domenica 30 giugno 2013

Quando gli angeli scappano via i demoni ritornano sempre



Ci risiamo, ritornano sempre, arroganti e baldanzosi, senza “scuorno”, come si dice dalle nostre parti. Dopo aver causato un disastro di proporzioni bibliche alla Regione Campania nel sistema trasporti e in quello dei rifiuti e dopo essere stato sindaco di Napoli dal 1993 al 2007e Presidente della Regione Campania  Antonio Bassolino   invece di sparire dalle scene e rimanere in silenzio per sempre,  si sta facendo notare per le sue esternazioni e per le sue apparizioni come quella fatta appunto a Palazzo Partanna presso l’evento organizzato da un suo fedelissimo. Sto parlando di due fatti che rappresentano la faccia di una stessa medaglia: l’inaugurazione della galleria in palazzo Partanna di Eduardo Cicelyn  e le dichiarazioni rilasciate da Antonio Bassolino al Corriere del mezzogiorno di venerdì 28 giugno 2013. Non entro nel merito delle dichiarazioni, né tanto meno  nella descrizione dell’evento mondano, che non oso chiamare culturale, ma a limite paratattico, ovvero un modo di costruire un periodo caratterizzato dall'accostamento di frasi dello stesso ordine, ossia coordinate tra loro. In questo caso la proposizione principale è il ritorno di Bassolino mentre la coordinata dello stesso ordine, è la riapparizione di Cicelyn-gallerista, finalizzato a tutt’altri obiettivi che non quelli cari all’arte contemporanea. Non entro nel merito perché lo hanno fatto già egregiamente i giornalisti, ma voglio soffermarmi sul valore simbolico di simili fatti per una città come Napoli. Ebbene, il ritorno di questi personaggi sulla scena dei media e dell’informazione rappresenta nella maniera più macroscopica il destino atavico di miseria civile per una città che non riesce più ad elaborare un suo progetto di autentica crescita socio culturale. Il fallimento di una crescita democratica e culturale che vede sparire dalla scena della città forze vive e autenticamente innovative, che, o si sono ritirate per salvare la propria  dignità personale dalla contaminazione del malaffare e della malavita frammista alla politica, o che sono emigrate altrove per poter meglio portare a compimento i loro progetti ( quest’ultimo dato lo riferisco proprio al mondo dei galleristi e dell’arte contemporanea). “Quando gli angeli scappano via” ritornano i demoni, e qui stanno ritornando alla grande ad impadronirsi di un territorio che culturalmente, e socialmente è una ormai una landa devastata. Sono pretestuose e al limite dell’oltraggioso le critiche che Bassolino rivolge al sindaco De Magistris e bene fa quest’ultimo a passar oltre. Un gattopardo che tra mille mascheramenti a anche aiuti economici prontamente sollecitati dal PD alla sua fondazione utile solo alla sua personale sopravvivenza clientelare e feudale, come tutte le fondazioni gestite da politici in disarmo, è stato il soggetto principale in quel processo di amministrazione distruttiva che ha prodotto lo sfacelo che tutti i cittadini della città e della regione ancora vivono sulla loro pelle: leggi urbanistiche che hanno distrutto interi territori tutelati e protetti come la costiera sorrentina, sistema dei trasporti collassato e sanità pubblica diventato quel coacervo di sperperi di soldi pubblici, per non parlare dei rifiuti. Cosa altro potremmo elencare ancora? Ce ne vuole di coraggio per riapparire in pubblico! Ma purtroppo questa è Napoli, questa è la città che permette e consente queste cose. Il valore simbolico di questo ritorno è fortemente carico di segni negativi, al peggio non c’è mai limite. Se la città dovesse contribuire a un suo ritorno sarebbe la riprova che la lazzaronia del cardinale Ruffo scorre nel dna dei cittadini di Napoli e le persone per bene contro questo possono oppore solo la loro dignità da salvare e da difendere da questo universo orrendo in cui i cacicchi e i loro maggiordomi non riescono a morire.

Franco Cuomo- Coordinatore VAS- Vico Equense     

mercoledì 26 giugno 2013

Se si leggesse meglio prima di parlare e non fare come il Barbariccia "che del cul fece trombetta"


movida a Seiano- immagine di repertorio

Scrivere su quanto di brutto avviene nel posto dove vivi, secondo la filosofia dei commercianti o di tutti quelli che gestiscono qualche attività commerciale, non si può più, perché così facendo si attenta all’immagine del paese. Questo è quanto è emerso dalla pubblicazione di miei due articoli: uno sul mare inquinato, sul quale rilascerò un’intervista a Metropolis TV domani 27 giugno, e un altro su una rissa avvenuta domenica scorsa nel borgo marinaro della spiaggia di Seiano. Diciamo subito che le cose stanno in questo modo:il paese non è solo ad immagine e somiglianza dell'idea che se ne sono fatti i commercianti: se difendi l’ambiente dal degrado sei tacciato di essere catastrofista e nostalgico, se denunci il degrado sociale vieni descritto come uno non al passo con i tempi, che non è giovane, insomma un vecchio: filosofia berlusconiana che dopo 25 anni ha prodotto effetti devastanti in tutti quelli al di sotto dei 40 anni. Io ho 62 anni, e dunque non sono certamente più giovane, ma mia mamma ne ha 88 e dunque per lei sono ancora giovane, questo per dire che tutta la retorica che si consuma sui giovani e sui vecchi mi fa venire il voltastomaco.  La verità è che sono stufo di sentir dire fesserie e sentirle da gente che pensa solo a far girare i propri interessi! La genericità di certe affermazioni è pari solo alla disinformazione e all’ignoranza pesante di chi le fa, attraverso minacce sul web e accuse sul mio blog, tutte anonime e che ho lasciato tutte, senza censurarne nessuna. Questi signori facessero i gestori e li facessero al meglio contribuendo a migliorarla pure loro l’immagine del paese! Come? Attraverso richieste serie di maggiori controlli, di migliore qualità della vita e dell’ambiente del posto dove gestiscono le loro attività sacrosante, verso le quali, il sottoscritto non ha nessuna riserva visto che, è uno dei più proficui frequentatore di bar e di pizzerie, e contribuisce non poco anche con i suoi soldi a farle andare avanti queste attività! Di contribuire pure loro a elevare la qualità della vita del luogo dove hanno installato le loro attività e non di spremerlo come un limone solo per ricavarne gli utili. Il mio articolo parla di violenza, di machismo ritornato in auge, di abuso di alcool e stupefacenti , il mio articolo parla di giovani che camminano col coltello in tasca e lo usano se uno guarda  la ragazza di un altro. Chi si è ritenuto danneggiato da tutto questo dovrei pensare che: ho ha la coda di paglia o, come è possibile, visti i livelli di grado zero della cultura - non ha capito una mazza di quello di cui si stava parlando. Allora a questi signori dico: prima di usar la bocca alla maniera di Barbariccia “ che del cul fece trombetta, riflettano e si sforzino di comprendere chi questo posto lo ama e vuole preservarne ancora gli aspetti migliori e fa quello che fa, senza ricavarne un utile ma solo fastidi . Non basta difendere l’immagine di un posto bisogna impegnarsi affinché all’immagine  corrisponda anche una qualità che purtroppo scarseggia ogni giorno di più.

