lunedì 25 giugno 2012

A chi si devono rivolgere i cittadini per avere ascolto ?

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Dopo aver letto le dichiarazioni di intenti di In Movimento per Vico in risposta al Sindaco Cinque, dopo averne considerata l'incidenza che queste possono avere come seria politica di opposizione, i VAS sono sempre più convinti che i tre Consiglieri debbano rimettere il mandato e andare a casa. Niente di personale - sia chiaro- ma, a parte  l'appropriazione indebita fatta relativamente a problematiche sollevate in altri periodi, da altri soggetti politici ( Villetta Paradiso, Antenne di telefonia mobile, spiagge ), i VAS considerano questa "politica del dialogo" - con un soggetto sordo - assolutamente inutile e priva di efficacia sul piano della reale tutela del territorio e per gli interessi reali dei cittadini. Essi sono convinti altresi, che questo modo di fare, che disdegna la denuncia all'autorità giudiziaria (  che invece preoccupa giustamente il Sindaco) è una grave sottrazione di responsabilità. Se a questo si aggiunge anche la totale assenza di un partito che dovrebbe essere di opposizione ( il PD sic!) si raggiunge il risultato di aver annichilito completamente qualsiasi forma di critica autentica e di protesta. Tutto questo è  molto pericoloso , perché foriero di una grave decadenza civile della città. I segni ormai ci sono tutti, porto ad esempio alcuni fatti ( foto) registrati ieri: acquisizione e concessione delle aree di sosta  a privati, sottratte ai cittadini. Cartelli e nastri bianchi e rossi di recinzione che dichiarano il pericolo caduta massi. Nello stesso tempo e soprattutto nello stesso luogo, miracolosamente alcune zone sono fatte salve ( quelle a pagamento), mentre il divieto insiste sui pochi metri quadri di spiaggia libera. La non applicazione della legge Caldoro e il fatto che essa sia ignorata da tutti gli stabilimenti balneari è un altro grave silenzio da parte di In Movimento per Vico e del PD! A chi dovrebbero rivolgersi i cittadini di fronte a questi gravi abusi per fare rispettare la legge? Si può ancora cercare il dialogo con chi gestisce con protervia e arroganza l'amministrazione di una città? Si può ancora cercare il riconoscimento di questo Sindaco e addirittura andar fieri pubblicamente di non aver denunciato niente e nessuno? Si può lamentosamente presentare un  cahiers de doléances dimenticandosi che come Consiglieri Comunali si potrebbero e dovrebbero  necessariamente praticare altre strade?

venerdì 22 giugno 2012

Ma dove è finita l'opposizione a Vico Equense?



Dove è finita l’opposizione a Vico Equense? In questo giugno rovente si è liquefatta completamente la già ectoplasmatica presenza dell’opposizione nella veste dei consiglieri della minoranza ( tutti) e nella veste di un PD non rappresentato e non rappresentativo più né di niente né di nessuno. Vani sono stati i miei disperati tentativi di sollecitare una benché minima reazione, ma silenzi su silenzi mi hanno fatto capire che hanno adottato la tecnica dell’indifferenza, l’unica d’altra parte che possano adottare perché niente hanno fatto e niente stanno facendo. Non si parla più di ampliamento del cimitero cittadino, non si sollecita più per un intervento di ampliamento della scuola elementare di via Sconduci, non si è più chiesto il ripristino delle scale a via vecchia Bonea, nessuno osa più chiedere la famosa Commissione Antenne, accontentandosi di laconiche assicurazioni in lontanissime data da stabilire, e la Commissione Pari Opportunità che sembrava essere stata una grande conquista? Se penso che, dopo il volantinaggio VAS, al mastodontico mega convegno internazionale pieno di architetti locali, che presentavano i loro lavori, non c’è stata uno straccio di indignazione da parte di questi ectoplasmi della politica urbana, si comprende bene la qualità del tessuto civile di tutta la cittadinanza nel suo insieme. Continuo a chiedermi perché nessuno chiede – scusatemi la cacofonia- come è stato possibile che un ente come la Soprintendenza abbia potuto organizzare un convegno con una amministrazione sulla quale essa stessa esercita un controllo e per il quale l’Amministrazione Comunale ha speso ( quelli dichiarati ) 30 mila euro per due giorni. Tutto quello che ho sentito sono state battutine sulla cosa e letto frasi di sufficienza da parte di qualche consigliere della minoranza. Ho postato una inquietante immagine di un muro che divide il Pezzolo dallo Sporting, sottolineando lo stato di indecente gestione dei litorali, in pratica i privati si sono presi tutto, eppure la minoranza aveva assicurato interventi di fuoco sull’argomento! Non ho avuto nessuna risposta anche per questo ultimo post. Ho chiesto perché non viene fatta rispettare l’articolo n.2 della legge regionale Caldoro, nel quale è scritto che i bambini al di sotto dei 12 anni devono entrare gratis su tutti gli stabilimenti balneari, perché la minoranza e il PD non denunciano ho per lo meno paghino un manifesto da affiggere sui muri della città, affinché i cittadini sappiano questa cosa: Silenzio assoluto dell’opposizione e del Sindaco. Nel frattempo però si discuterà in Consiglio Comunale la proposta di modifica della legge regionale sui parcheggi interrati, fatta da Starace, Scaramellino, Maresca e non ci si chiede, nel mentre trascorrerà tutto l’iter previsto, cosa succederà in materia di concessioni di permessi a costruirne altri. Mah! Forse ci si è affidati alla teoria del caso, che però prelude a quella delle catastrofi. Dal coté del PD cosa dire? Una reggenza fatta di giovani  30enni avrebbe dovuto assicurare slanci di partecipazione democratica ed azioni roboanti, ma al momento l’unica cosa che hanno fatto è stata quella di chiedere al Sindaco cosa ne pensava delle spiagge e il Sindaco glielo ha fatto vedere immediatamente. Unici segni di vita sembrerebbero venire dalle associazioni ambientaliste e culturali : EcoOnda,Jacques Cousteau, Lega navale Italiana, VAS, Mare Vivo, che, in un’azione concertata hanno sventato un attacco al banco di Santa Croce da parte dei soliti privati che voglio fare i soliti affari. Nel frattempo si presentano libri e il Sindaco di Vico Equense – con nostra gioia – scopre la cultura e diventa mondano, che la stia facendo lui la rivoluzione?
Franco Cuomo 

