lunedì 2 marzo 2020

CHI TRAE GIOVAMENTO DA QUESTE OPERAZIONI? SILENZIO O "DISTRAZIONI" DEGLI ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO DEL TERRITORIO?





Via Mulini o  antica via Minerva


C’è ancora da dire su quanto potrebbe accadere di qui a poco su via San Francesco . Contro gli increduli che dicono sia impossibile intervenire su via dei Mulini, rispondo  , anche non essendo un ingegnere, che se si allarga via San Francesco, con suolette a sbalzo, ad un certo punto, per il palese dislivello, le due strade finiranno con l’intersecarsi  e via san Francesco finirebbe col coprire l’ultimo tratto di via dei Mulini all’altezza delle scalette, a quel punto si interverrebbe con una rampa che la renderebbe carrozzabile  visto che più a valle esiste già una strada privata che collega  i due tracciati di via Mulini e via san Francesco.  Ma le domande che qui pongo sono: il progetto di manutenzione, cosi come è presentato sembrerebbe non aver bisogno della autorizzazione della Soprintendenza se rimanesse quello che appare nelle tavole, ma se si dovesse procedere a costruire una rampa più a monte e soprattutto se si abbattono i muretti in pietra di contenimento  per sostituirli con ringhiere come appare in un rendering fotografico a questo punto la Soprintendenza dovrebbe essere informata e lo sarà da VAS, perché non si possono consentire interventi che sembrerebbe non essere previsti  sul progetto.  Quello che appare evidente è che tutta la zona è interessata  da attività lucrative legate a turismo e soprattutto ristorazione, leggi,  B&B, Case vacanze, resort, che stanno letteralmente snaturando una delle zone più belle dal punto di vista paesaggistico del nostro territorio e VAS, si chiede: ma perché, pur  non avendo nulla in contrario all’iniziativa privata, non si riescono a far convivere civilmente le due cose? Perché se si avvia una attività ricezione turistica in una zona che è raggiungibile attraverso sentieri o tratturi, questi non possono rimanere tali, come avviene in Portogallo, Croazia, Grecia, e devono invece  essere trasformati in strade carrozzabili e farci arrivare auto e dunque poi costruire parcheggi sventrando radure alberate prevalentemente uliveti  e sbancando la collina? Tutta quell’area attualmente sembra essere interessata da costruzioni abusive e da consumo ad oltranza di suolo, nel silenzio o nella “distrazione” da parte del dirigente del servizio Area Tecnica,   Manutenzione del Territorio e Lavori Pubblici perché si può consentire tutto questo? Andando in deroga a qualsiasi strumento e normativa urbanistica relativi ad un territorio che ha un equilibrio paesaggistico naturalistico molto delicato? Chi trae giovamento da queste operazioni?



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