domenica 30 ottobre 2016

I SOLDI PER LE LUCI DI NATALE SI E PER IL TRASPORTO SCOLASTICO DEI BAMBINI DIVERSAMENTE ABILI NO.




I soldi stanziati per il Natale (80 mila euro, 5 in più rispetto allo scorso anno) sono una parte dei proventi della tassa di soggiorno che pagano i turisti che alloggiano nelle strutture ricettive della nostra Città. Sono soldi vincolati che possono essere spesi solo per finalità turistiche […]“le elezioni sono finite, ma per alcuni la campagna elettorale continua!”. A rilasciare questa dichiarazione è il Presidente del Consiglio Comunale di Vico Equense, avvocato Massimo Trignano che conosco da prima che lui nascesse, perché conosco i genitori e conoscevo anche il nonno, comunista integerrimo che citava a menadito Concetto Marchesi, grande latinista e comunista bordighiano. Questa dichiarazione vorrebbe porre fine ad una querelle – ma invece non fa che alimentarla – che è in atto tra l’amministrazione comunale di Andrea Buonocore e un gruppo di genitori di bambini diversamente abili, che stanno chiedendo da tempo il servizio di trasporto scolastico che il Comune invece non fornisce, perché dice che non ci sono i soldi. I cittadini coinvolti in questa vicenda, hanno fatto ricorso ad una cooperativa privata, pagando di tasca propria, benché il servizio offra solo il trasporto e non garantisce, per esempio, l’accompagnamento come dovrebbe essere previsto per legge. Se la nostra Costituzione, come recita ancora, prima che qualcuno la stravolga, che il diritto allo studio è un diritto che deve essere garantito a tutti, allora che lo si garantisca e qualsiasi amministratore un tantino più accorto e sensibile avrebbe fatto attenzione ad usare le parole nel modo come le ha usate il Presidente del Consiglio, soprattutto, se egli avesse voluto solo per un attimo rendere onore alla memoria della sua storia familiare. Questa dichiarazione che ho letto stamattina non mi piace per niente e soprattutto oltre ad esser fastidiosa e anche un poco arrogante, è anche sorda e indifferente ad un disagio vero che alcune famiglie stanno avvertendo. Il Comune si difende dicendo che non può anticipare soldi perché il Piano Sociale di Zona che faceva capo alla Provincia e ora invece dipende dalla Regione Campania che non ha dato ancora i soldi per i vari riparti zonali. Ora, a chi scrive, risulta invece che la Regione abbia fatto una delibera per tutti i servizi sociali ( scolastici inclusi) e che quindi i soldi, per lo meno sulla carta sarebbero di fatto garantiti, ovvero: il Piano Sociale di Zona comunque – anche con tutte le lentezze burocratiche, prima o poi avrà i soldi e che alla fine questi saranno regolarmente stanziati anche per il Comune di Vico Equense. Qui nessuno vuole fare demagogia, parola usata a sproposito, per un caso come questo: l’anno scorso il Comune ha anticipato i soldi, ora solo perché il Piano Sociale di Zona non afferisce più alla Provincia ma alla Regione, non si possono più anticipare solo perché il dirigente del servizio teme che poi debba rimetterceli di tasca propria? Ma a chi le vogliamo raccontare queste frottole? E un dirigente può mai pesare con tanta gravità sulle scelte di politiche sociali che invece una buona amministrazione dovrebbe fare?!?! E’ semplicemente scandaloso o indecente che genitori di bambini diversamente abili debbano sopperire in proprio, che nonne anziane debbano, quando possono, accompagnare i loro nipoti a scuola magari prendendo anche il treno! Allora è stonata e fuori luogo la dichiarazione dell’avvocato Massimo Trignano. Si pensa a inchincagliare il paese con lucine e manifestazioni solite e spesso inutili perché non c’è alla fine questo grande rientro economico che si vuol far credere e poi non si forniscono servizi utili e necessari ai cittadini. Anche Piano di Sorrento non aveva i soldi per lo stesso servizio, ma poi sono stati attinti da fondi speciali o straordinari, privilegiando appunto, un’esigenza primaria, ovvero un servizio sociale che renda più accettabile la condizione di per sé già difficile dei genitori di bambini diversamente abili e dei bambini stessi. Allora, si faccia la stessa cosa pure a Vico Equense e si tenga più rispetto verso queste famiglie alle quali non interessano le campagne elettorali, che oggi più che mai sono diventate indecenti per gli argomenti propagandati e anche per tutto il resto.
Franco Cuomo VAS –Verde Ambiente e Società, Circolo “Giovanni Esposito”, Vico Equense



