venerdì 27 settembre 2013

Chiosa all'intervento di Paolo Frores d'Arcais : Splendori e miserie dell'intellettuale su Micromega : l'intellettuale e l'impegno



A Paolo Flores d'Arcais chiederei: perché Brecht/Kurt Weill sono più importanti dei Beatles e per lui Paul Mcartney sarebbe meno bravo e impegnato di Moni Ovadia ? Perché per lui in senso lato esiste una cultura alta e una cultura bassa . Sono d'accordo con lui che esistono indiscutibili operazioni di mercato e di marketing: anche per me Damien  Hirst è un titolo azionario tossico gonfiato dai galleristi e dalla finanza, ma ci starei attento e rispolverare la dicotomia tra arte colta e arte non, o tra cultura alta e cultura pop. Proprio perché lui cita Adam Smith che sosteneva che nel mercato solo le merci hanno valore e non i prodotti dello spirito e del bello vorrei ricordargli che capolavori come Hey Jude o Strawberry fields for ever non sono da meno di La ballata di Mackie Messer nell'Opera da tre Soldi o dei Canti e Poesie di Bertold Brecht. Forse io scinderei la nozione di " impegno" dalla struttura di ciò che si scrive o si crea perché se non lo si fa, si corre il rischio di virare verso un'arte o una letteratura pericolosamente condizionate. Si pone sempre il problema : artista e opera. Fellini era meno impegnato di Pasolini? Si, se si confronta l'impegno del secondo rispetto al primo, ma I Vitelloni o Roma erano forse film meno impegnati di Accattone o Mamma Roma? Io dico di no e cinematograficamente parlando sono anche più belli. Dunque ciò che va posta amio parere è la nozione di impegno civile che - a mio avviso è cosa ben diversa dalle opere, altrimenti dovremmo dire  che Viaggio al termine della notte di Céline è da gettare perché l'autore era un fanatico reazionario e magari I racconti del Don di Mickail Solockov che era un comunista dissidente  era un capolavoro. Tutto l'intervento  di Flores d'Arcais su l'ultimo Micromega  a mio avviso è poco chiaro .

Franco Cuomo

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