giovedì 26 aprile 2018

MA DI CHIE’ QUESTA CITTA’? DEI CONTRIBUENTI O DEGLI ALBERGATORI?








Ma di chi è questa città? Dei cittadini contribuenti che pagano le tasse o degli albergatori? Ma  Sindaco di chi è  Andrea Buonocore e per chi sono a disposizione i suoi assessori?  Dei cittadini di Vico Equense o degli albergatori della città? Eh sì, le domande sono d’obbligo, e visto che non le fa nessuno dell’opposizione consiliare, o del ricostituendo PD locale o dei fantasmatici 5 Stelle -che pure hanno preso una valanga di voti in città- le faccio io VAS . So bene  che non riceverò risposte ma le faccio per mettere al corrente che  Andrea Buonocore, con una con delibera ufficiale ha deciso di dividere in due la spiaggia di Vico, una estensione pari a circa 1300 metri quadrati per concederla sempre agli albergatori che dispongono di concessione demaniale marittima, vorrei ricordare che anche il Pezzolo ha subito questa sorte. E’ l’ennesima operazione di privatizzazione di quegli spazi che eufemisticamente vengono definiti lidi, poi, aggiungo io, il resto, ovvero, quello che rimane da questa incongrua spartizione, sarà lasciato ai malcapitati poveracci che, non essendo ospiti che alloggiano negli hotel di Vico Equense dovranno accontentarsi di ciò che potete vedere nelle foto che ho fatto ieri , ovvero: pietraie con ferro arrugginito ed ogni altra sorta di rifiuti, su terra infetta, e un triangolo di terriccio accanto a rifiuti di ogni genere, limitrofo ad  una fogna a cielo aperto. C’è da segnalare poi che la Sarim, per “gentile concessione” starebbe facendo un piacere al Comune nel pulire questi immondezzai che al momento non sembrano essere stati puliti da nessuno e che credo rimarranno sempre nelle condizioni che potete vedere  dalle foto accluse. Ora, io non entro nel merito delle scelte del sindaco Andrea Buonocore e della sua giunta,le abbiamo più volte sottolineate, ma la mia è una denuncia politica, perché per chi scrive, il soggetto gestore delle spiagge di questa città dovrebbe essere il Comune e non gli albergatori . Con queste scelte si è perduto  il senso di ogni dignità amministrativa e ci si resi proni e sottomessi ad ogni richiesta dei privati di questa ormai anarchica città, mentre i suoi cittadini, quelli che pagano tasse salate – e rubo l’espressione ad un mio carissimo amico- non sono più rappresentati da nessuno, ammettendo che qualcuno li abbia mai rappresentati. Ovvero, non c’è una lobby dei contribuenti, mentre ce ne sta una degli albergatori che, oltre a prendersi ogni sorta di “libertà”, sono degnamente rappresentati nell’amministrazione, anzi sono i soli dei quali questa amministrazione  cura e protegge gli interessi. La svendita dei beni una volta pubblici è ormai il tratto dominante di questo paese, ma quello che qui si vede è platealmente contro ogni autentico senso civico , contro ogni possibile crescita di una idea sociale di beni comuni. E allora scrivo per l’ennesima volta: VERGOGNA ANDREA BUONOCORE! Queste scelte fanno capire  ancora una volta da che parte ti sei schierato, tronfiamente ridicolo nella tua vestale supponenza! VERGOGNA ASSESSORI! Che servilmente appoggiate ciò che solo una fantasia molto spinta può definire progetto. Questo nelle foto è  lo stato dei cosiddetti arenili di Vico Equense il paese con la cosiddetta “vocazione turistica “. Acqua di fogna ( puzza inequivocabile) accanto ad un ristorante pluristellato, la gente fa il bagno, più avanti il percorso continua fino alla spiaggia del Pezzolo, non ancora rapinata – per ora- dall’albergatore di turno. Sarà solo questo che verrà lasciato in uso ai contribuenti di questa città.
Franco Cuomo VAS

sabato 14 aprile 2018

SI STA ABUSANDO DEL POTERE E DELLA PAZIENZA DEI CITTADINI!