giovedì 20 ottobre 2016

PERCHE' VOTO NO IL 4 DICEMBRE



L’altra sera a casa di amici facemmo un gioco: : bisognava esporre in tre minuti le ragioni del SI o del NO al referendum di  “ riforma” ( l’ho virgoletto apposta) costituzionale del 4 dicembre prossimo. Io impiegai un minuto e mezzo per motivare le mie ragioni del NO. Però ora in forma scritta vorrei definire meglio ciò che ho esternato per video e che dissi quella sera. Dunque, vediamo un po’: allora le ragioni di quelli che andranno a votare per il SI, girerebbero intorno al fatto che questa riforma è necessaria, perché con essa si andrebbero a risparmiare un sacco di soldi e di tempo; i soldi perché si ridurrebbero il numero dei senatori il tempo perché si andrebbe a “snellire” ( anche qui le virgolette hanno un senso) il processo di promulgazione legislativa a detta dei politici nostrani di ora,  troppo farraginoso e lungo. Si andrebbe a modificare la bicamerale, ovvero, le Commissioni parlamentari istituite e composte dai due rami del Parlamento della Repubblica Italiana: Camera e Senato: Questa operazione viene chiamata dai sostenitori del si, modernizzazione, un termine che viene usato dagli anni ottanta e che spesso nasconde intenti completamente diversi da quelli che si prefigge. Non voglio però entrare in dispute troppo giuridiche perché non ne ho le competenze, come non le hanno i molti che si attivano come sostenitori del SI. Dirò solo in maniera elementare quello che ho capito e sul quale dissento. Dunque, in questo caso, mi sembra di capire che il Senato perderà gran parte dei suoi poteri e molti dei suoi membri e che esso sarebbe sostituito dai membri dei vari Consigli Regionali: In questo momento Camera e Senato hanno uguali poteri  Il bicameralismo nel diritto costituzionale, è una pratica della rappresentanza parlamentare che consiste  nella divisione in due camere dell'organo legislativo il parlamento. Il modo di praticarlo è il sistema del bicameralismo perfetto ovvero: La Camera propone una legge, la articola, la definisce e la invia al Senato, il Senato la riesamina, la modifica e la rinvia alla Camera, attraverso questo confronto la legge prende corpo e forma fino a trovare un accordo sostanziale. Non è una perdita di tempo, ma l’unico modo per controllare l’operato del Governo, benché in questi ultimi anni abbiamo assistito a dei veri e propri stravolgimenti di questa pratica. Essa tuttavia a mio avviso è necessaria. Se dovesse vincere il SI, il Senato perderà questa funzione e non avrebbe più voce in capitolo e se anche la dovesse avere, essa non sarebbe l’ultima parola, la quale sarebbe sempre quella del Governo, ovvero del Presidente del Consiglio. Dico subito che le leggi di questi ultimi anni varate da questi governi sono andate tutte nella direzioni di togliere diritti ai cittadini con la motivazione di dover ubbidire ad una modernizzazione ( il termine ritorna) imposta dall’Europa: abolizione dell’art:18 dello statuto dei lavoratori, manomissioni violente e arbitrarie sul sistema pensionistico, queste per citarne solo due. Paradossalmente, da quando è caduto il governo Berlusconi, l’ultimo eletto veramente con elezioni dai cittadini, i governi che si sono succeduti sono stati tutti chiamati “governi tecnici”, ovvero operazioni di accordi sostenuti da manovre politiche senza passare per le elezioni, attraverso anche la figura del Presidente della Repubblica, ma anche attraverso forti condizionamenti imposti da Bruxelles. Questi governi, che hanno approvato leggi liberticide e ingiuste non SONO STATI ELETTI DA NESSUNO!  