sabato 22 novembre 2014

ORA E’ TEMPO DI PARLARE DI CIO’ CHE ACCADRA’ DOPO LA DEMOLIZIONE



Anche i VAS gioiscono per la demolizione, ma i VAS VOGLIONO ALLERTARE TUTTI SUL DOPO, su tutto quello che avverrà dopo il polverone dell’esplosione .
Leggerezze, pressappochismi, insipienza della stampa e dei giornalisti inclini ai sensazionalismi , superficialità di alcune associazioni ambientali, silenzio della minoranza,  silenzio quasi omertoso di parecchi attori che pure avrebbero potuto e potrebbero ancora aggiungere particolari ad una vicenda che per chi scrive non sta finendo, bensì sta cominciando ora veramente. Tutti  tralasciano di spulciare tra carte e delibere e non pongono domande che pure ancora oggi andrebbero fatte, in più i cittadini stanno pagando questa kermesse COMPRESA NAVE E BARCHE E BARCHETTE, per onorevoli, segretari, sottosegretari, autorità paludate e non, scolaresche e chi ne ha più ne metta.  
Una kermesse che in un paese civile sarebbe stata  una demolizione ordinaria  qui è diventato uno spettacolo circense. Un  evento ancora pieno di contraddizioni e buchi neri.
E allora che la festa cominci! Da un abuso privato a una demolizione con soldi pubblici desiderata anche dai proprietari per la gloria di un sindaco e di un assessore che tutto sono tranne che ambientalisti! "Tutto è compiuto ", per usare una frase celebre, l'ALIMURI ha le ore contate! In un selfie apparso su Metropolis il sindaco Cinque colto in una strana espressione sembra fare la linguaccia a qualcuno affiancato dal sindaco di Meta Tito. Mi sono chiesto : a chi la starebbe cacciando la lingua,per dispetto ovviamente, il sindaco Cinque?  A questo punto la  linguaccia il sindaco sembrerebbe farla – come direbbe la Gabanelli -  a Pantalone che ci mette i soldi.
La demolizione - come ho già scritto su un mio precedente post che è stato anche distribuito come volantino - accontenta tutti,  a partire dai proprietari per arrivare appunto a chi ha gestito tutta l'operazione, assessore Elefante in testa, e qui, non mi interessano i risvolti politici della faccenda: il sottoscritto checché ne dica l’assessore sta difendendo il territorio della costiera equense da un’altra possibile aggressione .
Ora il punto è: perché la stampa si è accontentata di una frettolosa modifica di una delibera, nella quale poi sono state  inserite le richiesta fatte da noi ambientalisti e non s è interrogata né si interroga su altre cose?
Moltissimi sono i punti oscuri. Per esempio che i proprietari non ritengono decaduto l’accordo del 2007 che prevedeva la ricostruzione in altro sito o ancora: un accordo siglato con un ministero può essere annullato da una sola delle parti?
Tutta quell’area non è stata espropriata per essere acquisita  al Comune di Vico Equense, ma rimane ancora della famiglia Normale. Senza contare il risarcimento dei proprietari se dovessero ricorrere in sede civile.
E’ vero che il TAR ha respinto la sospensiva perché tutti volevano la demolizione, ma non dice nulla, anzi sembra dare la facoltà ai proprietari di rivalersi in altra sede impugnando proprio quell’accordo di programma.
Molto precise a tal proposito mi sembrano anche le domande e le perplessità che non soltanto i VAS si pongono da sempre su questa faccenda, ma anche l’ex consigliere Pasquale Cardone in un lungo post apparso oggi sulla sua pagina FB.
Ora i VAS si chiedono: come mai tutte queste cose non sono state passate al vaglio di un Consiglio Comunale? Quello che i VAS sostengono dallo scellerato accordo di programma del 2007 è il rischio di un’altra mega speculazione in territorio equense che a nostro parere non è stata mai sventata ma resta lì ancora minacciosa, come la sicumera dello studio Lemmo che rappresenta la SA.AN e che plaude addirittura a tutta la demolizione dichiarando addirittura che prenderà parte ai “festeggiamenti”. Ecco, i VAS, finché avranno voce denunceranno queste cose perché l’ambiente si tutela e protegge anche spulciando tra le carte  oltre naturalmente alla denuncia di un  danno erariale a spesa delle case pubbliche.


Franco Cuomo – Circolo “Giovanni Esposito” Vico Equense

domenica 16 novembre 2014

TRA DELIBERE SBAGLIATE E DICHIARAZIONI DEI PROPRIETARI DELL’ALIMURI GLI SCENARI PROPOSTI DA SINDACO E ASSESSORI SEMBRANO UN TANTINO TRABALLANTI MA SOPRATTUTTO SOMIGLIANO SEMPRE PIU’A UN MEGA AFFARE