Per questioni qualsiasi un cittadino potrebbe  trovarsi ad avere a che fare con il Comune... mettiamo ad esempio per  una ordinanza sindacale. E’ un atto che questo comune produce con grande frequenza . E poi magari ad una richiesta di revoca della detta ordinanza, fatto dal cittadino che dimostra l’inesistenza dei motivi sui quali si poggia la detta ordinanza  o di accesso agli atti, succede che, in entrambi i casi, si disattendono  sia i tempi e sia i modi,  sia dell’una che dell’altra, ignorando, da parte degli uffici preposto, i procedimenti amministrativi che i cittadini, per l’uno o l’altro caso, hanno posto in essere per la tutela dei propri diritti. Questo è un costume ormai abituale che vige a Vico Equense. Per chi scrive, è l’altro aspetto della potere della pubblica amministrazione, quello che si esercita sempre ed escluisivamente contro i cittadini. E’ il retaggio spagnolesco di un esercizio della cosa pubblica che a Vico Equense sembra ormai praticarsi ogni giorno e sempre solo contro i cittadini, soprattutto quando è il Comune l’attore predisponente. Allora si potrebbe far notare che  non sono i fatti in sé, ma sono  le forme con le quali si attua questo diniego, questa latitanza della volontà di risolvere o di affrontare, questo silenzio indifferente che,  se si volesse denunciare,  potrebbe e dovrebbe avere un solo nome: omissione di atti di ufficio e come tale perseguibile penalmente.  Potrebbe succedere pure  che l'ordinanza potrebbe essere palesemente viziata e la stessa richiesta di accesso agli atti o la richiesta della sua revoca, essere stata formalmente negata con un provvedimento che potrebbe essere anch’esso illegittimo. Ecco, diciamo allora che, un cittadino che volesse tutelare i propri diritti negati, contro questa rete di dinieghi, contro questo atteggiamento omissivo di alcuni uffici, (bisognerebbe poi sempre appurare i motivi reconditi del perché si pratica l’omissione),  dovrebbe mettere mano alla penna e al portafogli, munirsi di un buon amministrativista e ricorrere contro il  Comune. Oppure per motivi più generali, mettere sempre mano alla penna e ricorrere ad un giudice di pace, mettiamo per esempio per l’ordinanza sindacale che per 5 giorni (causa festa della Pizza), applica divieti di sosta per l’intero centro del paese senza dire dove dovrebbero poi parcheggiare le auto i cittadini, oppure per quella che prevede strisce blu a tutto spiano facendo letteralmente sparite le strisce bianche o collocandole in pochissimi metri in aree periferiche. Ma si può secondo voi  fare una protesta scritta per ogni cosa che ha a che fare con il pubblico? E chi avrebbe poi la voglia di aprire un contenzioso pur sentendosi nel giusto, pur vedendo lesi  i propri diritti ? Ecco allora che si diffonde una mentalità rinunciataria o, si delega a qualche voce solitaria, la propria frustrazione, il proprio torto, perché tanto a chi la racconti? Questo è oggi il modo di amministrare a Vico Equense, anche se , sono convinto che l’omissione di atti d’ufficio sia pratica abbastanza diffusa su tutto il territorio nazionale. Le denunce cadono nel dimenticatoio , cozzano contro il muro di gomma dell’indifferenza : così è per quella famosa ordinanza dell’esempio riportato in premessa, così è per l’ordinanza del divieto di sosta causa festa, così è per chi denuncia la mostruosa discarica di materiali non ben identificati del Faito.  Sono fatto molto gravi , ma non è detto che rispetto all’atteggiamento rinunciatario, poi alla fine  qualcuno non vada veramente avanti e riesca a stanare i responsabili di questo malcostume:  atti viziati, carenza di motivazione, eccesso di potere e anche ignoranza dei principi di proporzionalità e di buona condotta dei pubblici uffici. La gente è stanca non ne può più di questa protervia e di questa arroganza si sta abusando della pazienza e del territorio.
Franco Cuomo  VAS


sabato 7 aprile 2018

FAITO: VERITA' E SPECULAZIONI SU UNA MONTAGNA ABBANDONATA





Leggendo quello che appare in  alcuni commenti di persone che si definiscono amiche del Monte Faito colgo alcune volte una certa ingenuità, non in tutte per fortuna, c’è qualcuno che pensa ancora con la propria testa, anche se c’è però in esse una specie di rimozione specialmente nell’individuare i responsabili dei disastri e dei danni e del degrado di un monte; responsabili che invece hanno nomi e cognomi e che occupano Enti preposti, almeno sulla carta, alla tutela e alla cura di una riserva naturale e ambientale di grande valore e che invece sta attraversando uno dei momenti più oscuri della sua esistenza.

