Amare la letteratura, amare i libri, promuoverne la diffusione, la crescita e la lettura. Questo è ciò che spinge quelli che - spesso rimettendoci in proprio - organizzano eventi che hanno come oggetto i libri: le famose presentazioni. Su queste potrei cominciare a scriverne oggi e finire l'anno prossimo. L'estate - agosto e settembre - sono i mesi deputati alle presentazioni, le organizzano tutti: gli alberghi, gli stabilimenti balneari, i circoli Rotari e del Tennis, le aziende di cura soggiorno e turismo insomma le presentazioni di libri estive sembrano come le medicine prescritte dal medico: necessarie. Così è tutto un cicaleggiare frivolo o pseudo tale di gente che ruota intorno a personaggi che, personalmente, con molta fatica riesco a definire autori, non faccio citazioni per correttezza, però ne specifico meglio la provenienza : l'anchor man, o l'anchorwoman, il politico in disgrazia, quello resuscitato o in auge, la stellina di cinema, il giornalista di Tg ecc. ecc. Oggi tutta questa gente si fregia di scrivere. Scrivere un libro, soprattutto se si è un politico fa status, che poi non lo legge nessuno, questo non importa. Serve a darsi una allure di cultura cosiddetta alta. Così si presenta di tutto a gente che a stento legge il quotidiano e che frequenta queste manifestazioni solo per trito e banale presenzialismo. Così si va agli incontri per dire di esserci stati ma in realtà nessuno legge niente: ho visto gente che alla fine degli incontri, si defila dal tavolo dove sono impilati i libri, per paura di doverne comprare una copia, preferendo più spesso il bouffet. Siamo il paese dove si legge di meno e si scrive di più . Non voglio polemizzare o forse si, lo voglio anche, ma devo dire che questi eventi e chi li organizza in questo modo, sono così lontani dalla letteratura e dalla promozione della lettura quanto una pulsar lo è dal nostro pianeta. Il più delle volte si presentano libri inutili di gente a cui della scrittura non importa proprio niente, magari se li sono fatti scrivere da abili ghost writer ; eventi spesso organizzati da gente che a stento legge un libro all'anno, insomma delle inutili manifestazioni fatte tanto per dire che si fa cultura . Ho lavorato per vent'anni circa in un settore della Regione Campania che si chiamava Musei e biblioteche , un settore che doveva promuovere il libro, la cultura del libro e l'amore per le biblioteche insieme al mio lavoro di docente universitario. Ora sono in pensione e mi impegno per condividere i miei amori di sempre con persone che amano condividerli. Spendo cifre consistenti per il mio bilancio per acquistare libri: letteratura, saggistica, arte. Il momento più magico di questa esperienza oltre all'aprire il libro e finire in un mondo che mi sta offrendo un altro da me è però quando discuto con qualcun altro delle cose che ho letto, ovvero, quando l'esperienza intima e solitaria della lettura è condivisa con chi coltiva lo stesso piacere: ecco, le presentazioni dovrebbero essere sostanzialmente questo. Così con Pina e Alessandra - con le quali è un piacere parlare di letteratura - e perciò abbiamo deciso di organizzare questi incontri perché tutti e tre amiamo leggere. Certo non abbiamo i Roth, i Musil, i Salinger e a volte toppiamo, ma di certo onestamente siamo animati da un profondo amore per la carta stampata e per le storie che essa contiene. Sulle altre cose che ho visto in giro fino ad ora ho molte riserve a cominciare da manifestazioni come Libri sotto Le stelle organizzato da Le Axidie ma ce ne sono molte altre come queste da Sorrento a Capri a Positano: manifestazioni simili dove solo a leggere gli ospiti invitati si viene presi da un'incredibile pena per la letteratura vera, per gli scrittori autentici e soprattutto per i lettori veri che ormai sono pochissimi per la verità. La letteratura è una cosa molto seria anche quando è divertente e leggera e lo è anche la scrittura e la lettura, dunque da promoter e amante vero di entrambe, nutro sincere diffidenze e riserve su quei guazzabugli estivi che ci vengono proposti e che presentano come scrittori personaggi di una tv di cattivo gusto e politici e attori o attrici. Insomma sarebbe molto meglio essere più seri ed onesti, ne trarrebbero giovamento tutti soprattutto la letteratura. Si dovrebbe andare alle presentazioni e le dovrebbe organizzare
l solo chi i libri li ama veramente e non invece per farsi vedere con le celebrities di turno.
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