domenica 26 giugno 2016

GIANNI VATTIMO Heidegger, una filosofia inficiata dal Nazismo?



Caro prof, ma ci furono altrettanti critici radicali dell'alienazione moderna, in quegli anni in Germania, che pur non schierandosi con i comunisti e meno che mai con i nazisti, furono costretti a scappare. Mi riferisco a Th.W. Adorno, a M. Hockheimer, a W. Benjamin( che poi si suicidò perché inseguito dalla Gestapo). Anche costoro - conosciuti come La scuola di Francoforte, criticavano l'assetto metafisico del mondo e l'inganno dell'Illuminismo, eppure costoro avvertirono nel nazismo il male totale. Adorno poi, il pensatore che per tutta la vita ha cercato di rintracciare le cause del totalitarismo impostosi nella contemporaneità, il filosofo per il quale persino scrivere poesia è barbaro dopo Auschwitz, avvertì in Heidegger , nella sua filosofia, tutta la sua filosofia, l'oscuro veleno, l'uovo del serpente, che poi si sarebbe concretato con il Terzo Reich. Ne " Il gergo dell'autenticità" opera scritta da Adorno nel 1964, Adorno critica e stronca l'operazione condotta da Heidegger, e per lui, la causa della deriva nazista della sua filosofia, ovvero il linguaggio sorto dall'interpretazione di Essere e tempo.Adorno denuncia gli effetti sociologici del linguaggio heideggeriano, analizzando dettagliatamente la terminologia filosofica di Essere e tempo e cogliendo in essa la connivenza ideologica di Heidegger con il potere durante gli anni del nazismo e nel dopoguerra, dopo la "svolta" la Kehre heideggeriana. Il linguaggio heideggeriano viene definito un gergo perché le immagini e le metafore adottate da Heidegger allo scopo di descrivere l'Essere rispecchiano ideologicamente una forma di vita sociale arcaica ed anacronistica come quella del mondo agrario, una società basata su un'economia protettivamente chiusa e destinata ad essere sorpassata dagli attuali mezzi di produzione. La metafisica di Heidegger si rivela quindi complementare al bisogno ontologico, ovvero ad un bisogno ideologico di stabilità e di sicurezza. Io non comprendo perché poi in Italia specialmente, già alla fine degli anni '70, Heidegger sia stato diciamo "riabilitato" da alcuni filosofi nostrani, compreso lei che sicuramente è un pensatore di spessore raffinato, mentre Theodor Adorno, sia stato troppo frettolosamente liquidato, insieme a tutta la Scuola di francoforte, con l'accusa che il suo pensiero era stato troppo ideologicamente strumentalizzato dalle frange studentesche ( per altro messe sotto accusa da Adorno stesso). Io non sono un conoscitore di Heidegger, proprio perché amando Adorno, non mi sono mai avvicinato alla sua filosofia, ma ciò che ho sempre notato è il rovesciamento della critica della cultura svolta da Heidegger in Essere e tempo interpretata da Adorno come un atto di violenza e come un'apologia dell'ordine sociale esistente. Dunque, per me, l'ombra di filonazismo nella filosofia di Heidegger permane dall'origine e forse nessuno mai tenterà di fare i conti con essa.Cosa si potrebbe dire poi a proposito dell'antisemitismo di Heidegger, che il prof. Vattimo sembrerebbe negare? Jean Francois Lyotard in Heidegger e "gli ebrei", Feltrinelli, 1989, sostiene che Heidegger non ha avuto parole per ricordare lo sterminio e questa sarebbe avvenuto per lo stesso motivo per cui, negli anni trenta, aderì al movimento che lo richiese. Per Lyotard il "nazismo" e il silenzio di Heidegger sullo sterminio rivelano il permanere di una preclusione, che per Heidegger era costitutiva del pensiero occidentale, sia come filosofia che come politica. ma questo è di per se- a mio modestissimo avviso- già un tratto che lo consegna all'aberrazione del delirio nazista. E Adorno ne aveva ben donde per attaccarlo ne " Il gergo dell'autenticità". oppure come sostiene bene la filosofa Jeanne Hersch , Heidegger manifesta un “assoluto disprezzo per la civiltà occidentale” e per le sue espressioni più tipiche: la democrazia, la scienza, la tecnica. Ma proprio in questo passaggio si palesa la vera natura del pensiero di Heidegger. Secondo la filosofa Roberta De Monticelli, egli “è -dal punto di vista della filosofia- peggio che un nazista o un antisemita: è un sofista”. Il filosofo di Messkirch, infatti, dopo la sconfitta della Germania nazista, sostiene che il nazismo -che non rinnegerà mai- era il destino della modernità, proseguendo con una tesi che adornianamente parlando è criptica o esoterica per gl assunti che sostiene e cioè: che furono i suoi agenti ebrei a produrre le camere a gas, consentite dal notevole avanzamento della scienza e della tecnica che la stessa modernità aveva promosso. Dunque, l’inammissibile conclusione del sofisma è che gli ebrei si sono autoannientati o più volgarmente, se la son o cercata: se sono loro gli agenti della modernità e se la modernità ha prodotto le camere a gas, allora gli ebrei sono i soli responsabili della Shoah.

