martedì 20 dicembre 2016

Non sarebbe forse il caso che Andrea Buonocore, Angelo Castellano, Gennaro Cinque, Massimo Trignano spiegassero pubblicamente cosa sta succedendo






L'abuso ormai è diventato la regola. Una volta c'erano i suoli demaniali, ovvero una proprietà collettiva demaniale che per il fatto di appartenere a tutti era fuori commercio. I demani, come precisa l'art. 43 della nostra costituzione, dovrebbero restare in mano pubblica o della comunità. Oggi i litorali sono stati affidati alla gestione comunale che attraverso concessioni stanno consentendo una vera e propria manomissione ad uso privato, ma si può ancora intervenire per fermare tutto questo. Non vorrei dire una inesattezza e la notizia va approfondita, ma potremmo vedere sorgere tra poco, su una gettata di cemento, posta sotto la strada appena subito il primo paramassi dopo il Bikini, un nuovo ristorante sul mare, collocato tra l'altro in una zona ad alto rischio idrogeologico. Mi domando: ma lì, quando ci sono le mareggiate, il mare arriva quasi sulla strada e allora? E allora mi chiedo quali scogliere frangiflutti si costruiranno a pochi metri dal banco di Santacroce se si dovesse realizzare una cosa del genere. La procura da sola non può far fronte a quello che si sta configurando come un vero e proprio saccheggio del territorio. VAS, WWF, da soli non possono sostenere una battaglia che dovrebbe essere fatta da tutti i cittadini. E' di pochi giorni la notizia che nella stessa zona, un abuso che doveva essere demolito, con un escamotage indecente, è stato acquisito al patrimonio comunale, consentendo così a chi ha commesso l'abuso di poterlo ancora utilizzare.400 000 euro buttati per abbattere il mostro di Alimuri per poi ritrovarci un mezzo mostro in un'area bellissima già abbondantemente saccheggiata e deturpata e sicuramente monta la rabbia, quando sui muri che recintano l'area vedi apposte su tavole di pietra le lettere DM, ovvero Demanio Marittimo. Una volta c'erano leggi che vietavano la costruzione vicino al mare: vi dice niente la legge Galasso? Eppoi va chiarita una volta per tutte la questione delle aree demaniali! Eppoi: non sarebbe il caso che Andrea Buonocore, Angelo Castellano, Gennaro Cinque, Massimo Trignano spiegassero pubblicamente cosa sta succedendo e ci dicessero qualcosa anche su quest'altra faccenda del "ristorante riparatore" di una "ingiustizia demolitrice" in zona Bikini se è vera o falsa?
È ancora: le denunce alla procura non posso continuare a farle solo due associazioni!


martedì 13 dicembre 2016

AXIDIE: Al peggio non c'è mai fine! Cabine in muratura. Un progetto una volta bocciato e ora con la Giunta BUONOCORE realizzato: evviva il nuovo corso della bontà