Franco Cuomo

martedì 25 giugno 2013

QUARTET, regia di Dustin Hoffman, un film imperdibile che mi ha commosso.





La vita scorre tranquilla a Beecham House, residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione, situata in un incantevole angolo nel cuore della campagna inglese. Come di consueto, gli ospiti della casa di riposo trascorrono il loro tempo impegnati nell’esercizio della loro più grande passione, la musica. Il film racconta la storia di quattro musicisti e cantanti d’opera  che fanno i conti con la vecchiaia e la paura della morte esorcizzata attraverso l’unica cosa che loro sanno fare: cantare e ascoltare e fare musica. Un film che mi ha commosso, in qualche scena e in quella finale confesso che mi sono venute le lacrime, un film intenso e ben realizzato, da non perdere. Il cinema britannico si attesta sempre coma grande cinema: grandi interpreti, trame complesse e interessanti, ricostruzione fedele delle ambientazioni, storie emotivamente coinvolgenti. Sono questi gli ingredienti di un film unico, intenso e coinvolgente, delicato e duro nello stesso tempo, sto parlando di QUARTET che è un film del 2012 con Maggie Smith (magistrale), Albert Finney, Tom Courtenay ( grandi), Billy Connolly, Pauline Collins ( magnofica) e poi  Sheridan Smith, Michael Gambon, Jumayn Hunter, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Volpe, Eline Powell, Sarah Crowden, Denis Khoroshko, Shola Adewusi, Kent Olesen, Patricia Loveland, Dame Gwyneth Jones, Colin Bradbury. Presentato al Toronto International Film Festival il 9 settembre 2012. È stato il film d'apertura, in prima italiana il 23 novembre 2012, alla 30esima edizione del Torino Film Festival. Circolato, come spesso avviene per i grandi film, molto poco nelle sale italiane. È la trasposizione cinematografica di una pièce teatrale di Ronald Harwood, che 1974 è presidente della Royal Society of Literature,  ha scritto molti saggi e romanzi, ha una laurea ad honorem in Lettere dalla Keele University e gli è stato assegnato il titolo di Ordine dell'Impero Britannico ha sceneggiato film come Il Pianista, L’amore ai tempi del colera, e che qui è anche sceneggiatore. Il film segna il debutto alla regia di Dustin Hoffman all'età di 75 anni. La pièce teatrale QUARTET di Ronald Harwood è andata in scena per la prima volta nel 1999. Presentata da Michael Codron al Yvonne Arnaud Theatre di Guildford, dopo un’anteprima all’Albery Theatre nel West End, era interpretata, tra gli altri, da Alec McCowen nei panni di Reggie, Donald Sinden in quelli di Wilf, Stephanie Cole nel personaggio di Cissy e Angela Thorne in quello di Jean. I toccanti temi dell’arte che dà luce alla vita, delle tensioni e delle angosce dell’invecchiamento, della passione che anima l’universo della musica hanno affascinato il pubblico e l’amico di una vita e compagno di Harwood, l’attore Tom Courtenay. Godere di questo film e tentare di capire, per chi da noi ha la pretesa di fare cinema ( parlo di attori e registi nostrani) come si scelgono le trame, gli interpreti e soprattutto la capacità di raccontare grandi storie.

Franco Cuomo ( a cura di) 

lunedì 24 giugno 2013

Super Movida ieri sera alla spiaggia di Seiano: rissa e poi i coltelli






-------------------------


"Violenza nella notte in quel di Seiano. Nella tarda serata di ieri due gruppi di ragazzi hanno dato vita ad una rissa scaturita, pare, da un commento di troppo su una coetanea. Da lì una violenta

colluttazione con diversi feriti che sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere del vicino nosocomio di Vico Equense per ferite da arma da taglio. Necessario, per sedare il conflitto, l'intervento delle forze dell'ordine."

Cronaca 24/06/2013 
Share on facebook Share on twitter Share on email Share on print Share on gmail Share on stumbleupon
© Copyright STABIACHANNEL.IT - Tutti i diritti riservati

Questa sarebbe la " movida" della spiaggia di Seiano, questo il meglio del meglio della Night Life di Vico Equense. Qualcuno è morto laggiù qualche anno fa, qualcuno si ferisce in risse con coltelli per per apprezzamenti fatti ad una coetanea vissuta come proprietà privata del gruppo adocchiata da un altro gruppo. Il Venerdì sera è un inferno! Regressione storica e culturale alla " guapparia" "ottocentesca. Questo è quello che offre il paese perfettamente omologato con altri posti a grado zero della cultura. Proliferazione di bar e baretti, consumo di alcool , pasticche e cocaina, spesso arrivano già strafatti.Arrivano da Torre, Pompei, Scafati, come cavallette L'anno scorso l'altra spiaggia quella di Vico fu teatro di una sparatoria. Ci sarebbe di cosa parlare e denunciare ma a chi? Al sindaco? Ai gestori dei bar? All'opinione di un paese indifferente. Qui si beve e si mangia solamente!Non c'è niente altro per chi ha 20 anni. Ci si massacra di botte per noia, ubriachezza e buffonate. Nessuno che abbia mai pensato di aprire una sala di registrazione da mettere a disposizione di molti giovani che suonano o uno spazio laboratorio per attività creative: pittura, scultura, arti visive da far utilizzare anche a chi di Vico non è. C'è solo una incredibile povertà un precipitare in un cupio dissolvi in cui sopravvivono solo gli ebeti e i violenti al suono di musica scadente e di partite di pallone vomitate da mega schermi a tutte le ore del giorno e della notte. Ci saranno altre risse, altri maschi violenti che difenderanno le loro giovani donne agghindate come tante pin up cafoncelle e un po' scadenti felici di sentirsi proprietà privata . Birre,pasticche, cocaina,  parlata rozza , e modi violenti, si possono trovare giù Seiano dal venerdì alla domenica ma anche in qualsiasi periferia urbana. Questa è la movida e lo sviluppo dei borghi marinari voluto da chi miopemente continua ad amministrare questi luoghi. Non si va da nessuna parte in questo modo , non c'è nessuna crescita economica non c'è nessun raffinamento delle vite di tutti che potrebbero essere meglio vissute e qualitativamente migliori per tutti, come succede a Praga, Berlino, Copenaghen . Birra, pasticche, cocaina, mohito, pizze, kebab: poi passa qualcuno che guarda qualche altra ed è subito rissa.