Parlo dell’Ente Parco per esempio con il suo presidente Tristano Dello Ioio, parlo della Regione Campania con il suo Presidente Vincenzo de Luca, parlo del sindaco di Vico Equense Andrea Buonocore

Oggi il Faito versa in un abbandono spaventoso, aggravato dal grande incendio dell’anno scorso che ne ha seriamente compromesso lo stato idrogeologico soprattutto sul versante di Vico Equense. Ecco,io credo che bisognerebbe chiamare in causa questi responsabili e questi Enti e smetterla di leggere invece bugie su bugie, riportate dai cantori locali del potere locale. Allora io chiedo a questi amici di Monte Faito: Ma  per quanto tempo ancora vi contenterete di queste bugie plateali e dei palleggiamenti di responsabilità ? Per quanto tempo ancora bisognerà subire la protervia e l’arroganza di chi  crede  che quella montagna gli appartenga  come cosa propria solo perché nato alle sue pendici e/o appartenga a discutibili  associazioni che sostengono di fare “gratuitamente” il bene della montagna quando invece di gratuito c’è molto poco e invece  essa è diventata una specie di pattumiera dove si sversa di tutto, amianto soprattutto?  

Per quanto tempo ancora bisognerà subire l’influenza di presunti capi mastri improvvisati che fanno il bello e il cattivo tempo su quella montagna? Quello che continua ad accadere non si può più tollerare. Perché il Sindaco di Vico Equense , Andrea Buonocore, continua a subire la pesante è inequivocabile influenza del suo assessore ai lavori pubblici e delle sue discutibili prese di posizione? 

Sono stato oggi pomeriggio a Faito quello che ho visto è riprovevole oltre che intollerabile . Materiale di risulta scaricato e abbandonato di fronte  all’area, abbandonata pure quella, che una volta ospitò la discutibile Sagra della castagna, discutibile perché per realizzare quello slargo che sembrava Forte Apache, furono sradicati  parecchi alberi. 

Oggi è tutto abbandonato, non voglio neanche entrare nello specifico  della pulizia del sottobosco e del proliferare di torme di cani selvatici pericolosi e altre specie animali: cavalli, mucche e chissà cos’altro o sull’ intasamento di impluvi e zanelle mai pulite compito che forse dovrebbe pure espletare quella associazione che dice di voler fare volontariato per il Faito. 

Però sarebbe interessante sapere con quale competenza l’assessore ai lavori pubblici  picconò il muretto che si stava  costruendo lungo la statale  o quali studi idrogeologici sono stati eseguiti , per dire che i muretti fatti dalla Regione non erano adatti mentre lo sarebbero stati  i guardrail ? 

I muretti con gli archetti non potevano essere ripristinati? E perché non pulire gli impluvi e zanelle? Questa mania di demolire muretti da parte dell’assessore ai lavori pubblici da cosa è determinata ? Ed sembra la stessa che ha demolito i muretti a vico centro per favorire ringhiere dovunque . 

Forse l'acqua defluirebbe più rapidamente ? Ma non si è pensato che insieme all’acqua forse  arriverebbero a valle anche detriti se non addirittura massi.  Eppoi, sempre senza voler essere tecnici ma utilizzando il buon senso: ma se l'acqua scorre piu' rapida dove va a finire? Su un pendio brullo senza più ombra di vegetazione contribuendo forse  ad altri eventi franosi?  E allora invece di fare incontri  in Prefettura e palleggiarsi le responsabilità , per far vedere di star facendo qualcosa, perché non predisporre studi seri per progettare sistemi che possano  convogliare le acque reflue in vasche di contenimento per esempio per  e poi farle scorrere  in percorsi puliti controllandone il flusso, perché non approntare una vasta mappatura geomorfologica del costone che grava sul versante di Vico, seriamente a rischio? A tutti gli amici del Faito, a tutti gli operatori economici, albergatori, ristoratori che vivono su quella montagna e anche ai pochi residenti, chiedo: non pensate che sia arrivato il momento di chiedere queste cose a questi responsabili  e soprattutto di farle realizzare per il bene della montagna soprattutto  eppoi anche per le vostre economia?
Franco Cuomo –VAS . Verdi Ambiente e Società