domenica 13 novembre 2016

L'Amministrazione di Vico Equense retta dal super fervente cattolico Andrea Buonocore, da uno schiaffo violento a venti studenti disabili!


Uno schiaffo violento a venti studenti disabili, a darlo è l’amministrazione di  Vico Equense retta dal super cattolico sindaco Andrea Buonocore che non ha voluto anticipare i fondi che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane dalla Regione Campania, sono stati destinati solo diecimila euro lordi, cioè niente al trasporto disabili e sono state tagliate tutte le altre indennità.  C’è di che indignarsi, altri comuni come Piano e Sorrento hanno anticipato i soldi, Vico Equense no, alla richiesta del perché questi comuni lo hanno potuto  fare  attingendo ad altri fondi, la risposta è stata che questi sono comuni più ricchi mentre Vico Equense è un comune povero che però mena vanto di fumose quanto dispendiose programmazioni  turistico mangerecce che poi alla fine sono sempre e solo mangerecce. Così  sono stati lasciati a piedi venti studenti disabili mentre le famiglie sono costrette ad autotassarsi pesantemente per garantire il trasporto con mezzi privati dei loro figli a scuola. Io non entro nella polemica strumentale delle luminarie natalizie però fa “senso” vedere un paese che prepara  il tourbillon pagano- consumistico- natalizio, tutto pastori, finta bontà e bancarelle, con alberi a cono di mago merlino e poi sbatte la porta in faccia alle richieste di genitori che hanno un problema serissimo: io credo che avere un figlio portatore di una disabilità debba essere una cosa tremenda  e allora non si risponde  a queste richieste in questo modo. Si trova la strada anzi, è necessario trovarla e trovarla subito! Cianciare di lentezze della regione Campania che non avrebbe ancora restituito i soldi anticipati in passato è pretestuoso, soprattutto quando si sa che sono stati deliberati dalla stessa Regione quelli per quest’anno. Tutti quelli che lavorano in una pubblica amministrazione sanno che i meccanismi per “aggirare” impedimenti burocratici si trovano sempre e allora lo si faccia anche adesso. Con i soldi spesi per la pubblica illuminazione delle selve (da ultimo via Camaldoli si prepara ad essere illuminata a giorno) e la SARIM, è ridicolo non trovare le risorse per qualcosa che è un obbligo in qualsiasi paese civile.ndrea Buonocore da cristiano fervente quale dice di essere non può restare indifferente su questa storia e non può e non deve comportarsi come si sta comportando insieme alla sua Giunta: è scandaloso, è osceno che mentre con una mano si prepara la festa della famiglia per eccellenza con l’altra si da uno schiaffo violento a venti studenti disabili!


Franco Cuomo VAS – Circolo “Giovanni Esposito” – Vico Equense

sabato 12 novembre 2016

SEIANO, FRAZIONE DI VICO EQUENSE: PERCHE’ I CITTADINI INVECE DI PRENDERSELA COL PARROCO CHE HA CHIESTO UNA COSA GIUSTA, NON CHIEDONO AL COMUNE L’UTILIZZO DEI PARCHEGGI ESISTENTI CON UNA CONVENZIONE?

Seiano (Vico equense-NA), Chiesa di S.Marco evangelista sec. XVIII)