Anche quello che sta proponendo questo Referendum. Questo governo Renzi, come già quello Letta e come prima di questi quello di Monti sono e sono stati completamente proni ai dicktat dell’Unione Europea e da una Commissione Europea composta da persone che noi non abbiamo mai né votato, né elette e che siedono al Parlamento Europeo. Se dovesse vincere il SI, questo senato “riformato”, si occuperebbe di politiche comunitarie, di enti locali e di Europa, ma sempre solo e dopo che lo avrà deciso il Governo. Allora perché voterò NO : intanto per un fatto che la dice lunga sulla onestà di questa operazione. Per questo Referendum non occorrerà raggiungere il quorum ovvero: fino a l’altro ieri occorreva per rendere valido il referendum che andasse a votare il 50% degli elettori, più uno. Ovvero, siamo sessanta milioni di italiani aventi diritto al voto, per far si che il Referendum fosse valido dovevano votare trenta milioni più uno, altrimenti il referendum veniva invalidato. Per questo referendum invece basta che su dieci persone sei votano SI e quattro votano NO il referendum è valido, ecco perché, pur non avendo votato a molte elezioni, questa volta andrò a votare NO. Voto NO, perché si sono volutamente resi lunghi ed incomprensibili molti articoli della Costituzione, che invece sono brevissimi e comprensibili e spiegabilissimi a tutti.  La volontà dei Padri Costituenti fu improntata alla scelta che la Costituzione dovesse essere compresa da tutti. Un esempio fra tutti il controverso art.70 che recita “ La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due camere”, ovvero appena nove parole, diventa una lunghissima e incomprensibile trattazione suscettibile di interpretazioni sempre diverse per adattamenti sempre diversi. Non lo riporto tutto perché non entrerebbe in quattro cartelle. Poi voto NO e lo ripeto, perché questo governo non lo abbiamo votato noi cittadini, perché esso fa parte di disegni già pensati e sperimentati altrove secondo i parametri delle cosiddette TECNOCRAZIE sovranazionali, non a caso vengono definiti governi tecnici. Per questi governi sono prioritari gli interessi economici e finanziari e la salute dei mercati, piuttosto che quella dei cittadini.  Attraverso una parità monetaria fasulla che ha impoverito l’Italia, le politiche economiche e gli interessi dei paesi forti in Europa hanno condizionato gravemente le nostre vite allargando in maniera paurosa le fasce di povertà estrema anche ai ceti medi. Voto NO perché non si fa una riforma dicendo che si vogliono ridurre i parlamentari, quando abbiamo un debito pubblico, a mio avviso fatto di carta straccia, di 255 e passa miliardi di euro, cosa volte che sia qualche senatore in meno. Una riforma dovrebbe pensare prima di tutto alla qualità della vita dei cittadini e poi  al benessere delle banche e dei mercati, come infatti stanno facendo già i governi europei che hanno deciso per il salvataggio dei mercati. Voto NO perché sono stati stabiliti nuovi impedimenti per le petizioni popolari aumentando il numero delle firme da raccogliere da 50 mila a 150 mila, una chiara volontà di zittire definitivamente i cittadini. Se dovesse vincere il SI, avremo un sistema governato dalla finanza internazionale, con un pensiero unico, con un partito unico che è quello democratico. Ma avremo soprattutto lo svuotamento degli organi di controllo intermedi, perché le decisioni finali saranno prese solo dal governo rafforzando la figura del Presidente del Consiglio, che somiglierebbe sempre di più ad un primo ministro: Quel che resterebbe del Senato, sarebbe solo una conventicola di nominati dalle segreterie dei partiti o dai gruppi di potere al loro interno. Voto NO anche se a farlo sarà Massimo D’Alema che è stato il primo a manomettere la Costituzione, voto NO anche se a farlo sarà Silvio Berlusconi che pure ci ha provato insieme a D’Alema. Ma voto NO perché a farlo ci sono anche grandi giuristi come Gustavo Zagrebelsky già Presidente della Corte Costituzionale e Stefano Rodotà giurista e già vice presidente della camera dei deputati. Voto NO, perché questa Costituzione è stata il frutto del pensiero di grandi menti, mentre quello che si sta facendo ora è l’espressione di uomini e donne che appartengono a quella che Rodotà stesso ha definito << la democrazia dell’appropriazione>> o anche la democrazia degli autoeletti. Voto NO, e concludo, perché con questa legge elettorale che abbiamo, manomettere la Costituzione sarebbe veramente rischioso per la libertà di tutti. Voto NO anche se penso che se dovesse vincere il NO ci saranno ancora tentativi per cambiarla, ma al momento il NO è l’unica scelta che mi sento di praticare.


