giovedì 5 settembre 2013

Villa Fondi ( Piano di Sorrento) Bene Comune.



Chi vuole fare l’affare con Villa Fondi? Giovanni Ruggiero spara già la sua cannonata presentando i famosi “privati” che vogliono metterci i soldi e poi sembra voler dire alle associazioni costituitesi in comitato permanente:” voi che cosa fate? Che ci mettete?”. Al sindaco Giovanni Ruggiero che, contrariamente al mio amico Mimmo, io non stimo molto anche se non lo conosco bene vorrei dire che ci sono molte ragioni del perché un bene come Villa Fondi debba essere di tutta la collettività e non di un manipolo di imprenditori privati o di uno solo addirittura che penserebbe solo al suo interesse. Non stimo molto Giovanni Ruggiero proprio per questo tipo di scelta: lui come tanti politici, stanno svendendo ciò che appartiene a tutti, stanno svendendo il patrimonio culturale e storico di una città, o come succede anche su scala nazionale di un’ intera nazione: che siano russi o cinesi che acquistano non ha importanza, i nostri politici, i nostri amministratori devono far cassa e dunque vendono o, svendono, dipende dai punti di vista. Ma la gente non ci sta, nel momento in cui subodora l’affare per pochi la gente si organizza e a Piano il Comitato Villa Fondi bene Comune  sta avversando una politica che purtroppo  sta mettendo il patrimonio culturale storico architettonico sul mercato: tra poco ci venderemo isole e montagne e spiagge, tutto questo, questi “bravi “ amministratori lo fanno per ridurre il livello della tutela privatizzando tutto. Occorre inve aprire un dibattito serio, una riflessione sul ruolo del patrimonio culturale e paesaggistico nella Costituzione, nell'identità e nella storia nazionale, e aprire varchi di comprensione e di nell'opinione pubblica. Villa Fondi, come molti altri beni artistico culturali rappresentano veri e propri momenti di identità collettiva e questi rappresentano e formano l’impalcatura di una peculiarità storica specificamente italiana: quella della tutela, la sua storia e la sua dimensione politica. Il Sindaco Giovanni Ruggiero forse ignora – ma se lo ignora noi glielo ricordiamo-  il legame forte che lega il patrimonio al territorio, alla storia e alla lingua del Paese, ai traguardi della società civile. Tutto quello che abbiamo visto in questi anni di berlusconismo e di derive di centri sinistri  in sinistre esperienze di governo e che continuiamo purtroppo ancora a vedere ci rendono il quadro di esperienze e fallimenti della pubblica amministrazione (di destra e di sinistra). Queste   vengono messe a confronto con quanto accade in Europa e in America, ma anche con le potenzialità del "sistema Italia" nel'interazione (finora evitata ma possibile) fra amministrazione della tutela e strutture pubbliche della ricerca e formazione (università). Noi italiani abbiamo un privilegio di cui questa classe politica vuole farci dimenticare : il diritto alla cultura e alla tutela del patrimonio storico architettonico. Questo è  un diritto  disegnato nella nostra Costituzione. Dobbiamo ricordare al Sindaco Giovanni Ruggiero che  rispettare la Costituzione non è astratto ossequio a principi polverosi.  Rispettare la Costituzione vuol dire, al contrario, costruire il futuro del Paese Italia e della città di Piano di Sorrento: perché un Paese senza cultura è un Paese senza futuro e un paese che mette in vendita il proprio patrimonio storico architettonico non merita di essere considerato un paese civile: noi non siamo americani e non lo siamo perché abbiamo il patrimonio storico culturale più vasto del mondo, il concetto di tutela nasce in Italia e non nasce a caso . Allora è il caso di dire basta a queste operazioni di basso profilo politico ma soprattutto culturale! Fino a quando dobbiamo assistere all’incostituzionalità di scelte pubbliche come queste? E come fronteggiare questo primato delle deroghe sulle regole? Se non riusciamo a diffondere una cultura e una pratica della cittadinanza attiva, che sia consapevole dei nostri diritti e delle loro ragioni allora  si allontanerà sempre di più dal nostro orizzonte la stessa idea di democrazia: ne resterà la parola, l’ombra, una retorica vuota e bugiarda, come quella che vediamo esibita giornalmente dai media: stampa e televisione. Il Sindaco Giovanni Ruggiero deve sapere queste cose, deve sapere che la battaglia per Villa Fondi bene Comune è una battaglia di democrazia e di civiltà. E’ importante non convincersi che la crisi economica abbia la forza di privarci dei nostri diritti. Villa Fondi appartiene alla città è di tutti e tale resterà! Siamo stufi di veder privatizzato ogni angolo delle nostre città: le amministrazioni hanno responsabilità serie e il patrimonio di tutti non si tocca!

Franco Cuomo VAS- Verdi Ambiente e Società, Circolo Aequa, Vico Equense 

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