Cosa sta succedendo a Seiano? Il nuovo parroco don Angelo Castellano con un gruppo di cittadini molto attivi per il rilancio della frazione di Vico Equense sono riusciti nell’intento di  far rimuovere tutte le auto che parcheggiavano nella spazio antistante la Chiesa di San Marco evangelista dell’ architetto scultore e pittore settecentesco  Matteo Bottiglieri, unica nel suo genere nella zona: di forma circolare con una grandiosa cupola e con un cripta sotterranea, dove ogni anno si realizza uno splendido presepe con pastori d'epoca. Una notizia bella, perché il borgo di Seiano  è un piccolo gioiello urbanistico, se non fosse che  presenta un sistema di viabilità particolarmente complesso, costituito per lo più da stradine di ridotte dimensioni, che in alcuni casi non consentono il transito di autovetture di grosse dimensioni ed in qualche caso è possibile solo il transito pedonale. Il sistema della circolazione veicolare all’ interno del nucleo abitativo di Seiano è reso difficile non solo dalla struttura della rete viaria, ma anche dalla sosta selvaggia dei veicoli, che vengono parcheggiati ovunque, sottraendo anche alla fruibilità collettiva importanti spazi vitali, che in questo modo vengono sottratti all’uso pubblico ed alla destinazione quali spazi per la socializzazione. L'abitato di Seiano è attraversato dalla S.S.145 Sorrentina, unica arteria di collegamento con la penisola sorrentina, che è quotidianamente percorsa da migliaia di veicoli, con conseguenti rallentamenti in corrispondenza del centro di Seiano, dovuti anche alla sosta indiscriminata di veicoli sulla carreggiata. La scelta dunque di ridare la piazza ai cittadini, e così dal giorno 18 Settembre 2016, con un’ordinanza comunale, è stato istituito il divieto di sosta permanente con rimozione forzata, nella piazzetta e nel poggiolo antistante la Chiesa Parrocchiale, nonché in via Piazza Seiano, dall’ incrocio con la SS 145 (altezza Bar De Simone)  all’ingresso dello slargo antistante la Chiesa Parrocchiale mentre nel  restante tratto di via Piazza Seiano, ovvero dalla Chiesa Parrocchiale all’incrocio con via Punta la Guardia, la sosta è stata consentita negli spazi delimitati e segnalati con segnaletica verticale ed orizzontale. E ancora, da  Corso Caulino, altezza Piazza Seiano, per gli stalli di sosta già individuati e delimitati, la sosta è stata regolamentata a tempo con tempo massimo di sosta di un’ora, a pagamento , mentre in Via Piazza Seiano è stato stabilito il divieto di transito per motocicli e ciclomotori, in ambedue i sensi di marcia, ad esclusione dei residenti e/o autorizzati. Una scelta che è ineccepibile dal punto di vista del recupero dello spazio ai cittadini per tutte le attività ricreative e culturali che tali spazi possono consentire, se nonché, c’è stata  proprio da parte di questi, una levata di scudi e proteste soprattutto contro il parroco che ha sostenuto questa scelta. I cittadini di Seiano non possono più parcheggiare da nessuna parte e il problema sembra serio, perché fioccano multe a ogni pié sospinto.

Ho scritto, qualche giorno fa, che a via Casciaro, sempre a Seiano, si sta tentando di fare un parcheggio a raso, con abbattimento di alberi di ulivi, perché un ristoratore locale con attività commerciale lamenta la necessità di posti auto per i suoi clienti. Ora mi chiedo, come  oppositore di ennesimi parcheggi e reiterate distruzione di verde, ma fermo sostenitore del recupero alla vivibilità nei centri storici: ma perché non si fa unconteggio dettagliato dei parcheggi già esistenti a Seiano, invece di proporne  di nuovi e si verifica il reale fabbisogno  di posti auto e poi si va a stipulare una convenzione tra il Comune e i proprietari dei parcheggi medesimi? Il parcheggio Ferraro, per esempio, nella piazzetta, accanto alla Chiesa, all’epoca un vero scandalo,realizzato già in una zona dove il PRG non prevedeva niente se non lasciare le cose come stavano, perché non apre ai cittadini, visto che tra le altre cose sembrerebbe aver anche realizzato un piano in più rispetto a quelli previsti dal progetto presentato? Potrebbe essere una proposta, qualcuno la potrebbe raccogliere e così, la scelta ragionevole e socialmente utile  di don Angelo Castellano potrebbe essere vissuta da tutti i cittadini per quello che essa realmente è: una scelta di civiltà e di cultura. E’ tanto difficile provare a realizzare una cosa del genere? Invece di proporre  nuovi parcheggi e nuovi sbancamenti su un territorio che deve essere tutelato e non più consumato?



