giovedì 21 agosto 2014

L'irreversibile distruzione del territorio, tra la prima foto e le altre due.






Non c’è un solo spazio degno di umanità dove poter fare un bagno di mare in questo posto. Anche i cosiddetti stabilimenti o complessi balneari sono dei lager dove l’estrema prossimità, la musica ad alto volume, i controlli, qui puoi fare questo lì puoi fare quell’altro, rendono ciò che una volta era un piacere un momento di nauseante frustrazione. Negli  altri posti prevale l’orrore del chiosco dato in concessione sempre alla stessa gente che ormai si sente proprietaria dei luoghi senza mai aver cacciato un solo soldo per acquistarlo e lucrando la concessione acquistata facendoti pagare anche l’aria che respiri. Spazi recintati e cementificati senza alcun controllo: reti metalliche, catene, transenne, come a dire questo posto è mio. In più, a rendere ancora più impossibile e invivibile un quadro del genere, aggiungeteci una folla immane e rumorosa di diseredati che si adatta a pagare tutto.  Accalcati uno sull’altro in un mare torbido chiuso in un golfo bagnarola consumano una concezione dell’esistenza che è a dir poco aberrante. Poi intorno alle 17, come una mandria di Gnu che abbandona l’argine del fiume sporco dove si è abbeverata, lasciano in massa questi piccoli tratti di pietraia scogliosa e si infilano in macchine roventi per rimanere intrappolati in ingorghi chilometrici per essere restituiti alle loro favelas . In questa odissea hanno pagato tutto, miseria su miseria: pessimi panini farciti venduti senza la normativa per la somministrazione dei cibi, kebab disgustosi, bevande gassate, gelati, lettini ombrelloni e fatto l’esperienza di latrine sporche e maleodoranti. Questo è oggi  il turismo prevalente di posti come Vico Equense o Meta , ma questo è il turismo di tutta la costiera sorrentina, si salva un poco Sorrento, città souvenir e patacca kitch, che è diventata un ospizio per vecchi inglesi della middle class sempre più povera pure questa. La Costiera ormai , partendo proprio da Vico Equense, per miopi politiche legate ad interessi di alcune parti sociali, e per l’incultura marchiana dei suoi amministratori,ha praticamente distrutto  tutto quello che l’aveva resa famosa in passato: aranceti e limoneti, silenzi estenuanti, cale incontaminate, mare pulito, aria buona, che facevano  scrivere a viaggiatori colti e raffinati : “ da Ravello, per una stretta stradina arrivammo a Sorrento. Là l’aria era più pungente, la seduzione delle rocce piene  di anfratti e orridi oscuri e sorprese, la profondità misteriosa dei precipizi, accrescendo le mie forze e la mia gioia favorirono nuovi slanci […]Sopra la collina ulivi ed enormi carrubi; alla loro ombra crescevano ciclamini, più su molti castagni, aria fresca, più in basso, vicino al mare giardini di limoni”  è André Gide in L’Immoralista, pag.164, che descrive così la Costiera Sorrentina. Oggi di questa descrizione non rimane più nulla neanche i valloni, coperti quasi tutti o frananti. Alla Regina Giovanna il mare è pieno di schiuma densa, anche lì paghi tutto . A Piano, alla marina di Cassano, la gente fa il bagno in un parcheggio di grosse barche, poi c’è il grande spazio lager di Meta beach, anche lì si paga tutto, poi, dopo Scutolo, venendo da Sorrento per mare, ti appare la pietraia della Calcare che sembra la riva del Gange invasa per la festa del Kumb mela fino ad arrivare agli stabilimenti di Pozzano: tutto a pagamento. L’idea di una giornata al mare fatta di silenzio un po’ di vento  e tanta pace non appartiene a questo posto che ormai è diventata una proche balie di Napoli. Bisogna spostarsi a sud nel Cilento o in Sicilia per piantare un ombrellone tuo e godere del piacere del mare e del sole senza cacciare un soldo per paesaggi e natura molto lontani da quelli appena descritti. Il fatto è, che  questa banlieue  è funzionale soprattutto alle esigenze della macro e micro-criminalità penetrata nel territorio e che fa sentire il suo peso anche sulle amministrazioni, che attecchisce e fiorisce come in una sorta di laboratorio a cielo aperto, grazie all’altissimo tasso di folla urbana che vi si concentra. Ed è territorio di caccia per le holding criminali, che ormai hanno  impiantato un vero e proprio mercato dell’illecito. La Costiera sorrentina oggi, senza voler essere drammatici, è diventata una sorta di corollario mostruoso allo sviluppo urbano e diventerà sempre peggio e tutto questo non è avvenuto per caso o perché nel tempo tutto cambia, in questo caso tutto è cambiato in peggio. Tutto questo è avvenuto perché alcune parti sociali, con la connivenza delle amministrazioni comunali hanno rapinato quello che una volta apparteneva a tutti. Non si illuda chi crede di poter continuare all’infinito: sarà proprio la criminalità organizzata a uscire allo scoperto e a imporre la sua legge, la sua estetica e i suoi modelli e allora anche chi ha lucrato fino ad ora farà i conti con la distruzione di un territorio diventata irreversibile.