lunedì 18 giugno 2012

A chi o cosa serve questo muro tra il Pezzolo e lo Sporting??


A cosa o a chi serve questo muro? Un muro di cemento posto su una falesia rocciosa che della Punta di Scutolo “alla vista il guardo esclude” chi autorizzò questo orrore? Perché questo muro è ancora lì da anni? Il muro è scavalcato pericolosamente da ragazzi che dalla spiaggia del Pezzolo si portano nell’unico tratto di costa non ancora sfruttato da un privato, l’unico posto dove ancora il mare e il sole sono gratis a Vico Equense,quello sotto la Chiesa dell’Annunziata. Il muro è lì da un bel po’ di anni, forse la fine degli anni ’90. Fu giustificato dopo un episodio franoso sotto La Villetta Paradiso, si disse allora che la zona era una zona vietata alla sosta e alla balneazione per caduta massi. In quell’area e in tutte le altre dove c’è il divieto per caduta massi: tutti fanno indifferentemente il bagno: Siccome io penso che quel muro orrendo ormai serva solo a delimitare la spiaggia dell’Hotel Sporting i cui proprietari hanno costruito fino a sotto la montagna, mi chiedo: perché non abbatterlo e restituire un varco che esisteva da sempre? E Chiedo ancora al Sindaco prima di tutto e poi a In movimento per Vico ed al PD, perché nessuno fa rispettare la Legge Caldoro che impone agli stabilimenti balneari l’accesso gratuito ai minori di 12 anni?




martedì 12 giugno 2012

Esempi di salvaguardia e tutela del paesaggio a Vico Equense








Esempi di salvaguardia e tutela del paesaggio RURALE a Vico Equense, ovvero: quello che le dotte Università che siederanno al tavolo del Convegno del 15 e 16 giugno, rappresentate da docenti e intellettuali, devono vedere e sapere in modo che poi non si potrà dire: NOI NON SAPEVAMO. Ognuno poi si assumerà le proprie responsabilità. Il paesaggio e la sua tutela sono una cosa seria. Al Convegno è stato apposto l'attributo di INTERNAZIONALE, i VAS,si chiedono quali sono gli organi internazionali di tutela del paesaggio che certificano la scientificità di questa operazione.

venerdì 8 giugno 2012

La beffa ipocrita del Convegno Internazionale sul Paesaggio del 15 e 16 giugno prossimo a Vico Equense nella SS. Trinità.