mercoledì 15 giugno 2016

Ciò che buona parte della gente dice senza capire che le parole possono uccidere



Un post che ha suscitato moltissime critiche, ma che credo non sia stato capito da nessuno e soprattutto è stato frainteso, tanto da suscitare atteggiamenti anche molto violenti contro la persona che lo aveva postato, ho provato a cercare l’autrice ma non l’ho trovata. Il post a mio avviso è una summa di luoghi comuni molto usati e sentiti sulle persone omosessuali e andrebbe  spiegato per ogni singola affermazione riportata per far comprendere il razzismo e il sessismo che si palesa sempre quando si parla di  persone omosessuali da parte di chi non lo è o…crede  di non esserlo…o crede di non esserlo mai stato o…crede che non lo sarà mai. Tralasciando la battutina o la risatina di chi si crede progressista ma di solito è solamente stronzo, quando un gay è nei suoi paraggi, passo al commentario delle singole affermazioni anticipando la chiusa finale che a mio avviso è un capolavoro, ovvero: QUESTO E’ L’ESATTO SUONO DEGLI SPARI DI ORLANDO. La prima: Ho molti amici gay, di solito chi lo dice assume l’aria come a dire, ho molti pappagalli colorati, ho molte scimmie nel giardino, insomma assume sempre un tono di chi ha qualche stravaganza e la esibisce. La seconda: Finché lo fanno in privato facciano pure, ma non girino per le strade con i tacchi e la parrucca. Anche qui chi lo dice si palesa per essere uno o una molto aperto di vedute, però poi consiglia a un gay, accomunato a travestiti e trans ecc. ecc. di chiudersi in casa e non manifestare per strada le sue preferenze, ovvero non camminare per strada con l’amico o con l’amica. In questa affermazione poi si nasconde tutto il profondo disprezzo per chi invece si traveste e per i trans. Poi c’è la sequenza del difensore della famiglia: non tocchiamo i bambini. I gay sono deviati, ma nello stesso tempo i gay sono più sensibili, magari poi aggiunge pensa che Michelangelo era finocchio e pure Leoonardo, però teneteli alla larga dai bambini: della serie illuminato ma confuso , perché per uno come questo pedofilia e omosessualità sono la stessa cosa. Continuiamo: con l’aiuto di uno specialista l’omosessualità si può correggere:Ma no!?!? C’è chi è guarito assicura subito poi: No guarda, io sono aperto/a, ma se ti puoi curare perché non lo fai? Il rigido: se mio figlio fosse gay lo sbatterei fuori da casa. Qui non c’è nulla da commentare. Il progressista di sinistra – la sinistra in Italia ormai annovera i più grandi imbecilli – che ha sempre la barzelletta pruriginosa da raccontare dopo una abbuffata: ai gay piace il matrimonio perché è appunto un’inculata: Ovvero l’unica espressione che riescono ad immaginare di un rapporto gay e soprattutto sono convinti che tutti i gay vogliano sposarsi, eppoi continua la barzelletta sgomitando e dicendo: quando una persona omosessuale è nei paraggi, occhio, occhio, tutti contro il muro, nel senso di consigliare a tutti di pararsi il culo. A che punto sono arrivato? La sesta forse, vabbé: i gay sono cattivi come le donne. Qui questo illuminato o illuminata manifesta due forme di disprezzo in una sola volta, verso i gay appunto e verso le donne, poi siccome sono come le donne continua dicendo che ai gay piace il rosa. Per questo imbecille o imbecillA ( c’è al femminile?) i gay sono prevalentemente solo maschi, poiché la frociaggine sarebbe un attentato vero e proprio all’universo fallocratico ( fallo chè???? FALLOCRATICO!!!!!). I  gay hanno delle lobby che solitamente sono potentissime e solo da poco si stanno facendo conoscere pure le lesbiche che sono sempre come dei camionisti rozze e grezze come veri uomini oppure, quando vengono salvate da questo esempio di grande apertura mentale  sono bellissime e si strusciano tra loro solo per farlo arrapare ma mai per il semplice piacere di farlo. Ah si, essere gay  adesso va di moda continua il nostro/a  guarda quanti stilisti sono gay. L’unico difetto che hanno è che quando parlano lo fanno con la voce da frocio ( ragazzi capite??? La voce da frocio), potrebbero pure sforzarsi un po’ per non apparire froci e che diamine! Ad onor del vero questo pregiudizio è talmente radicato che è attecchito anche tra i froci i quali tra di loro spesso fanno la voce grossa, soprattutto se si ritrovano tutti in un locale e stanno molto attenti a non farsi scappare il gridolino se gli scappa il bicchiere di mano. Poi in conclusione quasi a siglare il fatto che lui/lei è ottimista e di sinistra, aggiunge: cosa credi, conosco un sacco di gay che sono persone per bene, però sto PRIDE ha pure rotto il cazzo!
Io ho trovato il post di Benedetta Suma estremamente veritiero e molto lucido e quando alla fine lei ha scritto QUESTO E’ L’ESATTO SUONO DEGLI SPARI DI ORLANDO, non ho potuto fare a meno di dire CHAPEAU.      

