martedì 16 agosto 2016

DIVIETO DI SOSTA DALLE... ALLE... DAL GIORNO ...AL GIORNO...


Una vera angheria o comunque un sopruso bello e buono ai danni dei cittadini è quello che si rinnova ogni estate a Vico Equense, soprattutto per quei cittadini che acquistano l’abbonamento mensile di 40 euro per poter parcheggiare la propria auto a Largo dei Tigli. Io non so chi gestisce o programma gli eventi a Vico Equense, ma certamente i Vigili Urbani  dovrebbero coordinare insieme a chi decide le manifestazioni i tempi e soprattutto i luoghi. Da luglio ad agosto quell’area diventa la sede del “di tutto di più”. Il comando dei Vigili Urbani di Vico Equense dovrebbe intervenire seriamente e con autorità nella programmazione di interventi a tappeto in luoghi pubblici e soprattutto per strada che finiscono  col mettere letteralmente in ginocchio la città che ha già una dimensione urbanistica ingarbugliata e caotica. Puntualmente a luglio e ad agosto si rinnovano gli abbonamenti dei residenti in quella area, puntualmente a quei cittadini paganti viene chiesto loro reiteratamente di spostare la propria auto altrove e di collocarla in altre strisce blu ( ormai in paese le strisce sono tutte blu ), perché in quella zona è stata prevista una manifestazione, un concerto, una sacra rappresentazione, una proiezione cinematografica, una mangiata con musica ecc. ecc. Non sempre si riesce a trovare il posto per riparcheggiare la propria auto e solitamente si gira dalle tre o quattro volte per la cittadina , ma anche di più, come è successo a chi sta scrivendo. Ieri pomeriggio  – giorno di ferragosto- alle ore 18, sono stato telefonato a casa, rispondo, era un vigile urbano che mi chiedeva di andare a spostare la macchina perché stava per cominciare un evento. Premetto che avevo lasciato la macchina la sera prima all’una di notte e nella zona non era apposto alcun divieto, ergo deduco che il divieto sia stato apposto la mattina successiva. Il sottoscritto non è passato proprio in mattinata e dunque non poteva saperlo, ma potrei dire di più: se io fossi partito per le vacanze e mi fossi trovato fuori dalla città cosa sarebbe successo? Avrebbero rimosso l’auto col carro attrezzi e mi avrebbero addebitato le spese, dopo che in quell’area io ho regolarmente pagato lo spazio occupato?  Sfortunatamente per me e fortunatamente per i vigili urbani, ho risposto perché ero a casa, sono uscito e sono andato a spostare la macchina: questa operazione tra luglio e agosto è successa innumerevoli volte e posso garantirvi che da oggi 16 agosto, fino alla fine del mese, succederà  ancora altre volte. Ho dovuta fare quattro giri per il paese già ingorgato dal traffico dei bagnanti di ferragosto che rientravano a casa, non ho trovato strisce blu libere a parte di mettermi con la tre quarti di auto fuori da un poco di spazio rimasto vacante nei pressi di Villa Paradiso, sul Corso Filangieri, esausto dall’aver dovuto fare tutti quei giri nel traffico caotico della città. Morale della favola: la sera mi trovo una multa di 41 euro per parcheggio fuori spazio consentito per la sosta, nonostante la mia auto esponesse l’abbonamento residenti. Ecco: io questo lo trovo un sopruso ingiustificato e arbitrario ai danni di un cittadino che in questo paese ormai paga caramente anche l’aria ( inquinata) per respirare. Anticipo che sottoporrò tutto quanto descritto al Giudice di Pace, ma muovo un’accusa al Comando dei Vigili Urbani  di Vico Equense che consentono un arbitrio del genere imposto da altri settori dell’amministrazione comunale ( Ufficio Commercio) concedendo autorizzazioni che mettono in ginocchio la città, prevedo già imbottigliamenti e caos per la prossima festa estiva del santo patrono e la sofferenza di migliaia di cittadini che tra isole pedonali inutili, bancarelle ancora più inutili, rimarranno prigionieri delle loro auto su tutta la statale sorrentina. Un comune che si rispetti programma per tempo tutti gli eventi. Un comune che si rispetti potrebbe dire: a luglio e ad agosto, causa eventi, vengono sospesi gli abbonamenti mensili in largo dei Tigli che saranno riabilitati a settembre. Un comune che si rispetti potrebbe decidere di non concedere una autorizzazione per le processioni del santo patrono – con tutto il rispetto del santo patrono- o concederla solo per una area ristretta per evitare sofferenze e ingorghi sulla già caotica mobilità della città, ma tutto questo non succede, forse perché Vico Equense non è un comune che si rispetti.     