martedì 12 agosto 2014

  ART HOUSE GALLERY  nasce come progetto per dare spazio alla creatività e all’estro di chi coltiva una disciplina artistica. Ho deciso di aprire periodicamente casa mia per piccole mostre o piccoli eventi che possono cambiare di volta in volta. Pasquale Tommolillo (Pavick), “Assembla in piccole cassette di legno materiali diversi tra i quali prevale la lastra di rame sbalzato.Sono composizioni oniriche, fantastiche nelle quali Pavick risistema i ricordi della sua memoria o impressioni visive insieme al ricordo del suo antico mestiere di indoratore che ha coltivato in lui la passione per i materiali  Io credo che chiunque dedichi parte del proprio tempo alla creatività e alla sensibilità artistica faccia sempre cose importanti, senza necessariamente passare per le condizionate logiche di mercato anche perché: “ L’arte è magia liberata dalla menzogna di essere verità” come sostiene giustamente uno dei miei filosofi tedeschi preferiti.
OPENING – Domenica 17 agosto 2014 ore 20,00, ART IN HOUSE GALLERY,
Corso Filangieri ( Villa Scaramellino ),  Vico Equense ( NA) , cell.3383649742

                                                                                                         INVITO

domenica 10 agosto 2014

Succede a Vico Equense una domenica d'agosto


Succede a Vico Equense, paese che brilla per programmazione sulla m0obilità urbana. Pago una park card mensile di 40 euro al mese come residente per poter tenere la macchina Largo dei Tigli, mi viene rilasciato l’abbonamento per il mese di agosto, ma già da fine luglio il largo dei Tigli diventa luogo di spettacoli vari e generici. Su foglietti appiccicati dai vigili urbani si informa che quello spazio tre volte a settimana – da venerdì a domenica ora 24 deve essere lasciato libero anche per chi detiene l’abbonamento residenti. In pratica, pur avendo pagato l’abbonamento intero, io sono senza posto auto per 3 giorni su quattro. Protesto, mi viene assicurato che in quei giorni posso parcheggiare in qualsiasi striscia blu della città, impresa quasi impossibile a Vico centro in agosto, malgrado la mia rabbia e frustrazione – di vivere in un posto così disorganizzato – dopo aver girato tre volte il paese riesco a parcheggiare in viale della Rimembranza. Oggi, domenica , mezzora fa ( 19,10)mi bussano al citofono e un vigile mi dice che devo spostare la macchina che era in quelle strisce blu perché altrimenti me la faranno  prendere dal carro attrezzi. Esco, arrivo sul posto, vedo il vigile che era venuto a chiamarmi elevare la contravvenzione, mentre un ausiliare sotto il controllo del maresciallo dei vigili provvedeva in quel momento  a cambiare la segnaletica (ore 19,30 )  stradale perché quella strada la domenica – causa isola pedonale – diventa a doppio senso. Mi sono messo in macchina e dopo aver girato 4 volte sono riuscito a parcheggiare a Santa Maria del Toro. Sono tornato a piedi in centro con la bava alla bocca, e in piazza ho sistemato la mia contravvenzione sull’auto dei vigili urbani in segno di protesta, naturalmente contesterò questa contravvenzione, ma fa rabbia vedere un paese allo sfascio. L’episodio che ho raccontato vuole sottolineare lo stato di assoluta improvvisazione di un paese che a causa dei suoi amministratori arreca gravi disagi a una buona parte della popolazione : Questa isola pedonale che devia il traffico crea file pazzesche già dalla panoramica, mentre il centro del paese è soffocato dallo smog e dal rumore. Un paese di sudditi che ormai si farebbero passare addosso tutto, ignavi aguzzini di qualsiasi vivere civile.  

venerdì 8 agosto 2014

E' morto Federico Ambrosanio, musicista, poeta e artista

Stamattina è morto, stroncato dal cancro, a Castellammare di Stabia Federico Ambosiano 39 anni, musicista, poeta e artista. Avrei voluto fare molte altre cose con lui, oltre al concerto di Natale e la Manifestazione con LIBERA contro le mafie avevamo ancora molti progetti e programmi. Mi mancheranno la sua ironia, il suo irriverente sense of humour, la sua sensibilità.

martedì 5 agosto 2014

Vas e WWF estromessi dalle trattative!




