Una
lettera su La Repubblica Napoli di ieri,
riportata anche dai mezzi di informazione locali, molto ben documentata e molto chiara nella descrizione,
dei danni ambientali, urbanistici e di traffico veicolare che la Galleria Santa Maria di Pozzano sta
arrecando alla città di Vico Equense. E’ l’ennesimo sfogo che sembrerebbe
cadere nell’indifferenza e nel silenzio. Il centro è letteralmente soffocato
dai gas di scarico e dal rumore per il passaggio di mezzi su gomma molto
pesanti: autobotti che trasportano anche carichi infiammabili e pericolosi,
TIR, autobus da gran turismo che molte volte rimangono bloccati perché non
riescono a fare manovra. E’ già noto poi quello che questa galleria determina
in termini di traffico automobilistico per il tappo nella strettoia ad imbuto
di Seiano e per l’incrociarsi delle auto che dalla spiaggia si immettono sulla
statale sorrentina. Insomma un vero inferno che sta degradando la città di Vico
Equense senza che l’amministrazione comunale, sindaco in testa si attivi per
tentare di risolvere questo disastro previsto ed annunciato già negli anni in
cui la galleria fu progettata nel 1979, dalle opposizioni di allora e
soprattutto dagli ambientalisti di allora. Su tutta questa storia sono state
raccolte – con una petizione popolare – un migliaio di firme, soprattutto di
cittadini di Vico centro, nella quale si chiede al sindaco di far sentire la
sua voce e di prendere posizione chiara e decisa nei confronti dell’ANAS: nella
petizione sostanzialmente si chiede di far transitare i mezzi pesanti, che non
possono transitare in galleria, soltanto di notte, anche se questa soluzione è
un semplice palliativo e in più comporterebbe anche altri disagi ai cittadini
soprattutto quelli che abitano in centro. Già, l’ANAS, l’unica vera
responsabile di questo disastro ambientale ed urbanistico, ma anche di questo
pataracchio di progettazione e realizzazione che ha ingoiato 74 milioni di
euro, contro i 10 milioni previsti. L’ANAS con l’arroganza che gli è propria, (
chi non ricorda le interviste di Milena Gabanelli al suo direttore generale e
le sue risposte su disastri prodotti da viadotti inutili costruiti in Calabria
e Sicilia, su discariche), non batte ciglio e mantiene le sue posizioni, in
più, con una arrogante indifferenza anche sull’altro disastro ambientale
prodotto da uno sfiatatoio dei gas che si producono all’interno del tunnel, l’unico,
in località Bikini. I VAS chiedono la chiusura immediata della galleria di S Maria di
Pozzano in attesa degli adeguamenti che devono necessariamente essere fatti per la
depurazione e in più chiedono l’immediata apertura del vecchio tratto con
uscita allo Scraio, quest’ultimo dovrebbe poter rimanere sempre in funzione
consentendo il traffico in entrambe le direzioni, com’era una volta, e poi
successivamente, ad adeguamenti tecnici ultimati, rimanere aperto solo nella direzione Sorrento
in entrata, mentre nella sola direzione Napoli da Seiano, il percorso dovrebbe essere fatto nella nuova galleria.
Chi dice che questo non si può fare lo dice capziosamente solo per avvalorare
altri disegni e progetti nefasti dell’ANAS, uno tra tanti, l’aberrazione di un
nuovo tunnel che dovrebbe attraversare la montagna di Scutolo e sbucare a Meta
di Sorrento. I VAS ritengono che l’ambiente e l’ecosistema della Penisola
Sorrentina sia ormai irrimediabilmente compromesso, ma, si può ancora fare
qualcosa, attuando queste misure per la gestione minima di un danno dalle
proporzioni incalcolabili.
Franco Cuomo, coordinatore circolo VAS- “Giovanni
Esposito”, Vico Equense
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