martedì 3 dicembre 2013

ALIMURI: Alla follia non c'è mai fine!


I miei timori, su una ripresa di interesse da parte della stampa su l’ECOmostro di Alimuri, alla fine erano fondati. Leggo da qualche giorno interventi e articoli di stampa su di un ritorno di “idee “ e “progetti” per l’ECOmostro di ALIMURI e sconcerta apprendere che il Comune di Vico Equense e quello di Meta starebbero pensando di raccogliere fondi (europei?) per espropriare l’area, al fine di demolire la struttura e – questa è certamente la notizia che inquieta di più – “ realizzare una maxi - opera di “pubblico interesse”. I VAS, sette anni fa, furono i primi a denunciare l’operazione avallata dall’allora ministro Rutelli, insieme alla Regione Campania e al Comune di Vico Equense e alla famiglia Normale proprietaria dell’immobile, ovvero demolire lo scheletro di cemento e realizzare un complesso di pari volumetria in un’area di Vico Equense e un complesso balneare sul sito dove sorgeva l’ECOmostro dopo aver messo in sicurezza la montagna. Ora, si apprende con sconcerto, che qualcuno, mutatis mutandis, ripropone un disegno che sembrava accantonato definitivamente, ovvero:  che si vuole demolire e realizzare -in un luogo che l’Autorità di Bacino del Sarno -  dichiarò estremamente pericolosa- , una maxi opera di pubblico interesse e che:” La proposta di trovare a breve una soluzione sul gigante di cemento porta la firma di Giuseppe Tito, assessore al bilancio del Comune di Meta che, secondo le indiscrezioni emerse nell’ultimo fine settimana, avrebbe già avviato delle vere e proprie consultazioni con Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, trovando una sponda politica importante per iniziare a lavorare sul caso”. I VAS si chiedono a chi sarà mai venuta un’idea del genere? Mettere in sicurezza un costone a falesie calcaree è quasi impossibile: il costone è perennemente a rischio crolli. Per i VAS l’unica cosa da fare è demolire quello scheletro e vietare l’accesso a tutta la zona prevedendo al massimo una ripiantumazione a macchia mediterrane là dove  essa è possibile e niente  altro! Colpiscono, in questa notizia, la sicumera con la quale si  presenta questa operazione e la baldanza nella dichiarazione di utilizzare fondi europei per la realizzazione di questa “maxi-opera di pubblica utilità” che non si capisce ancora bene cosa potrebbe essere. Per i VAS quella zona è e resta una zona ad altissimo rischio idrogeologico! Prevedere interventi in quell’area è assolutamente da folli! I VAS avverseranno con tutte le forze possibili un disegno del genere così come già fecero per il progetto precedente!


Franco Cuomo – VAS- Vico Equense


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