Franco Cuomo VAS, Circolo “ Giovanni Esposito”, Vico Equense.   

giovedì 3 novembre 2016

A Seiano, Vico Equense, a via Casciaro altri alberi da sacrificare per favorire il commercio




Siamo alle solite, ancora una volta si decide di abbattere alberi, sradicarli, e con raffinata quanto incomprensibile dicitura, di “ procedere alla dislocazione di 7 essenze arboree di ulivo”, naturalmente non viene detto dove queste essenze dovrebbero essere “dislocate”. Sto parlando di un progetto che vorrebbe realizzare un parcheggio a raso in un uliveto sito in località Seiano, precisamente alla via Casciaro 14, asservito all’attività commerciale sita in C.so Caulino 9.
 Di parcheggi a Vico Equense ormai si sa ne abbiamo a volontà, ma da come si evince da questo progetto sembrano non bastare mai. Già la commissione Locale per il Paesaggio, nella seduta del 26 giugno 2014, giusto verbale 19/1 espresse il seguente parere: “…Visto la documentazione tecnico- descrittiva, la commissione ritiene che essa sia lesiva dei valori paesaggistici tutelati. L’intervento ricade in zona ZT “2” del PUT, dove non sono previste trasformazioni del suolo, mentre l’intervento prevede la trasformazione del suolo di un oliveto in parziale parcheggio ledendone il valore ambientale di filtro visivo tra la SS 145 Sorrentina e il centro antico a valle di via Casciaro, nonché tra la strada statale e la vista panoramica dello stesso borgo di Vico. Quindi, la commissione esprime PARERE NEGATIVO all’intervento…
Il progetto dunque fu già bocciato in commissione del paesaggio mesi fa perché prevedeva la distruzione di decine di ulivi secolari e lo spianamento dell'area, con la previsione di "canali di scolo per gli oli usati delle auto" ma, attraverso un parere tutto da verificare di un avvocato locale, il progetto, viene, non si sa come, riportato in commissione e, incredibilmente, viene ritenuto pienamente compatibile. L'area si trova in Zona 2 del Put, insediamenti antichi dove sono vietati i parcheggi come quello in parola, ma l'amministrazione comunale e per essa i tecnici dell'ufficio urbanistica ritengono di dover applicare la deroga prevista in alcuni casi per i parcheggi interrati, dimenticando che una sentenza del Consiglio di Stato di qualche mese fa ha chiuso definitivamente la questione parcheggi a favore del paesaggio.
Anche qui ci sarebbero da fare considerazioni politiche serie, visto che anche in altre zone di vico sono state rilasciate autorizzazioni a costruire altre parcheggi a discapito di giardini antichi, penso a quello a ridosso della scuole elementare a via Sconduci, dove un intero aranceto è sparito. Allora, nella qualità di coordinatore di un circolo VAS, mi chiedo: quali sono gli indirizzi che questa amministrazione segue per difendere il proprio paesaggio? E mi chiedo ancora: ma invece di cianciare del rilancio della castagna di monte Faito perché si tace sull’abusivismo selvaggio che sta distruggendo agli antichi borghi e quel poco di verde residuo? Basta andare a Villetta Paradiso e guardare la collina di Scutolo: le case abusive che si vedono sorgere sul versante di Montechiaro, punto panoramico visibile da ogni dove e soprattutto dalla casa comunale, sono un’aggressione a vista del territorio visibile a tutti: perché non vengono bloccate e contestate da chi avrebbe il dovere di farlo? Nella relazione presentata per questa ennesima aggressione al territorio, si leggono risibili e patetici, quanto anche improbabili, riferimenti storici alle origini del nome: Gneo Seius, che avrebbe acquistato uno dei cavalli discendente  da quelli portati da Ercole ad Argo, o del cattivo liberto di Tiberio che diede il suo nome al borgo , o ancora di una Gens Seia, argomenti che nulla hanno a che vedere sul fatto che in quel posto si vuole perpetrare l’ennesima rapina di suolo e distruzione di alberi.
Mi chiedo poi a chi stia servendo o chi sta utilizzando un parcheggio interrato costruito nella piazzetta di Siano accanto alla Chiesa del Bottiglieri? E’ mai possibile che non si possono fare quattro passi per andare in pizzeria, lasciando la macchina più in la da dove è ubicata la stessa?
 Allora i VAS si chiedono quali sono le priorità di questa amministrazione? E quando la si smetterà di raccontare frottole pubblicitarie su ambiente e paesaggio in improbabili quanto inutili convegni, se poi si continua con operazioni del genere e tacendo su un abusivismo aggressivo e indiscriminato.

Franco Cuomo, Circolo VAS, “ Giovanni Esposito”, Vico Equense