martedì 14 giugno 2016

AMMINISTRATIVE VICO 2016: IL DELIRIO CORRE SUL WEB



Stamattina ho letto un  delirante post del sig. Armando De Rosa, cercatevelo e leggetevelo tutto sulla sua pagina FB, e poi un invito ad andare a votare da parte di vari ex di centro sinistra.  Relativamente al post del sig De Rosa più leggevo e più mi rendevo conto del merdaio, si proprio merdaio, in cui è stata precipitata la politica in questo paese. Da questo post si potrebbero comprendere anche le posizioni politiche circa le amministrative 2016 a Vico Equense di questo signore ancora non stanco di condizionare gli assetti amministrativi di questa città. Mezze frasi, oscuri messaggi, cupe premonizioni, come se il signore in questione sapesse di verità che noi miseri cittadini ignoriamo. Il signore in questione esterna dichiarazioni di questo tipo rivolte ad un altro uomo della sua stessa  parte politica e scrive:” Vogliamo richiamare alla memoria l'epoca di quando frequentava la nostra città un ingegnere amico e sodale di Fulvio e Telearredo? Pace all'anima sua, quell'ingegnere è morto: si impiccò, ma gli atti sono ancora lì e forse in giro c'è ancora qualche filiazione di quegli atti. Dichiarazioni molto gravi che, credo, qualche magistrato avrebbe il dovere di verificare. Tutto il post è scritto con questi toni, poi ho letto i commenti e non posso non condividere quelli di Beniamino Cuomo, che faccio miei in toto e dunque mi verrebbe da dire al signor Armando De Rosa: “E bravo Armando De Rosa! E’ probabile che sia tutto vero, però innanzitutto vorremmo nomi e cognomi del suicida e delle ditte in odore di camorra..e anche due parole sulla folle scelta di ricostrurire  l’ ospedale a Via S.Sofia...sempre con la stessa ditta, ovvero la ditta Passarelli che, combinazione, ha costruito pure il parcheggio piazza.Kennedy. Ovvero la madre di tutte le speculazioni. Oppure vogliamo  parlare dei bravi armati fino ai denti che proteggevano il sig. Patriarca nel cuore di Vico e chissà… forse… anche lei...e… Russo e… Gava? Ottimo De Rosa lunga vita a lei, peccato per la prima moglie,ma un giorno la signora con la falce ghermirà tutti me per primo, ma anche lei come tutti gli altri mortali e allora...si faccia coraggio e palesi tutte le sue malefatte politiche e così potrà ricongiungersi in Paradiso con la sua adorata prima moglie,vittima di un destino cinico ed ingiusto” Si ricordi della grandezza di Giorgio e Germaine Amendola"  Io, come Beniamino Cuomo, sono un ex PCI ma non come quelli che sono ancora in giro a guazzabugliare nelle liste di Gennaro Cinque  o quelli che non sono mai stati PCI, ma sono nati PDS, DS, PD che scrivono laconici inviti al voto che dovrebbero far vergognare perché la prima domanda che verrebbe da porsi è perché invitano a votare e poi non hanno presentato una loro lista quando avrebbero avuto il dovere di presentarla! E allora torna forte la mia posizione personale che difendo contro vecchi e nuovi detrattori, io il 19 giugno annullerò per la seconda volta il mio voto e lo faccio come vecchio comunista italiano, tanto per fugare le superficiali affermazioni di chi mi accomuna ad una inesistente e generica sinistra.