"Finalmente si esegue la demolizione. Era il punto centrale dell'accordo sottoscritto. Gravi sono i ritardi accumulati dal Ministero dell'Ambiente responsabile della demolizione e del reperimento delle risorse necessarie. Auguriamo che non si ripetano gli stessi errori di tempo nel consolidamento del costone roccioso prodomico alla definitiva riqualificazione dell'area, come da noi auspicata. Infine ribadiamo, per dovere di una corretta informazione, la legittimità dei titoli e dell'accordo come da ultimo consacrato dal Presidente della Repubblica, con un decreto previo parere del Consiglio di Stato. Il 30 Novembre saremo presenti alla demolizione. La Società SICA"
Allora assessore Elefante, assessore Migliaccio, sindaco a festa Gennaro Cinque, come la mettiamo con questa comunicazione della SICA che sembra essere felicissima della demolizione tanto da essere presenti alla demolizione. Non aspettavano altro che questo e voi glielo state offrendo tra cotlllons e suoni e fanfare con scolaresche a carico che guarderanno l’esplosione. Loro fanno riferimento ad un ricorso che noi VAS facemmo al Presidente della Repubblica – non certo per i motivi addotti da Elefante. Oggi i proprietari con fare anche abbastanza borioso sostengono che quell’accordo e quel decreto sono ancora validi e plaudono alla vostra iniziativa cosa chiederanno in cambio? Si costruirà forse nella piana di Seiano?  Oppure chiederanno un mega risarcimento sempre a carico della comunità di Vico Equense? E la delibera di giunta del 7 marzo nella quale si prevedeva il complesso balneare? Ma non era una zona ad alto rischio idrogeologico? Non ve ne eravate accorti a marzo scorso? Che cosa è successo in questi sette mesi? Questa della delibera ve lo devo proprio dire è stata una figuraccia barbina, io mi sarei nascosto davanti ai giornalisti, ma si sa voi volate alto e non ve ne accorgete.
La verità sapete qual è sindaco a festa vestito, assessore Elefante e assessore Migliaccio? Questo è il finale di una classica farsa all'italiana: tra atti e ricorsi giudiziari alla fine eravamo tutti d'accordo e ci volevamo tutti bene e il “lieto fine” c’è per tutti. Mi viene spontaneo chiedere all'ing. Elefante, che è stato così veemente e così agguerrito contro certi ambientalisti che fanno politica, dopo aver letto la sua “brillante”  relazione storica sull' Ecomostro di Alimuri, e dopo aver visto i suoi monologhi videoregistrati senza che uno straccio di contraddittorio fosse stato organizzato, chi sarebbero i "veri idioti" a cui faceva riferimento. Ora ce lo può dire: forse si riferiva ai cittadini di Vico che si sono sobbarcati di un debito di circa 530mila euro per l'abbattimento dell'Ecomostro di Alimuri, a favore di un operazione immobiliare privata. E comunque quell’esoscheletro sta ancora lì, nel frattempo ieri c’è stato uno smottamento un po’ più su tanto da fare chiudere la statale sorrentina e in giro “i soliti informati” che però non parlano mai nei posti giusti sostengono che qualche albergatore più su dell’esoscheletro potrebbe bloccare tutta l’operazione.
I VAS QUELLA STRUTTURA LA VOGLIONO DEMOLIRE, MA I VAS VOGLIONO NEL CONTEMPO DENUNCIARE ANCHE LE OPERAZIONI SPECULATIVE CHE SEMBRANO VENIR FUORI E I RISCHI DI NUOVE E PIU’ INQUIETANTI AGGRESSIONI AL TERRITORIO CHE NON SEMBRANO  PER NULLA SVANITE.

Franco Cuomo, VAS Circolo "Giovanni Esposito" , Vico Equense

Vico Equense, 16,11, 2014

martedì 11 novembre 2014

QUESTO E’ L’AMBIENTALISMO SPETTACOLO DEL SINDACO GENNARO CINQUE E DELL’ASSESSORE ANTONIO ELEFANTE




I VAS, il Circolo VAS di Vico Equense " Giovanni Esposito" furono i primi a smascherare e denunciare all’informazione un accordo scellerato che nel 2007, stava per concludersi tra la famiglia Normale/Cozzolino e comune, provincia, regione e ministero dell'ambiente ( allora Rutelli), che prevedeva la demolizione dell' ALIMURI (di proprietà Normale/Cozzolino ) in cambio della ricostruzione di una volumetria pari a quella che si demoliva in un'altra zona del comune di Vico. Il patto - denunciato e scoperto saltò. I VAS allora si opposero a quella demolizione che si sarebbe dovuta fare a quelle condizioni.

Dopo 7 anni L'ALIMURI ritorna alla ribalta: presentato come un evento mediatico. Anche oggi – in qualità di coordinatore del circolo- denuncio la pretestuosità di questa operazione pagata con i soldi dei cittadini per una demolizione che si presenta piena di lacunosità e ambiguità. La demolizione viene fatta in danno, è vero, ma i proprietari hanno già presentato ricorso esibendo una licenza edilizia mai decaduta o contestata.

L’avvocato Starace di In Movimento per Vico in un confronto con l’assessore Elefante dice che si rischia un maxirisercimento, ai  VAS invece, quello che l’avvocato Starace paventa come rischio sembrerebbe quasi un patteggiamento tra le parti, insomma un accordo che non scontenterebbe nessuno.

Inoltre non è chiaro quale sia la società ( s.r.l.) titolare della proprietà la SA.AN. o la SI.CA. e questa non è una cosa di poco conto per un eventuale richiesta di onorare il debito col Comune che ha anticipato con soldi della Cassa depositi e prestiti e pagato dai cittadini.

 Relativamente poi alla demolizione, in un primo momento non si era parlato di micro cariche e invece, guarda un po’, ha vinto una ditta che userà per la demolizione proprio questo procedimento. Infine non è chiaro cosa si farà su quell'area con i materiali di risulta che, all’interno del progetto si è detto,  saranno riutilizzati.

I VAS sono sempre stati sostenitori della creazione di un'area ripiantumata a macchia mediterranea, contro chi vuole la costruzione di in complesso turistico ( presente  anche nel vecchio accordo)  in una zona ad alto rischio idrogeologico .

Ma tutto questo non è ancora chiaro e nessuno si premura di dipanare questi dubbi e questi interrogativi. Dunque i VAS non sono per la non demolizione, come menzogneramente è stato dichiarato dall'assessore Antonio Elefante e dai suoi corifei,

 Sono per la demolizione ma una demolizione sostenuta dalla chiarezza e dalla trasparenza di un’operazione che invece, fatta passare come una vittoria per l’ambientalismo, sembrerebbe nascondere altri fini.   

E' vero che dopo quasi sessant'anni si demolisce un esoscheletro, che nel passato fu una vera e propria violenza per quella costa, ma oggi questa stessa costa è stata e continua ad essere sfigurata da ben più pesanti ecomostri sui quali questa stessa amministrazione tace .  