Franco Cuomo VAS Verde Ambiente e Società

lunedì 17 ottobre 2016

ABUSI, MULTE E PRIVILEGI TRA LARGO DEI TIGLI E VIA MONSIGNOR NATALE A VICO EQUENSE

vico equense (na)  via M. Natale

vico equense (na) Largo dei Tigli

vico equense (na) via M.Natale


Allora, facciamo il punto su ciò che accade regolarmente a Largo dei Tigli, OVVERO UN’AREA IN PIENO CENTRO STORICO, zona tra le altre di attraversamento pedonale  scolastico giornaliero, e alla gestione degli spazi, cosiddetti pubblici, in quel luogo e a certe incongruenze dei Vigili Urbani.

Ho già avuto modo di protestare questa estate sulle molte contraddizioni e sul comportamento delle guardie municipali, perché, nonostante il Comune rilasciasse abbonamenti mensili  ai residenti per la sosta auto, puntualmente, da luglio a settembre i fine settimana e anche gli infrasettimanali, questi erano obbligati a parcheggiare la loro auto altrove per consentire lo svolgimento degli eventi programmati dal comune stesso e dai vari comitati esistenti e dalla parrocchia,  con il disagio che questo fatto comportava per i possessori degli abbonamenti considerato il traffico estivo . Ma la questione che voglio porre all’ attenzione pubblica oggi è un’altra.

E’ capitato a me come ad altri, la sera, di ritirarsi e di non  trovare posto per parcheggiare, perché gli spazi ( sei in tutto) erano occupati da altre vetture, quasi sempre di non residenti , perché queste vetture non esponevano alcun permesso rilasciato per la sosta. Il sottoscritto come gli altri si è trovato a dover parcheggiare nello spazio adiacente ai grossi vasi con piante che delimitano l’area del Pub che esercita la sua attività in quel luogo. Il mattino dopo io, come pure gli altri hanno trovato una contravvenzione di € 41,00 ( l’abbonamento è di 40.00€ mensili). Naturalmente sono andato su tutte le furie! Mi sono detto: ma come? Io compro un abbonamento, lo espongo, non trovo il posto dove parcheggiare perché occupato da altri che non dovrebbero parcheggiare in quel posto , e vengo pure multato!  Ho protestato con alcuni  vigili, i quali, pur comprendendo il malanimo mi hanno risposto che quelle erano le disposizioni vigenti.

Voglio poi denunciare però anche un altro comportamento totalmente arbitrario e inconcepibile. Per chi scrive un vero e proprio abuso di potere, consentito dai Vigili Urbani di Vico Equense, sempre per queste arbitrarie quanto insolite “disposizioni vigenti”, e l’abuso sarebbe quello che pongo con questa domanda al Comandate dei Vigili Urbani sig. Ferdinando De Martino.

Allora Comandante potrebbe spiegare ai cittadini perché si concedono  quattro aree riservate a presidi e vicepresidi della scuola Scarlatti e dell’Istituto Manzoni?  Quale sarebbe il privilegio che consente a queste persone di avere un posto macchina gratuito laddove tutti gli altri residenti lo pagano, considerato poi che la Scarlatti ha anche uno spazio all’ interno della scuola? Ho lavorato per quarant’ anni a Napoli e se mi recavo a lavoro con l’auto, io pagavo un regolare parcheggio: allora mi chiedo perché questi dirigenti scolastici devono ricevere gratis ciò che invece pagano tutti gli altri cittadini? E ancora vorrei chiedere all’economato del Comune di Vico Equense, se è l’ufficio preposto a questo, quanti  sono i posti ufficialmente adibiti alla sosta a pagamento e quanti abbonamenti vengono regolarmente rilasciati?

Tutta via Monsignor Natale è una zona a traffico limitato eppure tutti ad ogni ora del giorno e soprattutto della notte transitano in quella strada,compresi i professori delle due scuole e compresi i frequentatori di una palestra che parcheggiano indisturbati nelle ore pomeridiane e serali.  come pure sarebbe il caso che i Vigili Urbani estendessero le ricerche che si fanno solitamente verso tutti quelli che vengono ad abitare in un posto anche ai locatari del Castello Giusso.

Quanti di loro veramente risiedono in quel posto? Ho validi motivi per credere che anche qui ci sia un abuso bello e buono mentre il comportamento automobilistico di questi signori spesso stride con la segnaletica stradale posta all’imbocco di via Monsignor Natale . Naturalmente tutta la materia di queste proteste e di questi interrogativi  è di competenza del Comando di Guardie Municipali alle quali io sottopongo nella qualità di cittadino ed espongo una denuncia pubblica di tutto ciò che ho appena scritto, riservandomi di adire ad altri organi se questi disagi dovessero continuare e se queste mie domande dovessero essere disattese,  fosse solo per il fatto  che noi tutti  paghiamo già regolarmente tasse comunali molto salate.