Domenica 23 giugno 2013: il mare a Vico Equense. Emergenza ambientale e disastro ecologico



Come VAS ne stiamo parlando da anni e ne parliamo anche d’inverno quando non si fanno i bagni di mare, poi appena arriva l’estate ecco che tutti scoprono che il nostro mare sta morendo e in costiera sorrentina non c’è più nessun richiamo naturalistico per rendere invitante una vacanza nella zona. Il punto è che molto alta è l’inciviltà di chi abita queste zone: i politici e gli amministratori locali, sono solo l’espressione più accreditata di quello che è la gente che abita questi posti. Indifferente, ignava, incolta, egoista, inquinante assolutamente insensibile alla tutela della natura. Sorrento chiude il suo collettore perché gli albergatori vorrebbe avere la pretesa di tenere pulito la loro fettina di mare e così, insieme a S.Agnello, Piano e Meta convertono tutti i liquami bianchi e neri nel collettore di Punta Gradelle ( Scutolo) che scarica in profondità a settecento metri appena dalla costa di Vico Equense, dove i lavori del depuratore iniziati più di dieci anni fa sono inspiegabilmente fermi da anni. Campanilismi mediocri e, appunto, inciviltà e interessi particolaristici.I risultati li vedete dalle foto, questa di domenica 23 giugno, ma il mare è sporchissimo già da tempo: verdastro giallognolo, che emana cattivo odore con residui e rifiuti di ogni genere: L’ARPAC ovvero l’ Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania ( non sorprende  che la Campania sia una delle regioni più inquinate d’Europa sic!), ha redatto il solito Ok di balneabilità per accontentare tutti: per il resto: silenzi, connivenze, spartizioni degli arenili a dubbi concessionari, squali che hanno devastato intere aree di costa e ai quali, la morte del mare non può fregargliene di meno! Questa è la realtà delle cose. Sarò provocatorio: il depuratore va completato, ma il depuratore è un falso problema: qui necessita urgentemente costruire i mattoni per una cultura ambientale forte, con dosi massicce con la divulgazione nelle scuole di etica ambientale e di una teoria dei diritti degli enti non umani ovvero. In paesi molto più civili dei nostri si parla di queste cose già da vent’anni. La Campania fa inorridire per i dati sull’ inquinamento e per le malattie provocate dall’inquinamento! Costituire una carta dei diritti per l’aria che respiriamo, per il mare, per le acque, per gli alberi, così come nel settecento fu già costituita quella dei Diritti per gli uomini. Successivamente colpire il reato ambientale come un reato penale e inasprire le pene per chi scarica siero del latte nei rivi, fogne, residui chimici o per chi abbatte e distrugge intere aree di verde, insomma sollevare la questione ambientale come una questione assolutamente svincolata dalla stupida idea di produttività turistica. Il mare, il verde non vanno tutelati e protetti per meglio fare affari, ma per il loro valore intrinseco e perché questi, sono enti a se stanti, universi di vita e di varietà biologica sulla terra. Finché non si diranno queste cose, non si faranno passi avanti. I lavori del depuratore di Punta Gradelle devono riprendere urgentemente, ma il depuratore, ammettendo che si completi, sarà solo un’ ulteriore pezza a colore ad un problema che è più vasto e che dovrebbe sollecitare le coscienze di tutti e formare quelle dei bambini che genitori incoscienti fanno bagnare in queste acque.

Franco Cuomo V.A.S. Circolo Aequa Vico Equense


mercoledì 19 giugno 2013

Troppi silenzi e troppi dubbi su un concorso a Vico Equense.





Leggo su Positano news “Vico Equense mega concorso sospetti su commissione dal web, silenzio da opposizione e stampa . Basta fare una ricerca sul web e non solo su Positanonews, il giornale della costiera amalfitana e penisola sorrentina, per trovare sospetti di tutti i tipi, sugli ammessi , ai primi posti gli interni, sulla commissione e altro eppure dalle opposizioni ne dalla stampa niente. Silenzio totale, perché? Ne parla solo Positanonews come giornale ma su face book, blog e social network la protesta monta “ Sono andato a leggere l’articolo ma oltre ad una serie di dichiarazioni generiche e commenti anonimi su presunte illegalità non ho trovato nulla. Mi sono allora documentato e qualcosa di sconcertante e poco chiaro – è opinione di che scrive - verrebbe fuori da questo concorso e forse potrebbe essere oggetto di indagini più accurate. Questi i fatti. In base alla Delibera dirigenziale n. 21 del 27 febbraio 2013 si rideterminava la dotazione organica del Comune e si approvava il programma triennale del fabbisogno del personale triennio 2013-2015. A seguito di questa delibera il responsabile del servizio contabile del personale, il signor Arturo Manganaro con una determina n.7 del 1 marzo 2013 prorogava fino al 31 luglio 2013 il contratto a tempo determinato del personale precario, con i nominativi degli interessati pubblicati e menzionati in determina e che quindi si possono leggere. Successivamente, sempre il responsabile Manganaro, con un’altra determina n.10 del 14 marzo 2013 approvava il bando di concorso per la copertura di 6 posti di istruttore direttivo categoria D, posizione economica D1 a tempo indeterminato, di cui, 1 posto riservato al personale interno full time e 5 posti part time al 50%.
Dopo questa data, ovvero dopo il 14 marzo, sono cominciati a circolare esposti e denunce anonimi, molto dettagliati, per la verità, nei quali, oltre a figurare le categorie per il quale era stato bandito il concorso, figuravano anche i nominativi delle persone che – già occupate in uffici comunali con incarichi a termine- avrebbero dovuto occupare quelle categorie, ovvero i possibili vincitori del concorso. Questi esposti, sono stati inviati : alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della funzione pubblica, alla Procura della repubblica di Torre Annunziata, alla Corte dei Conti e ai Consiglieri Comunali di minoranza.
Cinque giorni dopo, il 19 marzo i Consiglieri Comunali di In Movimento per Vico depositavano una interrogazione sulle modalità del bando, il quale bando, dopo l’avvenuta pubblicazione era stato oggetto di chiarimenti, forniti dallo stesso capo del servizio personale sig. Arturo Manganaro. Con una determina n 19 del 4 giugno 2013 lo stesso Manganaro nominava la commissione esaminatrice nelle persone di: Dr. Luigi Salvato, Segretario Generale del Comune di Vico Equense, in qualità di Presidente, Dr.ssa Cristina Fevola esperta area amministrativa, Dr.ssa Bianca Avolio esperta area socio culturale  e il Dr. Diego Capone esperto area informatica, quali componenti . A seguito della circolazione di questi esposti anonimi il 29 aprile 2013  in un deliberato n.11 del  Consiglio Comunale avente ad oggetto: “Comunicazioni” , il Consigliere Dilengite dichiara di aver ricevuto degli esposti anonimi, dai quali però prende le distanze .
Ora, a seguito di tutto quanto descritto, e dopo tutto quello che si sta leggendo sul web, benché generico, ma soprattutto dopo che questi esposti anonimi sono stati depositati in Consiglio Comunale, le domande da farsi sarebbero dovute essere queste: perché non è stato mai preso in considerazione il contenuto dell’interrogazione di In Movimento per Vico, ma , cosa ancora più grave e – a opinione di chi scrive- omissiva : perché gli esposti consegnati dal Consigliere Dilengite sono caduti nell’indifferenza e nel silenzio totale? Un particolare degno di nota che dovrebbe aggiungere ulteriori dubbi e perplessità è che in questa stessa delibera  è riportata anche la dichiarazione del Segretario Generale il quale dichiarava che questi stessi esposti anonimi erano stati presentati anche alla Corte dei Conti e che quest’ultima aveva rimesso la questione al Comune chiedendo chiarimenti ed informazioni in merito, allo stesso Segretario Generale dell’Ente e dunque rinviando la questione ai responsabili comunali.  Questi chiarimenti  sono mai stati dati? Perché nessuno parla di questi esposti acclusi ai verbali del Consiglio Comunale?
Ce ne sono allora di punti oscuri in questo concorso e allora, sarebbe il caso di approfondire proprio partendo da questi silenzi e/o “dimenticanze” poco comprensibili, in più, si potrebbe fare la prova del 9 verificando se i primi in graduatoria combaciano con i nominativi fatti negli esposti anonimi depositati al Comune . Se “casualmente” dovessero combaciare, allora – è opinione di chi scrive- sarebbe il caso di inficiare il concorso e di renderlo nullo perché troppi elementi “casuali” concorrerebbero a farlo sospettare di essere stato truccato a danno dei 450 partecipanti e che intervenissero immediatamente le autorità giudiziarie. In conclusione però vorrei aggiungere una mia personale considerazione: inviare esposti anonimi così dettagliati e tecnicamente costruiti come quelli che sono stati inviati è un esercizio stupido ed omertoso perché non aiuta la legalità. Gli esposti sono partiti dallo stesso Comune, fatti da qualche corvo. Un esposto anonimo resta sempre tale a meno di non fare denuncia contro anonimi. Chi scrive certe cose se ne dovrebbe assumere anche la responsabilità con la propria firma, ma mi rendo conto che se così fosse stato, non ci saremmo trovati a Vico Equense o nel sud Italia o in Italia. In ogni caso è scandaloso che su tutta questa vicenda non sia intervenuto ancora nessuno: il mio consiglio è fare la prova del 9, ovvero del confronto.