Per i VAS non è convincente tutto il rumore mediatico pseudo ambientalista organizzato con soldi pubblici per celebrare l'amministrazione di Gennaro Cinque nota per aver distrutto ettari interi di uliveti e agrumeti per realizzare parcheggi interrati ovunque, la peggiore che il territorio equense abbia mai avuto, o per le glorie personali dell'ing. Elefante noto costruttore che pure non ha avuto la mano leggera in Penisola sorrentina.

Perché la stampa non racconta queste cose? Perché non chiede agli interessati( proprietari e demolitori) di chiarire questi punti oscuri? Dunque i VAS non parteciperanno all'avvenimento ( anche perché non li ha invitati nessuno, cosa che invece è sta fatta per lega Ambiente, per WWF e per Italia Nostra),  un avvenimento che dietro l’apparenza della luminosa e chiassosa festa “ambientalista” nasconde ancora inquietanti e pesanti interrogativi e prendono le distanze da questa  kermesse, nella quale la tutela dell'ambiente diventa solo un abito di facciata per mascherare quello che invece sembra essere un succulento affare per le parti, garantito e pagato da soldi pubblici.  



Franco Cuomo, VAS Circolo "Giovanni Esposito" , Vico Equense

giovedì 30 ottobre 2014

Il metodo Gennaro Cinque impronta di sé il paese.


La vicenda ringhiera- muretto è solo l’ultimo di una serie di episodi che stanno caratterizzando la trasformazione  estetica di questo paese che è Vico Equense.  Sia chiaro: la trasformazione di Vico Equense non è assolutamente qualcosa di così importante e rilevante, anzi, essa potrebbe pure passare inosservata, Vico equense, per fortuna, non è il centro del mondo. Quando io ho posto all’attenzione pubblica, pure con due segnalazioni alla Soprintendenza , la necessità di salvare il muro in pietra in ottime condizioni , l’ho fatto principalmente per contrastare le modalità di intervento del sindaco Gennaro Cinque: la repentinità, l’aver iniziato i lavori di notte, averli iniziati senza nessuna segnalazione al Genio Civile, l’averli iniziati senza una Commissione  Comunale esaminatrice per il Genio Civile. Sembrerebbe infatti che la pratica del Deposito Calcoli Genio Civile, riguardante la trave in cemento armato che hanno fatto lungo tutto il perimetro dove è stata  installata la ringhiera, non avrebbe avuto ancora nessuna approvazione da nessuna commissione. Sembrerebbe inoltre che la ringhiera potrebbe essere fuori norma, coma da segnalazioni che ho ricevuto, ma non sono un tecnico e non voglio comportarmi come farebbe invece Gennaro Cinque. Infatti il D.M. 14-6-1989 n. 236 prescrive per le ringhiere: "Il parapetto che costituisce la difesa verso il vuoto deve avere un'altezza minima di 1,00 m ed essere inattraversabile da una sfera di diametro di cm 10". Oltre che per una convinzione che la Soprintendenza non si è premurata di sostenere e difendere, pur essendo a conoscenza,credo, di queste lacune procedurali : quel muro o quei muri che ancora resistono, fanno parte di tipologie costruttive delle nostre zone e come tali andrebbero preservati. Ho perso. La ringhiera è lì, il muro è già un ricordo, la gente dice che è bella e che si vede il panorama. L’incolto e strafottente Gennaro Cinque è in sintonia con buona parte della popolazione che, improvvisamente, ha scoperto il panorama e la sua importanza, anche buona parte della popolazione di Vico è incolta e strafottente. Si dice che saranno sistemate altre ringhiere per tutto il paese. Nessuno ha fiatato, tutti sono d’accordo con Gennaro Cinque. Non si è levata una sola voce contro queste ipotetiche difformità procedurali che avrebbero fatto eseguire i lavori in tutta fretta, tranne la mia in qualità di VAS. Così ora potremo guardare lo strapiombo da vertigine subito dopo lo Sporting, potremo guardare nelle camere dello stesso Hotel Sporting, potremo ammirare le piante infestanti che ora  arriveranno direttamente sul marciapiede . Il mio punto di vista personale su questa vicenda è che questo paese stia andando a puttane, come tutto il paese Italia. L’incultura la fa da padrone, la rozzezza diventa un tratto da esibire e ostentare, tutto deve essere facilitato per fare smuovere i soldi, metterli in circolazione, non importa come, basta che circolino e non c’è niente di meglio che muovere ruspe, mattoni, cemento e ferro per farli circolare: a Vico altre operazioni sono previste: ALIMURI, ex Hotel Cristallo e chissà cos’altro ancora. Io non credo che tutto questo significhi sviluppo del paese e non è vero che comunque con queste cose si vada avanti. Assai spesso, sia l’individuo che le società e i paesi interi regrediscono o peggiorano e, per il sottoscritto, la regressione o il peggioramento non vanno accettati, sia a livello locale che a livelli nazionali. Cosa ne sa o cosa ne saprebbe Gennaro Cinque  e la gente del paesaggio: eppure tutti lo hanno tirato in ballo senza mai aver letto un solo volume che tratta di questo argomento. Chi si conforma a tutto questo, ovvero quello che sta succedendo ed è successo in questo paesello , finisce con l’accettare una trasformazione che al contempo è a mio parere regressione. Ecco, il sottoscritto si oppone a tutto questo e protesta con tutta la sua debole forza in maniera sentimentale forse contro questa regressione generale e lo fa a livello locale e a livello globale. Un critica totale, una rifiuto della ottusa ignoranza una denuncia disperata  e…inutile, perché non viene raccolta da nessuno. La ringhiera e lì, già fotografata nessuno saprà se tutte le presunte difformità procedurali siano state vere o false, anche se andrebbero accertate, il muro è già un ricordo, mentre il metodo Gennaro Cinque ha ancora una volta improntato di sé lo stile conformistico di un paese in una regressione che ormai non vede più nessuno.

martedì 14 ottobre 2014

Perché non proviamo a distinguerci da questo sindaco e dalle sue scelte?