mercoledì 10 agosto 2016

Galleria S.Maria di Pozzano: il sindaco Andrea Buonocore intervenga immediatamente su ANAS e Prefettura, non si può più tacere su un disastro di queste proporzioni




Una lettera su La Repubblica  Napoli di ieri, riportata anche dai mezzi di informazione locali,  molto ben documentata e molto chiara nella descrizione, dei danni ambientali, urbanistici e di traffico veicolare che la Galleria Santa Maria di Pozzano sta arrecando alla città di Vico Equense. E’ l’ennesimo sfogo che sembrerebbe cadere nell’indifferenza e nel silenzio. Il centro è letteralmente soffocato dai gas di scarico e dal rumore per il passaggio di mezzi su gomma molto pesanti: autobotti che trasportano anche carichi infiammabili e pericolosi, TIR, autobus da gran turismo che molte volte rimangono bloccati perché non riescono a fare manovra. E’ già noto poi quello che questa galleria determina in termini di traffico automobilistico per il tappo nella strettoia ad imbuto di Seiano e per l’incrociarsi delle auto che dalla spiaggia si immettono sulla statale sorrentina. Insomma un vero inferno che sta degradando la città di Vico Equense senza che l’amministrazione comunale, sindaco in testa si attivi per tentare di risolvere questo disastro previsto ed annunciato già negli anni in cui la galleria fu progettata nel 1979, dalle opposizioni di allora e soprattutto dagli ambientalisti di allora. Su tutta questa storia sono state raccolte – con una petizione popolare – un migliaio di firme, soprattutto di cittadini di Vico centro, nella quale si chiede al sindaco di far sentire la sua voce e di prendere posizione chiara e decisa nei confronti dell’ANAS: nella petizione sostanzialmente si chiede di far transitare i mezzi pesanti, che non possono transitare in galleria, soltanto di notte, anche se questa soluzione è un semplice palliativo e in più comporterebbe anche altri disagi ai cittadini soprattutto quelli che abitano in centro. Già, l’ANAS, l’unica vera responsabile di questo disastro ambientale ed urbanistico, ma anche di questo pataracchio di progettazione e realizzazione che ha ingoiato 74 milioni di euro, contro i 10 milioni previsti. L’ANAS con l’arroganza che gli è propria, ( chi non ricorda le interviste di Milena Gabanelli al suo direttore generale e le sue risposte su disastri prodotti da viadotti inutili costruiti in Calabria e Sicilia, su discariche), non batte ciglio e mantiene le sue posizioni, in più, con una arrogante indifferenza anche sull’altro disastro ambientale prodotto da uno sfiatatoio dei gas che si producono all’interno del tunnel, l’unico, in località Bikini. I VAS chiedono la chiusura immediata della galleria di S Maria di Pozzano in attesa degli adeguamenti che devono necessariamente essere fatti per la depurazione e in più chiedono l’immediata apertura del vecchio tratto con uscita allo Scraio, quest’ultimo dovrebbe poter rimanere sempre in funzione consentendo il traffico in entrambe le direzioni, com’era una volta, e poi successivamente, ad adeguamenti tecnici ultimati, rimanere aperto solo nella direzione Sorrento in entrata, mentre nella sola direzione Napoli da Seiano, il percorso dovrebbe essere fatto nella nuova galleria. Chi dice che questo non si può fare lo dice capziosamente solo per avvalorare altri disegni e progetti nefasti dell’ANAS, uno tra tanti, l’aberrazione di un nuovo tunnel che dovrebbe attraversare la montagna di Scutolo e sbucare a Meta di Sorrento. I VAS ritengono che l’ambiente e l’ecosistema della Penisola Sorrentina sia ormai irrimediabilmente compromesso, ma, si può ancora fare qualcosa, attuando queste misure per la gestione minima di un danno dalle proporzioni incalcolabili.