 In ultimo: considerato poi che Vico Equense non ha aree di sosta libere, la introvabili strisce bianche o se le ha sono rarissime e/o forse solo nella zona alta, che per lo meno si predisponga equanimemente una gestione di quelle blu a pagamento.
Lo scrivente, nella qualità di residente fa una proposta provocatoria: se è così difficile la gestione di largo dei Tigli e di via Mo nsignor natale, perché è impossibile accontentare tutti, si sospendano tutti gli abbonamenti e i vari privilegi su quell’area, la si chiuda completamente al traffico e alla sosta, si aggiusti il manto stradale che versa in condizioni pietose, si attivi un servizio di video sorveglianza e si dia ai residenti la possibilità di parcheggiare su Corso Filangieri. Forse le cose andrebbero meglio, ma che questo, sia ben chiaro, valga erga omnes!




Franco Cuomo, Coordinatore del Circolo VAS, Verde Ambiente e Società, “GIOVANNI ESPOSITO” di Vico Equense 

mercoledì 5 ottobre 2016

Le denunce si devono ancora fare, ma la sola testimonianza non basta più


L’altro giorno, ho incontrato una mia amica che mi ha chiesto notizie su una vicenda che ha come oggetto un’opera che dovrebbe risanare il mare  sul nostro territorio e che tra promesse reiterate e rimbalzi di responsabilità, è ancora ferma. Le ho risposto che non ne sapevo niente, perché non mi sto più occupando o, se volete, interessando su ciò che avviene sul territorio, le ho detto che avrei guardato sulla bacheca di Claudio D’Esposito del WWF, ma solo per curiosità e per niente altro: naturalmente sto parlando dell’ennesimo rinvio al funzionamento del depuratore di punta Gradelle. Lei è rimasta un poco stupita della mia risposta, ma le ho spiegato subito il perché di quella risposta. Altri amici, tra cui un professionista architetto, mi segnalava alcuni abusi edilizi che starebbero per devastare ulteriormente Vico Equense e d’intorni e mi ha chiesto di intervenire come VAS. Anche a lui, la mia risposta è stata la stessa data a quella mia amica. Vorrei tra le altre cose, riallacciarmi ad un lungo post scritto proprio da Claudio d’Esposito del WWF sulla necessità di continuare a denunciare alla Procura o ad altre autorità competenti tutti i tipi di reati ambientali che si commettono sul nostro territorio. Dunque la mia risposta è stata questa: sono stanco di denunciare e segnalare e non perché le procure sono intasate e non riescono a smaltire né ad aprire i fascicoli per esaminare le denunce, ma perché non riesco più personalmente a sostenere l’indifferenza della maggior parte di cittadini di fronte al degrado ambientale, di fronte alle speculazioni, di fronte ad un abuso del territorio, laddove in altre realtà si parla di limitazione necessaria del consumo di suolo e ho esaurito quel minimo di protagonismo che spesso mi vedeva sulle pagine dei giornali nazionali e locali come una sorta di Don Chisciotte. Un esempio fra tanti, il più eclatante: Il Rivo d’Arco potrebbe benissimo essere una quattordicesima frazione di Vico Equense per tutti gli insediamenti e tutte le costruzioni, tutti e tutte rigorosamente abusivi/e. A ridosso del palazzetto dello Sport, altra vergogna della nostra amministrazione, si prevedono altre lottizzazioni, altri sbancamenti, previsti dal Piano Regolatore, ma poi nel farsi si modifica tutto. Non sorprende più l’andare in deroga al PRG al Piano Regolatore Generale, uno strumento urbanistico degli anni 70, che insieme al PUT, il Piano Urbanistico Territoriale, viene regolarmente violentato, manomesso, cambiato secondo le esigenze di una concezione liberistica dell’ (ab)uso del territorio che attualmente non interessa più a nessuno, anzi sono i cittadini stessi che ritengono questi vincoli normativi, da intralcio ai loro interessi personali. Allora di cosa vogliamo parlare? Anche io “ritenengo la costante, subdola e martellante pubblicità "anti-denuncia" tanto biasimabile e controproducente (ancor di più in un paese del sud come il nostro), quanto offensiva e svilente nei confronti di quei pochi coraggiosi (tra persone e/o associazioni) che pur hanno "osato denunciare" i fatti e misfatti a chi di competenza”,perché poi chi fa pagine FB, fa solo quello, ovvero scatta