Demoliranno un muro, dallo Sporting alla Villetta ( questo  che vedete nella foto), per sostituirlo con una ringhiera anonima, una ringhiera che non ha niente in comune col genius loci del posto. Lo ha deciso il nostro sindaco padrone, ignorante sia del  Genius che del Locus, ma ciò che sconcerta, ma non meraviglia più è che lo ha deciso anche la Soprintendenza che invece dovrebbe saperne qualcosa sia dell’uno che dell’altro. Perché demolire quel muro che è in perfette condizioni ed anche bello, ma soprattutto fa parte del contesto storico architettonico ( altro concetto che ignora il sindaco ma anche la Soprintendenza)? Hanno scritto nella delibera: per far ammirare il paesaggio: già è vero! Fare ammirare il paesaggio ad altezza di cane , nel senso che anche i cani potranno ammirare le piante di fetielli infestanti e la rupe scoscesa non più coltivata da anni . Al di là dei cani,  resta il fatto inquietante che questo sindaco padrone  oltre che ignorante - e non credo sia una offesa ma una constatazione oggettiva perché ignorante degli argomenti sui quali opera - sta decidendo dell'aspetto di questa città . Altra delibera a dir poco discutibile è quella che prevede un campetto di calcio a piazza Marconi ( mmiez ' a domina) . Saranno divelti gli alberi, sparirà un piccolo polmone di verde, sarà cancellato un posto dove le mamme portano a giocare i bambini . La motivazione è che in quel posto - diciamo più di sessanta anni fa, perché io non me lo ricordo- si giocava a pallone . Anche questa volta ha deciso da solo. Qualcuno - pochi per la verità - mi ha fermato per strada per segnalarmi questi due casi io rispondo che per il primo ( il muro ) ho fatto, in qualità di coordinatore dei VAS,due esposti alla Soprintendenza corredati da foto e il risultato ottenuto è stato quello di vedere che il funzionario di zona dell' ente preposto al controllo e alla tutela si è conformato alle decisioni del sindaco padrone e ha rilasciato parere favorevole. Per il secondo caso non ho approfondito anche perché ritengo che se non lo fa la minoranza consiliare e se il paese intero si adegua a queste trasformazioni la mia protesta è assolutamente inutile. Ritengo però , per il ruolo di coordinatore del Circolo VAS " Giovanni Esposito" di Vico Equense e per mantenere viva la memoria di un uomo che per anni ha combattuto in solitudine queste brutture e questi scempi ,di rilanciare ad altri queste due aggressioni al territorio Imposte dal sindaco padrone , come avrebbe fatto lui, e di far sentire le loro voci in proposito : al  gruppo consiliare di minoranza, a In Movimento per Vico, all'UNITRE Penisola Sorrentina, al Consiglio di amministrazione della SS Trinità e Paradiso , alle associazioni culturali che operano in città, alle fondazioni recentemente costituite, ai sue cittadini sensibili , se ve ne sono, a tutte le mamme che perderanno uno spazio giochi  per i loro bambini. Se avete la forza e la volontà dite no a queste scelte di questo sindaco padrone che sta stravisando il volto di questa città, fatelo subito prima che sia troppo tardi! Si potrebbe fare un ricorso al TAR contro la decisione di demolire il muro e pagare solo le spesse di bolli ( 600 € circa ) chi fosse interessato può contattarmi. Anche se non si riuscisse a fare nulla per lo meno potreste essere orgogliosi di esservi distinti da lui e dalle sue scelte.

Franco Cuomo VAS  - Verdi Ambiente e Società
Circolo " Giovanni Esposito" Vico Equense ( NA)

domenica 12 ottobre 2014

UNA POLEMICA? NO ALCUNE CONSTATAZIONI, SU PRESENTAZIONI,LIBRI E LETTERATURA

foto di Franco Cuomo.


foto di Franco Cuomo.

