giovedì 27 giugno 2019

SULLA FARMACIA COMUNALE DI MOIANO



Sulla FARMACIA COMUNALE a Moiano l’argomento sembra si stia gonfiando sempre di più: forse sarebbe il caso di cominciare chiedersi chi o cosa potrebbe esserci dietro l'assessore Gennaro Cinque e quali sono i giochini o  i fili che lo muoverebbero come una marionetta. Qualche cifra sulla gestione ,  poco limpida  dei bilanci della farmacia? Vediamo un po’ qualche voce:I bilanci 2016 e 2017 riportano che il capitale sociale versato,€ 140.000, ed  è depositato presso il notissimo Banco di credito Cooperativo del Garigliano, ma ci si è dimenticati di dire  che  "L'istituto bancario BCC del Garigliano è stato cancellato dall'Albo delle Banche il primo gennaio del duemilaquindici poiché è stato assorbito dalla CASSA RURALE ED ARTIGIANA DELL'AGRO PONTINO . Come è possibile  omettere una cosa del genere dalla documentazione  ? A ben vedere una motivo potrebbe esserci e  le notizie si possono ricavare andando sul sito della banca d’italia ma i nostri giornalai locali non lo sanno e potrebbero pure decidere di fare qualche approfondimento e non lasciare sempre a pochi cittadini attenti e critici di questa gestione amministrativa di raccontare come stanno veramente le cose. Qui c’è stato l’infeudamento di una farmacia comunale che sta nelle mani di pochissime persone.   Gli amministratori e i sindaci del banco in questione  subirono un processo di sanzionatura dalla Banca d'Italia nel novembre 2014 per   129.500 euro: L’opposizione consiliare guidata da Maurizio Cinque dovrebbe riflettere su queste cose,spiattellarle e raccontarle ai cittadini, lo stesso PD, invece di intestardirsi sulle nomine che sono un falso problema dovrebbe denunciare questa vicenda scandalosa e per niente trasparente, il sindaco Andrea Buonocore, invece di aprire stradoni che non potrebbero riaprirsi, dovrebbe dire la sua su tutta questa vicenda . Anche se, appare per lo meno strano che lo stesso Maurizio Cinque e lo stesso Andrea Buonocore, all’epoca dei fatti erano parte della maggioranza di Gennaro Cinque: non sapevano niente?  Perché   si stanno muovendo solo ora? VAS invita tutti quelli che hanno a cuore la corretta gestione della cosa pubblica ad alzare la guardia. La vicenda Farmacia Comunale  di Moiano è molto seria.



LE FACCE CORROTTE DI UNA MEDESIMA MEDAGLIA: UNA RISPOSTA AD UN DEMOCRATICO PROGRESSISTA, OVVERO I REALISTI PIU' REALISTI DEL RE.





Avete responsabilità gravissime!
Mi hai sentito alla presentazione del mio libro no? Non nutro speranze per questa terra e per questi uomini. Per conto mio questa terra è finita dal punto di vista ambientale e paesaggistico, io non ho figli tu ce li hai, sta a te lasciargli l'eredità.

La costiera doveva essere tutelata e salvaguardata da una urbanizzazione selvaggia, si sarebbero dovute controllare strade, accessi, crescita smodata di strutture, cementificazione delle coste, si sarebbe dovuto ricostituire un programma di rimboschimento della macchia mediterranea, di sovvenzionamento e incentivi per una possibile ripresa dell'agricoltura, invece si è dato la stura a tunnel inquinanti e impattanti, al consumo di suolo senza limiti,alla costruzione di alberghi quanto i piani regolatori, per chi ce li aveva, non ne prevedevano, ad ascensori inutili quanto devastanti,quando si potevano riadattare i vecchi percorsi pedonali abbandonati all'incuria e chiusi.

Cosa credi? Che io o Beniamino Cuomo o Claudio Esposito siamo degli stravaganti? Cassandre impazzite? Eroi? Qualcuno durante la presentazione disse:"sfortunata quella terra che ha bisogno di eroi".