È una battaglia impari, persa in partenza quella dei VAS e del WWF rispetto all'aggressione del territorio programmata a tavolino che GENNARO CINQUE e dai SINDACI DELLA COSTIERA SORRENTINA insieme all'ANAS. Al tavolo del Prefetto purtroppo ci sono solo loro non gli ambientalisti, e tutta la popolazione è indifferente mentre inesistenti
o ininfluenti sono le opposizioni consiliari. Così il territorio è perduto nelle loro mani.

 Oppongono soluzioni ai guasti prodotti da una viabilità venuta su senza progetti e voluta dai loro predecessori, con altre soluzioni altrettanto caotiche e improvvisate . Il partito del cemento armato è forte ed ha i suoi rappresentanti nelle giunte . Così spunta fuori una proposta dell'ing. Antonio Elefante, assessore a Vico Equense, riportata in un lungo articolo da Tonino De Angelis su Positano News, addirittura delirante. “Egli indica come provvedimento risolutore la costruzione di una nuova “bretella interna”, se capisco bene, in posizione pedecollinare e ciò con  l’intento (condivisibile) di liberare dal traffico i centri abitati di Meta, Piano e Sant’Agnello. Prima di addentrarsi su questo tema naturalmente è necessario provvedere  all’ennesima emergenza cioè l’intasamento del traffico a Seiano. Come intende risolverla l’amministrazione di Vico   di cui egli è l’esponente più autorevole? Se ho letto bene il sindaco di quella cittadina ha proposto la costruzione di una ‘bretella’ (ancora e sempre lei, questo declassato capo di abbigliamento!) in luogo di un aborto architettonico qual è quel budello aereo lanciato sul Rivo d’Arco in uno dei ricorrenti attacchi di follia dei pubblici poteri. Intende forse aderire   alla proposta fatta - non so da chi  - per trasformare la via di Scutolo in un unico rettilineo mediante il superamento delle curve con nuovi viadotti sporgenti nel vuoto. Naturalmente (a parte l’ambiente) ci sarebbe da fare i conti con il nuovo tappo a Meta/Santuario per cui: nuova emergenza e quindi nuovo progetto per superarla”. In entrambi i casi le stesse uniche proposte: costruire altre strade per un territorio ormai collassato. Vinceranno loro, ma non perché abbiano ragione, perché hanno agganci e protezioni in quegli enti che invece avrebbero il compito di tutelare e programmare politiche del territorio responsabili. Questa è la vera maledizione di questo
Paese .


Franco CUOMO VAS -VERDI AMBIENTE E SOCIETA'

sabato 2 agosto 2014

Comunicato stampa VAS

"Ciò che sta succedendo a Vico Equense avrebbe dell'incredibile se si vivesse in un paese civile. Una strada che doveva essere rimovibile perché asservita ad un cantiere ( quello di punta Gradelle del depuratore) e mai utilizzata , costruita in cemento e dunque i difformità diventa un by pass per snellire il traffico in entrata e in uscita della nuova galleria. Secondo Gennaro Cinque sindaco di vico e secondo il sindaco Tito di Metà ma anche secondo l'ANAS , questo budello, che non ha i requisiti di sicurezza richiesti ad una strada , potrebbe assolvere a questo compito . I VAS, sostengono da tempo che quella strada andava demolita e ripristinato lo stato dei luoghi. Sostengono inoltre che c'è un disegno speculativo preciso sostenuto da Gennaro Cinque e dall'ANAS: ovvero riaprire nuovi cantieri laddove i problemi della viabilità , soprattutto nella stagione estiva, potrebbero essere risolti con il potenziamento dei mezzi pubblici, circum in testa e vie del mare e con il ripristino delle targhe alterne nei weekend per salvare- prima di ogni cosa  l’ambiente della costiera sorrentina e le sue popolazioni dall'inquinamento da CO2 e acustico che nei weekend raggiungono livelli parossistici. Ma evidentemente questo sindaco e quello di Meta hanno altre mire. Evidentemente si fa più " sistema" e userei  il termine come lo usa  Roberto Saviano in “Gomorra”. Evidentemente è più redditizio  far funzionare betoniere e gettare asfalto tra gli ulivi , insomma è tutto più”produttivo economicamente" soprattutto per le imprese che fanno i lavori . Così sono stati creati ingorghi ad hoc e così sono spuntati –come conigli dal cappello di un mago – progetti ANAS per un altro tunnel per bucare la montagna di Scutolo fino a Meta e quello della apertura di un manufatto abusivo ab origine invece che della sua demolizione.  I VAS denunciano con forza tutto questo. Per i VAS e per il sottoscritto l’uso di questo budello di cemento è una sconfitta della legalità, un arbitrio di questo sindaco e di chi lo appoggia, enti preposti compresi, una sconfitta schiacciate dell'ambiente. I VAS ufficialmente hanno diffidato tutti gli Enti interessati "

Franco Cuomo VAS - Vico Equense