domenica 15 settembre 2013

Succede a Vico Equense, ma sembra che sia normale


Ne dovrebbero parlare i tre Consiglieri di minoranza che però credo al momento molto impegnati in altre cose, ma non di loro voglio parlare, dunque: succede a Vico Equense, il Comune è titolare di alcune concessioni a Marina di Vico e a Marina di Aequa. Come negli anni precedenti  il Comune affida la gestione delle spiagge a soggetti privati. Anche quest’anno, come da procedura e da verbale, si è proceduto all’affidamento per la marina di Aequa per i lotti 1, 2 e 3 che sono stati datai in gestione a privati. Ometto volontariamente i nominativi degli affidatari che – per chi volesse -si possono leggere sul verbale, affinché non si creda che il sottoscritto ce l’abbia con queste persone che svolgono un’attività, come è già precedentemente successo. Io non ce l’ho con nessuno, io ce l’ho con le contraddizioni e la poca chiarezza con cui si gestisce la cosa pubblica in questo paese. In questo caso dunque ce l’ho con gli uffici responsabili del Comune , con i funzionari che sono responsabili in solido e con i dirigenti che firmano, lavoro anche io in una pubblica amministrazione e dunque so che è così. Fatta questa premessa necessaria, torniamo al fatto. Dunque, dopo questo affidamento, successivamente il dirigente, prima di affidare la gestione chiedeva al responsabile dell’ufficio finanziario se ci fossero motivi ostativi  per questi affidamenti. Il Sindaco Gennaro Cinque, con un proprio decreto, anche questo si può consultare liberamente, per motivi di urgenza, decide di affidare i tre lotti in questione a Marina di Aequa agli unici tre convenuti e che, ogni anno sono sempre gli stessi. Il 31 luglio però il dirigente dell’Ufficio Gare, improvvisamente revoca l’affidamento a due dei tre soggetti, successivamente però lo revoca anche al terzo. Il motivo di questa revoca è che – secondo il dirigente – tutti e tre i soggetti non hanno i requisiti che vengono richiesti nel bando di gara. L’8 agosto, lo stesso dirigente revoca l’affidamento anche al terzo soggetto per motivi analoghi. Successivamente e siamo ad agosto inoltrato, quasi finito, il Sindaco messo a fronte di questa situazione con propri decreti  revoca definitivamente gli affidamenti ai tre soggetti. Siamo arrivati al 12 settembre, ovvero a stagione balneare finita, il dirigente dell’ufficio gare con un suo  provvedimento  dichiara deserta la gara in quanto gli unici partecipanti al bando non avevano i requisiti necessari. Colpisce in questa storia che ho voluto riportare che tutti e tre gli esercenti, nonostante fossero state emesse disposizioni di revoca, hanno continuato a svolgere la propria attività a marina di Aequa e forse la stanno svolgendo ancora, ma ciò che lascia perplessi sulle modalità di svolgimento  è che nessuno si è premurato di fare applicare o per lo meno rendere operativi detti decreti: né l’ufficio che li ha emessi , né il sindaco, né per lo meno – sembrerebbe è una mia opinione-  fino ad ora controlli da parte delle guardie municipali preposte a questi accertamenti. Che cosa si deve pensare da questo racconto? Fatevi voi lettori un’idea. Gli uffici tra l’altro conoscono bene i richiedenti le concessioni, sono sempre gli stessi: come mai le revoche arrivano a stagione finita e non prima? Ecco! Lo ripeto niente contro quelli che hanno un’attività, anche se per chiedere una concessione dovrebbero per lo meno avere i requisiti minimi per poterlo fare, ma sicuramente è discutibile la gestione degli uffici comunali e le loro dirigenze, che in questo modo sembrerebbero voler accontentare – e non se  ne  capisce il motivo-  un poco tutti, non è così – a mio avviso- che si gestisce una pubblica amministrazione, ma tant’è, siamo a Vico Equense, che è come “‘o paese ‘e pulicinella”: concediamo anche quando non potremmo, poi gli facciamo fare la stagione e quando la stagione è finita ci accorgiamo e decretiamo che non potevano farla”. Un bel modo di amministrare non c’è che dire! Prosit ai funzionari integerrimi e ai dirigenti attentissimi!

Franco Cuomo – VAS- Verdi ambiente e Società




2 commenti:

  1. Vabbè franco, mi sembra una prassi consolidata. Si vieta una cosa, poi la si contratta, si capisce che si può fare ricorso, gli uffici attendono, si mette qualche pezza a colori, poi la cosa viene dimenticata e al massimo resterà in piedi una causa che durerà vent'anni. La morale dei miserabili dirigenti comunali e della politica che li ha nominati è che si fanno faticare le persone, che la cosa non è grave, ecc. In realtà queste persone non hanno le palle di decidere, si cagano sotto e pensano solo al loro tornaconto personale. Tutti motivi per prenderli a calci nel culo, e invece questa città gli paga pure lo stipendio.

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  2. hai ragione, una mano in questa situazione c'e la il dipendete comunale raffaele st....., dell' ufficio tributi, che ha anche lui un piccola colpa.

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