Franco Cuomo, coordinatore circolo VAS- “Giovanni Esposito”, Vico Equense    

sabato 6 agosto 2016

Parlassero tutti quelli che devono parlare e per carità...senza lezioncine ammansite o sermoni


piscina abusiva in proprietà De Rosa -Beneduce marina di aequa

Vico Equense, alga tossica in mare: rischio intossicazioni, off-limits il molo di soprafflutto di Seiano. E questa è una notizia, targata Metropolis. Invece nella foto la piscina in proprietà De Rosa- Beneduce bloccata dalla Procura, sembrerebbe continuare. Credo che questa volta sono d'accordo con Pino Porta: in questo paese, se non ci fosse stato ancora il PUT, il Piano Urnanistico Territoriale, più volte attentato e più volte manomesso, questo territorio sarebbe preda della voracità insana prima dei suoi cittadini e poi degli amministratori. Questo posto è destinato a involgarirsi e imbruttirsi sempre di più, non vedo possibili miglioramenti, non vedo neanche un'opposizione che denunci questo stato di cose, chiusa in piccole battaglie di retroguardia. La priorità di questa città sarebbe ripristinare la legalità urbanistica sul territorio e bloccarne la fame, bloccare l'abusivismo e l'economia del cemento tanto cara all'ex sindaco Gennaro Cinque, oggi mega assessore ai lavori pubblici. Il territorio è depredato e può apparire bello solo se visto da foto di lontananza, i fotografi potrebbero fare anche foto più modeste, come questa, ma che evidenziassero le difformità e i guasti, perpetrati da chi crede che si possa fare tutto. Questa piscina è un pugno nello stomaco se uno si affaccia da Villetta Paradiso, ma pure se la si guarda da vicino,ma questa piscina è solo uno delle centinaia di obbrobri che si possono trovare solo se si sale dopo Pietrapiano, e il mio non è un accanimento contro qualcuno. C'è un territorio in sofferenza, ci sono terreni abbandonati, rivi intasati di amianto e di materiali di scarico di costruzioni abusive; c'è un mare schifoso, ma non importa a nessuno. Questo è un paese, dove ognuno vive nella sua bolla di individualismo, dove ognuno arraffa ciò che può arraffare Naturalmente prevedo già reazioni dagli estimatori delle mirabili bellezze di questo paese. Ma voglio sostenere questa tesi, non perché come mi è stato scritto io non amo il mio paese, ma proprio per il contrario, perché tutti quelli che ne osannano le bellezze enfaticamente mentono sapendo di mentire. Sono stufo di sentire solo la solita cantilena dei posti di lavoro o di interessi economici, di raffinata enogastronomia ( con i soliti nomi e le solite eccellenze ) poi mi chiedo chi va a mangiare veramente in questi posti, mentre l'85% della popolazione si abboffa di solita pizza, soliti, panini, solita rosticceria ecc. ecc. IL TERRITORIO DI VICO EQUENSE E IL SUO MARE, COME QUELLO DELLA PENISOLA SORRENTINA E' UN TERRITORIO ORMAI DEPREDATO E SACCHEGGIATO E IL MARE E' AVVELENATO ANCHE SE DI MATTINA PRESO, ALL'ALBA SEMBRA BELLISSIMO E NON CREDO CHE INTERESSI VERAMENTE PIU' A NESSUNO. Mi rendo conto che continuare a scriverne e denunciarne l'agonia è diventato per me un esercizio di puro masochismo: l'informazione è inesistente e risibile, ma questi post per me hanno ora soltanto la funzione di una testimonianza.Qualcuno mi chiede soluzioni, come fare: come fanno in Toscana, in Umbria, in trentino o Val D'Aosta, rispettando i luoghi, consapevoli che la terra e gli alberi e le acque e l'aria e con essi, il silenzio la quiete non vanno devastati. Educando a chi vende caciotte e vino con uva di sabato, che i posti dove esercita non vanno trasformati in mercati rumorosi e che il verde intorno non va divelto e spianato per improbabili parcheggi o che un sentiero non va cementato e allargato per consentire il passaggio di motorini e auto, ma soprattutto e ora parlo solo per Vico Equense, non nominando Gennaro Cinque assessore ai Lavori pubblici.

