Con un mio precedente articolo e
volantino i V.A.S., conservando ancora la correttezza politica, allertavano
circa una proposta complessiva di sistemazione di tutta la fascia costiera e
per l’affidamento delle spiagge libere attrezzate”, fatta dai tre consiglieri
di minoranza Scaramellino, Maresca, Starace. Oggi, dopo averne appreso
ulteriori conferme dal quotidiano Metropolis, con titolo cubitale “ Più ristoranti sull’arenile:SOS a Cinque”,
senza mezzi termini dico che si tratta di vero e proprio “inciucio” tra minoranza e maggioranza. “Inciucio” pericoloso che se
attuato stravolgerebbe il PRG ( Piano Regolatore Genereale) e il PUT ( Piano
Urbanistico Territoriale). In pratica, si sta tentando di far passare in
Consiglio Comunale come una qualsiasi delibera una variante vera e propria al
PRG.
Ma con chi si sono confrontati i
tre attivissimi Consiglieri di In Movimento per Vico? Forse solo con gli
operatori economici della Marina di Aequa, a chi è venuta questa “brillante”
idea?
Noi vogliamo pensare che il
passaggio per il Consiglio Comunale voglia dire variante al Piano Regolatore e
variante al Piano Urbanistico Territoriale, perché certamente quello che
propone In Movimento per Vico è in vistosissimo contrasto con questi strumenti
urbanistici. Con il solito ricorso alla scusa dei posti di lavoro si vogliono
forse favorire imprenditori già abbastanza favoriti fino ad ora? Se In
Movimento per Vico vuole resuscitare il devastante piano portuale regionale che
avrebbe dovuto interessare tutta la Marina di Seiano fino a Scutolo lo dica
chiaramente senza infingimenti, perché è ormai chiaro che vuole andare in
questa direzione con questa proposta che sarebbe forse l’ultimo irreparabile
insulto ad una costa già martoriata e imbruttita da interventi anarcoidi e
improvvisati. Così pure per la strada GORI: che si intenderebbe fare di una
strada che è ormai asservita all’impianto di depurazione? Per i V.A.S potrebbe
voler significare soltanto l’accesso a parcheggi e ancora parcheggi in un’area
che invece si sarebbe dovuta preservare e proteggere dall’accesso di auto
private. Ma il segno si supera quando si legge di un referendum che i tre moschettieri vorrebbero sostenere per sottoporre ai cittadini di Vico se demolire o meno la strada del Rivo D'Arco, quell'obbrobrio mostruoso che spacca in due la piana di Seiano e che sarebbe dovuta servire allo smaltimento dei fanghi del depuratore . Qui l'inciucio o, se mi permette, visti i molteplici interessi che gravitano su quella strada, gli inciuci sono davvero troppi. I V.A.S. sostengono che quella strada deve essere demolita perché doveva essere una strada provvisoria di cantiere . L'escamotage che invece i tre moschettieri propongono è il referendum in modo che, i cittadini si accolleranno eventuali utilizzi di un viadotto inutile, loro faranno la figura dei democratici che più democratici non si può e chi farà i lavori e ne seguirà le vicende amministrative, per "aggiustare il mostro", ci farà l'affare. Sono proprio bravi questi tre moschettieri, tanto da essere addirittura più realisti del re. Non stupiscono più operazioni del genere, volte a trovare consensi
facili e facile notorietà, soprattutto quando non si hanno né numeri, né idee
serie per la tutela del territorio e allora si rispolvera sempre l’abusato ed
ormai inutile – vista la crisi- concetto di sviluppo economico del territorio,
manifesta espressione di povertà culturale e di vecchie soluzioni che di
fatto,ci hanno portato dove ci troviamo, cioè nel disastro completo.Per conto mio, per conto del circolo V.A.S. i tre si dovrebbero dimettere subito perchè se queste sono le soluzioni proposte per il bene del paese allora è meglio il nulla.
