giovedì 26 marzo 2020

Lettera aperta al Presidente del Consiglio Conte e al Presidente della regione Campania De Luca

Chi vi sta scrivendo






Gentili Presidenti,

Le vostre ordinanze, lette o emanate sempre a tarda ora, non c’è che dire, sono quanto di più “consolante” per chi sta solo in casa, “aiutano a "dormire  bene”; grazie per le vostre “sensibilità” e “attenzioni”, soprattutto, quelle che ci spiegano che le restrizioni si prolungheranno ancora per molto tempo

Vorrei intanto in questa mia  considerare quanto immenso sia il delirio di onnipotenza che attraversa le  vostre “ grida”, soprattutto quelle del nostro Presidente De Luca

Si, perché io credo che anche in questa tragedia, venga fuori il nostro delirio di onnipotenza, il nostro dimenticare che siamo esseri finiti, di passaggio, e che il mondo e la vita stessa siano un mistero e non ci appartengono;  invece noi rispondiamo a tutto quello che sta accadendo con le stesse logiche di dominio che l’hanno generato pensando di  essere eterni e indistruttibili e di dominare tutto anche l'imponderabile e invece cosi non è

La follia di dominio del mondo viene fuori anche in questi momenti insieme alla assoluta mancanza di verità dei media, perché un questa brutta storia moltissime sono le verità taciute.

Rimanere chiusi in casa, già… per chi ha garanzie economiche è certamente facile intendo uno stipendio o una pensione, rendite sparse al sole, ammettendo che in queste condizioni possano durare pure queste, o per chi vive in casa spaziose, ma chi non ha tutto questo? 

Chi non ha coperture economiche, o case spaziose e divide un appartamento di sessanta metri quadri, ma anche più piccolo, in tre e anche in quattro cosa fa? 

E tutti i lavoratori stagionali del turismo finiti in mezzo a una strada, io abito a Vico Equense, in penisola sorrentina, molti sono alla fame lo sapete cari i miei Presidenti cosi normativi e intransigenti, e tutti quelli che sono fermi in altre filiere produttive?  

Voi  non potete limitarvi a dire : “ rimante in casa” e se uscite “vi spariamo addosso” e vi facciamo pagare multe salate o vi carceriamo ( vorrei poi vedere dove ci mettereste).  E quando ascolto in televisione i mezzi busti televisivi super garantiti e protetti ripeter il “mantra della salvezza astratta” , mentre da solo, a casa, rifletto sulla follia di tutta la situazione, mi faccio domande e le rimando a voi che ci “governate”: ma perché invece di ripeterci di rimanere in casa, pensando di essere Dio perché in questo modo ci salvereste e ci salveremmo la vita, dimenticando che tutti prima o poi dobbiamo morire, non io, non tu, e non per il contagio, ma tutti, perché la vita e la morte non appartengono alla nostra decisione e mi  fanno sorridere amaramente, quelli che dicono con convinta consapevolezza : “ ma io non voglio far morire un altro per colpa mia” come se dipendesse da lui. Ci sono molti che sono accanto a persone contagiate e non si sono contagiati e non sono morti. E allora perché  invece di ripeterci questo mantra di rimanere in casa – che vogliamo rispettare,OK che è giusto rispettare, perché come diceva Kant, le leggi si rispettano, ma non so ancora fino a quando molti rispetteranno, insieme non aggiungete che ci darete anche da vivere, soprattutto quelli che in questo momento ne hanno più bisogno. Non dobbiamo uscire? Bene e allora chiudete tutto, programmate scorte alimentari per i cittadini e distribuitele casa per casa, invece di minacciare di usare il lanciafiamme. 

Perché non programmate anche il come continuare a vivere poiché vi abbiamo collocato in posti chiave per farlo. 

Come?  Visto che parlate di ulteriori restrizioni avendo alle spalle   la sicurezza che a fine mese voi sarete garantiti con  stipendi dorati e non solo voi, ma penso a alti funzionari dello Stato, a giornalisti RAI, MEDIASET e La7, ma anche ai molti ricchi del settore privato: una copertura da parte dello Stato, per chi ha piccole attività, per chi deve pagare fitti esosi, per poveri artigiani,  una copertura da elargire  fino alla fine di questa emergenza  

I soldi che prima non c’erano sembra che ora stiano uscendo, come per il gioco del MONOPOLI, perché darli con interesse ? E allora stampiamone, cari Presidenti, smascheriamo il  gioco di più, perché tanto era un gioco che si faceva sulla nostra pelle pure prima, bene, continuiamolo a farlo  pure ora Presidenti! Un bel decreto che oltre alle restrizioni e alla clausura ci dia pure la possibilità di continuare a vivere.

C’è gente che sta perdendo molti soldi, piccoli negozianti, piccoli imprenditori, e ripeto lavoratori finiti in strada, non so ancora a chi e per quanto tempo convenga il mantra di “rimanete in casa”. 

Non spero di essere ascoltato da voi, ma consentitemi di dire, da cittadino che crede ancora di essere libero, ma non sa fino a quando ancora,  che le vostre ordinanze da delirio di onnipotenza, si inseriscono tutte nello stesso mondo e nello stesso modo che ha dato origine a questa catastrofe e credetemi, non aiutano nessuno, né nella guarigione, né nella crescita di una coscienza consapevole della propria vita, né nella serenità d’animo che si dovrebbe avere in questi momenti. Cambiate e cambiamo  il modo di vedere il mondo, solo così riuscirà a vincere. 
Mestamente, vi saluto

Franco Cuomo
Ex funzionario pubblico, ex docente, pensionato (non d’oro).




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