Colazione con Mick Jagger, Nathalie Kuperman,
Del Vecchio Editore
2010 pp. 96, euro 12
Nathalie vive da sola in un appartamento a Parigi. Aspetta
Mick Jagger per la colazione. Lo aspetta dal giorno in cui a otto anni ha subito una violenza sessuale.
Abbandonata dal padre, rimasta sola con la madre, è lei la voce narrante di
Colazione con Mick Jagger: breve romanzo confessione
di Nathalie Kupermann, scrittrice francese, molto nota in
patria, che viene presentata per la prima volta in Italia da Del Vecchio
Editore.
Il corpo sensuale di Mick Jagger, icona del rock degli anni
sessanta, diventa l’oggetto dell’amore di Nathalie, il sostitutivo a tutte le
sue mancanze. Mick a volte appare, altre volte invece non si fa vedere e lascia
Natahalie da sola nella cucina. Lui è il motore dell’evasione. Il primo mattone
di una realtà che Nathalie costruisce attorno a vuoti della sua giornata. Nella
tenerezza di quel rito mattutino – Nathalie si sveglia prima di tutti per
preparare la colazione – si scopre il suo reale bisogno di affetto.
La musica dei Rolling Stones accompagna il racconto. É il
tentativo di evadere il ricordo di una violenza. Ma tutto è ormai compromesso.
Per Natahalie di tredici anni, come per la donna che adesso vive sola in un
appartamento a Parigi e sente che qualcosa l’ha separata da tutto.
Una romanzo intenso e poetico di una scrittrice che indaga fino in fondo le
ferite dell’anima.
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