lunedì 13 giugno 2016

Alle giovani sirenette tra un mojito e una vodka tonic dico:Io annullerò il voto



Sapete cosa mi ha più disgustato in questa già di suo molto disgustosa campagna per l’accaparramento della poltrona di sindaco di questo paese?  L’uso indecente che è stato fatto del termine giovani e la prosopopea e l’arroganza di molti di questi, per lo più in buona fede, ma per lo più ignoranti e ottusi come zucche vuote di halloween, che improvvisamente, dopo aver stazionato tra birre e baretti, tra mojito e vodka tonic si sono improvvisamente ridestati e hanno scoperto la politica! Dirò subito che non sarebbe un male, se questo risveglio fosse stato veicolato da una reale presa di coscienza, ma dai commenti e dalle critiche che mi arrivano, devo pensare che questi giovani – così detti tale- con millantate e ostentate lauree bocconiane e non, che scrivono con i piedi e mentre ti stanno dando del tu, passano al lei, per poi ritornare al tu, sono quanto di più infelice possa rappresentare questo mediocre paese amministrato da sempre da una classe politica di mediocri e di rozzi ignoranti: questi cosiddetti giovani sono quello che questa classe politica ha prodotto fino ad ora. E potrei passare anche su questo, perché se si semina zizzania, zizzania si raccoglie, ma ciò su cui non posso assolutamente passare sono le falsità e le bugie, gonfiate da gente che non è più giovane e che strumentalizza questi cosiddetti “giovani risvegliati” raccontando loro menzogne su menzogne. Io voglio ribadire ancora una volta, non urlando – come ha appunto scritto un imbecille- perché quando si scrive non si urla, ma si incide al massimo, che la mia posizione rispetto a questi schieramenti in queste elezioni amministrative è stata e resta quello di un totale disprezzo verso questi stessi schieramenti che si sono presentati. Allora, se come ha scritto qualcuno, sembrerebbe che io ce l’avrei con i “Buonocores” o anche i “Gennaro Cinque boys” ( termini “bocconiani”( sic! ) utilizzati da questo qualcuno ) e favorirei - suo dire - lo schieramento di Maurizio Cinque, ignorando di un accordo intercorso tra questo e lo schieramento escluso di Flora Beneduce, questo qualcuno sta dicendo una menzogna e la sta dicendo infangando la mia posizione e la mia persona. Tra l’altro, questo pischellino si fregia di voler salvare il territorio, sempre tra un mojito e una vodka tonic e lo viene a dire a uno come me che ha speso parecchi dei suoi anni a denunciare misfatti ambientali. Questo qualcuno che si definisce giovane a quasi quarant’anni, mi aggredisce gratuitamente senza conoscermi e senza conoscere niente di me! Ebbene queste elezioni amministrative in questo paese sono esattamente lo specchio di ciò che sta avvenendo in tutta Italia: una sinistra distrutta e inesistente, liste civiche a gogò e interessi personali da parte di chi aveva ed ha già le mani in pasta. Allora suona falso anche il moralismo di chi si erge a difensore del diritto al voto e della necessità di andare a votare in una situazione simile, persone che nel bene e nel male hanno fatto i fatti loro per decenni o altre che decidono di scrivere proclami dopo aver distrutto quel minimo già distrutto che fungeva da finta opposizione. Io lo ribadirò fino alla nausea: andrò a votare come ho fatto la prima volta  e annullerò il mio voto anche la seconda volta perché ciò che mi si presenta è soltanto ciarpame di vecchio politicume con presunte giovani sirenette che ne decantano le lodi senza sapere che cosa stanno cantando e soprattutto chi li dirige.

