“mots pressés, mots sensés, mots
qui disent la vérité, mots maudits, mots mentis, mots qui manquent le fruit
d'esprit “ ( Tom Tom Club, Wordy Rappingood,1980)
( trad.
parole
affrettati, parole sensate, parole che raccontano la verità, parole maledette,
parole menzognere, parole che mancano di spirito” link per chi volesse
riascoltarlo:
Era il ritornello di
un pezzo ballabilissimo di un gruppo che mi piaceva molto, emanazione
dei Talking Heads; lo farei ascoltare a chi dico io questo pezzo: ai
presuntuosi che sono convinti di dire sempre la verità, agli ottusi e ai
bacchettoni che mancano di spiritosaggine, ma anche agli imbecilli che credono
di rimbeccare sempre gli altri a chi non
vuole cogliere il potere di gioco delle parole, a chi dice le bugie,
consapevole di mentire, a chi ignora deliberatamente i dubbi che possono
suscitare le parole con i loro wordy rappingood, agli asini che ignorano tutto
e sono convinti di sapere tutto. Ecco, quello che manca è un discorso semiserio
sulla nozione di verità e da questo continuare su quello di punto di vista, e
ancora su quello di discorso ipotetico di realtà: l'ipotesi è presentata come
possibile, perché il fatto potrebbe o non potrebbe essere vero o su quello ipotetico
dell'irrealtà: l'ipotesi è non vera o impossibile, non può realizzarsi o
avrebbe potuto ma non è mai accaduta, ma potrebbe essere vera. Insomma smontare
la pretesa della verità attraverso le parole, attraverso il gusto di proferirle
senza pensare di calunniare, ma solo di provocare una discussione: stare al
gioco e schermare con le parole senza risentimenti, con intelligenza e gusto
della spregiudicatezza verbale, invece la rozzezza dei più la fa da padrone in
questa inciviltà povera di conversazionee ricca di idiozia. Bisognerebbe
smontare e fare a pezzi questa pseudo volontà di verità che si regge su
menzogne funzionali e lo stesso regime di verità, così komeinista o così
cattolico. Decostruire la verità sorretta dai supporti istituzionali, dalla
titolarità, dai ruoli che si ricoprono: quella che tende ad esercitare sugli
altri discorsi, quelli frivoli e leggeri, una sorta di pressione e quasi uno
spirito di costrizione. Allora ai komeinisti, ai cattolici integralisti, agli
imbecilli, ai presuntuosi, ai permalosi dico: datevi una calmata e cominciate a
pensare in maniera intelligente giocando con le parole: “mots pressés, mots sensés, mots qui disent la vérité, mots maudits,
mots mentis, mots qui manquent le fruit d'esprit”, non è mai troppo tardi
per un po’ di gusto, stile e civiltà.
Franco Cuomo
Nessun commento:
Posta un commento