I VAS, il Circolo VAS di Vico Equense "
Giovanni Esposito" furono i primi a smascherare e denunciare
all’informazione un accordo scellerato che nel 2007,
stava per concludersi tra la famiglia Normale/Cozzolino
e comune, provincia, regione e ministero dell'ambiente ( allora Rutelli), che prevedeva la demolizione
dell' ALIMURI (di proprietà Normale/Cozzolino ) in cambio della ricostruzione di una
volumetria pari a quella che si demoliva in un'altra zona del comune di Vico.
Il patto - denunciato e scoperto saltò. I VAS allora si opposero a quella
demolizione che si sarebbe dovuta fare a quelle condizioni.
Dopo 7 anni L'ALIMURI ritorna alla ribalta: presentato come un evento
mediatico. Anche oggi – in qualità di coordinatore del circolo- denuncio la pretestuosità di questa
operazione pagata con i soldi dei cittadini per una demolizione che si presenta piena di lacunosità e ambiguità.
La demolizione viene fatta in danno, è
vero, ma i proprietari hanno già presentato ricorso esibendo una licenza
edilizia mai decaduta o contestata.
L’avvocato Starace di In Movimento per Vico in un
confronto con l’assessore Elefante dice che si rischia un maxirisercimento,
ai VAS invece, quello che l’avvocato
Starace paventa come rischio sembrerebbe quasi un patteggiamento tra le parti,
insomma un accordo che non scontenterebbe nessuno.
Inoltre non è chiaro quale sia la società (
s.r.l.) titolare della proprietà la SA.AN. o la SI.CA. e questa non è una cosa
di poco conto per un eventuale richiesta di onorare il debito col Comune che ha
anticipato con soldi della Cassa depositi e prestiti e pagato dai cittadini.
Relativamente poi alla demolizione, in un
primo momento non si era parlato di micro cariche e invece, guarda un po’, ha
vinto una ditta che userà per la demolizione proprio questo procedimento. Infine non
è chiaro cosa si farà su quell'area con i materiali di risulta che, all’interno
del progetto si è detto, saranno
riutilizzati.
I VAS sono sempre stati sostenitori della
creazione di un'area ripiantumata a macchia mediterranea, contro chi vuole la
costruzione di in complesso turistico ( presente anche nel vecchio accordo) in una zona ad alto rischio idrogeologico .
Ma tutto questo non è ancora chiaro
e nessuno si premura di dipanare questi dubbi e questi interrogativi. Dunque i VAS non sono per la non
demolizione, come menzogneramente è stato dichiarato dall'assessore Antonio
Elefante e dai suoi corifei,
Sono per
la demolizione ma una demolizione sostenuta dalla chiarezza e dalla trasparenza
di un’operazione che invece, fatta passare come una vittoria per
l’ambientalismo, sembrerebbe nascondere altri fini.
E' vero che dopo quasi sessant'anni si
demolisce un esoscheletro, che nel passato fu una vera e propria violenza per quella costa, ma oggi questa stessa
costa è stata e continua ad essere sfigurata da ben più pesanti ecomostri sui
quali questa stessa amministrazione tace .
Per i VAS non è convincente tutto il rumore
mediatico pseudo ambientalista organizzato con soldi pubblici per celebrare
l'amministrazione di Gennaro Cinque nota per aver distrutto ettari interi di
uliveti e agrumeti per realizzare parcheggi interrati ovunque, la peggiore che
il territorio equense abbia mai avuto, o per le glorie personali dell'ing.
Elefante noto costruttore che pure non ha avuto la mano leggera in Penisola
sorrentina.
Perché la stampa non racconta queste cose? Perché non chiede agli
interessati( proprietari e demolitori) di chiarire questi punti oscuri? Dunque i VAS non parteciperanno all'avvenimento
( anche perché non li ha invitati nessuno, cosa che invece è sta fatta per lega
Ambiente, per WWF e per Italia Nostra), un
avvenimento che dietro l’apparenza della luminosa e chiassosa festa
“ambientalista” nasconde ancora inquietanti e pesanti interrogativi e prendono
le distanze da questa kermesse, nella quale la tutela dell'ambiente
diventa solo un abito di facciata per mascherare quello che invece sembra
essere un succulento affare per le parti, garantito e pagato da soldi pubblici.
Franco Cuomo, VAS Circolo "Giovanni Esposito" , Vico Equense
Beato chi la comprende
RispondiEliminaCi sta chi mi comprende, non pretendo di arrivare a tutti
RispondiEliminaciò che più rattrista è l'assoluta mancanza di trasparenza.
RispondiEliminanoi non lo sappiamo, ma sono stati già stretti accordi da ambo le parti
strette di mani viscide e occhiate di complicità, pacche sulle spalle e supercazzole
mediatiche per confonderci.
ognuno coi prorpi viscidi tornaconti,
noi a lavorare e loro a godersi viaggi, automobili, famiglia e comodità, col plauso del popolino, cresciuto da millenni con la cultura dell'ignoranza, del pane et circensi.
"IMENOPLASTICA ECO-CEMENTIZIA" questo dovrebbe essere il titolo della conferenza stampa dell'assessore e del sindaco.
RispondiEliminaSE non ci fossero altri interessi, ma ho la fortissima impressione che ci siano, comunque non sono credibili.
Loro, che al solo profumo delle malte e del calcestruzzo, hanno inarrestabili fremiti di piacere, vogliono ricostruirsi una verginità ambientalista deflorata anni e anni fa, anzi mai avuta.
Loro, che del progresso a base di calcestruzzo e tondini, hanno fatto il loro credo.
E poi ci sono i concittadini in festa con il vestito buono, che non vedono l'ora di individuare nell'Eco-mostro l'unico capo espiatorio di tutti gli abusi edilizi della nostra terra, come se come le loro case o gli altri alberghi sulla costa o sulle colline fossero meno mostruosi per il semplice motivo che sono più o meno completi del povero Alimuri.
Cittadini che sono totalmente indifferenti ad una mare pieno della loro stesse feci e nel quale bagnano i loro figli. Cittadini che pur di "crescere" professionalmente fiancheggiano con consulenze e progetti, ma anche semplicemente con il loro silenzio, questa amministrazione di affaristi.
Quindi non ci rimane che segnare distanze sempre maggiori nei confronti di chi fa l'occhiolino al sindaco e ai suoi proseliti anche a costo di rimanere soli magari citandogli una frase tratta da una lettera di Calvino a Magris ".... Mi dispiace che una divergenza così radicale su questioni morali fondamentali venga a interrompere la nostra amicizia.."
Marco Cuomo