Parlassero tutti quelli che devono parlare e per carità...senza lezioncine ammansite o sermoni


piscina abusiva in proprietà De Rosa -Beneduce marina di aequa

Vico Equense, alga tossica in mare: rischio intossicazioni, off-limits il molo di soprafflutto di Seiano. E questa è una notizia, targata Metropolis. Invece nella foto la piscina in proprietà De Rosa- Beneduce bloccata dalla Procura, sembrerebbe continuare. Credo che questa volta sono d'accordo con Pino Porta: in questo paese, se non ci fosse stato ancora il PUT, il Piano Urnanistico Territoriale, più volte attentato e più volte manomesso, questo territorio sarebbe preda della voracità insana prima dei suoi cittadini e poi degli amministratori. Questo posto è destinato a involgarirsi e imbruttirsi sempre di più, non vedo possibili miglioramenti, non vedo neanche un'opposizione che denunci questo stato di cose, chiusa in piccole battaglie di retroguardia. La priorità di questa città sarebbe ripristinare la legalità urbanistica sul territorio e bloccarne la fame, bloccare l'abusivismo e l'economia del cemento tanto cara all'ex sindaco Gennaro Cinque, oggi mega assessore ai lavori pubblici. Il territorio è depredato e può apparire bello solo se visto da foto di lontananza, i fotografi potrebbero fare anche foto più modeste, come questa, ma che evidenziassero le difformità e i guasti, perpetrati da chi crede che si possa fare tutto. Questa piscina è un pugno nello stomaco se uno si affaccia da Villetta Paradiso, ma pure se la si guarda da vicino,ma questa piscina è solo uno delle centinaia di obbrobri che si possono trovare solo se si sale dopo Pietrapiano, e il mio non è un accanimento contro qualcuno. C'è un territorio in sofferenza, ci sono terreni abbandonati, rivi intasati di amianto e di materiali di scarico di costruzioni abusive; c'è un mare schifoso, ma non importa a nessuno. Questo è un paese autistico, dove ognuno vive nella sua bolla di individualismo, dove ognuno arraffa ciò che può arraffare Naturalmente prevedo già reazioni dagli estimatori delle mirabili bellezze di questo paese. Ma voglio sostenere questa tesi, non perché come mi è stato scritto io non amo il mio paese, ma proprio per il contrario, perché tutti quelli che ne osannano le bellezze enfaticamente mentono sapendo di mentire. Sono stufo di sentire solo la solita cantilena dei posti di lavoro o di interessi economici, di raffinata enogastronomia ( con i soliti nomi e le solite eccellenze ) poi mi chiedo chi va a mangiare veramente in questi posti, mentre l'85% della popolazione si abboffa di solita pizza, soliti, panini, solita rosticceria ecc. ecc. IL TERRITORIO DI VICO EQUENSE E IL SUO MARE, COME QUELLO DELLA PENISOLA SORRENTINA E' UN TERRITORIO ORMAI DEPREDATO E SACCHEGGIATO E IL MARE E' AVVELENATO ANCHE SE DI MATTINA PRESO, ALL'ALBA SEMBRA BELLISSIMO E NON CREDO CHE INTERESSI VERAMENTE PIU' A NESSUNO. Mi rendo conto che continuare a scriverne e denunciarne l'agonia è diventato per me un esercizio di puro masochismo: l'informazione è inesistente e risibile, ma questi post per me hanno ora soltanto la funzione di una testimonianza.Qualcuno mi chiede soluzioni, come fare: come fanno in Toscana, in Umbria, in trentino o Val D'Aosta, rispettando i luoghi, consapevoli che la terra e gli alberi e le acque e l'aria e con essi, il silenzio la quiete non vanno devastati. Educando a chi vende caciotte e vino con uva di sabato, che i posti dove esercita non vanno trasformati in mercati rumorosi e che il verde intorno non va divelto e spianato per improbabili parcheggi o che un sentiero non va cementato e allargato per consentire il passaggio di motorini e auto, ma soprattutto e ora parlo solo per Vico Equense, non nominando Gennaro Cinque assessore ai Lavori pubblici.