Mi chiedo cosa fa il Partito
Democratico che, pur non avendo rappresentanza in Consiglio Comunale, dovrebbe
denunciare questo “inciucio” evidente e pericoloso per il territorio, spero che
faccia sentire la sua voce, come pure, quei 2000 e passa grillini che hanno
votato a Vico Equense il M5S: uscite allo scoperto e dite la vostra su
operazioni così discutibili e così vecchie spacciate per nuove.
Franco Cuomo V.A.S.
Penso che sia giunto il momento di un confronto serio e alla pari con tutte le forze politiche che si autodefiniscono alternative alla "destra".
RispondiEliminaIo, personalmente, mi presenterò alla prossima riunione di in Movimento per Vico per provare a capire.
Vorrei che mi venisse spiegato, perchè francamente non ci arrivo proprio, su quali basi economiche e ideologiche un porto viene chiamato approdo turistico e rappresenti una opportunità di rilancio per il territorio.
Verrei capire quale IDEA, VISIONE di paese hanno.
Non è necessario spingersi in altri continenti o nazioni per capire che un porto non serve a una benemerita ceppa: Piano di Sorrento è dotato di un porto, così come C.Mare eppure non vedono un Turista neanche con il binocolo e invece Positano, che non ha il porto, è una meta dal fascino internazionale.
Se si vuole far venire qualche Turista a Vico si deve provare a ri-costruire l'identità di questo paese (ammesso che l'abbia mai avuta) e lo si può fare solo puntando sull'unicità e su un modello-paese alternativo a quello del resto della penisola. Perchè un turista doverebbe scegliere Vico? per trovare un modello simile alla riviera romagnola? trovare una piccola Sorrento?.
Sicuramente tra una copia mal riuscita e l'originale scegliebbero sempre l'originale. Senza considerare le implicazioni ambientali che sarebbero da mettere al primo posto, sempre.
Il porto e tutto il resto appresso? FRANCAMENTE UNA GRAN CAGATA!
MARCO CUOMO
rileggiti il post, ho fatto un'aggiunta, i tre moschettieri sono più realisti del re, ma di questo ormai non avevo dubbi
RispondiEliminal'idea del porto turistico viaggia a fasi alterne da quasi 30 anni. Sembrava superata dalle nuove concezioni urbanistiche tese a valorizzare quanto esiste senza stravolgere l'ambiente. Invece rispunta all'orizzonte, forse ad opera di qualche illuminato architetto ex diessino che mise su foglio un progetto all'uopo spinto dalle smanie moderniste dell'epoca, parliamo degli anni 80... oggi si toglie la polvere a qualcosa di estremamente vecchio, segno che passi avanti non ce ne sono stati.
RispondiEliminaIl pd tace, in un silenzio assordante su vari aspetti, caro Franco. A partire dalla ss Trinità, fino ad arrivare a proposte concrete a fronte di queste assurde baggianate della cosiddetta opposizione. Io vorrei vedere chi oggi scalcia per l'assalto al partito come si pronuncerebbe di fronte a queste situazioni. Mi stupisce il silenzio ugualmente assordante del Dott. Maresca e della di lui consorte rispetto al fatto che nel cda ci siano persone condannate per falso e per abuso con le quali convive tranquillamente una prof a noi nota di Frazioni Unite (anche se qusta lista sembra cancellata in favore del movimento), la quale con una nochalance disarmante un giorno pubblica improperi contro la strada mostro e l'altro avalla il referendum per la possibile salvezza. E che con una faccia tosta incredibile accetta un incarico nel quale lavorerà fianco a fianco con quelli che un tempo definiva suoi nemici giurati politicamente parlando.
Qualcuno chiede, ma era meglio l'altro cda? mi sembra una domanda fuorviante. Nell'altro cda non c'erano persone con processi sulle spalle... risponderei. A parte la storia delle nomine. Mi chiedo anche perchè tanto accanimento sull'accesso all'amministrazione del complesso monumentale. Che devono sopremerci da un edificio che avrebbe solo bisogno di un restauro urgente prima di cadere in pezzi?
Io credo che "si stiano vendendo la ss trinità", e non solo, anche tutto il resto
e il pd tace, come si fosse dissolto nel nulla.