giovedì 31 maggio 2012

ALLARME BANCO DI SANTA CROCE!



Vorrei lanciare un allarme per quello che sembrerebbe essere un sicuro attentato ad una delle aree marine più ricche e variegate, dal punto di vista di flora e di fauna, del Mediterraneo, sto parlando del banco di Santa Croce. Nel giugno 1993, su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. La zona  quindi è vietata, nel raggio di 300 metri a qualsiasi attività di pesca, sia professionale sia sportiva. Con la recente cessione del demanio marittimo alle Provincie e quindi ai comuni interessati, l’Associazione Marevivo insieme al Comune di Vico Equense, hanno dato vita ad un progetto denominato “Oasi blu”. Già l’anno scorso allertai tutti le associazioni e i soggetti politici di questa iniziativa che nelle intenzioni dice di voler istituire un’oasi per tutelare e monitorare l’area del Banco di Santa Croce. L’idea che sottenderebbe il progetto dovrebbe essere quella di effettuare tutte le operazioni di tutela e monitoraggio con la divisione sub dell’Associazione Marevivo, in collaborazione con la Protezione Civile e i gruppi di volontari locali, ma anche tramite l’uso di telecamere webcam, per controllare infrazioni ai divieti. Nei fatti però – è opinione di chi scrive - il progetto, potrebbe diventare l’ennesimo affare per qualche imprenditore della zona: è notizia riportata dalla stampa locale che di recente è stato presentata una proposta da un privato per realizzarvi un allevamento di cozze ed ostriche. L’iniziativa avrebbe dovuto affiancare quella di un noto esperto di biologia marina Professor Gianfranco Fiorito che vorrebbe realizzare un’area per lo studio di cefalopodi (polpi e seppie) nel sito protetto. L’amministrazione avrebbe detto no all’allevamento di cozze, ma sembrerebbe intenzionata ad appoggiare quello di polpi e calamari. Sembrerebbe prevalere ancora una volta l’interesse privato volto allo sfruttamento di un’area che è patrimonio naturale di tutti, mentre l’incultura e la rozza faciloneria di chi ci amministra, contrabbandata per spirito di iniziativa, potrebbe trasformare quell’area in un vivaio per il pescato fresco di qualche ristoratore nelle immediate vicinanze, portando lentamente alla distruzione una delle aree più ricche biologicamente e naturalisticamente parlando del nostro mare: stupisce il silenzio di Marevivo rispetto a queste operazioni. So di una iniziativa/ evento denominata Eco onda, nella quale tre giovani nuotatori metteranno in gioco le loro energie fisiche per una maratona del mare della durata di cinque giorni per porre all’attenzione dei media nazionali la necessità di una tutela del nostro mare. Come coordinatore dei V.A.S. sottopongo quindi a loro in primis e poi al WWF, a Legambiente a Italia Nostra ed a tutti i soggetti che hanno a cuore le sorti del nostro ambiente di tenere alta la guardia ma soprattutto di organizzarci al più presto per manifestare concretamente contro  quest'ennesimo scempio naturale annunciato.
Franco Cuomo - V.A.S. – Vico Equense

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