Franco Cuomo VAS- Verdi Ambiente e Società


martedì 18 giugno 2013

Il muro del sopruso tra ipocrisia e il silenzio di un'opposizione decorativa




Allora! Questa vergogna sta ancora dove la vedete e ogni giorno centinaia di ragazzi fanno quello che vedete nella foto, rischiando di farsi male. Quel muro sta lì perché dovrebbe dissuadere la gente dallo stazionare in un posto dove c’è un pericolo caduta massi: Ancora una volta l’ipocrisia degli amministratori e il silenzio di una opposizione decorativa  permette un abuso del genere: se quella è una zona caduta massi il divieto dovrebbe valere per tutta la zona che va da sotto la chiesa a sotto la Villetta Paradiso, invece come sempre succede si fanno salve le aree degli stabilimenti privati che gravitano nelle stesse medesime zone, per cui sotto la chiesa che è spiaggia libera cadrebbero i massi, allo Sporting non cadrebbero i massi e subito dopo lo Sporting, ovvero sotto la Villetta Paradiso dove c'è il muro del sopruso ricadrebbero di nuovo i massi e quindi si è eretto quel muro. O si  dice che tutta l'area è pericolosa o si abbatte quelll'abuso che così come sta è diventato estremamente pericoloso. Questo muro va abbattuto e  subito !

LA LINEA BIANCA - MERSENNE ACOUSTIC DUO. 2013







Il Mersenne Acoustic Duo ovvero Giovanni Cinque (voce/chitarra) Luigi Vietri (chitarra solista). L’ultimo loro lavoro La linea Bianca un album denso e corposo che rinvia ad atmosfere folk: sei brani italiani fortemente influenzati da ballate acustiche nordamericane negli accordi e nelle intonazioni vocali di Giovanni Cinque. Mi viene in mente Robert Plant, ma anche la malinconia di una Tracy Chapman, autori che Giovanni Cinque conosce bene insieme a Luigi Vietri, per aver realizzato delle cover  per esecuzione e interpretazioni non hanno niente da invidiare agli originali, Penso a Gallows Pole ( un pezzo mitico per chi scrive) o a Fast Car. La cover band, cioè MAD, composta da più elementi è formata da:Giovanni Cinque (voce e chitarra)Luigi Vietri (chitarra solista)Luca Taurmino (batteria e percussioni)Carmela Persico (violino)Marco D'Amore (basso). Spesso i due gruppi lavorano e si influenzano reciprocamente : gli inediti (il disco è registrato in duo ma loro lo presentano  soltanto suonato in gruppo) ha gli stessi componenti meno Marco D'Amore: infatti il basso è stato sostituito dal contrabbasso di Michele Calvanico. brani di La linea bianca mantenendo fede a questa tradizione, ti precipitano in una poetica delle emozioni, nei quali la quotidianità ovvia dei fatti di tutti i giorni svela i suoi tratti lirici spesso nascosti. E’ la scommessa di di Mersenne Acustic Duo, coinvolgere i sentimenti attraverso una timbrica e un’acustica e sonorità che si portano dietro una tradizione musicale: innovativi si, ma attenti alla scuola di un suono che ha fatto storia. E’ questa la forza e la cifra di Mersenne Acustic Duo/MAD  sia nella versione lirico/acustica che in quella pop rock elettrica . Linea bianca dunque si colloca nella tradizione delle folk songs recuperando spazi ritmici che si muovono tra  malinconie e impegno ambientale e civile. Sono nati cosi brani come a Piedi nudi delicato e poetico: “E cammino a piedi nudi su una linea bianca / che divide una strada e collega un mondo/ed i miei piedi si colorano verdi della terra/la terra che poi è la mia vita ed è infinita” o EcoOnda intenso e col bel video di denuncia che mi ha fatto commuovere per tante cose e per la cadenza di ballata : “cade la pioggia,/non è fredda non è calda e non mi bagna/sono l’essere più anfibio della terra/nuoto e viaggio per mostrarti la mia forza/io sono l’acqua e puoi chiamarmi...” o Lo senti provocatorio e arrabiato. Una bella prova di stile e di rigore per questo due che se cercate su You Tube vi regalerà delle emozioni incredibili attraverso le cover realizzate che vanno da I Police ai Led Zeppelli, a Coldplay. Aver prodotto La Linea Bianca credo che sia stato un atto d’amore che questo duo ha voluto fare alla sua terra e alla sua lingua, ma mi è piaciuto scoprire che, pur cantando in italiano, sono rimasti fedeli al loro suono d’origine, offrendo sonorità con un impatto diverso ma non scontatamente melodico italiano cantautoriale, niente contro questo genere per carità, ma credo che la voce graffiante di Giovanni Cinque e i riff  Luigi Vietri riescano a dare il meglio di sé attraverso la fedeltà ai contesti d’origine che li hanno generati. Bel disco, da ascoltare tutto dall’inizio alla fine ma che, secondo me ascoltato live, regalerà intensità espressive sicuramente uniche e questa è una cosa che dovrò assolutamente fare al più presto.

