“Gallerie chiuse per
un po’ di pioggia: qualche marchettaro disse “tutto ok” allo slogan di “grande
successo”.
Che squallore.
E pensare che i
Comuni della penisola e di Castellammare si sono dovuti autotassare per la
somma complessiva di 15.000 euro per rimuovere rifiuti e per mettere una pompa
di aspirazione nella zona dove il rivo rischia di esondare. Anche se i lavori
spetterebbero ad altri.
Dissero che in pochi
giorni si sarebbe risolta la situazione evitando chiusure. Balle.
Vergogna.
L’importante però è dare voce agli auguri di Natale ai cittadini e non invece fare casino per questo scempio”
Vergogna.
L’importante però è dare voce agli auguri di Natale ai cittadini e non invece fare casino per questo scempio”
La mia
opinione è che il “casino” non lo
farà nessuno perché siamo inebetiti da una informazione idiota che ha come
scopo quello di rendere tutti idioti. Questa è una premessa che userei come
cappello introduttivo per ogni mio post o scritto sulla nostra vicenda di
contemporanei. Tutte le informazioni, mai come in questa nostra epoca sono
filtrate e fondamentalmente soporifere.
Ho letto il commento virgolettato e in corsivo su FB, e chi lo ha scritto è un giornalista, un bravo giornalista di una testata locale, ma io da un giornalista mi aspetterei un giornalismo di inchiesta, qualcosa che andasse a frugare e sviscerare quelle che fa comodo tacere, quelle verità di cui si sente parlare ma che poi in qualche modo bisognerebbe appunto verificare. Purtroppo così non è in Italia, dove chi fa questa professione o si limita a trascrivere ciò che viene loro detto, diventandone cassa di risonanza, o addirittura si scrive il contrario della verità. Naturalmente con è il caso dell’amico del post che, faticosamente, è un bravo giornalista.
Dunque ho appreso che i comuni costieri e
Castellammare si sarebbero autotassati di circa 15mila euro ciascuno per far
fronte ai lavori di ripristino delle gallerie di Varano e di Privati, ovvero
105mila euro circa. Domande: a chi
sono andati questi soldi? Chi ha eseguito i lavori per la rimessa in funzione
delle due gallerie? Li ha forse presi l’ ANAS? Ma l’ANAS non è in parte
responsabile dell’accaduto? Non sapevano i suoi ingegneri del rivo tombato? E
che i corsi d’acqua non andrebbero mai coperti perché prima o poi l’acqua si
riprenderà la sua strada? E non sapevano i funzionari comunali di Castellammare
che le tubature che hanno detto ostruite del rivo Calcarella da una strozzatura
erano invece piene di materiale di una discarica nelle vicinanze e anche piene
di materiale di risulta perché nelle immediate vicinanze si sarebbe dovuta
edificare una costruzione?
Sono domande sulle
quali voglio sperare stia facendo chiarezza la Procura della Repubblica. Ecco, dovrebbero essere queste le domande che
dovrebbero rimbalzare su tutti i giornali e telegiornali del nostro paese,
e, la mia opinione è che dovrebbero essere solo domande retoriche perché nei fatti sappiamo chi ostruiva il rivo Calcarella
con il materiale di risulta, e sappiamo pure chi non lo puliva, e sappiamo pure
chi lo ha tombato, come sappiamo anche chi ha sbagliato i calcoli d’altezza
della galleria di Seiano, per cui gli autocarri superiori ad un certo
tonnellaggio e con materiali infiammabili devono passare per il centro di Vico.
Ecco, noi sappiamo
tutte queste cose ma facciamo finta di non saperlo,e i giornali locali e non e
i telegiornali locali e non parlano d’altro e noi affidiamo tutto alla
magistratura, già pesantemente oberata da una mole immensa di inchieste, perché
in Italia, specie al Sud è così che si fa. Si aprono inchieste su quelli che
sarebbero reati ambientali, laddove dell’ambiente non frega a nessuno, ragion
per cui, si fa passare tempo, eppoi si fanno lavori che il più delle volte
risultano inutili perché nessuno ne controlla l’esecuzione, così si potranno
rifare un’altra volta e poi ancora e poi di nuovo ancora, così si pagano e
foraggiano imprese di amici degli amici. Nel frattempo, nel paese Italia e qui
da noi nel sud di una cosiddetta turistica zona sorrentina, si chiudono due gallerie che sono l’unica via di accesso più o
meno agevolmente percorribile, per raggiungere la penisola sorrentina e si
scaraventato centinaia di migliaia di persone in un inferno di traffico urbano
alla prima pioggia. Già,è così che ora succede, dopo l’allagamento della prima
galleria e dopo aver “scoperto” che il rivo Calacarella esondava perché
ostruito, nella galleria facendolo diventare un nero Stige sotterraneo per la
gioia di migliaia di pantegane impazzite.
Si perché alla prima
“ allerta meteo “, perché oggi le
piogge e le nevicate di quelli che fino a qualche anno fa erano normali
fenomeni atmosferici di stagione, si chiamano allerte meteo, e poi ci sono gli
stati di emergenza e poi le protezioni civili, tutte cose di cui la mia
generazione ha fatto a meno, come anche quelle precedenti .
Invece oggi si sente
parlare solo di questo in apertura di telegiornali e, se per fortuna o sfortuna
d’inverno non abbiamo la neve, che è normale pure quella parliamo in apertura
di tg, di quella in Pensylvania, così siamo inondati di scenari apocalittici,
di inondazioni nelle Filippine durante i monsoni, di neve sulla costa est degli
Stati Uniti a dicembre e gennaio, cioè di cose che sono sempre accadute.
Allora ecco scattare le emergenze meteo
nazionali, gli stati di emergenza e, udite udite la famigerate “bombe d’acqua”, poi subito dopo arriva
l’influenza che ha fatto due morti ( due) in Germania e in Italia un milione di
persone ( su sessanta milioni) in prevalenza bambini, ovvero una cosa normale
pure questa ma descritta come qualcosa di catastrofico: ma di cosa parlerebbero
mai altrimenti altrimenti i tg?
Certo nessun
telegiornale o giornale, se si eccettuano pochissimi programmi tematici, ci
parlerà della rapina ambientale fatta da
delinquenti spesso in giacca e cravatta che ormai stanno in uffici di enti, in
amministrazioni pubbliche che provocano, alimentano e gestiscono questo stato
di cose.
In questo modo, con
quello che succede, il nostro territorio, così com’è, è la degna
rappresentazione di ciò che siamo, ovvero: la più plateale manifestazione del
connubio diabolico di affari, politica e corruzione e di anni e anni di silenzi
e connivenze colpevoli.
Ecco perché le due
gallerie oggi su chiudono alla prima pioggia invernale, ma mai che qualcuno
facesse i nomi e cognomi dei responsabili di tutto questo.