Già, verissimo. ma noi non siamo eroi, al massimo siamo testimoni di un discorso di verità che ha ancora a cuore, la legalità dei procedimenti, la correttezza del rapporto con l'ambiente, la necessità di denunciare le iniquità che si continuano a fare sulle vite di tutti i cittadini di questa terra.

Eccoti un esempio a caso di come le "politiche del fare" care ai cosiddetti imprenditori e amministratori locali producano effetti concreti colti a tutelate gli interessi dei sempre soliti compari di merenda.

Quattro anni fa denunciai l'imbroglio che si nascondeva dietro la demolizione dell'esoscheletro dell'Alimuri, un imbroglio che stiamo pagando caro tutti e i tuoi figli continueranno a pagare, voluto da Gennaro Cinque, allora sindaco oggi assessore ai lavori pubblici ( quello che come te ha a cuore gli ascensori), quello stesso che ha consentito di ridurre il ponte di Seiano in un passaggio di servizio, e dall'allora assessore Elefante noto palazzinaro sorrentino.

Il congegno, pensato ad arte a tavolino, sta dando ora i suoi frutti, pensati e predisposti già allora come un perfette congegno ad orologeria, alla società proprietaria di quella struttura. Oltre a non dover risarcire il debito che il comune ha contratto con la Cassa Depositi e Prestiti e che paghiamo noi e continueranno a pagare i figli dei tuoi figli, ora, (badate bene ora,come scrive la stampa locale sempre vigile e attenta, ma si disse già allora) un cavillo darebbe a quella società la possibilità di costruire una struttura alberghiera di uguale cubatura in una zona di Vico Equense.

Ebbene,tutto questo lo avevo detto, scritto, denunciato come VAS anche con lo scomparso Giovanni Esposito, ma anche allora nessuno ha voluto ascoltare.

Ecco cosi stanno le cose e oggi, il tuo "garantismo tecnicistico" di maniera, una volta irritante per me, non mi meraviglia affatto: sei perfettamente allineato alla tendenza generale sulle politiche di distruzione di una terra, ne incarni perfettamente lo Zeit geist collettivo. Non c'è più niente da fare: hanno vinto i cosiddette imprenditori, gli "amici degli amici", gli albergatori, e tutti quelli che pensano al loro tornaconto economico, ma dicono di voler fare il contrario .