Quello Che si svolgerà il 15 e il 16 giugno presso la SS. Trinità di Vico Equense è l’ennesimo insulto al buon gusto e all’onestà pubblica e all’intelligenza civile! Stiamo parlando del Convegno Internazionale sul Paesaggio Rurale promosso dall’Amministrazione Comunale di Vico Equense. La città di Vico Equense – si legge sulla stampa locale – presenterà “ un documento elaborato con il supporto degli Staff del servizio “Urbanistica”. A parere di chi scrive è un documento che per la ponderosità e l’inutilità degli svariati copia incolla – raggruma dalle leggende della nonna e della zia  ad una raccolta oleografica di paesaggi della nostra terra che ormai sono spariti da tempo, insieme alle pretese di esprimere una Governace urbanistica (sic!), senza tener conto né della pubblicistica aggiornata in materia, né di tutta la normativa. Un documento sul quale ci si dovrebbe interrogare con quale metodologia è stato fatto, con una bibliografia antiquanta e locale, che accomuna, anche questa, storici locali, opuscoli auto pubblicati e manuali vecchi di più di un secolo fa. Un documento che individua ancora una volta nel P.U.T. nel Piano Urbanistico Territoriale, il nemico da combattere, che, – a detta dei solerti tecnici- avrebbe ingessato il territorio che invece, questi moderni innovatori, sembrerebbero voler cementificare. Questo convegno dovrebbe fare aprire gli occhi alla Soprintendenza che accetta di sedersi a  tavoli simili, insieme all’Università di Napoli , quella di Roma, quella di Caserta, di Salerno e di Vienna, addirittura. C’è di che essere sconcertati ed avviliti e anche scandalizzati! C’è da scandalizzarsi se si pensa a quello che è diventato il territorio agricolo di Vico Equense e a tutta la speculazione “condonata” su la collina del circondario! C’è da scandalizzarsi se si guarda  alla pianura di Seiano, ridotta a sterile e brulla landa, attraversata da una muraglia con archi di cemento, eretta per il solo gusto di mettere in movimento dei soldi e che oggi sta lì a far brutta mostra di sé. La ridondanza dell’evento annunciato è pari solo alle dotte dichiarazioni del nostro Sindaco, il quale scrive che questo : “ è un atto di fiducia che invita l’amministrazione locale a ripartire dal basso dei Territori e[…]nasce dall’antitesi non polemica a Keynes che suggeriva di abbandonare l’attenzione al paesaggio nei momenti di crisi dell’economia” e poi prosegue ancora “ Di ciò vi è bisogno in Campania, dove abbondano i vincoli sui territori, ma manca ogni piano di gestione strategica perfino sui luoghi patrimonio UNESCO”. Il nostro Sindaco, che  ha studiato bene Keynes, dovrebbe sapere che l’economista da lui citato, è stato superato da tempo, specialmente per quanto concerne le valutazioni ambientali. I V.A.S. invitano queste nobili istituzioni, la Soprintendenza in primis e poi tutti gli Atenei invitati a rendersi conto di quello che stanno avallando partecipando a questo convegno! Invitano questi nobili Istituti a fare i conti con quello che è diventato il territorio costiero sorrentino e Vico Equense in particolare, e, a chiedere a quelli che li hanno invitati, chi ha ridotto il territorio in questo stato e perché . Come è possibile che questi Istituti – che pure dovrebbero ben sapere  cosa sia un documento scientifico - possano dare credibilità ed autorevolezza metodologica e scientifica  a quel ponderoso ed acrobatico studio di racconti della nonna e della zia, con i riferimenti costanti all’ANCI? Un documento nel quale si legge  che il nostro Comune è il meno antropizzato e il meno urbanizzato della Campania o nel quale si fanno sperticate dichiarazioni comparative sulla sociologia  della “famiglia rurale” e sulla sua trasformazione: quali testi di sociologia della famiglia sono stati consultati per scrivere queste cose, quali modelli statistici sono stati presi a confronto? Ci siamo anche chiesti, leggendolo a fatica, perché tutte le foto che sono state inserite fossero di un secolo e mezzo fa o di 60 anni fa ( le più recenti) e non vi comparissero le "amenità urbanistiche" costiere o del centro o della zona collinare, così fortemente “regolamentate” da leggi “restrittive” e antisviluppo. Il Convegno si chiuderà con un richiamo esplicito a Bartolomeo Intieri, tanto per rimanere nella continuità di tutta l’attualità degli studi e delle ricerche fatte dall’aggiornatissimo Ufficio Europa del Comune di Vico Equense , “sulla bellezza del paesaggio mediterraneo  nel contesto ineguagliabile di Monte Comune”. Nessuno però dice che oggi questo monte è stato orrendamente devastato da interventi  abusivi che ne hanno sventrato la morfologia geologica e la natura irreversibilmente compromessa.  Questo dovrebbe essere il documento che dovrebbe dettare i nuovi modelli di pianificazione urbanistica? I V.A.S. sottopongono alle Università presenti e alla Soprintendenza queste macroscopiche contraddizioni e si augurano che queste possano   in quella sede, prendere le distanze da questa che, a nostro parere è l’ennesima ipocrita messa in scena, per consentire l’ultimo sacco possibile del territorio . Dopo  questo,  dubitiamo che esso possa più essere considerato un “contesto ambientale da tutelare e proteggere”. Purtroppo oggi questa sembra essere la tendenza in Italia. Rattrista pensare che la Soprintendenza e questi Atenei, di indubbia fama, possano restare indifferenti di fronte all’agonia di una delle zone un tempo più lussureggianti ed amene del pianeta e di fronte alle arzigogolate, furbesche ed ipocrite nuove richieste di normative recenti approvate per consentirne l’ultimo sudario di cemento. Se anche queste Istituzioni sembrano  prestarsi a queste operazioni propagandistiche, allora, non ci si può fidare più veramente di niente e di nessuno .

