venerdì 8 giugno 2012

La beffa ipocrita del Convegno Internazionale sul Paesaggio del 15 e 16 giugno prossimo a Vico Equense nella SS. Trinità.




Quello Che si svolgerà il 15 e il 16 giugno presso la SS. Trinità di Vico Equense è l’ennesimo insulto al buon gusto e all’onestà pubblica e all’intelligenza civile! Stiamo parlando del Convegno Internazionale sul Paesaggio Rurale promosso dall’Amministrazione Comunale di Vico Equense. La città di Vico Equense – si legge sulla stampa locale – presenterà “ un documento elaborato con il supporto degli Staff del servizio “Urbanistica”. A parere di chi scrive è un documento che per la ponderosità e l’inutilità degli svariati copia incolla – raggruma dalle leggende della nonna e della zia  ad una raccolta oleografica di paesaggi della nostra terra che ormai sono spariti da tempo, insieme alle pretese di esprimere una Governace urbanistica (sic!), senza tener conto né della pubblicistica aggiornata in materia, né di tutta la normativa. Un documento sul quale ci si dovrebbe interrogare con quale metodologia è stato fatto, con una bibliografia antiquanta e locale, che accomuna, anche questa, storici locali, opuscoli auto pubblicati e manuali vecchi di più di un secolo fa. Un documento che individua ancora una volta nel P.U.T. nel Piano Urbanistico Territoriale, il nemico da combattere, che, – a detta dei solerti tecnici- avrebbe ingessato il territorio che invece, questi moderni innovatori, sembrerebbero voler cementificare. Questo convegno dovrebbe fare aprire gli occhi alla Soprintendenza che accetta di sedersi a  tavoli simili, insieme all’Università di Napoli , quella di Roma, quella di Caserta, di Salerno e di Vienna, addirittura. C’è di che essere sconcertati ed avviliti e anche scandalizzati! C’è da scandalizzarsi se si pensa a quello che è diventato il territorio agricolo di Vico Equense e a tutta la speculazione “condonata” su la collina del circondario! C’è da scandalizzarsi se si guarda  alla pianura di Seiano, ridotta a sterile e brulla landa, attraversata da una muraglia con archi di cemento, eretta per il solo gusto di mettere in movimento dei soldi e che oggi sta lì a far brutta mostra di sé. La ridondanza dell’evento annunciato è pari solo alle dotte dichiarazioni del nostro Sindaco, il quale scrive che questo : “ è un atto di fiducia che invita l’amministrazione locale a ripartire dal basso dei Territori e[…]nasce dall’antitesi non polemica a Keynes che suggeriva di abbandonare l’attenzione al paesaggio nei momenti di crisi dell’economia” e poi prosegue ancora “ Di ciò vi è bisogno in Campania, dove abbondano i vincoli sui territori, ma manca ogni piano di gestione strategica perfino sui luoghi patrimonio UNESCO”. Il nostro Sindaco, che  ha studiato bene Keynes, dovrebbe sapere che l’economista da lui citato, è stato superato da tempo, specialmente per quanto concerne le valutazioni ambientali. I V.A.S. invitano queste nobili istituzioni, la Soprintendenza in primis e poi tutti gli Atenei invitati a rendersi conto di quello che stanno avallando partecipando a questo convegno! Invitano questi nobili Istituti a fare i conti con quello che è diventato il territorio costiero sorrentino e Vico Equense in particolare, e, a chiedere a quelli che li hanno invitati, chi ha ridotto il territorio in questo stato e perché . Come è possibile che questi Istituti – che pure dovrebbero ben sapere  cosa sia un documento scientifico - possano dare credibilità ed autorevolezza metodologica e scientifica  a quel ponderoso ed acrobatico studio di racconti della nonna e della zia, con i riferimenti costanti all’ANCI? Un documento nel quale si legge  che il nostro Comune è il meno antropizzato e il meno urbanizzato della Campania o nel quale si fanno sperticate dichiarazioni comparative sulla sociologia  della “famiglia rurale” e sulla sua trasformazione: quali testi di sociologia della famiglia sono stati consultati per scrivere queste cose, quali modelli statistici sono stati presi a confronto? Ci siamo anche chiesti, leggendolo a fatica, perché tutte le foto che sono state inserite fossero di un secolo e mezzo fa o di 60 anni fa ( le più recenti) e non vi comparissero le "amenità urbanistiche" costiere o del centro o della zona collinare, così fortemente “regolamentate” da leggi “restrittive” e antisviluppo. Il Convegno si chiuderà con un richiamo esplicito a Bartolomeo Intieri, tanto per rimanere nella continuità di tutta l’attualità degli studi e delle ricerche fatte dall’aggiornatissimo Ufficio Europa del Comune di Vico Equense , “sulla bellezza del paesaggio mediterraneo  nel contesto ineguagliabile di Monte Comune”. Nessuno però dice che oggi questo monte è stato orrendamente devastato da interventi  abusivi che ne hanno sventrato la morfologia geologica e la natura irreversibilmente compromessa.  Questo dovrebbe essere il documento che dovrebbe dettare i nuovi modelli di pianificazione urbanistica? I V.A.S. sottopongono alle Università presenti e alla Soprintendenza queste macroscopiche contraddizioni e si augurano che queste possano   in quella sede, prendere le distanze da questa che, a nostro parere è l’ennesima ipocrita messa in scena, per consentire l’ultimo sacco possibile del territorio . Dopo  questo,  dubitiamo che esso possa più essere considerato un “contesto ambientale da tutelare e proteggere”. Purtroppo oggi questa sembra essere la tendenza in Italia. Rattrista pensare che la Soprintendenza e questi Atenei, di indubbia fama, possano restare indifferenti di fronte all’agonia di una delle zone un tempo più lussureggianti ed amene del pianeta e di fronte alle arzigogolate, furbesche ed ipocrite nuove richieste di normative recenti approvate per consentirne l’ultimo sudario di cemento. Se anche queste Istituzioni sembrano  prestarsi a queste operazioni propagandistiche, allora, non ci si può fidare più veramente di niente e di nessuno .