Cabine in muratura alle AXIDIE! Il sindaco della bontà ANDREA BUONOCORE continua l’opera del suo predecessore GENNARO CINQUE, suo assessore, che continua a fare quello che faceva prima cioè il capocantiere su cantieri abusivi sparsi per il territorio ( via Mirto), e con assessori silenti che una volta si dicevano essere di sinistra e sensibili all’ambiente. Una Giunta che lascia passare una cosa del genere e una Commissione edilizia e pure la Soprintendenza, testimoniano solo che il nuovo corso non si è fatto attendere. Cabine che sembrano cappelle cimiteriali: neanche il buon gusto di fare ricerche su materiali ecocompatibili. No, niente di tutto questo e allora giù con ruspe e il solito cemento per completare l’opera su una terra che una volta era di tutti . Questo progetto fu presentato in passato e poi bocciato sia in Commissione Edilizia e sia della Soprintendenza, mi domando quali variazioni siano state apportate in senso” migliorativo” per approvarlo ora? Con questa Giunta BUONOCORE, improvvisamente quello che era stato bocciato prima si sta promuovendo ora, ma soprattutto la boria e il silenzio mascherati da sorrisi e finta disponibilità , per continuare a fare quello che si è sempre fatto in senso peggiorativo sul territorio. Senza voler citare l’Enciclica di Papa Francesco sull’aggressione e sulla speculazione del territorio che è bene comune, specialmente litorali e spiagge né Kant sul concetto di bellezza in natura, quello che vedete in queste foto non lascia dubbi.  E allora mi chiedo? Che cosa dobbiamo vedere più? Ma chi è l'assessore al ramo che ha permesso questa bruttura e il sindaco della bontà che fa? Tace. E perché la Soprintendenza ha approvato ora? Ormai chiunque si sveglia e può fare qualsiasi cosa! Perché non interviene nessuno? Questi lavori si fanno quando non ci sta nessuno, in barba a qualsiasi controllo. Stanno costruendo una piccola cittadella, per la verità sembra un cimitero ed è veramente intollerabile tutto ciò. E voglio dire pure che in questa Giunta BUONOCORE c'è gente che una volta si definiva di sinistra, PDS, DS oggi non lo so più cosa, ammettendo che essere di sinistra oggi rappresenti ancora un valore. Che lo stesso BUONOCORE OGGI RIVENDICA il suo essere PD e che nella COMMISSIONE edilizia ci sono pubblicisti di La Repubblica molto "impegnati" sul fronte ambiente ma che sono sempre assenti quando si tratta di far passare queste schifezze. A pochi metri dal mare non si può fare una colata di cemento simile  Di cosa vogliamo parlare ancora?  Ah si, forse dei nomi delle famiglie abbonate che verranno posti su ogni cabina: per un capella di prestigio a due passi dal mare è il minimo
E siccome queste cose sono state autorizzate allora di certo possiamo dire che fanno proprio SCHIFO !

lunedì 12 dicembre 2016

Perché chi affronta questi temi è definito populista? La falsa coscienza di chi ormai ha affidato la sua ragione ai media main stream

Serge Latouche filosofo
Jurgen Habermas filosofo
Luciano Gallino sociologo
Il dominio apparentemente incontrastato del pensiero neo liberista e mercantilista, la diffusissima idea che tutto si riduca a danaro, il declino inarrestabile del livello culturale anche in settori importanti della società e della generalità dei cittadini, l’indifferenza della gente, gli effetti devastanti della disoccupazione, della distruzione delle risorse naturali, sono alla base del generale beotismo contemporaneo.

Quest post, tanto per spiegare, chiarire, informare; perché ormai qui ognuno dice la sua ad ogni piè sospinto, e ognuno si arroga il diritto di attribuire etichette, a meno che, queste etichette questi qualcuno, non le rivendichino con orgoglio pur trattandosi  di deprimenti  e pericolose derive politiche. 

Disprezzo profondamente la propaganda xenofoba e razzista di Salvini e Meloni , ma pure quella pseudo democratica della Serracchiani o della Boschi, per non parlare del devastante genericismo e ignoranza ( ma questi sono estendibilì a tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari)  dei 5 Stelle. Mi deprime il clima di superficialità teorica che anima i cosiddetti dibattiti televisivi e di rete e mi deprime leggere post insulsi nei quali si irride o disprezza chi vorrebbe affrontare problematiche più ampie, più profonde, in un contesto dove il profondo di oggi sarebbe rintracciabile nell’idiozia di trasmissioni che si fregiano di fare informazione politica: il range va da Rai 3 a La 7

Premessa fatta e necessaria, per dire che a ben vedere, l’errore di fondo del capitalismo che impera oggi, ma che non è diverso da quello dei tempi di Dickens, è che esso funziona sulla base di un meccanismo, tanto necessario agli interessi dello sviluppo, quanto fragile e pericoloso nel suo protrarsi nel tempo. Sto parlando del meccanismo della “crescita illimitata”, di ciò che Marx, ma anche Adam Smith, chiamavano “accumulo del capitale” e che costituisce il nucleo essenziale del pensiero neo liberista che sembra essere l’esercizio praticato con grande disinvoltura nel mondo di oggi da tutti, anche dalla cosiddetta sinistra contemporanea. 

