giovedì 14 aprile 2016

UN SINDACO DONNA, UNA PROPOSTA INNOVATIVA E PULITA IN UN QUADRO POLITICO MOLTO AMBIGUO PIENO DI OMBRE E DI NON DETTI




Si stanno avvicinando le elezioni amministrative nella nostra città, dico subito che l'argomento, dopo la sparizione di una sinistra autorevole e forte e dopo una opposizione inesistente fatta da una lista civica ormai dissolta, non mi interessa molto. Il centro sinistra, ovvero il Partito Democratico che governa la nazione non è dissimile dal centro destra che lo ha preceduto e forse, per certi aspetti ( le pensioni, la sanità, l’istruzione pubblica) è anche peggio e dunque, come recita una vulgata popolare: oggi bisogna guardare alle persone e non ai partiti, che appunto, non esistono, più, dissolti in un’unica melassa per altro per  niente zuccherosa. Dunque guardare o riferirsi solo alle persone, ma sarà poi vero? Nella mia città sono iniziate, per la verità già da un po', le ricerche per il candidato sindaco, per le prossime amministrative,si stanno già delineando schieramenti, che in qualche modo rappresentano le posizioni rispetto all'amministrazione precedente che eraun'amministrazione di centro destra con un sindaco che, per chi scrive, è stato per i metodi usati, il peggiore che un paese civile abbia potuto avere. In questa mia considerazione non  farò nomi, ma mi limiterò a qualche riflessione e perdonatemi qualche inesattezza, ma come vi ho detto non sto seguendo molto la faccenda. Dunque al momento ci sono tre liste con un trentenne capolista, questo trentenne è un fuoriuscito dalla vecchia maggioranza - era presidente del consiglio comunale – e che per la verità quando era in maggioranza non ha fatto gran che per delegittimare e far cadere il vecchio sindaco sostenendo posizioni personalistiche e molto opinabili. Oggi questa persona la troviamo a capo di queste tre liste che si sino costituite contro il vecchio sindaco: oggi, queste tre liste dovrebbero rappresentare l'opposizione, il nuovo che avanza. Dico subito che non c'è una lista del PD, né una lista di sinistra, il paese, da questo punto di vista non esprime proprio più nulla. Poi c'è una lista, che potremmo definire lista/progetto, composta da giovani, ripeto, non faccio ancora i nomi: questa lista, tranne qualche presenza di persone che hanno già avuto incarichi istituzionali anche nella vecchia maggioranza di centro destra, e qualche nome del un vecchio centro sinistra, raccoglie giovani e giovanissimi, onesti, puliti, e animati da sincero amore e volontà di fare il meglio per la nostra città, questa lista, novità assoluta degna di tutto rispetto, ha come capolista candidata a sindaco, una donna, una donna che stimo molto, una professionista seria,una mia amica, una persona di cui mi potrei fidare, una persona che potrebbe veramente rappresentare una svolta autenticamente civile per la città. Poi ,vera incognita che rimane ancora tale, ci potrebbero essere altre due o tre liste, di diretta e manifesta emanazione del vecchio sindaco, il quale si ripresenterebbe,nella tornata elettorale, nella veste di consigliere comunale, poiché non può presentarsi più come sindaco, per eccedenza di limiti temporali: lo ha fatto già per due mandati. Ai margini di questi schieramenti più o meno definiti si stanno alternando nomi  fatti da " strateghi", notabili, professionisti vari, per la candidatura di sindaco, proposte che per lo più sanno un po’ di naftalina, e che al momento sembrano rimanere allo stallo. Questa dunque la situazione. Ora questa mia riflessione, o semplicemente, ciò che vorrei evidenziare con questa descrizione dello stato dell’arte e che, mi piacerebbe comprendessero anche questi giovani puliti e volenterosi, e la mia amica candidata a sindaco, è che con questo quadro così delineato a me sembra che lo strapotere del vecchio sindaco sia ancora integro  e faccia sentire in maniera pesante la sua mano nella scelta per le possibili candidature . Continuerò a ripeterlo fino alla noia: il vecchio sindaco per i metodi e per ciò che ha lasciato concretamente e visibilmente al nostro paese, soprattutto per quanto concerne l'ambiente, è quanto di peggio la città possa avere avuto. Che questo sindaco e /o uomini di sua fiducia o che hanno avuto incarichi nella sua  amministrazione, possano determinare le nuove prossime  liste elettorali per me rappresentano un elemento da non sottovalutare e anche di rischio notevole. Qualcuno dice che il vecchio sindaco è uomo di acuta intelligenza anche se di scarsa cultura, ebbene per me l'intelligenza se non di sposa con rettitudine e osservanza e rispetto delle leggi è qualcosa di molto simile alla ribalderia. Allora, siccome mi sembra che quest'uomo sia ancora il burattinaio della politica amministrativa della mia città, esorto quei giovani e quella donna  candidata a sindaco dell'unica lista che al momento sembra interessarmi, ad aprire bene gli occhi, a fare attenzione alle strumentalizzazioni. Non è lui che decide chi debba o no fare il sindaco, non è lui che decide chi debba sostituirlo o no, e questo non vale solo per lui ma anche per quelli che, oggi contro o a favore, hanno avuto incarichi nella sua maggioranza e scorrazzano per liste di diverso orientamento: sono sempre suoi uomini, sono sempre suoi luogotenenti. Il quadro che allora si presenta a Vico per le prossime  amministrative è dunque pesantemente condizionato dal vecchio sindaco, e dai suoi uomini . La candidatura di una donna, di una professionista seria, colta e di idee avanzate ed urbane nonché mia amica è un fatto straordinariamente innovativo ed importante e mi ha colpito molto, come mi hanno favorevolmente colpito i giovani vivaci presenti in questa lista/progetto, ma facciano attenzione, si impongano in partenza, mantengano la loro integrità e la loro autonomia: per amministrare la città non hanno bisogno del nulla osta di nessuno, tanto meno del vecchio sindaco, hanno bisogno solo del sostegno dei cittadini che intenderanno votarli.