Franco Cuomo
Coordinatore del Circolo VAS di Vico Equense

lunedì 4 giugno 2012

Io sto dalla parte dei Pescatori Indiani uccisi.



 

Sotto ogni aspetto sono di una gravità estrema, ma sono soprattutto profondamente immorali le dichiarazioni ultime del Presidente del Consiglio Monti, dopo la scarcerazione dei due marò italiani accusati di avere ucciso due pescatori indiani;  "Esprimo la viva soddisfazione del governo e mia personale per la liberazione, avvenuta su cauzione, dei nostri marò, detenuti da oltre tre mesi nel Kerala (India) a seguito di un incidente avvenuto in acque internazionali" "ha dichiarato attraverso una nota Mario Monti". "Il premier ha spiegato di aver "posto telefonicamente i sentimenti di gioia del popolo italiano al maresciallo Latorre e al Secondo Capo Girone e ho potuto constatare la loro forza e fierezza, malgrado la dura esperienza di questi mesi". 

 Una immoralità oltre ogni limite  che trascende non solo nel non avere detto né in questa occasione né in altre una sola parola di solidarietà, di conforto o di scusa verso i pescatori uccisi , ma soprattutto nell'avere identificato la causa della loro morte " in un incidente avvenuto in acque internazionali".

Non sappiamo se ciò sia vero, ma dalla dichiarazione di Monti traspare quasi una responsabilità grave  dei due pescatori nell'essere andati a mettersi a rischio di un incidente nel pescare in acque internazionali rispetto alla "licenza di uccidere" dei guardiani internazionali provenienti dalla lontanissima Italia o da altri Paesi: come se nel mare come per i presidi militari vi fosse il filo spinato per off limits ed il cartello "Alt farsi riconoscere o spariamo" per cui superato il filo spinato delle acque internazionali vi fosse "diritto di uccidere.

Tale diritto, Monti e una gran parte del suo governo insieme ai poteri militari, lo fanno diventare  dovere così che, chi lo esercita, diventa eroe mentre e le dichiarazioni di Monti preludono ad una accoglienza trionfale e perché no, anche qualche medaglia al valore-  per i due marò al loro eventuale ritorno in Italia, che io come moltissimi italiani auspichiamo solo dopo averne però accertata la loro innocenza.
E' di una gravità inaudita, che non risponde certo alla cultura, alla storia, alla umanità ed alla solidarietà di gran parte del Popolo italiano- l'assenza di valore, l'insignificanza  della vita di persone come i due pescatori, rispetto al solo diritto di richiesta di giustizia verso due marinai italiani.
 Ed io -come sono certo gran parte del Popolo Italiano- sono  dalla parte dei due pescatori e se dovessero partire anche da giuristi italiani e da movimenti internazionali iniziative che andassero in questa direzione darei il mio piccolo contributo.

Il dovere del Governo italiano non può  essere quello della difesa aprioristica e della chiusura del caso, eventualmente comprando i bisogni delle famiglie dei due pescatori, ma quello della richiesta di ogni garanzia nell'accertamento  dei fatti, della garanzia totale dei diritti della difesa,  e del contributo vero perché emerga tutta la  verità - anche se essa dovesse  compromettere più alte sfere militari e politiche. Ed è in questa direzione che io penso che dal Paese tutto deve venire un nuovo forte messaggio, purtroppo finora troppo debole ed insignificante così da consentire al presidente Monti di fare le sciagurate  dichiarazioni che ha fatto.

Napoli, 4 giugno 2012

Antonio D'Acunto, presidente onorario VAS Campania
 Franco Cuomo - Coordinatore VAS Vico Equense