domenica 24 luglio 2016

Sei intellettuale, non hai votato e dunque non puoi denunciare niente!



Non ci si meraviglia più di niente. Stamattina, domenica, un mio amico imprenditore, mi ha fermato e mi ha detto: “ la colpa è degli intellettuali di sinistra. Quello che ha scritto sulla marina di Seiano non va proprio bene” . Lui si riferiva al mio ultimo post su due progetti – gli ennesimi – di privatizzazione di spazi pubblici sia acquatici che terrestri. Poi mi ha suggerito di andare a vedere anche che cosa sta succedendo a Faito, dove secondo lui – e gli credo- autonomamente gestori di bar e ristoranti, con concessioni comunali date fatto i comodi loro. Lui insisteva col dire che io – intellettuale di sinistra colpevole- non ho più il diritto di scrivere e di critica, perché alle ultime elezioni non avrei votato al compagine di Maurizio Cinque, di Cambiare si può, permettendo a VICOinvolgiAMO di far vincere Andrea Buonocore ovvero Gennaro Cinque  con uno scarto di 32 voti. Questa storia che chi non vota non ha il diritto di parola, fa parte di un sistema di pensiero molto in voga oggi e che un filosofo tedesco importante avrebbe chiamato “ il gergo dell’autenticità” ( se sono un intellettuale, come dice lui, devo continuare a farlo e dunque se lui è asino e non lo conosce, fa ricerche e se lo va e leggere, poi quello che capisce capisce). Vorrei sottolineare che su quel post, io sono rimasto molto deluso dalle reazioni e dalle voci che come un coro unanime si sono levate a difesa delle attività che si fanno a Marina di Seiano, ma sono rimasto ancora più deluso perché non ho colto nessun interesse in persone che si dicono impegnate politicamente sul territorio. Questi due progetti, che ho richiesto come VAS, che è un’associazione nazionale ambientalista, a mio nome, sono dal mio punto di vista la riprova di una politica clientelare spinta al massimo dal vecchio sindaco Gennaro Cinque – oggi assessore ai lavori pubblici- e applicate servilmente dall’ufficio commercio di questa sventurata città, una politica ancora molto attiva. Ma queste cose però non le ho sentite dire a nessuno: non le hanno dette o scritte le giovani promesse di Cambiare si può, che invece hanno pulito insieme il giardino della SS Trinità con quelli di VICOinvilgiAMO in un afflato retorico a dir poco penoso. Non ho sentito una sola voce  levarsi per valutare la gravità che lo specchio d’acqua davanti  Seiano, sarà d’ora in avanti di una sola persona, “ imprenditore” pure lui : non hanno aperto bocca La Torretta stabilimento balneare che sarà molto penalizzato, non ha aperto bocca Mustafà che pure ha un’attività, non ha aperto bocca la Lega navale Italiana che dovrebbe tra le sue finalità fare anche politica di cittadinanza attiva, e non aperto bocca neanche il “ raffinatissimo” Circolo del tennis, dove questo mio amico imprenditore trascorre l’estate. Ah! Questi imprenditori! Il mondo sembrerebbe esser fatto solo da e per loro, tutti gli altri, un bel calcio nel culo e via!!! Così come non ha aperto bocca nessuno per una stabilimento balneare su una scogliera, con tanto di ristorante e servizi igienici, era un unico spazio rimasto libero, ma si è prontamente provveduto ad assegnarlo ad un altro “imprenditore”: si potrà chiamarlo il solarium sul porto. No queste cose le ha scritte solo questo “colpevole  intellettuale di sinistra” (io poi che detesto l’aggettivo di sinistra), ma queste cose sono argomenti che chi scrive denuncia da anni nel silenzio di una città intera, alla quale queste cose evidentemente stanno bene. E allora stamattina mi son dovuto sorbire la reprimenda dell’”imprenditore” di turno che oltre a ricordarmi che non potevo parlare o scrivere perché non avevo votato per il cambiamento, ovvero per Maurizio Cinque. La verità sapete qual è? E’ che la comunicazione politica presunta tale entra in funzione e reclamizza una verità di cui invece si dovrebbe sospettare ( la pulizia della SS. Trinità fatta tutti insieme appassionatamente per esempio), a causa dell’immediato accordo col collettivo. Lo stato d’animo del gergo è quello che vede nell’esempio edificante la salvezza di tutti, una cosa invece di cui dovremmo imparare a sospettare…ma questa è un’altra storia. 

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