giovedì 19 settembre 2019

SORRENTOPRIDE



Vorrei scrivere qualcosa sul Pride di Sorrento, ma ogni parola potrebbe essere troppo o troppo poco, e allora mi attengo a ciò che ho visto e a ciò che ho provato, tenendo fuori tutto il personale, perché chi mi conosce , mi conosce da sempre e questo basta e avanza. Comincerò allora col citare Gianluca Paudice  , che ne è stato il protagonista indiscusso insieme a tanti suoi coetanei instancabili fabbricatori di slogan e di idee che si sono dimostrate vincenti, eleganti, mai volgari: “Magnate ‘ o limone” per esempio è stata un’idea fantastica, come immenso è stato il manifesto che citava tutte le possibile esclusioni che si perpetrano ogni giorno nella nostra società, verso i grassi, verso i disabili, verso gli anziani ( di cui sono stato orgogliosamente testimonial). E allora stamattina leggevo un commento di Gianluca “È stato bellissimo, io sono ancora rincoglionito e non ho ancora realizzato, ma abbiamo fatto una piccola rivoluzione, e io sono proprio orgoglioso, mo nce vo!”. Una piccola rivoluzione? No caro Gianluca voi avete fatto quello che nessuno si aspettava potesse accadere nella sonnacchiosa , provinciale e ipocrita costiera sorrentina!  Avete portato un immenso fiume tracimante di giovanissimi e giovani a manifestare per i diritti negati di tutti in una città che ha visto la chiusura ostile dei commercianti, ma anche quella delle istituzioni: il sindaco che non si unisce al corteo, e che si affaccia da un balcone, ribadendo la distanza da tutto quello che c’era in strada; anzi, i sindaci assenti di tutti i comuni, e a poco valgono l esternazioni del presidente del Consiglio di Vico Equense,Massimo Trignano , che mi sembrano sempre strumentali e finalizzate ad una propaganda elettoralistica scadente e questo lo voglio dire a Antonello Sannino, membro della commissione pari opportunità del Comune di Vico Equense ed ex presidente Arcigay Napoli,e del quale, nessun sindaco ha raccolto il suo invito a prendere parte al corteo, meno che mai quello di Vico  . Ma di questi si può benissimo fare a meno e,   lo sottolineo, mi è piaciuta la frase scandita forte e che ho filmato, dalla senatrice del PD, Monica Cirinnà, quando dal multicolore camion apripista del PRIDE ha  più volte  urlato quel  suo “Restate avanguardia”, quasi a voler mettere in guardia da tutte le possibili strumentalizzazioni. Una rivoluzione immensa, caro Gianluca! Quel fiume in piena di giovanissime e giovanissimi, mi ha commosso, già quando dalla stazione di Vico ho visto gruppi  numerosi di  teen agers che aspettavano il treno che li avrebbe portato a Sorrento e ho pensato alla mia stessa età e a come ero io e a come mi sentivo io alla loro età, convinto che esistessi solo io David Bowie e Elton John e meno male che avevo loro, e ho pensato che il mondo nel bene e nel male è andato avanti. Eppoi quel mischiarsi tutti insieme è stato travolgente: famiglie con i bambini, con bandierine arcobaleno, persone anziane , sontuose ed ironiche dragqueen che diventavano tenere con i bambini piccoli, i disabili che ridevano gioiosi insieme ai loro accompagnatori per creare un effetto d’ insieme destabilizzante verso i “benpensanti”,i bigotti. Un effetto destabilizzante verso  gli stessi omosessuali  che discriminano in base al livello di effeminatezza, allo stato sierologico, allo status di immigrato e che hanno votato Salvini ! Quelli che non hanno imparato ancora dal fatto di essere loro stessi oggetto di discriminazioni , quelli che – e ne ho visti e riconosciuti tanti che si tenevano distanti, facendo finta i essere curiosi  e fotografavano sul ciglio della strada, o quelli che non sono venuti per non farsi riconoscere nella loro città, e imoralisti cattivi che si chiedevano,” ma  allora pur chillo è ricchione, pure chella è lesbica?” Non comprendendo bene che ci faceva un padre di famiglia col suo bambino seduto sulle spalle, o Alessia, o Valentina , o Cietta, o Lia o Marco o Giovanni ,o la prof del liceo,o i tanti altri che erano li per testimoniare la solidarietà verso il mondo LGBT, ma anche per ribadire che i diritti non si toccano.  Ecco caro Gianluca, voi avete fatto una grande rivoluzione e io vi ringrazio pubblicamente perché lo meritate: quello che avete fatto è stato un grande esempio di democrazia vera e quando una cosa è vera si riconosce subito. A tutti gli altri dico: “ Magnateve ‘o limone”.     

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