Franco Cuomo
Coordinatore del Circolo VAS di Vico Equense

2 commenti:

  1. In effetti la sovrintendenza parte da una cosa buona (i casali) e arriva ad avallare le fesserie dell'assessore, scritte solo per la fravica.
    Tutto molto triste.

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  2. Gentile anonimo,
    le fesserie scritte solo per la "fravica"- termine molto usato da un mio conoscente che fa l'architetto "impegnato"- sono tristi ma soprattutto scadenti, ma ciò che avvilisce è il servilismo di presunti intellettuli che scrivono presunti libri insieme alla Soprintendenza e l'Università.Ho prestato per 26 anni il mio modestissimo e umile contributo alla Facoltà di Architettura, a soprattutto, per il solo piacere di farlo, per un impegno personale e civile senza nessuna pretesa. Vedere oggi questo guazzabuglio di personaggi di piccolo cabotaggio, solo per il gusto di figurare in un convegno che si fregia essere Internazionale,senza uno straccio di autentica dignità scientifica accertata da organismi internazionali e vedere il servilismo politico praticato dall'Università e dalla Soprintendenza mi convincono sempre più che il nostro è un paese senza speranza e senza salvezza. Posso solo dirLe che ho 61 anni - sono vecchio per i più- e forse il mio modo di pensare è desueto ed obsoleto, ma fino a quando avrò la forza di far sentire la mia voce, insieme ai VAS che mi supportano, darò battaglia contro queste ipocrite operazioni. L'unica ragione vera di questo pseudo conclave di dotti è: manomettere ancora una volta il PUT è permettere la costruzione di 30 mila unità abitative su un territorio già saturo da tempo.

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