Ad maiora







martedì 18 giugno 2019

CHIUDETE LA CIRCUMVESUVIANA E’UN ATTO DOVUTO AI CITTADINI E ALL’ETICA PUBBLICA



 Non mi ricordo più quante denunce del sottoscritto sono depositate nei libri di stazione della circumvesuviana, non mi ricordo più quante lettere a La Repubblica Napoli e al Corriere del mezzogiorno ho scritto per descrivere il degrado che i pendolari erano costretti a subire ogni giorno in andata e in ritorno in un viaggio massacrante e disumano al limite dell’inferno. L’assessore Cascetta, all’epoca di Bassolino presidente di Regione, la definì- in un delirio menzognero- una “perla tra le ferrovie europee”, mentiva sapendo di mentire, ma dopo di lui altri assessori contribuirono a gonfiare un bubbone che affogava e continua ad affogare danaro pubblico  restituendo il peggiore disservizio ferroviario d’Europa. Il degrado cominciò con il decreto legge n. 422 del 19 novembre 1997 con il quale le ferrovie di interesse locale vennero gradualmente cedute alle Regioni, divenute responsabili dei servizi di trasporto pubblico locale: nell'ambito di tale riforma dal 1º gennaio 2001 cessò la gestione commissariale governativa e venne costituita la Circumvesuviana Srl, azienda di proprietà della Regione Campania. Due anni dopo, il 6 marzo 2003, la stessa passò sotto il controllo della holding Ente Autonomo Volturno (EAV), da allora quel degrado non si è più arrestato. Una commistione di interessi pubblici e privati ha creato e mantiene in vita un carrozzone politico per la gestione del voto clientelare, attraverso assunzioni: oggi, la circumvesuviana è solo questo e niente altro. L'Ente Autonomo Volturno (EAV)oggi gestisce questa ferrovia disastrata,   un’ azienda campana che, grazie ad agganci politici dal settore dell'energia idroelettrica ha negli anni allargato le proprie attività alla progettazione e gestione di sistemi di trasporto pubblico. Mi riferisco soprattutto alla gestione di Nello Polese, già sindaco socialista di Napoli  dal 1990 al 1993 costretto a dimettersi e a ritirarsi a vita privata dopo l'esplosione di Tangentopoli. Tre mesi di galera, ventitré processi, la sospensione dall’insegnamento universitario,nominato dal presidente Stefano Caldoro PdL  amministratore unico dell’EAV – Ente Autonomo Volturno – la società definita holding dei trasporti della Regione Campania con un capitale di oltre 62 milioni di euro interamente versati e che ha una mission aziendale specifica che opera soprattutto lungo 3 direttrici strategiche, come si legge sil sito web. Nella mission dell’azienda si può leggere:
“ Un ruolo strategico nell’ambito del piano integrato dei trasporti della Regione Campania
– di holding strategica ed industriale nei confronti delle Società controllate, con funzioni di indirizzo, integrazione, coordinamento e controllo.
Pertanto le Società controllate sviluppano sempre di più il loro ruolo rivolto al miglioramento continuo del servizio erogato, anche tramite la realizzazione degli investimenti, e ad una più marcata efficienza gestionale”.
Se non fosse tragico ci sarebbe da ridere! E’ legittimo o no sapere se l’EAV, e per essa l’arcipelago di sigle che contraddistinguono il sistema dei trasporti regionali. Quello che sta succedendo oggi ha a che fare con tutto questo, con questa storia che si configura essere un vero e proprio “sistema ” La Magistratura forse dovrebbe attivarsi anche perché quello che accade tutti i giorni tra disagi e proteste inascoltate dei cittadini meriterebbe  chiarezza, e forse dovrebbero attivarsi anche i sindaci delle città non servite come si converrebbe da questa ferrovia disastrosa e disastrata.   Due anni fa ci scrissi una serie di racconti, ironici, ma quello che avveniva allora è peggiorato ora. L'EAV è un ente che andrebbe commissariato, la procura dovrebbe indagare sui suoi dirigenti e qualcuno, i sindaci da Napoli a Sorrento, o a Sarno o a Baiano, dovrebbero decidere di boicottare questa ferrovia e incentivare e decidere di istituire nuovi sistemi di trasporto. La circumvesuviana come si chiamava una volta è la peggiore ferrovia d'Europa, forse al Cairo o a Bombay si viaggia meglio . Qualcuno parla di affidarla a privati, ma le gestione EAV è già una gestione privatistica anche se “all’italiana”, perché poi affoga milioni di soldi pubblici. Oggi il sistema trasporti campano continua ad essere quello che ho descritto: disastroso e ingestibile soprattutto per   omissioni, clientelismo nel quale la scarsa programmazione territoriale c’entra fino ad un certo punto, mentre c’entra molto la mano morta politica di un ente che andrebbe immediatamente indagato . Le responsabilità di quello che sta succedendo sono da attribuirsi ai dirigenti EAV, ma anche agli  amministratori regionali che si sono avvicendati in questi anni. Ho viaggiato come pendolare per quarant’anni su questi treni, ne ho visto il repentino degrado soprattutto negli ultimi vent’anni, ora sono in pensione felice di non prendere più quei treni. Non penso che la situazione possa migliorare con questo tipo di gestione e non servono forze di polizia nelle stazioni, dipendesse da me, le metterei negli uffici EAV, o la chiuderei definitivamente.Così com’è oggi essa rappresenta solo un danno  all'erario pubblico e all’etica pubblica e una vergogna per tutti.  






domenica 9 giugno 2019

Le mani su via San Francesco

via San Francesco ( strada del cimitero)

