giovedì 10 ottobre 2019

IL CONVITATO DI PIETRA



Ultimamente ho letto le interviste fatte al consigliere Giuseppe Aiello all’avvocato Benedetto Migliaccio su Agora’, poi ho letto anche l’ultima fatta a Ciro Maffucci che è entrato a far parte del Consiglio Comunale. Che dire? Con qualche differenza appena sfumata e con quelle meno, rispetto alle finalità e ai compiti di tutti e tre, colgo all’interno delle loro dichiarazioni – rispetto a questa amministrazione e a questo sindaco- una genericità sconcertante, un girare intorno al vero problema di questa città che , nel suo insieme, sembra essere indifferente a questi giri di parole, a questi motteggi, a queste dichiarazioni, tutta schierata come sembra essere dalla parte del “convitato di pietra”, e anche gli stessi intervistati si aggrovigliano con perifrasi, per non dichiarare, se non la sudditanza, per lo meno la non belligeranza con suddetto “convitato”

Già, il convitato di pietra è un’espressione metaforica, piuttosto ricercata, che viene soprattutto utilizzata nel linguaggio giornalistico per indicare una presenza incombente (di persona o cosa), ma allo stesso tempo, invisibile, muta e, conseguentemente, piuttosto inquietante e imprevedibile, conosciuta da tutti, ma da nessuno nominata

Le dichiarazioni di Peppe Aiello che avrebbero dovuto smascherare chissà quali retroscena sulla abdicazione ( finta)   del Presidente del Consiglio Comunale, Massimo Trignano , a leggerle suscitavano a chi scrive una pietosa risatina, l’unica cosa che rimane da fare quando si leggono certe ragioni esibite come veritiere, ma assolutamente inutili per tutta la crisi di questa Giunta, dall’immobilismo del Consiglio Comunale, alla fuga degli assessori, anzi delle assessore.

Sulle intenzioni del consigliere Aiello e sulle sue finalità, preferisco tenere per me quello che realmente penso, sarà interessante vedere la prossima campagna elettorale. Quelle dell’avvocato Migliaccio, relative alla inerzia culturale dell’amministrazione, non me ne voglia l’avvocato, con tutte le sue buone intenzioni, non fanno neanche il solletico a chi invece dovrebbe far qualcosa ma non la fa, perché tutto ripiegato su un’altra serie di attività che vanno da ringhiere, a illuminazione e lavori in corso, a telefonia ecc. ecc.e che mai sembrano terminare

In ultimo ma non ultimo, le buone intenzioni di Ciro Maffucci che al momento, proprio perché arrivato da poco, restano tali, ma anche nella presentazione dei suoi programmi non ho colto il vero problema di questa amministrazione: IL CONVITATO DI PIETRA. Si lui, quello che tutti sanno chi è ma di cui nessun osa parlare pubblicamente nelle interviste, nessuno osa inimicarselo. Quello che fa veramente le scelte per i destini di questa città e che ha stravolto il volto di questo paese ( la vicenda della galleria di Santa Maia a Pozzano e del passaggio dei mezzi pesanti in città, il più vistoso ma non l’unico) , quello che è osannato da questa povera città, i cui cittadini, relativamente ad egli, sembrano essere meno ipocriti dei loro rappresentanti amministrativi, perché lo nominano dovunque: nei bar, nelle strade, nella piazza, su tutta la collina e lo nominano glorificandolo. 

Ecco, e questo lo dico anche alla direttrice di AGORA’, Nancy De Maio al fine di risparmiare a tutti inutili pantomime e carta: ma quand’è che si faranno i conti con la figura dell’assessore ai lavori Pubblici Gennaro Cinque, già sindaco di questa città e nei fatti sembrerebbe esserlo ancora? Con la sua politica, con i suoi interventi? Con le sue scelte? Io me lo chiedo come cittadino che non fa politica attiva, mentre guardo, senza più meravigliarmi, l’inutile e inconsistente opera dei pupi alla quale assistiamo tutti i giorni.

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