Vorrei lanciare un allarme per quello
che sembrerebbe essere un sicuro attentato ad una delle aree marine più ricche
e variegate, dal punto di vista di flora e di fauna, del Mediterraneo, sto
parlando del banco di Santa Croce. Nel giugno 1993,
su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile
con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. La zona quindi è vietata, nel raggio di 300 metri a qualsiasi
attività di pesca, sia professionale sia sportiva. Con la recente cessione del
demanio marittimo alle Provincie e quindi ai comuni interessati, l’Associazione
Marevivo insieme al Comune di Vico Equense, hanno dato vita ad un progetto
denominato “Oasi blu”. Già l’anno scorso allertai tutti le associazioni e i
soggetti politici di questa iniziativa che nelle intenzioni dice di voler
istituire un’oasi per tutelare e monitorare l’area del Banco di Santa Croce.
L’idea che sottenderebbe il progetto dovrebbe essere quella di effettuare tutte
le operazioni di tutela e monitoraggio con la divisione sub dell’Associazione
Marevivo, in collaborazione con la Protezione Civile e i gruppi di volontari locali,
ma anche tramite l’uso di telecamere webcam, per controllare infrazioni ai
divieti. Nei fatti però – è opinione di chi scrive - il progetto, potrebbe
diventare l’ennesimo affare per qualche imprenditore della zona: è notizia
riportata dalla stampa locale che di recente è stato presentata una proposta da
un privato per realizzarvi un allevamento di cozze ed ostriche. L’iniziativa
avrebbe dovuto affiancare quella di un noto esperto di biologia marina
Professor Gianfranco Fiorito che vorrebbe realizzare un’area per lo studio di
cefalopodi (polpi e seppie) nel sito protetto. L’amministrazione avrebbe detto
no all’allevamento di cozze, ma sembrerebbe intenzionata ad appoggiare quello
di polpi e calamari. Sembrerebbe prevalere ancora una volta l’interesse privato
volto allo sfruttamento di un’area che è patrimonio naturale di tutti, mentre
l’incultura e la rozza faciloneria di chi ci amministra, contrabbandata per
spirito di iniziativa, potrebbe trasformare quell’area in un vivaio per il
pescato fresco di qualche ristoratore nelle immediate vicinanze, portando
lentamente alla distruzione una delle aree più ricche biologicamente e
naturalisticamente parlando del nostro mare: stupisce il silenzio di Marevivo rispetto a queste operazioni. So di una iniziativa/ evento
denominata Eco onda, nella quale tre giovani nuotatori metteranno in gioco le
loro energie fisiche per una maratona del mare della durata di cinque giorni
per porre all’attenzione dei media nazionali la necessità di una tutela del
nostro mare. Come coordinatore dei V.A.S. sottopongo quindi a loro in primis e
poi al WWF, a Legambiente a Italia Nostra ed a tutti i soggetti che hanno a
cuore le sorti del nostro ambiente di tenere alta la guardia ma soprattutto di
organizzarci al più presto per manifestare concretamente contro quest'ennesimo scempio naturale
annunciato.
Franco Cuomo - V.A.S. – Vico
Equense
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