Amare la letteratura, amare i libri, promuoverne la diffusione, la crescita e la lettura. Questo è ciò che spinge quelli che - spesso rimettendoci in proprio - organizzano eventi che hanno come oggetto i libri: le famose presentazioni. Su queste potrei cominciare a scriverne oggi e finire l'anno prossimo. L'estate - agosto e settembre - sono i mesi deputati alle presentazioni, le organizzano tutti: gli alberghi, gli stabilimenti balneari, i circoli Rotari e del Tennis, le aziende di cura soggiorno e turismo insomma le presentazioni di libri estive sembrano come le  medicine prescritte dal medico: necessarie. Così è tutto un cicaleggiare frivolo o pseudo tale di gente che ruota intorno a personaggi che, personalmente, con molta fatica riesco a definire autori, non faccio citazioni per correttezza, però ne specifico meglio la provenienza : l'anchor man, o l'anchorwoman, il politico in disgrazia, quello resuscitato o in auge, la stellina di cinema, il giornalista di Tg ecc. ecc. Oggi tutta questa gente si fregia di scrivere. Scrivere un libro, soprattutto se si è un politico fa status, che poi non lo legge nessuno, questo non importa. Serve a darsi una allure di cultura cosiddetta alta. Così si presenta di tutto a gente che a stento legge il quotidiano e che frequenta queste manifestazioni solo per trito e banale presenzialismo. Così si va agli incontri per dire di esserci stati ma in realtà nessuno legge niente: ho visto gente che alla fine degli incontri, si defila dal tavolo dove sono impilati i libri, per paura di doverne comprare una copia, preferendo più spesso il bouffet. Siamo il paese dove si legge di meno e si scrive di più . Non voglio polemizzare o forse si, lo voglio anche, ma devo dire che questi eventi e chi li organizza in questo modo, sono così lontani dalla letteratura e dalla promozione della lettura quanto una pulsar lo è dal nostro pianeta. Il più delle volte si presentano libri inutili di gente a cui della scrittura non importa proprio niente, magari se li sono fatti scrivere da abili ghost writer ; eventi spesso organizzati da gente che a stento legge un libro all'anno, insomma delle inutili manifestazioni fatte tanto per dire che si fa cultura . Ho lavorato per vent'anni circa in un settore della Regione Campania che si chiamava Musei e biblioteche , un settore che doveva promuovere il libro, la cultura del libro e l'amore per le biblioteche insieme al mio lavoro di docente universitario. Ora sono in pensione e mi impegno per condividere i miei amori di sempre con persone che amano condividerli. Spendo cifre consistenti per il mio bilancio per acquistare libri: letteratura, saggistica, arte. Il momento più magico di questa esperienza oltre all'aprire il libro e finire in un mondo che mi sta offrendo un altro da me è però quando discuto con qualcun altro delle cose che ho letto, ovvero, quando l'esperienza intima e solitaria della lettura è condivisa con chi coltiva lo stesso piacere: ecco, le presentazioni dovrebbero essere sostanzialmente questo. Così con Pina e Alessandra - con le quali è un piacere parlare di letteratura - e perciò abbiamo deciso di organizzare questi incontri perché tutti e tre amiamo leggere. Certo non abbiamo i Roth, i Musil, i Salinger e a volte toppiamo, ma di certo onestamente siamo animati da un profondo amore per la carta stampata e per le storie che essa contiene. Sulle altre cose che ho visto in giro fino ad ora ho molte riserve a cominciare da manifestazioni come Libri sotto Le stelle organizzato da Le Axidie ma ce ne sono molte altre come queste da Sorrento a Capri a Positano: manifestazioni simili dove solo a leggere gli ospiti invitati si viene presi da un'incredibile pena per la letteratura vera, per gli scrittori autentici e soprattutto per i lettori veri che ormai sono pochissimi per la verità. La letteratura è una cosa molto seria anche quando è divertente e leggera e lo è anche la scrittura e la lettura, dunque da promoter e amante vero di entrambe, nutro sincere diffidenze e riserve su quei guazzabugli estivi che ci vengono proposti e che presentano come scrittori personaggi di una tv di cattivo gusto e politici e attori o attrici. Insomma sarebbe molto meglio essere più seri ed onesti, ne trarrebbero giovamento tutti soprattutto la letteratura. Si  dovrebbe andare alle presentazioni e le dovrebbe organizzare 
l solo chi i libri li ama veramente  e  non invece per farsi vedere con le celebrities di turno.

lunedì 6 ottobre 2014

LE SENTINELLE IN PIEDI . UN NUOVO MOVIMENTO OMOFOBO E RAZZISTA STA CRESCENDO IN ITALIA PAESE CHE REGREDISCE

UN NUOVO MOVIMENTO OMOFOBO E RAZZISTA CHE SI MASCHERA DIETRO LA COMPOSTEZZA E LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE ,STA CRESCENDO IN QUESTO PAESE DEVASTATO DALL'INDIFFERENZA, DALL'ABBRUTIMENTO CULTURALE E DALL'IDIOZIA POLITICA DOMINANTE:STO PARLANDO DELLE "SENTINELLE IN PIEDI". GRUPPI DI CITTADINI CHE ORGANIZZANO VEGLIE CON UN LIBRO IN MANO ( CHE LIBRO E'?) IN SILENZIO PER DIFENDERE LA FAMIGLIA E IL MATRIMONIO E LA "NATURALITA' RIPRODUTTIVA". E' IL SEGNO DI UN'ITALIA CHE REGREDISCE NELLA SFERA DEI DIRITTI CIVILI. 
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" Quello di cui vi dovete rendere conto IMMEDIATAMENTE è che le "sentinelle in piedi" hanno fatto una campagna di comunicazione molto sofisticata ed attuale. La loro comunicazione è molto più sofisticata e COSTOSA rispetto a Forza Nuova ma anche rispettSe andate a vedere il loro sito vedrete che è programmato decisamente meglio dei vari siti delle associazioni gay. La loro comunicazione è molto più sofisticata e COSTOSA rispetto a Forza Nuova ma anche rispetto alle associazioni di sinistra diciamo radicale. . Stiamo parlando di TANTI SOLDI spesi per una campagna MIRATA ed EFFICACE contro i diritti delle persone omosessuali. Quindi NON SI TRATTA del "diritto di espressione" di cui stanno parlando. I ragazzi di Forza Nuova, così come i ragazzi dei centri sociali, così come Sinistra Radicale potrebbero dire..."anche noi abbiamo il diritto di esprimerci e combatteremo per averlo". Con le "Sentinelle" la situazione E' TOTALMENTE DIVERSA...si sono già espressi e non con una banale scesa in piazza o un raduno, ma con una campagna di pubbliche relazioni che ha fatto centro. Il libro in mano doveva farli sembrare colti e ragionevoli, la copertura sui giornali che volevano l'hanno ottenuta, il conflitto si è creato nei media, e per loro grande gioia gente è stata mossa verso la loro causa CONTRO I DIRITTI DELLE PERSONE OMOSESSUALI. Chi ha finanziato le "Sentinelle" si è espresso con grande efficacia, e questa battaglia l'hanno vinta. A mani basse. Quindi direi che è il momento di voltare pagina ed abbandonare i Mr. Gay e i carri con le piume e le feste in discoteca...perché c'è chi sta spendendo i soldi con un minimo di cervello.

sabato 4 ottobre 2014

LISARIO O IL PIACERE INFINITO DELLE DONNE , di Antonella Cilento, MONDADORI



Pinella Gambardella, Alessandra Masturzo e Franco Cuomo
animatori di 
"Un incontro, una storia"
INVITANO A:

"LISARIO O IL PIACERE INFINITO DELLE DONNE"
di Antonella Cilento
FINALISTA AL PREMIO STREGA
Un libro intenso e avvincente, dove, sullo sfondo della Napoli seicentesca,  si snoda la storia di una donna che cerca di essere se stessa attraverso il riconoscersi nell'intensità estatica del suo piacere autoerotico che la apre alla scrittura e al racconto, e si scontra con l'ottusa smania di controllo di un uomo che non riesce a capire e dunque ad amare. Fa da corollario alla storia la vicenda dell'arte barocca a Napoli tra pittori spagnoli e olandesi e le rivolte lazzare.Un libro imperdibile!
SE NE DISCUTERA' 
SABATO 11 ottobre 
e sarà presentato da Annella Prisco alle 11 al bar del sole a Vico Equense. Sarà presente l'autrice.

martedì 30 settembre 2014

NO AI DEMIURGHI CAPIPOPOLO, MA SIAMO STUFI ANCHE DEI POLITICANTI TRASFORMISTI CHE RESUSCITANO E AI CANTORI CHE NE CELEBRANO LE RESURREZIONI!

Luigi De Magistris

Marco Rossi Doria
La vita fa strani scherzi  a  volte eppure le cose sembrano andare  proprio in questo modo anche se ci sono eccezioni e sono molto rare . Si dice: “ si nasce incendiari e si muore pompieri” ecco, oggi a leggere un fondo di Marco Rossi Doria su tutta la vicenda napoletana di De Magistris mi è venuto in mente proprio questo adagio: da barricadiero anti PCI da giovane che dava del revisionista e me e Silvio militanti del PCI , a sottosegretario del ministero della Pubblica istruzione del governo Monti  e fustigatore degli agitatori di popolo – a suo dire Luigi De Magistris lo sarebbe - a  foriero di modelli di ordine volti a ritrovare " il senso dei ruoli simbolici(?)" atti a far riconoscere che:" le regole possono non essere le migliori, però una volta date lo sono per tutti e lo sono di più per chi ha maggiori responsabilità". Insomma un parlare da indecifrabile uomo politico italiano che utilizza un frasario adattabile ad ogni situazione che adopera luoghi comuni senza affrontare la vera catastrofe che si sta consumando da tempo in Italia: la delegittimazione delle istituzioni e un’anarchia dei poteri attraversata da una crisi economica senza pari che forse ha precedenti solo nello sfaldamento delle Signorie e dei Principati nell’Italia della fine del ‘400 e del primo ‘500  . Una crisi di legittimità radicata tutta nella crisi della partecipazione politica dei cittadini, diventati ormai ininfluenti e insignificanti e nel trionfo della smodata sete di controllo della cosa pubblica a fini di lucro esercitata da potentati  e segreterie di partiti che ormai esistono solo per dar forza alla loro stessa esistenza. A Marco Rossi Doria, vorrei ricordare che, se non ci servono più né demiurghi né capi popolo, non sappiamo che farcene neanche di astrusi e trasformistici politici che sono funzionali a questi potentati.   Scrivere – come ha fatto lui  -di confronti tra "vecchio centro sinistra" e "una proposta seria di nuovo PD", mi crea un malessere strisciante e mi verrebbe da chiedergli se lo avessi davanti: ma che cosa è stato il “vecchio centro sinistra” in Italia e a Napoli soprattutto, quali sono stati i nomi che hanno governato il comune di Napoli e la Campania negli ultimi vent’anni? E quali sarebbero le proposte serie del PD – ammettendo che ve ne siano. Un PD napoletano, il nazionale non lo considero più da tempo, dove principi reggenti hanno truccato i voti delle primarie, tra faide interne e vendette trasversali , tra partecipazioni di cinesi e seggi controllati. Forse le proposte serie sono quelle di mummie che hanno devastato una regione intera e ora risorgono dagli avelli dove erano stati precipitati da tempeste giudiziarie come novelli zombies presentando verginità eburnee tra presentazioni di libri inutili e apparizioni televisive? Come si possono ancora  scrivere certe cose dopo la scoperta della devastazione delle “terre dei fuochi”, dei morti per cancro,degli affari tra camorra e politica, della distruzione ambientale attraverso patti del partito camorristico  del cemento che hanno prodotto normative liberistiche provinciali e regionali col plauso del PD,  finanche in una zona come la costiera sorrentina? Come si fa ad avere il tono da predicatore di bontà istituzionali e difesa delle leggi esistenti fatte da questi stessi uomini per poter conservare i loro poteri. Un sistema trasversale che ha trovato e ancora trova accordi con tutti gli altri che si definiscono di centro destra? Oggi ci sarebbe un lavoro faticosissimo da fare, pari ad una neo evangelizzazione per riportare la gente comune, i cittadini, tutte quelle persone di cui i politici come Marco Rossi Doria si riempiono la bocca , ad avere di nuovo l’importanza che meritano di avere, rifondando così la politica e ridarle il senso che questa deve avere altro che “senso dei ruoli simbolici”!. Non mi sembra che le parole di Marco Rossi Doria, il suo lessico, ma soprattutto le sue scelte politiche vadano in questa direzione, anzi secondo me la tradiscono vistosamente per perpetuare ancora questo stato di cose. Ognuno a Napoli ora, si sta giocando la carta della credibilità per propri tornaconti personali, proprio come facevano i Signori o i Principi nell’Italia del ‘400. Chi vuole resistere deve uscire da questo sistema e mettersi contro. Tutto il resto sono solo difese di interessi e di status. Non sono mai stato un fervente ammiratore di Luigi De Magistris, ma ora ne difendo le posizioni perché ciò che sta accadendo a Napoli è una violenta aggressione delle forze del malaffare tracimate da tempo nei vecchi apparati politici che si stanno ricompattando per riconquistare il controllo della città e della regione.

Franco Cuomo –VAS Verdi Ambiente e Società    

domenica 21 settembre 2014

ART HOUSE GALLERY SECOND STEP –VIA FILANGIERI- VILLA SCARAMELLINO- TEL. 081 8027258 CELL 3383649742 ammurrabi555@yahoo.it.