E’ un meccanismo tragico e devastante, perché si disinteressa del fatto fondamentale che il capitale non può crescere senza l’apporto delle risorse  naturali ( che non sono illimitate), del lavoro dell’uomo ( anche se questo sta diventando sempre più immateriale in occidente), ma soprattutto, della redistribuzione della ricchezza, fra tutti i cittadini, un principio che è detto “dell’uguaglianza economica principio propugnato da Marx, ma ripreso anche da molti sociologi e filosofii contemporanei: Gallino, Habermas, Latouche ecc. ma pienamente inscritto anche nella nostra Costituzione, all’art.3,fortunatamente salvata ( si spera) dall’improvvido tentativo renziano e piddino di modificarla. 

Oggi, l’Europa, soprattutto paesi come la Germania e la sua politica monetaria, ci stanno imponendo una totale mercificazione e in questo meccanismo a mio avviso un elemento di resistenza e di lotta è la battaglia per la difesa e la tutela dell’ambiente. 

Una guerra contro il capitalismo a favore della terra. 

Allora, a chi fa le pulci ai molti populismi, senza però cambiare indirizzo e lasciando le reazioni a queste politiche monetarie devastanti in mano di elementi pericolosi, appunto xenofobi, razzisti e in fin dei conti filo capitalistici voglio dire che va denunciata e combattutta e avversata l’ossessiva rincora a dare un prezzo ad ogni cosa. “ Non ci basta ammirare le Dolomitì o l’Etna, vogliamo sapere quando valgono in moneta e quando producono. Ai Musei, alle cattedrali, alle spiagge, alla forza lavoro, alle foreste, ai bambini di una scuola agli ospedali, alle specie animali, appendiamo diligenti il cartellino del prezzo, calcolando il cosiddetto rapporto costi benefici e attraverso queste valutazioni si fa passare l’invincibile argomento che per godere di tutto questo, bisogna privatizzare ospedali, scuole, musei,, cartolarizzare montagne, cementificare litorali, devastare l’ambiente, consegnare ai palazzinari e centri storici, “snellire” e “sveltire” gli strumenti urbanistici e così via” ( S. Settis, Azione popolare. Cittadini per il bene comune, Einaudi, p.178).  

Allora oggi io non sono più europeista, perché questa Europa sta sostenendo tutto questo e a me non sta più bene, non voglio più l’euro perché attraverso questa moneta fittizia, si sta depredando l’ambiente e impoverendo nazioni intere. Credo più che mai che una resistenza a tutto ciò debba essere per forza di cose locale e partire dal basso, dalle reali esigenze di ognuno, ma soprattutto combatterò fino all’ultima parola chi, attraverso discorsi abusati dai sistemi di comunicazione main stream, tenterà di avversare queste argomentazioni relegandole nelle regioni dell’estremismo radicale o dell’utopismo. 


mercoledì 7 dicembre 2016

Su un antico tracciato della “via Minerva” la devastazione di un intervento che oltre ad essere incompatibile e non sostenibile con l’ambiente circostante che è un bene comune, sembrerebbe anche essere abusivo.



