente marino e costiero da perseguire, sia per la ricchezza del patrimonio naturalistico nazionale, sia per i rilevanti interessi sociali ed economici coinvolti nell'utilizzo delle relative risorse e per tale vocazione ambientale,  “il Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, dipendente funzionalmente dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ai sensi dell'articolo 8, della Legge 8 luglio 1986, n. 349 e dell'articolo 3, della Legge 28 gennaio 1994, n. 84, esercita funzioni di vigilanza e controllo in materia di tutela dell'ambiente marino e costiero”.  Ecco tutti questi enti hanno tra le loro competenze la difesa e la tutela del territorio costiero, mentre l’ambito della Soprintendenza  si estende su tutto il territorio. Ebbene, per quello che si sta verificando a Vico Equense  sembrerebbe che questi organismi di controllo non abbiano avuto nessun ruolo e se lo hanno avuto, esso sarebbe andato in una direzione diversa da ciò che si prefiggono di difendere. Ci riferiamo naturalmente al progetto delle AXIDIE e al progetto di un solarium su una scogliera frangiflutti  a Marina di Seiano , tra l’altro non prevista nel PRG ( Piano Regolatore Generale), ma la costa e il territorio equense ormai sono oggetto di una vera e propria aggressione da parte dei privati, nel dispregio di qualsiasi tutela del patrimonio paesaggistico. E allora eccole qua, le palafitte metalliche per il solarium completo di bar e annessi sulla scogliera. L'opera si sta completando! Per un progetto approvato pure questo da Soprintendenza e Commissione Edilizia.  Ed eccola qua le cabine loculo in cemento armato delle AXIDIE e gli sbancamenti in una zona ad alto rischio idrogeologico. I VAS  denunciano questi silenzi da parte degli organi preposti a controllo  e denunciano  un'amministrazione che si è schierata solo per la difesa degli interessi dei privati. A Seiano non c'è più uno spazio ad uso pubblico nel silenzio del demanio marittimo e della capitaneria di porto. A Vico Equense sembrerebbero non esistere  più normative sul paesaggio, e la Marina di Seiano è stata veramente rubata ai cittadini con l'assenso delle ultime amministrazioni comunali. C'è da augurarsi che il mare si prenda la sua rivincita quando non ci sono persone sul posto perché a questo punto sembrerebbe essere l’unico a poter punire l'arroganza e la cieca protervia di questa gente. E mentre l’assessore ai Lavori pubblici Gennaro Cinque sta assassinando il territorio con lavori di  scavi per cavi e condotte che vengono rifatti svariate volte, vedi Camaldoli e via Mirto e cemento , quello che con grande successo era stato iniziato dalla sua amministrazione, viene completato da quest'altra amministrazione che pure sembra essere sempre la sua amministrazione. I VAS estendono queste denunce anche alla Procura della Repubblica affinché si faccia chiarezza su tutto quanto sta avvenendo.

VAS – Circolo “Giovanni  Esposito”- Vico Equense
AXIDIE Vico Equense