Vado tutte le domeniche al cimitero col furgoncino Curreri. Tutte le domeniche la stessa storia: il furgoncino fa manovre incredibili perché è costretto a fare più volte marcia indietro per permettere le auto che in maniera incontrollata scendono o salgono per quella stretta stradina. Appena si arriva davanti ai cancelli si presenta la solita scena, insopportabile per me e quasi indecente in tutta la sua appariscente inutilità: due vigili urbani, dico due, che seduti sulle loro moto sembrano fare il picchetto all’ingresso del campo santo. Più volte ho chiesto: ma perché non si mette uno giù e l’altro resta su con un walkie talkie in modo tale da regolare il flusso del traffico? Mi è stato risposto che è il comando che predispone quel tipo di servizio, ovvero De Martino, mi sono chiesto pure perché non mettere un semaforo per governare un percorso per altro breve, oppure, semplicemente con un’ordinanza vietare l’uso della macchina privata per andare al cimitero e servirsi solo della navetta Curreri. Le risposte mi stanno venendo tutte fuori ora e sono legate ad un unica soluzione: l’assessore TUTTOFARE Gennaro Cinque ha deciso di allargare la strada con parecchi milioni di euro, 450.000 di cui una parte stornati da un’altra situazione di una ventina di anni fa, economie giacenti e inutilizzate per incapacità o inettitudine. Ora quella stradina nel tratto centrale è chiusa dalle abitazioni e dalle villette, gli unici tratti allargabili sembrerebbero essere quello del ponticello tufaceo a valle e quello a monte, dopo le case, fino al cancello del cimitero. Il disservizio domenicale allora, col silenzio anzi direi quasi con la complicità del comando dei vigili urbani, è voluto e studiato – laddove poteva essere risolto nei modi che ho appena scritto- per far dire che quella strada ha necessità di essere allargata. Punti di riflessione a vostro piacimento: Immediatamente limitrofo al cimitero c’è un agriturismo che evidentemente sta premendo per avere più spazio per far accedere le auto; quella zona è una zona di alto valore paesaggistico e ambientale e dunque dovrebbe essere sotto tutela; quella zona, proprio nell’area davanti al cimitero è una zona ad altissimo rischio idrogeologico. Buona domenica.



sabato 8 giugno 2019

Avrà mai fine il controllo del territorio da parte di Gennaro Cinque?