Franco Cuomo

mercoledì 12 giugno 2013

Inganni e lotte: BOXLANDIA la battaglia è ancora dura e non sempre l'ambiente è vittorioso!

Seiano, parcheggio INGIARC



Il 27 giugno del 2011 i sei sindaci dei Comuni della Penisola Sorrentina:di Vico Equense Gennaro Cinque, di Meta Paolo Trapani, di Piano di Sorrento Giovanni Ruggiero, di Sant’Agnello Gian Michele Orlando, di Massa Lubrense Leone Gargiulo e di Sorrento Giuseppe Cuomo,insieme ai rispettivi assessori al turismo  sottoscrivevano il Codice Morale per lo sviluppo del territorio.  Questo codice doveva essere una  la carta dei diritti e dei doveri morali di quanti hanno la responsabilità di salvaguardare e custodire il paesaggio della Penisola Sorrentina e di quanti, pur non ricoprendo ruoli pubblici o privati di responsabilità intendevano aderire alle linee guida tracciate nel Codice stesso e dunque  contribuire a realizzare le finalità in esso contenute. Questo Codice – tuttora vigente- è una truffa, lo scrissi già due anni fa e lo ripeto e, fu partorito dai Sindaci stessi proprio nel momento di maggiore devastazione territoriale, ovvero proprio quando tutti gli uffici dei loro comuni rilasciavano permessi a costruire parcheggi interrati in tutta la Penisola Sorrentina che sventrarono il paesaggio costiero attraverso lo sradicamento di uliveti e agrumeti storici. Questa cosa, oscena dal punto di vista ambientale soprattutto perché si stava consumando in una zona di rilevante importanza paesaggistica internazionale, fu resa possibile forzando e derogando allo strumento urbanistico di tutela e programmazione per eccellenza  ovvero il P.U.T ( Il Piano Urbanistico Territoriale) attraverso beneplacito della legislazione regionale.   Così, mentre le ruspe sventravano anche in zone non consentite e fino ad allora tutelate, i Sindaci con improvvisata “filosofia ambientale” decisero di partorire questo Codice, perché, grazie alle allora denunce di V.A.S. e W.W.F la devastazione era finita sulla stampa nazionale ed internazionale. La Penisola Sorrentina si era  trasformata in boxlandia, stritolata dal cemento di circa 9000 garage interrati realizzati negli ultimi cinque anni sul territorio tra Vico Equense e Massa Lubrense sventrando gli uliveti e gli agrumeti che avevano reso celebre Sorrento nel mondoIn pratica quei sindaci, molti dei quali gli stessi di ora, si costruivano una facciata di specchiata sensibilità ambientale  impegnandosi attraverso il codice a tutelare l’ambiente ed il paesaggio e a  ricercare costantemente un equilibrio tra le proprie iniziative e le imprescindibili esigenze ambientali, in considerazione dei diritti delle generazioni presenti e future nello stesso tempo autorizzavano gli sventramenti. All’epoca, ciascun firmatario del Codice – tra cui il nostro sindaco Gennaro Cinque -si impegnò, per quanto di propria competenza, e nell’ambito delle proprie funzioni, anche a sostenere l’agricoltura intesa come attività di pubblico interesse a tutela del territorio, del suolo e delle acque. Sono passati appena due anni ma la situazione è peggiorata quel Codice risibile non ha opposto vincoli alle ulteriori devastazioni prodotte, e quei sindaci e quegli uffici tecnici ed urbanistici, continuano a rilasciare permessi a costruire in aree non consentite. Oggi, rispetto ad allora, c’è che, ad affiancare l’azione dei circoli ambientalisti, si è costituito un gruppo di cittadini in un comitato di civiltà che si sta muovendo con incisiva presenza sul territorio, sto parlando di Stop a Boxlandia , mentre la Procura della Repubblica  del Tribunale di Torre Annnunziata  indaga su probabili abusi d’ufficio e su probabili autorizzazioni concesse in difformità dello strumento urbanistico. A Vico Equense, è opinione di che scrive, per lo meno 4 sono i parcheggi illegittimi, ovvero costruiti in zona non idonea: quello dell’ex Cinema Aequa in pieno centro antico e quello di Seiano accanto ad una chiesa di Matteo Bottiglieri architetto e scultore settecentesco, costruiti in zona 2 del P.U.T ovvero Aree di rispetto ambientale e dei tessuti storici, dove, con le opportune tutele si sarebbe potuto pure costruire, ma a patto che i box interrati fossero stati pubblici e non privati come invece sono, mentre gli altri due sono in località Arola e non rispetterebbero la distanza dal locale cimitero.
Rispetto a ciò che è successo sono molto scettico e amareggiato, pur continuando a tenere alta la guardia, troppo è già stato distrutto e ancora permessi a costruire vengono rilasciati. Le recenti sentenze del TAR Campania e l'accelerazione sul fronte "Fondo del Gesù" a Massa Lubrense ci impongono di serrare le fila e riorganizzare il lavoro da farsi nelle prossime settimane, così come pure sta succedendo a Vico Equense relativamente al rischio scomparsa di un altro agrumeto a via Sconduci immediatamente alle spalle delle scuole elementari.. Purtroppo la lotta è impari! Si lotta contro l’indifferenza di buona parte dei cittadini, si lotta contro normative purtroppo volute dal centro sinistra e peggiorate dall’attuale giunta regionale, si lotta contro la scarsa educazione ambientale che dovrebbe essere un insegnamento scolastico al pari delle discipline canoniche importanti. Cosa c'è da fare allora mentre si decide sulla incostituzionalità dell’art.9 della legge regionale 11 del 2001 voluta da Antonio Bassolino? Io ribadisco immediatamente: accertare subito la legittimità o meno di molti di questi box interrati e agire di conseguenza, subito, attraverso la magistratura .

Franco Cuomo V.A.S. Circolo AEQUA Vico Equense   

lunedì 10 giugno 2013

Un cortile dove un tempo c'era tanta gente.


