martedì 25 giugno 2013

QUARTET, regia di Dustin Hoffman, un film imperdibile che mi ha commosso.





La vita scorre tranquilla a Beecham House, residenza per musicisti e cantanti lirici in pensione, situata in un incantevole angolo nel cuore della campagna inglese. Come di consueto, gli ospiti della casa di riposo trascorrono il loro tempo impegnati nell’esercizio della loro più grande passione, la musica. Il film racconta la storia di quattro musicisti e cantanti d’opera  che fanno i conti con la vecchiaia e la paura della morte esorcizzata attraverso l’unica cosa che loro sanno fare: cantare e ascoltare e fare musica. Un film che mi ha commosso, in qualche scena e in quella finale confesso che mi sono venute le lacrime, un film intenso e ben realizzato, da non perdere. Il cinema britannico si attesta sempre coma grande cinema: grandi interpreti, trame complesse e interessanti, ricostruzione fedele delle ambientazioni, storie emotivamente coinvolgenti. Sono questi gli ingredienti di un film unico, intenso e coinvolgente, delicato e duro nello stesso tempo, sto parlando di QUARTET che è un film del 2012 con Maggie Smith (magistrale), Albert Finney, Tom Courtenay ( grandi), Billy Connolly, Pauline Collins ( magnofica) e poi  Sheridan Smith, Michael Gambon, Jumayn Hunter, Luke Newberry, Trevor Peacock, David Ryall, Michael Volpe, Eline Powell, Sarah Crowden, Denis Khoroshko, Shola Adewusi, Kent Olesen, Patricia Loveland, Dame Gwyneth Jones, Colin Bradbury. Presentato al Toronto International Film Festival il 9 settembre 2012. È stato il film d'apertura, in prima italiana il 23 novembre 2012, alla 30esima edizione del Torino Film Festival. Circolato, come spesso avviene per i grandi film, molto poco nelle sale italiane. È la trasposizione cinematografica di una pièce teatrale di Ronald Harwood, che 1974 è presidente della Royal Society of Literature,  ha scritto molti saggi e romanzi, ha una laurea ad honorem in Lettere dalla Keele University e gli è stato assegnato il titolo di Ordine dell'Impero Britannico ha sceneggiato film come Il Pianista, L’amore ai tempi del colera, e che qui è anche sceneggiatore. Il film segna il debutto alla regia di Dustin Hoffman all'età di 75 anni. La pièce teatrale QUARTET di Ronald Harwood è andata in scena per la prima volta nel 1999. Presentata da Michael Codron al Yvonne Arnaud Theatre di Guildford, dopo un’anteprima all’Albery Theatre nel West End, era interpretata, tra gli altri, da Alec McCowen nei panni di Reggie, Donald Sinden in quelli di Wilf, Stephanie Cole nel personaggio di Cissy e Angela Thorne in quello di Jean. I toccanti temi dell’arte che dà luce alla vita, delle tensioni e delle angosce dell’invecchiamento, della passione che anima l’universo della musica hanno affascinato il pubblico e l’amico di una vita e compagno di Harwood, l’attore Tom Courtenay. Godere di questo film e tentare di capire, per chi da noi ha la pretesa di fare cinema ( parlo di attori e registi nostrani) come si scelgono le trame, gli interpreti e soprattutto la capacità di raccontare grandi storie.

Franco Cuomo ( a cura di) 

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