Gennaro Cinque Assessore ai lavori pubblici Vico Equense


Avrà mai fine  il controllo del territorio da parte di Gennaro Cinque, già sindaco di questa città e ora assessore ai lavori pubblici? Avrà mai fine la totale impunità verso chi sembrerebbe non rispettare nessuna regola e nessuna procedura  corretta per esecuzioni di lavori per cui i cittadini finiscono poi per pagare gli errori, gli sbagli, le trascuratezze di chi si è erto a tribuno del popolo e viene visto e vissuto come tale dalla maggior parte di essi?  Cosi oggi  vediamo e assistiamo ancora una volta  ad abnormità che passano nel silenzio da parte di chi governa questa città : il sindaco Buonocore dice sempre che lui non sa, che ignora , i fatti e misfatti del suo assessore. Cosi, Gennaro Cinque, assessore ai lavori pubblici oggi è  nel CDA della farmacia comunale di Moiano e la stampa scrive di conflitto di interesse, ma non succede niente e chi scrive si chiede il perché cosi come pure bisognerebbe ricordare anche che Gennaro Cinque , in giro in moto che impone ai cittadini, in maniera sbrigativa gli allacci per il gas e quelli per la fibra ottica  con le ditte che impone lui con i suoi modi  e anche qui molti cittadini si lamentano ma poi tutti obbediscono e anche in questo caso non uno straccio di autorità preposta che decidesse di aprire un fascicolo, una istruttoria per comportamenti per lo meno insoliti da parte di un assessore ai lavori pubblici  . Ed è lo stesso Gennaro Cinque- allora sindaco- che con l’assessore Elefante – fregiandosi della medaglia di ambientalista- impose l’abbattimento del rudere di Alimuri accendendo un prestito pubblico alla cassa depositi e prestiti, pagato da tutti i cittadini e anche dai nostri figli e nipoti, per demolire una struttura abusiva privata, adducendo che quei soldi sarebbero poi  ritornati alle casse comunali perché il comune si sarebbe rifatto sulla società SI.CA. Anche allora  chi scrive allertò la comunità  su tutta l’operazione, perché si intravedevano punti poco chiari e che infatti si sono dimostrati essere tali, perché il Consiglio di Stato ha dato ragione alla SI.CA. e  quindi quei soldi non ritorneranno mai più nelle casse comunali e a pagare sarà sempre Pantalone, cioè noi cittadini. Anche qui nessuno che si chieda perché Gennaro Cinque si impegnò con tanto ardore in una operazione simile.  Troppe ombre, troppi torbidi fumi , troppe marchiane operazioni che lo vedono partecipe in prima persona, ma tranne qualche post come questo o come quelli molto puntuali di Beniamino Cuomo su FB e qualche articoletto sulla stampa locale che scopiazza i nostri post, poi non succede più nulla.  Gennaro Cinque sembrerebbe continuare  a fare i “comodi suoi”Ora ci si auspicherebbe  che le forze politiche d'opposizione e i gruppi consiliari di minoranza decidessero di affrontare insieme senza beccarsi tra loro come i “capponi di Renzo”  questa serissime problematiche di trasparenza e legalità di questa città e dunque per esempio della farmacia comunale di Moiano ma a partire dal  2004 e poi dal 2008perchè forse solo cosi si potrebbe capire che tipo di sistema si sia insinuato nel nostro paese. Capire per esempio cosa c’è l’accumulo di un  debito  nei riguardi di un'assicurazione di oltre 300.000 euro, operazione  gestita con i  soliti ricorsi con i soliti avvocati avvocati per poi riconoscere all'Unipol Sai la cifra di 816.681  euro ovvero altri 184.000 euro in più fino ad arrivare ad un debito di un milione di euro  che per la “magnanimità” dell 'Unipol sarà solo di 631.922 euro, ma che potrebbe ritornare alla cifra precedente se ci dovessero essere ritardi o inadempienze. Anche qui chi scrive si chiede perché nonostante queste segnalazioni che vengono fatte, tutto finisca per essere inghiottito in un  silenzio pesante e omertoso. Cosi la vergogna di lavori che dovevano avere una durata brevissima e sono proseguiti  inspiegabilmente più di due anni  sul ponte di Seiano. Lavori per altro eseguiti  malissimo, anche per questi bisogna dire grazie  Gennaro Cinque. Ieri ho appreso di lavori di allargamento della strada del cimitero, di abbattimenti di muretti di apposizione di ringhiere, una zona delicatissima di rilevante  valore ambientale e paesaggistico : già, anche qui, ma perché nessuno si chiede quante ringhiere sono state messe su tutte la strade le comune di Vico Equense, perché l’assessore Gennaro Cinque ha la fissa delle ringhiere? Perché consentire un ulteriore snaturamento di una strada immersa nel verde, quando basterebbe un semaforo a valle e uno a monte per regolarne il traffico? Chi si vuole favorire questa volta. Sembrerebbe anche questa volta  che il favorito ci sia, sembrerebbe pure che il nostro potrebbe avere interesse in questo favore, sono voci, sono sussurri, ma si sentono ne parlano tutti, ci sono cittadini della zona che si sono persino rivolti ai carabinieri prima di rivolgersi a me.  E la frazione di Montechiaro devastata e aggredita da interventi   abusivi! Silenzio anche qui. Io alzo le mani e dico che bisognerebbe appurare, verificare, provare, ma questo non lo può fare  un cittadino qualsiasi e allora io dico che sarebbe necessario un intervento più forte, se tutto questo non accade allora io sarei veramente preoccupato dei comportamenti diffusi nella pubblica amministrazione e di quelli diffusi nella vita civile di questa città.
VAS- VERDE AMBIENTE E SOCIETA’
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