Un cortile dove un tempo c’era tanta gente. Ci vivevano tante famiglie, tutte profondamente legate tra loro, c’era il forno dove si cuoceva il pane e le patate sotto la cenere, la madia dove il pane cresceva,c’era la porcilaia e la stalla, c’erano oche e galline che razzolavano per l’aia – e io avevo paura di entrambe – c’era un gabinetto in comune che nessuno usava più. Sui terrazzi si lavavano le mele e le noci che si lasciavano asciugare al sole. C’era sempre allegria nonostante quelle stanze che si affacciavano sul cortile erano poco più che bui tuguri. Questo cortile è un luogo dell’anima, quelle di mia madre e, di conseguenza è anche un luogo della mia anima. Mamma al mattino si sveglia e dice di volersene tornare a casa sua, vuole tornare lì, in quella casa: vuole tornare dai fratelli che non ci sono più, dalla sorella che neanche c’è più, dalla mamma: Erano 13 di loro e lei è l’unica sopravvissuta, ma non lo sa, o forse si rifiuta di saperlo o forse ha elaborato una sua personale strategia di sopravvivenza. Io non le dico niente: la conforto e accarezzandola i capelli e stringendola a me le rispondo:” domani ti porto e andiamo a trovare tutti”. Lo dice ogni mattina e lo ripete molte volte durante tutta la giornata, nella sua mente che si spegne lentamente ogni giorno un po’ di più lei è convinta che quel posto sia ancora come lo ricorda nella sua percezione di bambina e poi di giovane donna ed è lì che vuole tornare. Un luogo dell’anima e quei posti, nel napoletano e nel casertano una volta si chiamavano proprio “luoghi”: questo di mamma si chiamava “ ‘o luogo ‘e quaranta”, forse perché vi abitavano tantissime famiglie. Io appena posso ci torno, ma che tristezza, che profondo sconforto e malinconia: Non c’è più nessuno, al centro è cresciuto un albero, c’è un silenzio irreale e la casa della nonna ha le finestre murate. L’ultima volta entrai e mi sedetti al centro del cortile sotto l’albero. Chiusi gli occhi e con tutta la forza dell’immaginazione provai ad essere lei, volevo essere un tramite, volevo portarla lì: sentii l’odore della legna bruciata e vidi improvvisamente la gente indaffarata, la nonna sull’uscio, zio Ciccio nella casa di fronte dove abitava la sua fidanzata che poi sposò e Concetta la vicina che dava da mangiare i maiali. Poi ho riaperto gli occhi, e intorno lo stesso silenzio. Così “muoiono le infanzie”, come dice Saramago e nessun ritorno è più possibile e noi non possiamo farci niente se non lasciarci andare nel flusso della vita senza chiedersi perché.

venerdì 7 giugno 2013

Un paese senza una sala cinematografica, dove l’unica cosa che sembra fatta bene è solo organizzare da mangiare .

In questo posto a Vico Equense una volta c'era la sala cinematografica CINE Teatro Aequa

Ho raccolto alcuni commenti sul Vico Equense  Social World Film Festival, la sua terza edizione. Mi hanno detto di una scarsa affluenza, quasi un flop di partecipazione per le rassegne e le pellicole presentate, sicuramente interessanti ma che non hanno attirato molto pubblico. Si registrano presenze solo quando si sa che ci sarà l’attore o l’attrice tal dei tali. Di contro, le manifestazioni culinarie, quella fatta il 2 giugno e quella organizzata in modo molto discutibile alla marina di Seiano, sono state un successone. Organizzate bene a detta di tutti, con un biglietto unico di 15 euro, che consentiva più degustazioni, mentre quella alla spiaggia, il cui ricavato è stato devoluto in beneficenza all’Ospedale Santobono di Napoli, ospedale  per i bambini, ha suscitato polemiche naturalmente non legate alla nobile finalità, né perché si sia mangiato a caro prezzo: 150 euro a persona, ma perché per l’occasione è stata chiusa tutta la via Arcoleo non solo alle auto ma anche ai pedoni. In pratica vi poteva accedere solo chi era in possesso del biglietto per la cena di beneficenza con concerto di Piovani. Un abuso inconcepibile su una strada pubblica per una festa privata, ma a Vico questa è diventata ormai la regola, nel silenzio di tutti, pure  della mitica minoranza consiliare . Partendo da queste due , anzi, tre manifestazioni: il festival del Cinema e le due manifestazioni culinarie mi viene da fare qualche considerazione veloce.
Io credo che l’amore per il cinema non si improvvisi, è qualcosa che si forma con una educazione, un rapporto continuativo, con frequentazioni, come d’altra parte tutto ciò che è legato alla ricezione e al godimento di  manifestazioni artistiche. Bisognerebbe chiedersi intanto perché, in quest’era di streaming film, dove è possibile vedere film gratis, o app di dawnload  veloci dove puoi scaricarti di tutto, perché la gente dovrebbe ancora andare a cinema? Allora, la mia personale opinione è che la gente va al cinema perché prova piacere ad un altro genere di visione, ma soprattutto perché è educata a farlo nel posto giusto.  Il cinema deve poter ricreare una magia che è quella della visione, dell’ascolto, dell’immersione nella storia che si vede scorrere, e,  tutto questo, deve poter avvenire, condizione imprescindibile,  in una sala buia, nel contatto diretto tra spettatore e proiezione: è questa la magia del cinema. E’ questo che lo distingue dalla televisione o dalle fiction televisive, o da un computer,  dove una sta a casa, guarda, mangia, commenta, parla ecc. Vico Equense aveva una bella sala cinematografica, che ora non c’è più e, che nessuno sembra voler più ricostruire, sarebbe stato diverso se questa manifestazione si fosse potuta svolgere nel posto più adatto a farla. Una sala che era non solo cinematografica, ma  che era anche teatro, con tanto di palco dietro il telone e tanto di golfo mistico per l’orchestra. Si, è vero, quella sala poteva  essere restaurata, recuperata, invece è stata demolita quando non si sarebbe dovuto farlo, e tutto questo, per costruire un parcheggio interrato, un parcheggio che, è opinione di chi scrive, non avrebbe ancora l’agibilità, ma è già in funzione da tempo e al momento la parte superiore-  tra dinieghi, silenzi imbarazzanti e varianti - non sembra avere ancora un destino. Forse  un supermercato ma  forse addirittura l’uscita dello stesso parcheggio sotterraneo sulla corso principale della città. Insomma, uno sconcio in pieno centro storico. Ma anche qui il silenzio generale di tutti e soprattutto della sempre mitica minoranza consiliare.  Riguardo al festival sui manifesti ho letto : Sala Loren, Arena Totò e mi sono chiesto dove fossero questi posti, poi  ho subito capito che si trattava della solita sala conferenze della SS.Trinità, con un’acustica pessima, della solita Piazza Kennedy disturbata dal traffico, benché deviato alle spalle del palco. Allora mi chiedo: che senso ha fare un festival cinematografico in un contesto dove nessuno è educato al cinema? In un cotesto che si è mostrato disinteressato e poco attento al cinema e soprattutto in una città che non possiede più una sala cinematografica? Lo vorrei chiedere agli organizzatori del festival, che so giovani e  sicuramente amanti del cinema. Lo chiederei agli ospiti attrici e attori come domanda non provocatoria, ma seria . Se a Vico Equense la cultura trova scarso interesse, mentre tutti mangiano con grande voracità e partecipazione  e sono sempre affollate  le manifestazioni che hanno il cibo per oggetto mi chiedo:perché allora non puntare solo a questo e far diventare questo posto un appuntamento internazionale per la cultura del cibo? Avere il coraggio di fare un scelta:  ammettere che in questo paese si riesce solo a far mangiare e fanno affari solo quelli che fanno da mangiare. Potrebbe essere un punto vincente, cercando però di non chiudere le strade pubbliche.  Fare ristorazione ( il che non mi sembra poco) e puntare su questo solamente.  Vuol dire che si prenderà finalmente atto che a Vico Equense si può solo mangiare, mentre gli altri cittadini, ovvero quelli che hanno altri interessi oltre il cibo,  vuol dire che se ne andranno altrove.


