1 GENNAIO 2013 .Bah! ogni anno è
sempre uguale e se avessimo più sensibilità , capiremmo che apparteniamo ad un tempo
ciclico e non lineare e che i greci e prima di loro gli indiani, stavano molto
più avanti di noi che ci crediamo onnipotenti, solo perché abbiamo una
tecnologia diversa dalla loro. I botti, i balli e la nostra disperata paura di
essere inghiottiti dal niente. Mi assale sempre una voglia di silenzio,
silenzio assoluto e, invece, eccomi a correre come tutti gli altri, a comprare
piatti rossi e candele dorate a dire auguri a tutti a scambiarci baci veloci e senza intensità emotiva,
a intossicarmi di carboidrati e zuccheri
in eccesso e, alla fine urlare come un ossesso davanti ad una eiaculazione di
spumante con tanto di botto. Il fatto è, che la maggior parte degli uomini ogni
mattina aspetta una lettera: Il fatto che non arrivi o contenga notizie non
belle vale per la maggior parte della gente comune come me e come tanti altri:
Di solito più il destinatario è ricco più le notizie sono buone, così va il
mondo. E allora tutti a sperare che arrivino lettere cariche di speranze e
cariche di belle notizie. Sarebbe molto più semplice se riuscissimo a dare il giusto
peso alle cose e godere dell’essenziale, come fanno i vecchi o, come appunto
facevano i greci: il tepore di una bella giornata, la contemplazione del mare,
una passeggiata o un caffè con un amico, un tranquillo pomeriggio di silenzio
con mia madre, io che leggo e lei che
legge. Insomma piccole cose quotidiane senza grandi e ingannevoli attese. Invece
domani di nuovo di corsa, in corsa verso gli autoinganni del fare. Ah!
Contemplazione ci vorrebbe e, appunto, tanto silenzio, invece urliamo, dichiariamo,
ci affanniamo. Propongo per questo anno uguale agli altri tutto quello che
puntualmente non riesco a fare ad essere o a praticare : distacco, quiete,
meditazione, dieta, esercizio fisico, amabilità, ascoltare musica, come sto facendo
ora, col sole che entra nella stanza grande e lo fa solo in questo periodo dell’anno.
Insomma, solo se comprendessimo che tutto è sempre identico a se stesso, ma mai
uguale, forse potremmo risparmiarci
inutili affanni e soprattutto inutili illusioni e, nello stesso tempo
potremmo far sparire dalle nostre vite tutti i venditori di fumo, tutti gli
imbonitori. I tanti ciarlatani che promettono salvezza o cambiamenti e la
smetteremmo finalmente di essere logorati da troppa tecnica e affamati di vita
vera, vivremo con emozione purissima di adolescenti il ritorno della carne e
del vino al posto di liofilizzati e gazzosa. Insommma ancora una volta tradisco
il mio inizio, mi ero ripromesso il silenzio e invece scrivo. Come i greci
insegnavano, la conoscenza è reminiscenza, così la filosofia moderna ci insegnerà
che tutta la vita è una ripresa. Ripresa e reminiscenza rappresentano lo stesso
movimento ma in direzione opposta,
perché ciò che si ricorda è stato, ossia si riprende retrocedendo, mentre
la falsa ripresa è un ricordare procedendo.
Perciò la ripresa, ammesso che sia possibile, rende l'uomo infelice,
mentre la reminiscenza lo rende felice, a condizione però che l'uomo si dia tempo per vivere e non cominci appena
nato a trovare un pretesto per riandarsene, magari con la scusa di aver dimenticato qualcosa, rincorrendo le
illusioni. Il solo amore felice è l'amore-ricordo. Scusate sto divagando. Il
concerto di capodanno è finito, mamma è andata a riposare. C’è silenzio in
casa, il sole sta scendendo, la televisione a volume quasi zero trasmette un
cartone animato, sta finendo il primo giorno del 2013 o il milionesimo giorno
dell’eternità?
Franco Cuomo
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