martedì 7 giugno 2016

In tempo di scontri elettorali tra persone indifferenti alla violenza sull'ambiente, una vile aggressione contro Claudio D'Esposito, amico e presidente del WWF Sorrentino.


Un attentato in puro stile camorristico, contro chi dice che in costiera sorrentina sono tutte brave persone, è stato  perpetrato ieri  contro la persona di Claudio D’Esposito, Presidente della sezioone del WWF costiero. La sua auto è stata vandalizzata:parabrezza fracassati a colpi di martello, tettuccio ammaccato e l’esterno e l’interno sommerso di immondizia. Non è a prima volta che il Presidente del WWF viene aggredito e minacciato.  Claudio  D’Esposito sta denunciando non da ora la violenta aggressione speculativa alla stradina che da Termini porta a Punta Campanella. Nell’autunno scorso anche i VAS parteciparono alla discesa collettiva con altre associazioni per verificare lo stato del disastro. Al posto dell’antico sentiero ora c’è una colata di cemento , al posto dei muretti a secco lastroni di finta pietra viva ( in realtà cemento pure quello) che hanno fatto sparire varie essenze erbacee e alcune orchidee rara che fiorivano solo in quell’area. I VAS denunciano queste operazioni che, sono diventate quasi un leit motiv in Penisola Sorrentina, una vera e propria aggressione al verde e alla amena salubrità di posti che hanno reso celebre questa costiera nel mondo.Tutta l’operazione è stata fatta passare per “ una messa in sicurezza” della strada ad utilizzo dei portatori di Handicap, in realtà il sentiero è diventato una carrozzabile servita da una illuminazione assolutamente poco adatta al luogo che è una area tutelata e protetta ed anche un sito archeologico di rilevante importanza, prospiciente alla bellissima baia di Ieranto anch’essa area marina protetta. I VAS oltre ad esprimere tutta la solidarietà al compagno Claudio D’Esposito e al WWF, denunciano anche un preoccupante abusivismo che si riscontra in una delle zone più suggestive del paese, nel silenzio delle autorità locali. Ad Andrea Buonocore e a Maurizio Cinque  candidati sindaci in ballottaggio e naturalmente ai loro sostenitori palesi e occulti chiedo cosa pensano della vile aggressione subita da Claudio Esposito, ma soprattutto come intendono sostenere una battaglia per la legalità e la tutela del territorio. Il vecchio sindaco Gennaro Cinque poi assessore ai lavori pubblici ha dato prova di totale disprezzo per la tutela ambientale, spesso confusa dallo stesso con una deleteria pratica di aperture di cantieri a go go. Come si collocano le due “nuove” promesse su questo argomento? Far finta di non vedere o sapere, nascondere la testa sotto la sabbia, di fronte a modalità in puro stile camorristico oppure negare quello che da tempo la magistratura con inchieste e indagini conferma. La vicenda Parcheggio Passarelli a Vico Equense  è solo la madre di tutta la speculazione dei parcheggi interrati in costiera e dei  legami tra malaffare e appalti, tutto questo dimostra  che in penisola sorrentina, la camorra e' di casa,  attraverso investimenti immobiliari e infiltrazioni  con le sue aziende negli appalti pubblici e privati. Allora c'è poco di che stare allegri. C’è una emergenza legalita', ma non ne parla nessuno e siccome , pecunia non olet, i nostri amministratori vecchi e prossimi, sembrano occupati a guardare altrove.Tutta la mia personale solidarietà a Claudio e tutti come lui prossimi sono impegnati in prima persona a difendere non solo,il nostro patrimonio ambientale ma la legalità nel nostro paese.

Franco Cuomo – Coordinatore del Circolo VAS- “ Giovanni Esposito” Vico Equense