Siamo alle solite, ancora
una volta si decide di abbattere alberi, sradicarli, e con raffinata quanto
incomprensibile dicitura, di “ procedere
alla dislocazione di 7 essenze arboree di ulivo”, naturalmente non viene
detto dove queste essenze dovrebbero essere “dislocate”. Sto parlando di un progetto che vorrebbe realizzare un
parcheggio a raso in un uliveto sito in località Seiano, precisamente alla via Casciaro
14, asservito all’attività commerciale sita in C.so Caulino 9.
Di parcheggi a Vico Equense ormai si sa ne
abbiamo a volontà, ma da come si evince da questo progetto sembrano non bastare
mai. Già la commissione Locale per il Paesaggio, nella seduta del 26 giugno
2014, giusto verbale 19/1 espresse il seguente parere: “…Visto la documentazione tecnico- descrittiva, la commissione ritiene
che essa sia lesiva dei valori paesaggistici tutelati. L’intervento ricade in
zona ZT “2” del PUT, dove non sono previste trasformazioni del suolo, mentre l’intervento
prevede la trasformazione del suolo di un oliveto in parziale parcheggio
ledendone il valore ambientale di filtro visivo tra la SS 145 Sorrentina e il
centro antico a valle di via Casciaro, nonché tra la strada statale e la vista
panoramica dello stesso borgo di Vico. Quindi, la commissione esprime PARERE
NEGATIVO all’intervento…”
Il progetto dunque fu già
bocciato in commissione del paesaggio mesi fa perché prevedeva la distruzione
di decine di ulivi secolari e lo spianamento dell'area, con la previsione di
"canali di scolo per gli oli usati delle auto" ma, attraverso un
parere tutto da verificare di un avvocato locale, il progetto, viene, non si sa
come, riportato in commissione e, incredibilmente, viene ritenuto pienamente
compatibile. L'area si trova in Zona 2 del Put, insediamenti antichi dove sono
vietati i parcheggi come quello in parola, ma l'amministrazione comunale e per
essa i tecnici dell'ufficio urbanistica ritengono di dover applicare la deroga
prevista in alcuni casi per i parcheggi interrati, dimenticando che una
sentenza del Consiglio di Stato di qualche mese fa ha chiuso definitivamente la
questione parcheggi a favore del paesaggio.
Anche qui ci sarebbero da
fare considerazioni politiche serie, visto che anche in altre zone di vico sono
state rilasciate autorizzazioni a costruire altre parcheggi a discapito di
giardini antichi, penso a quello a ridosso della scuole elementare a via
Sconduci, dove un intero aranceto è sparito. Allora, nella qualità di
coordinatore di un circolo VAS, mi chiedo: quali sono gli indirizzi che questa
amministrazione segue per difendere il proprio paesaggio? E mi chiedo ancora:
ma invece di cianciare del rilancio della castagna di monte Faito perché si
tace sull’abusivismo selvaggio che sta distruggendo agli antichi borghi e quel
poco di verde residuo? Basta andare a Villetta Paradiso e guardare la collina
di Scutolo: le case abusive che si vedono sorgere sul versante di Montechiaro,
punto panoramico visibile da ogni dove e soprattutto dalla casa comunale, sono
un’aggressione a vista del territorio visibile a tutti: perché non vengono
bloccate e contestate da chi avrebbe il dovere di farlo? Nella relazione
presentata per questa ennesima aggressione al territorio, si leggono risibili e
patetici, quanto anche improbabili, riferimenti storici alle origini del nome: Gneo Seius, che avrebbe acquistato uno dei
cavalli discendente da quelli portati da
Ercole ad Argo, o del cattivo liberto di Tiberio che diede il suo nome al
borgo , o ancora di una Gens Seia, argomenti che nulla hanno a che vedere sul
fatto che in quel posto si vuole perpetrare l’ennesima rapina di suolo e
distruzione di alberi.
Mi chiedo poi a chi stia
servendo o chi sta utilizzando un parcheggio interrato costruito nella
piazzetta di Siano accanto alla Chiesa del Bottiglieri? E’ mai possibile che
non si possono fare quattro passi per andare in pizzeria, lasciando la macchina
più in la da dove è ubicata la stessa?
Allora i VAS si chiedono quali sono le
priorità di questa amministrazione? E quando la si smetterà di raccontare
frottole pubblicitarie su ambiente e paesaggio in improbabili quanto inutili
convegni, se poi si continua con operazioni del genere e tacendo su un
abusivismo aggressivo e indiscriminato.
Franco Cuomo, Circolo VAS, “
Giovanni Esposito”, Vico Equense
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