venerdì 8 aprile 2016

La vicenda di Riina Jr da Bruno Vespa a Porta a Porta. ITALIA=MAFIA




"Per i vertici dell'azienda niente da riparare" certo, non poteva che essere così, perché noi siamo un paese di mafiosi e un popolo di mafiosi. Siamo come d’altra parte ci vedono da sempre americani, tedeschi, danesi, inglesi, francesi, spagnoli e pure giapponesi, cinesi e indiani e australiani, insomma tutti. Italia= mafia e la riprova l’abbiamo avuta l’altra sera con l’intervista, ma chiamarla così è una grossa imprecisione, con quel teatrino di ipocrisia che è stato Porta a Porta,nel quale il figlio di un uomo di efferata crudeltà, ha raccontato che invece suo padre era un buon pater familias "uomo tutto di un pezzo, che aveva rispetto per i valori della famiglia e delle tradizioni",e lo ha fatto con i modi e l’educazione ricevuta da quel tipo di padre ovvero quelli di un mafioso che si rispetti. Ma ciò che è stato avvilente era il modo di condurre quel teatrino da parte di Vespa che parlava mestamente o bonariamente di curiosità dei bambini, invece di inchiodare Riina Jr alle sue pesanti responsabilità .E mi sono chiesto pure come sia stato possibile che Vespa sia riuscito a condurre un'intervista del genere senza avere neppure accennato una domanda sul patto Stato-Mafia. Il padre aveva dei valori e la madre si era innamorata di un uomo tutto d’un pezzo. “Una storia familiare che sfiora la perfezione, un paio di frasi che mettono quasi in dubbio l’esistenza di Cosa nostra e un durissimo attacco ai collaboratori di giustizia. Chi pensava che l’intervista di Porta a Porta a Salvatore Giuseppe Riina potesse essere condita da inedite rivelazioni o almeno da un mea culpa del figlio del capo dei capi di Cosa nostra, è rimasto deluso. Niente richieste di perdono, nessuna assunzione di responsabilità da parte del figlio del boss stragista, che, al contrario, si produce in una difesa totale del genitore, indicato come il suo eroe personale. Ma non solo. Riina Junior approfitta dello spazio concesso da Bruno Vespa anche per lanciare una serie di messaggi fondamentali tra i ranghi mafiosi. A cominciare dall’esistenza stessa di Cosa nostra, messa in dubbio dal terzogenito di Totò Riina, nonostante abbia alle spalle una condanna definitiva a otto anni e dieci mesi per associazione mafiosa. “Che cos’è la mafia? Non me lo sono mai chiesto, non so cosa sia. Oggi la mafia può essere tutto e nulla. Ecco, lo scandalo è come è possibile che un servizio pubblico, un servizio al quale si impone un canone ai cittadini, attraverso la bolletta dell’energia elettrica e dunque se non lo si paga ti tagliano la luce, possa far passare questo tipo di frasi e di messaggi. Salvo Riina ha risposta alle domande di Vespa come un mafioso autentico e lo ha fatto con una freddezza e indifferenza di atteggiamenti omertosi che sono ormai diventati il tratto più evidente di questo sgangherato paese. Le stesse affermazioni, fatte come un messaggio trasversale, relativamente ai pentiti avevano un che di inquietante: “Solo in Italia succede ciò ( riferito ai collaboratori di giustizia n.d.r.). In tanti altri Paesi democratici non succede che un pentito che dice di aver commesso centinaia di omicidi non fa neanche un giorno di carcere. Poi accusano le persone, le mandano in carcere poi tornano a fare quello che facevano prima. Si poteva scegliere di far scontare un minimo delle cose che avevano fatto”, sentenzia l’intervistato, che spiega anche di rispettare “ lo Stato, magari non condividendo determinate leggi o sentenze”. Ecco, una breve sintesi di ciò che è successo: è stato giusto mandare in onda un programma simile, gestito nel modo in cui è stato gestito? Secondo me no, secondo me questa trasmissione è stata un oltraggio vile alla memoria di chi è stato ammazzato e trucidato barbaramente da Totò Riina, verso il quale, quel figlio in televisione non ha avuto nessun atteggiamento di riprovazione o di distanza da quel padre e verso quel cui figlio le domande del conduttore Vespa sono state un esercizio di plateale ipocrisia.