Franco Cuomo

martedì 4 giugno 2013

Un inganno senza precedenti si sta consumando contro le coscienze addormentate di tutti






Ci stanno cadendo tutti: un gigantesco inganno senza precedenti. Assomigliano tutti, nessuno escluso, agli imbonitori dei mercati: le notizie vengono urlate, la parlata si fa veloce, manca solo il dito indice puntato come il vecchio zio Sam per considerare ciò che passa dalla televisione una imposizione forzata, autoritaria, indiscutibile.
Quello che è diventato estraneo agli uomini è la componente umana della cultura, la sua parte più vicina, che dovrebbe sostenerli contro il mondo. Invece gli uomini credendo alla verità dei media fanno causa comune con quel mondo che li abbassa alla condizione più alienata di tutte, l'onnipresenza televisiva li trasforma in cose tra le cose, in consumatori passivi, e tutto questo, per loro sembra un miracolo di conoscenza mentre non è altro che servile ammans mento al potere” ( Th. W. Adorno, Minima Moralia .1951). Qualcuno, soprattutto tra i filosofi nostrani, penso a Cacciari e a Vattimo, hanno sempre avuto un atteggiamento snobistico e liquidatorio verso Adorno, preferendolo ad Heidegger. Ritenevano che Adorno fosse troppo legato alle contingenze del suo tempo storico. A rileggerle oggi alcune pagine del saggio “Minima Moralia”, su cui mi laureai quasi quarant’anni fa, si rimane esterefatti di fronte alle lucidità premonitrice delle interpretazioni del filosofo di Francoforte: “gli uomini credendo alla verità dei media fanno causa comune con quel mondo”.Mai frase è apparsa più veritiera di quello a cui si sta assistendo oggi in Italia.
Il linciaggio mediatico che si è perpetrato e si continua a perpetrare  contro  Grillo e il Movimento 5 Stelle non ha precedenti nella storia dell’informazione stesso trattamento per Antonio Ingroia, presentato come poco più di un demente afasico. Io non entro nel merito delle azioni messe a punto da Grillo e dai parlamentari del M5S, che non ho votato, e di cui per altro si sa pochissimo, tranne aneddoti ridicoleggianti, o nelle dichiarazioni di Antonio Ingroia verso il quale mi sono sentito più vicino, ma mi attengo a ciò che sento tutte le sere- o meglio a ciò che sentivo e vedevo tutte le sere – perché ho deciso di disintossicarmi. Non stupisce la crescente aggressività contro Grillo, propagandata dai media, non stupiscono le percentuali in calo del movimento diffuse e strombazzate, non stupiscono le dichiarazioni volutamente choc del suo leader, non stupisce neanche la crescita di fiducia data a questo governo e ai suoi rappresentanti: come non accorgersi di un mega inganno che si sta perpetrando ai danni della libertà, della democrazia, delle coscienze dei cittadini? L’equiparazione cittadino=telespettatore è compiuta. La politica completamente televisiva ha preso il posto di quella agita nell’aula parlamentare e la gente, dopo aver visto i soliti programmi di infortaitement , in cui le stesse facce aguzzine del potere fanno finta di massacrarsi tutte le sere, credono di prendere parte al gioco democratico: questo è il grande inganno, questa è una grande menzogna , che chi ha ancora cervello per accorgersene, dovrebbe spiegare a tutti. Beppe Grillo dirà anche tante cose sulle quali non si può essere d’accordo, ma su una ha ragioni da vendere, quella di diffidare di questi media stampa e televisione.  
Il fascismo per conto mio è già al potere da tempo nel nostro paese: è al potere con questa televisione che ha distrutto e ridicolizzato un movimento che ha tentato e tenta ancora  una reazione è qualcosa di simile a ciò che accadeva negli anni '70 contro i gruppi extraparlamentari, solo che oggi la televisione è molto più potente di quella di quegli anni e molto più presente nelle vite di tutti. Ciò che questo sistema mafioso/politico/ mediatico mostra tutte le sere di Grillo e 5 Stelle è solo l'aspetto ridicolo, confezionato ad arte, per la platea televisiva dei telespettatori convinti che la televisione stia parlando lacanianamente ( ovvero indiscutibilmente) la verità. Lo voglio ripetere per chi non lo avesse capito: i fascisti senza fez e manganello e mascheramenti e pagliacciate simili occupano già il potere. Il Presidente Napolitano, col suo silenzio, a mia opinione, sembrerebbe voler tacitare gli anni di stragismo e anche le molte schifezze fatte dal PdL, vedi l’occupazione del Palazzo di Giustizia a Milano, mentre molte regioni del sud Italia sono in mano alla malavita organizzata, Campania in testa e la mafia sembrerebbe governare insieme alla politica con la complicità dei media. Che volete ancora più di questo? Ometto per decenza i TG della televisione generalista, ma i Mentana, i Formigli, i Santoro, le Gruber sono inguardabili e inascoltabili.
Nella politica italiana se c'e' davvero qualcuno che assomiglia molto a Mussolini e un Partito che assomiglia molto al Fascismo, questi non sono né Grillo e né il M.5S! Io non mi stupisco più di questa menzogna che stanno facendo credere a tutti, anche a miei carissimi amici che rifiutano di vedere l’inganno! Io sono sconcertato rispetto al fatto che si possa temere  il Movimento 5 Stelle, e non si tema il sistema massonico di Letta 1 e Letta 2, o il patto con la Mafia perpetrato con la  distruzione delle conversazioni nel carcere dell'Ucciardone, dove erano conservati i file delle  intercettazioni del Colle con l’ex ministro Nicola Mancino, registrate nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Ma veramente potete pensare che gente come Fico, Crimi o la Lombardi siano pericolosi per la democrazie, mentre vi sentite tutti più tranquilli  con gente come Letta,  Alfano e Berlusconi?