Daniela Maione matita su carta
Daniela Maione pastelli su cartoncino



Roberta Frascati attrice che reciterà brani tratti da "polveri Condominiali" di Franco Autiero



M Teresa Violeta Vitiello tecnica mista su tela
M Teresa Violeta Vitiello tecnica mista su tela



DANIELA MAIONE, M TERESA VIOLETA VITIELLO, ROBERTA FRASCATI

Tre giovani donne che praticano arte. Attraverso questi incontri vogliamo stimolare l'interesse verso una fruizione dell'arte che riesca a muoversi e vivere anche in ambiti e territori diversi . le mostre negli appartamenti sono una pratica già nota da tempo nel mondo a causa dei prezzi proibitivi delle gallerie d'arte. Ma l'esporre in una casa o far diventare la propria casa un luogo di riflessione per l'arte è un'altra modalità per approcciare ad essa. Il nostro ambiente, la casa i luoghi più intimi e familiari possono diventare così spazi dell’arte. L ’iperrealismo (foto)grafico di Daniela Maione e il surrealismo onirico di M Teresa Violeta Vitiello. La mostra sarà affiancata da una lettura recitata di brani tratti da "Polveri Condominiali" di Franco Autiero, tenuta dall'attrice Roberta Frascati.
ART HOUSE GALLERY –VIA FILANGIERI- VILLA SCARAMELLINO- TEL. 081 8027258 CELL 3383649742
START 27 SETTEMBRE FROM 19,00 TO 22.30. LA MOSTRA SI PROTRARRA’ FINO A SABATO 4 OTTOBRE ORARI: 18,00-20,00.

mercoledì 10 settembre 2014

ASSESSORE!!! TOUCHE'


L'assessore Ing. Antonio Elefante ha scritto una lunga lettera a vico equense on line per dire che io non sono ambientalista e faccio politica per un mio partito che lui neanche nomina, solo perché ho scritto che fa abbattere l'eco mostro di ALIMURI – che è un abuso fatto da privati con soldi presi in prestito che pagheranno i cittadini di Vico Equense. All’assessore rispondo cosi:

“Gentile Assessore,
quanto da Lei dichiarato in ordine alla portata del parere reso dal Consiglio di Stato, Sez. III, n. 7594/2009 scaturisce da una lettura direi troppo frettolosa dello stesso parere e probabilmente dall’omessa acquisizione del ricorso proposto all’epoca dai VAS. Infatti, con il detto ricorso i VAS si opponevano non certo della demolizione dell’ecomostro, da sempre auspicata, quanto piuttosto della previsione, di cui al noto protocollo di intesa, della facoltà di riedificare il complesso in altro sito. Ebbene, il Consiglio di Stato ha in realtà semplicemente statuito che le previsioni del protocollo di intesa, quanto alla demolizione dell’ecomostro, esprimono una evidente attenzione agli aspetti ambientali, escludendo poi, in riferimento alla possibile riedificazione del manufatto in altro sito, “una incidenza concreta e diretta sull’ambiente” in considerazione della portata meramente programmatica dell’atto. Ebbene, in quella sede non era affatto previsto se, quando, dove e come il manufatto sarebbe stato eventualmente ricostruito. Tanto vero che lo stesso Consiglio di Stato si premura di precisare che “si tratterà, semmai, di vagliare le decisioni ed i provvedimenti amministrativi di attuazione che, qualora lesivi, potranno essere fatti oggetto dei rimedi di legge”. E’ chiaro, dunque, che gli atti amministrativi appaiono impugnabili secondo legge, oltre che decisamente contestabili dai VAS sul piano politico.
Al riguardo appare doveroso chiarirLe o ricordarLe che la portata del protocollo di intesa impone, in seguito alla demolizione, di riallocare l’edificio altrove, salvo che l’amministrazione ottenga l’annullamento e/o decadenza dell’accordo del 2007, cosa che non si evince da nessuna parte, o che la Società non risulti sulla questione poi vittoriosa in sede giudiziale”. Se ritiene opportuno la dichiarazione potrà essere resa, in alternativa o congiuntamente, dagli avv.ti domiciliatari Aldo Starace, Umberto Morelli e Lugi Pascariello. Le ricordo poi che lei non ha risposto alla domanda che le ho posto: perché accedere rapidamente ad un mutuo di 530 mila euro a carico dei cittadini di questo paese per abbattere un manufatto abusivo e privato.”
                                                                                          Franco Cuomo
                                                             Coordinatore del Circolo VAS “Giovanni Esposito”


L'assessore , si vede da ciò che scrive, è un ingegnere. I VAS ( Verdi Ambiente e Società ) si occupano di verde, di ambiente e giustappunto anche di società . Lo so che questo disgusta l'assessore ma è così . Gentile assessore, non appartengo a nessun partito politico, e chi si occupa di ambiente fa sempre politica anche se lei da ingegnere non lo sa e me ne dolgo per lei. E siccome mi occupo anche di società io le chiedo ancora perché lei ha predisposto una demolizione di un manufatto privato con un mutuo che pagheranno tutti i cittadini presenti e futuri ? Nonostante la sua dettagliata benché frettolosa argomentazione lei non ha risposto ancora a questa domanda. Mi aspetto una risposta.Sul mio Diario FB è pubblicata la sentenza per intero alla quale in maniera capziosa e imprecisa fa riferimento
L'ing. Antonio Elefante, per il quale gli ambientalisti dovrebbero solo rincorrere e difendere uccellini o salvare la foca monaca, si stupisce che i VAS si occupino anche di costruzioni e manufatti abusivi. No Assessore, non è così forse quello è l'ambientalismo che lei vorrebbe, quello che Lei così bon chic non genre- evidentemente preferisce appuntare sul bavero della sua giacca quando più le conviene. L'ALIMURI è un grosso affare e molte cose in queste operazioni si danno per scontate ma scontate non sono.



martedì 9 settembre 2014

A proposito dell'uccisione di un minore a Napoli: la camorra non è solo un associazione criminale.



