Seiano (Vico equense-NA), Chiesa di S.Marco evangelista sec. XVIII) |
Cosa sta succedendo a Seiano? Il
nuovo parroco don Angelo Castellano con un gruppo di cittadini molto attivi per
il rilancio della frazione di Vico Equense sono riusciti nell’intento di far rimuovere tutte le auto che
parcheggiavano nella spazio antistante la Chiesa di San Marco evangelista dell’
architetto scultore e pittore settecentesco
Matteo Bottiglieri, unica nel suo genere nella zona: di forma circolare
con una grandiosa cupola e con un cripta
sotterranea, dove ogni anno si realizza uno splendido presepe con pastori d'epoca. Una notizia bella, perché il borgo di Seiano è un piccolo gioiello urbanistico, se non
fosse che presenta un sistema di
viabilità particolarmente complesso, costituito per lo più da stradine di
ridotte dimensioni, che in alcuni casi non consentono il transito di
autovetture di grosse dimensioni ed in qualche caso è possibile solo il
transito pedonale. Il sistema della circolazione veicolare all’ interno del
nucleo abitativo di Seiano è reso difficile non solo dalla struttura della rete
viaria, ma anche dalla sosta selvaggia dei veicoli, che vengono parcheggiati
ovunque, sottraendo anche alla fruibilità collettiva importanti spazi vitali,
che in questo modo vengono sottratti all’uso pubblico ed alla destinazione
quali spazi per la socializzazione. L'abitato di Seiano è attraversato dalla
S.S.145 Sorrentina, unica arteria di collegamento con la penisola sorrentina,
che è quotidianamente percorsa da migliaia di veicoli, con conseguenti
rallentamenti in corrispondenza del centro di Seiano, dovuti anche alla sosta
indiscriminata di veicoli sulla carreggiata. La scelta dunque di ridare la
piazza ai cittadini, e così dal giorno 18 Settembre 2016, con un’ordinanza
comunale, è stato istituito il divieto di sosta permanente con rimozione
forzata, nella piazzetta e nel poggiolo antistante la Chiesa Parrocchiale,
nonché in via Piazza Seiano, dall’ incrocio con la SS 145 (altezza Bar De
Simone) all’ingresso dello slargo
antistante la Chiesa Parrocchiale mentre nel restante tratto di via Piazza Seiano, ovvero
dalla Chiesa Parrocchiale all’incrocio con via Punta la Guardia, la sosta è
stata consentita negli spazi delimitati e segnalati con segnaletica verticale
ed orizzontale. E ancora, da Corso
Caulino, altezza Piazza Seiano, per gli stalli di sosta già individuati e
delimitati, la sosta è stata regolamentata a tempo con tempo massimo di sosta
di un’ora, a pagamento , mentre in Via Piazza Seiano è stato stabilito il
divieto di transito per motocicli e ciclomotori, in ambedue i sensi di marcia,
ad esclusione dei residenti e/o autorizzati. Una scelta che è ineccepibile dal
punto di vista del recupero dello spazio ai cittadini per tutte le attività
ricreative e culturali che tali spazi possono consentire, se nonché, c’è
stata proprio da parte di questi, una
levata di scudi e proteste soprattutto contro il parroco che ha sostenuto
questa scelta. I cittadini di Seiano non possono più parcheggiare da nessuna parte e il
problema sembra serio, perché fioccano multe a ogni pié sospinto.
Ho scritto, qualche giorno fa, che a via Casciaro, sempre a Seiano, si sta tentando di fare un parcheggio a
raso, con abbattimento di alberi di ulivi, perché un ristoratore locale con attività
commerciale lamenta la necessità di posti auto per i suoi clienti. Ora mi
chiedo, come oppositore di ennesimi
parcheggi e reiterate distruzione di verde, ma fermo sostenitore del recupero
alla vivibilità nei centri storici: ma perché non si fa unconteggio dettagliato
dei parcheggi già esistenti a Seiano, invece di proporne di nuovi e si verifica il
reale fabbisogno di posti auto e poi si va a stipulare una convenzione tra il Comune e i proprietari dei parcheggi medesimi? Il
parcheggio Ferraro, per esempio, nella piazzetta, accanto alla Chiesa,
all’epoca un vero scandalo,realizzato già in una zona dove il PRG non prevedeva
niente se non lasciare le cose come stavano, perché non apre ai cittadini, visto
che tra le altre cose sembrerebbe aver anche realizzato un piano in più
rispetto a quelli previsti dal progetto presentato? Potrebbe essere una
proposta, qualcuno la potrebbe raccogliere e così, la scelta ragionevole e
socialmente utile di don Angelo Castellano
potrebbe essere vissuta da tutti i cittadini per quello che essa realmente è:
una scelta di civiltà e di cultura. E’ tanto difficile provare a realizzare una
cosa del genere? Invece di proporre nuovi parcheggi e nuovi sbancamenti su un
territorio che deve essere tutelato e non più consumato?
Franco Cuomo VAS, Circolo “
Giovanni Esposito”, Vico Equense.
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