foto, posta qualche commento e si illude di aver fatto la rivoluzione ambientale. Ma non è così! Io, considerati i fatti di vita privata che rappresentano oggi sicuramente un limite per il mio agire pubblico, trovo avvilente il totale disinteresse della popolazione su argomenti quali: l’inquinamento del mare e la mancata riapertura del depuratore di Punta Gradelle, le speculazioni politiche fatte dai sindaci dei comuni costieri e la capziosa posizione di Gennaro Cinque atteggiato ad ambientalista, assessore ai lavori pubblici del comune di Vico Equense, ma già sindaco per circa vent’anni. Sotto il suo mandato, la speculazione edilizia in collina è esplosa senza controllo e con essa, il consumo vorace di suolo, la totale e assoluta mancanza di etica ambientale, il disordine urbanistico, il non rispetto del Piano Regolatore le forzature in senso liberistico del PUT ( Piano Urbanistico Territoriale). Certo uno che guarda la penisola sorrentina la troverà sicuramente meglio della piana agro-sarnese, ma se si fa una panoramica con Google map ci si rende conto che la densità di costruzioni in penisola sorrentina ha raggiunto livelli di espansione difficilmente sostenibili, per non parlare della viabilità, soprattutto nei periodi estivi o nei weekend. Ora, che una singola associazione come i VAS o il WWF, che poi sappiamo che sono una sola persona o uno sparutissimo gruppo di volenterosi si opponga e continua a produrre denunce alla Procura o ad altri organi competenti, nella totale indifferenza del resto della popolazione, mi sembra oggi  una battaglia frustrante, una testimonianza di un martirio culturale che francamente non porta da nessuna parte, né tanto meno inverte il senso delle cose. Tutto questo ha fiaccato le mie energie in più con una stampa assolutamente schierata dalla parte delle amministrazioni, perché anche qui bisognerebbe dire qualcosa: i giornalisti dovrebbero veicolare inchieste, rendere pubbliche e sostenere denunce, ma il più delle volte gli articoli sono solo la descrizione dello status quo perché magari i giovani professionisti, che lavorano in condizioni contrattuali molto precarie, anche se volessero veicolare inchieste o denunciare verrebbero censurati o licenziati. D’altra parte, per anni l’associazione di cui sono il coordinatore zonale, i VAS, per un quindicennio ha denunciato l’abusivismo edilizio sul territorio con denunce dettagliate e pertinenti cadute spesso nel silenzio e nel totale isolamento, lo stesso mi permetto di dire, fa il WWF: le nostre battaglie sono riuscire a non far costruire quell’abberrante e inutile strada di cemento che spacca la piana di Seiano? Sono riusciti a farla abbattere? Si è riusciti a far ripristinare lo stato dei luoghi dove una volta c’erano uliveti e vigneti?  No, la strada è ancora lì  e dove c'erano vigneti ci sono solo i sigilli della magistratura, ma i vigneti non torneranno piu, mentre quei volumi triplicati sono ancora lì, e tutti i parcheggi interrati e gli sventramenti di intere aree verdi? Siamo riusciti anche qui a ripristinare le aree di verde distrutto? No, non ci siamo riusciti, e l’Alimuri se è andato giù, c’è andato perché è diventato un affare per le parti, basta vedere chi ha condotto tutta l’operazione.  I VAS non hanno la visibilità e la struttura governativa che ha per esempio Lega Ambiente, che tace sull’aggressione speculativa edilizia e assurge all’attenzione dei  media attraverso campagne come il cammino per la pace, o il cambiamento climatico, che sia ben chiaro sono battaglie  giustissime, però poi in una situazione come quella di Vico Equense o la Penisola sorrentina tace sul bubbone speculazione edilizia o è morbida sulle normative regionali che prevedono strumenti più “elastici” in materia urbanistica e edilizia. Allora o l’ambiente, il mare, e il territorio diventano parte vivente e consapevole per tutti i cittadini o si insegna il rispetto per l’ambiente a scuola o questo diventa l’obiettivo di ogni amministrazione che si rispetti, o ogni battaglia, fatta nelle condizioni che ho sinteticamente descritto assume solo il valore di una mera testimonianza .

Franco Cuomo Coordinatore circolo VAS “ Giovanni Esposito”,Vico Equense,