mercoledì 29 novembre 2017

IL SINDACO ANDREA BUONOCORE DI VICO EQUENSE: "E' QUI LA FESTA?,SI E' QUI" !




Il sindaco Buonocore di Vico Equense, ovvero: il sindaco di “è qui la festa?“ e lui, sicuramente risponderebbe, “ si è qui! Accorrete tutti nel paese di Bengodi” , convinto del suo ruolo, con fascia tricolore su ventre importante e con parlata da alto prelato, dove i concetti sfuggono, ma la retorica giganteggia, svolge il suo compito di alta rappresentanza, gongolandosi come una madre badessa nel vedere i suoi concittadini gioire a cotanti ludi . Eh si! Questo è il suo lavoro che consiste principalmente nell’ organizzare o coordinare sagre, partecipare a feste, eventi, pure a quella dell'Unità, che è notoriamente una festa inutile e minore, luci suoni e colori, festival  di cinema. Si va dal provolone del monaco, alla pista di ghiaccio del Natale  simil americano che sta per pioverci addosso nei prossimi giorni in città. Organizzato con dovizia di particolari, dal programma alle luci e agli addobbi  natalizi. Lui saltella come una farfallona impazzita, circondato dai fidi accompagnatori ai quali ammansisce rimproveri o carezze, non curante di chi vorrebbe qualche notizia meno festaiola, da incontri con chef stellati, a feste della pizza, a festa Vico, insomma, da dicembre a giugno il paesello è un pullulare di iniziative festaiole, e lui non si ferma mai e neppure le feste. Ci si ferma solo a luglio un poco, poi si ricomincia ad agosto e settembre con le sagre e si arriva di nuovo a Natale, forse le luci sarebbe il caso di mantenerle tutto l’anno per rafforzare cotanto sfarzo quasi a parafrasare la vecchia canzone Balocchi e profumi: “Tutta sfolgorante e' la cittadina, tra lo sfolgorio di quei lumi”. Ecco, lui vive per tutto questo, se qualcuno accenna ad una critica, a qualche domanda tipo: “sindaco ma i lavori iniziati a febbraio 2017 sul ponte di Seiano  quando saranno ultimati?” oppure: “ sindaco, ma cosa sta succedendo a Faito?”, o ancora “ sindaco ma l’abusivismo in collina, i rivi tombati diventati parcheggi ?” Lui sbotta altezzoso e risentito che lui ha troppo da fare! Che è un   figlio del popolo!  Che è nato in una greppia (come Gesù), che lui conosce la povera gente e ne interpreta i desideri! Che chi fa queste domande vuole solo denigrarlo agli occhi del paese, sempre tutto illuminato (le luci erano una passione anche del sindaco precedente che ha illuminato anche selve e boschi ) e quelle luci servono proprio a manifestare chi è “ il vero lume tra le ombre”,non quello dell’abate Perrucci, ma Lui , l’unico  uomo buono che questo paese abbia mai avuto,  mentre chi non resta abbagliato da tante mirabilie è solo un figlio delle tenebre e merita di essere sprofondato nell’abisso. Eh si! Le sue metafore sono sempre religiose: bene e male, reprobi e peccatori e anime salve, angeli e demoni. Non c’è scampo, nel frattempo tra aneliti di santità e misticismi ecclesiali  coltiva con grande alacrità  l’Edoné (Hedoné ) e allora lui è già pronto con fascia tricolore e vestito scuro per aprire e accompagnare: Presepi artistici, enogastronomia, concerti animazione, artisti da strada, mercatini, villaggi di babbi Natale, e dal dal 30 novembre 2017, data importante perché si accendono le luci di Natale al 7 gennaio 2018 sarà tutto un tripudio e un gaudio magno, e rilasciando interviste ad un notissimo giornalista locale dice. “non abbiamo voluto rinunciare a un programma importante. Spettacoli, concerti, notte bianca, tombolate e tanto altro, per regalare ai vicani e ai tanti visitatori che vivranno con noi le feste, un programma completo e integrato che tenga dentro la magia del Natale, l’animazione cittadina e commerciale e la conoscenza della nostra storia”. Che che la festa abbia inizio!



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