Franco Cuomo

sabato 1 giugno 2013

STOP BOXALANDIA! OK! Ma nel frattempo denunciamo le illegittimità di tutti i parcheggi già costruiti, molti dei quali attivi senza avere l’agibilità

Il Fondo distrutto a vicoIII Rota a Sorrento



Sabato 1 giugno, presso i saloni del Circolo dei Forestieri di Sorrento sono stato invitato ad una conferenza stampa. Inizialmente, siccome me ne aveva parlato Rosario Fiorentino, ho pensato che fosse stata organizzata dal circolo V.A.S. di Sorrento, era presente infatti anche Guido Pollice Presidente Nazionale dei V.A.S., poi invece sono arrivato lì e al tavolo ho visto una situazione molto varia: Italia Nostra, una consigliera comunale del PD, di Piano di Sorrento, l’avvocato Francesco Saverio Esposito pure di Piano di Sorrento, la senatrice del PD Luisa Bossa e alcuni giovani di cui -  mi scuso con loro- non ricordo i nomi. Il tema della conferenza: STOP BOXLANDIA, ovvero una discussione  sulla possibilità di dichiarare incostituzionale l’art.9 della Legge della regione Campania n.19 del 2001, un articolo che il TAR Campania avrebbe recentemente ulteriormente forzato per aprire ulteriori varchi in materia di tutela paesaggistica e di concessioni per la costruzione di altri parcheggi interrati. Il Circolo V.A.S. di Vico Equense si sta battendo da sempre ( sicuramente 5 anni) nel denunciare gli orribili scempi voluti da una legge che è brutta nei riguardi dell’ambiente, non solo all’art. 9, ma tutta : "Procedure per il rilascio dei permessi di costruire e per l'esercizio di interventi sostitutivi - Individuazione degli interventi edilizi subordinati a denuncia di inizio attività - Approvazione di piani attuativi dello strumento urbanistico generale nei comuni obbligati alla formazione del Programma Pluriennale di Attuazione - Norme in materia di parcheggi pertinenziali ecc." . Una legge che è bene ricordare fu voluta dalla Giunta di Antonio Bassolino e dal centro sinistra. Stamattina, invece delle dichiarazioni di principio e della richiesta di incostituzionalità di questo articolo, che giustamente è stato fatto osservare, travalica le competenze delle regioni in materia di paesaggio, che è oggetto di competenze del Ministero dell’ambiente o comunque statali, avrei preferito ascoltare altri interventi. Interventi concreti e reali su quanto ancora accade e accadrà in costiera. Intanto abbiamo – come circolo VAS inoltrato ben tre lettere al procuratore aggiunto della Repubblica di Torre Annunziata per avere la conferma o meno della battaglia di legittimità, che il circolo sta combattendo relativamente alle concessioni e ai permessi a costruire rilasciati a Vico Equense, mi sarebbe piaciuto sentire gli oratori al tavolo sottolineare con forza che in molti comuni, molti parcheggi interrati sono già attivi senza avere l’agibilità per farlo, che molti di questi ( quasi tutti) non hanno ultimato il progetto che prevedeva il ripristino del verde, che il 16 settembre scorso ( 9 mesi fa)  il Procuratore aggiunto della Repubblica del Tribunale di Torre Annunziata il dr. Raffaele Marino  aveva inoltrato ai comuni inclusi nel P.U.T.  una perentoria richiesta di inviare gli elenchi di tutti i parcheggi interrati con relativa documentazione, affinché fossero sottoposti- per controllarne la conformità e il rispetto della normativa. Ad oggi i VAS non hanno avuto nessuna risposta, e, nella conferenza stampa non ho sentito un solo intervento che andasse nella direzione di tentare di bloccare l’esistente, ovvero tutto quello che BOXLANDIA ha prodotto illegittimamente e tutto quello che la sta facendo funzionare nel dispregio di qualsiasi legge. Sono risposte che i V.A.S. vorrebbero dal Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, sono risposte che i politici non hanno mai fornito, nonostante impegni spesso presi ma poi finiti nel dimenticatoio. Inoltre, voglio ribadire la necessità di alzare la guardia rispetto a certe affermazioni che pure ho sentito in questa conferenza: il P.U.T  uno strumento vecchio che andrebbe rivisto, come se non bastasse quello che questa legge ha già fatto! Oppure la paura di sembrare antimoderni se si difendono gli alberi e la natura, dimenticando che la Costiera Sorrentina un tempo era famosa per i suoi agrumeti profumati in primavera, per le sue terrazze coltivate di ulivi e limoni. Alla fine dell’incontro, la senatrice Luisa Bossa ha promesso pubblicamente di organizzare  un incontro tra le associazioni ambientaliste e il Procuratore capo nel più breve tempo possibile. I VAS, nel frattempo, continueranno fino in fondo a sperare che le autorità dicano se tutti i permessi rilasciati a Vico Equense erano legittimi cosa alla quale a nostro parere, non crediamo. Ci auguriamo che l’incontro possa essere proficuo da questo punto di vista. Tutto il resto, al momento, sono solo buone intenzioni e si sa “ di buone intenzioni sono lastricate le strade dell’inferno”. Fermare l’aggressione è un dovere morale di tutti, ma oggi in Costiera Sorrentina da Vico Equense a Massalubrense  il paesaggio è già stato violentemente brutalizzato e nessuno potrà più riportarlo a ciò che era un tempo! Avrei voluto sentire gli organizzatori denunciare i responsabili oggettivi di tutto questo ovvero : gli amministratori locali, i Sindaci che ancora governano queste zone, in pratica tutti del PdL, invece, come è ormai buona tradizione del pensiero unico ed ecumenico,  ho ascoltato dichiarazioni generiche e anomiche o raffinate dispute di competenze di diritto amministrativo o giurisprudenziali. Nel frattempo i parcheggi interrati vanno avanti in molte zone: a ne sono stati autorizzati altri a Vico:  via Sconduci, mentre ad Arola se ne sta costruendo un altro che – a nostro parere – non rispetta le norme di distanza richiesta dal cimitero locale. Cosa c'è da fare allora mentre si decide sulla incostituzionalità dell’art.9? Molto altro c'è da fare ancora e in primis: accertare subito la legittimità o meno di molto di questi e agire di conseguenza, subito, con gli strumenti che la legge consente di applicare

Franco Cuomo _ Circolo VAS –Vico Equense