I VAS ( Verde Ambiente e Società ) denunciano l’ennesima aggressione selvaggia del territorio di Vico Equense: i lavori, stanno procedendo velocemente sotto la “super visione” dell’assessore tuttofare ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque, già sindaco di questo sfortunato ( dal punto di vista del rispetto delle regole urbanistiche) paese  e interessano un’antichissima mulattiera denominata Via Mirto (anticamente detta Mortula  un toponimo molto comune anche nella zona collinare sorrentina ) una stradina da sempre pedonale che conduce fino al sagrato della chiesa di S. Maria delle Grazie ad Alberi.
Dal vecchio fondo stradale affiorano tracce dell’antica pavimentazione (presumibilmente risultante dall’appropriata combinazione di pietra calcarea, ai margini, e pietra arenaria, al centro) . I lavori edili ancora  in corso d’opera stanno stravolgendo totalmente la morfologia del luogo realizzando di fatto una strada carrabile attraverso l’ampliamento e la cementificazione del tracciato preesistente. Ciò che si vede adesso, oltre la bruttura dei materiali ( il cemento è il materialo più caro a Gennaro Cinque e non ne conosce altri) è la devastazione di un’area che dal punto di vista paesaggistico e ambientale è ricca di flora e di fauna come già è stato ampiamente descritto e denunciato pure dal WWF.
Colpisce l’indifferenza di questa amministrazione comunale, prona alla pratica devastante di un assessore che è peggiore di Attila: dove passa lui non cresce più un filo d’erba. I Vas si chiedono perché il sindaco Andrea Buonocore consente quello che è un vero e proprio intervento di abusivismo. Una strada abusiva che non è prevista nel Piano regolatore, la dove prima c’era una stradina pedonale, un percorso viario che attraversa un ‘area di interesse paesistico e architettonico, dove sopravvivono reperti murari molto interessanti nonché una struttura che parrebbe essere una casa fortificata. Ora rispetto a questi reperti si sta operando nel modo che potete vedere dalla foto ( che completa la denuncia del WWF), ma da vicino, ve lo assicurimo, gli interventi sono molto più aggressivi.
La nuova carreggiata è limitata dall’ennesima ringhiera, come quelle che ormai sono state piazzate sulle strade di tutto il comune dopo l’abbattimento dei muri preesistenti che erano in buone condizioni, questa ringhiera, è fissata con staffe in acciaio o tubolari di ferro, i VAS denunciano questo intervento che cozza brutalmente con il PUT, ma invitano a riflettere sul perché un intervento come questo viene consentito senza che nessuno alzi un dito per fermarlo, in più, ci sarebbero a nostro parere gli estremi per un interessamento da parte della procura della Repubblica, soprattutto per questo proliferare di ringhiere per tutto il territorio.
Sul cantiere non appare nessun cartello che indichi direzioni dei lavori e chi li sta eseguendo e per conto di chi. I VAS ricordano che assessori precedenti, l’avvocato Benedetto Migliaccio, proprio quando era sindaco l’attuale assessore ai Lavori Pubblici Gennaro Cinque, promossero convegni sull’importanza della tutela del paesaggio e delle architetture rurali della nostra zona. Quello a cui stiamo assistendo va in direzione totalmente opposta a tutto questo. Il Comune di Vico Equense è stato dichiarato di notevole interesse paesaggistico e ricade nell’ambito di efficacia del P.U.T. per l’Area Sorrentino-Amalfitana stabilito con la L.R. n. 35/87;  inoltra l’area oggetto dei lavori si trova nei pressi di un rivo in zona classificata dal Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino Regionale Campania Centrale a Pericolosità molto elevata (P4) ed a Rischio elevato (R3) e molto elevato (R4). Tutto questo però non ha fermato l’assessore Gennaro Cinque dal procedere come un caterpillar producendo gli stessi effetti. La Soprintendenza sembrerebbe tacere, né sembrano cogliersi segni o azioni di interventi di tutela su tutta l’area interessata.   
 Visto dunque che non ci sono indicazioni e chiarimenti su tutto il cantiere, i VAS  chiedono alle autorità competenti, carabinieri in primis, qual’ora non fosse già stato fatto, un intervento e una verifica  che accertino la legittimità di tutte le opere realizzate e/o in corso di realizzazione di tutta l’area in oggetto, ritenendo inammissibile il silenzio del sindaco Andrea Buonocore su tutta questa vicenda.
FRANCO CUOMO, Coordinatore del circolo VAS “ Giovanni Esposito” di Vico Equense