"Il cattivo è un professionista del crimine e il buono un coatto dell'illegalità ".
"Vivendo in un deserto civile, abitato dall'illegalità , nessun ragazzo ha fiducia nei poliziotti. In un ambiente, in cui è facile che si mimetizzi un criminale, nessun poliziotto si fida di chi si trova di fronte ".
" Sembra infatti che alcuni abitanti abbiano deciso di traslocare alla chetichella i nuovi cassonetti per la raccolta dell'umido spostandoli [...] dalle adiacenze della propria abitazione a quella degli altri e viceversa"
Le prime due citazioni sono del filosofo Aldo Masullo, la terza è dello scrittore Massimiliano Virgilio. Le ho espunte dagli articoli che parlavano dell’uccisione del giovane diciassettenne perché credo che tutte e tre evidenzino qualcosa che le retoriche analisi dei politici locali e no non fanno. Esse secondo me evidenziano una mancata civilizzazione delle popolazioni di Napoli e provincia. Sia ben chiaro: esistono persone per bene alle Vele di Secondigliano e a Scampia, come nel Rione Traiano, ma qui, quello che viene fuori in questa vicenda, con tutto il portato di montatura mediatica volgare fino all’inverosimile e con tutte le strumentalizzazioni dall’una e dall’altra parte, è lo iato che esiste ancora a Napoli e provincia tra civilizzazione e barbarie: la politica ha contribuito a mantenere la seconda ostacolando la prima. Per civilizzazione intendo un processo psicologico-sociale, che porta i singoli ad interiorizzare un sempre maggiore controllo e ripudio della violenza e di ogni manifestazione di corporeità. Così ritorno alle tre citazioni: il buono, praticando l’arte di arrangiarsi spesso vive nell’illegalità, l’illegalità è spesso diffusa, i poliziotti sono visti come nemici, ma in genere ogni rappresentante dell’ordine costituito: docenti, giudici, medici, ma anche i netturbini che sistemano i cassonetti per la differenziata che sono prontamente rimossi se posti davanti alla propria abitazione. E’ anche vero che va detto che questi vengono rimossi, perché il cittadino individualista napoletano sa che presto quei cassonetti tracimeranno di monnezza fetida perché non raccolta. Dunque  questo coacervo di violenza anti istituzionale presente anche nelle istituzioni sta alla base della mancata civilizzazione di Napoli e della sua provincia, in questa faccio entrare anche Caserta che è provincia a sé. Va un po’ meglio nelle altre: il beneventano, l’avellinese e il salernitano. Non tener conto di questo è un grosso errore . Sostengo da tempo che Napoli è una città ancora profondamente plebea alla quale è mancata la rivoluzione borghese , quando parlo di rivoluzione borghese intendo anche buone maniere, gentilezza, affabilità, cortesia, ovvero comportamenti che si dovrebbero riscontrare dalla strada alle istituzioni, dalla gente agli uffici ecc. ecc. Così non è: per strada c’è una finta disponibilità, quando la si incontra , si è spesso disponibili per fregare l'altro ,e spessissimo nelle istituzioni predomina la cattiva educazione e l’assenza di buone maniere. Vorrei dire che a Napoli si spara e si uccide né più e né meno delle altre metropoli di questo mondo, ma, in molte di queste, la civilizzazione è stata ormai introiettata dalla maggior parte delle popolazioni e dunque il rispetto delle regole, della legge, praticato con le buone maniere crea una differenza sostanziale tra comportamenti violenti e illegali,appannaggio della criminalità, e società detta appunto civile .A Napoli e provincia tutto questo non è ancora avvenuto perché a molti non interessa che avvenga ma anche perché il plebeismo diffuso si è adattato sul trash mediatico diffuso dalle televisioni nazionali e non o viceversa . Non tener conto della diffusione della volgarità mediatica in relazione alla violenza delle giovani generazioni significa essere ciechi e sordi. A Castellammare di Stabia l'altra sera, in villa comunale, una gang di ragazzini quindicenni e sedicenni, ha aggredito un uomo di quarant'anni. I bulli gli hanno sequestrato il motorino, lo hanno portato sull'arenile, lo hanno picchiato e insultato, e poi lo hanno buttato a mare, nonostante il poveraccio gridava di non saper nuotare, tutto questo solo per poterlo filmare e mettere su you tube. E allora ? Cosa scriviamo su questo? La politica ha spesso coniugato demagogia e plebeismo e continua a farlo i politicanti fanno retorica della peggiore specie. Se non si affrontano e si superano queste pratiche non ci saranno politiche occupazionali che tengano. Mia madre 89 enne, mentre scorrevano le riprese televisive che mostravano la gente in rivolta contro la polizia commentava così: “ napulitani scassa campane se vendono e figli e s’accattono o pane” con la variante di “ se vendono e pelli  “. Lo dice sempre ogni volta che vede manifestazioni di piazza fatte da napoletani . Lei, napoletana, ricordava questo detto, che gli recitava suo padre e che era stato affibbiato ai napoletani chissà da chi, forse da loro stessi. Come a dire che i napoletani sono facinorosi e violenti, lo dicevano già Leopardi, Goethe, Stendall, Gide, e per far soldi sono capaci di vendersi i figli o la pelle, altro che piezze e' core e se lo dice lei che è napoletana antica chissà . Mi sono vergognato di questa Napoli e delle chiacchiere inutili di chi non affronta il problema a monte, meglio tacere allora. La camorra non è solo un'associazione criminale. Non parliamo o scriviamo solo di economia e rilancio economico o di Bagnoli . Parliamo di educazione alla solidarietà, umanità, eleganza, gentilezza , cortesia, cultura un patrimonio che sembra ormai non appartenere più a nessuno .


Franco Cuomo