venerdì 11 maggio 2012

Il Social World Film Festival a Vico Equense




Non ho seguito il Social World Film Festival, non l’ho seguito perché i tempi delle iniziative non si conciliavano con i miei, ma anche perché non mi sono sentito interessato alla manifestazione. Addirittura mi sono detto: “Franco stai invecchiando, a te che piace il cinema, non ti sollecita neanche una opportunità simile nel tuo paese”. In effetti a me il cinema piace moltissimo, spesso ci vado anche da solo se mi interessa un film, ma a questo festival non mi sono proprio avvicinato. Le cose che fa questa amministrazione mi lasciano indifferente, se non sono distruttive e questa non lo era, quindi è prevalsa l’indifferenza. Poi in un paese che ha permesso lo smantellamento dell’unica sala cinematografica – anche quando il progetto per l’ennesimo parcheggio interrato- non prevedeva lo smantellamento, senza ricostruirne un’altra ci si fregia di fare un festival del cinema, insomma, l’ho trovato contraddittorio. Dunque non ho visto questo festival osannato, per la verità, anche da persone che non sono schierate con l’amministrazione, però ho chiesto a un mio giovane amico, intellettuale e cinefilo, se mi voleva scrivere qualcosa su questo festival e lui mi ha risposto che addirittura ha inviato una lettera all’organizzazione per dire la sua sulla manifestazione, ho chiesto se me la faceva leggere. L’ho letta e gli ho chiesto se la potevo publicare, lui mi ha risposto di si: eccola.

o    Salve,
mi chiamo Vincenzo, ho 27 anni, e sono un normale cittadino di Vico Equense, e come avrete capito non sono per niente contento di questo festival per pochi semplicissimi motivi: questo Festival è fatto irrimediabilmente male.
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Prima di tutto, non vedo perché ambientare la manifestazione in Piazza Kennedy, bloccando la circolazione di una cittadina già rovinata dal traffico.
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Penso che per prima cosa si debba pensare alla comodità dei cittadini e dei turisti, e se si può evitare di chiudere il centro alle macchine e ai pullman, allora si DEVE evitare di farlo.
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Seconda cosa: la pochezza degli ospiti presenti, non pretendo che facciate venire Peter Jackson e Nicole Kidman, ma Franco Oppini, la Romanoff, e Lorenzo Flaherty per quanto li rispetti, sono personaggi televisivi di serie B, non sono attori cinematografici e non credo abbiano molto da dire e fare per il cinema italiano, su Siani non voglio nemmeno esprimermi, è solo un comico di piazza che sta attraversando un momento d'oro passeggero, e di cui presto ci dimenticheremo.
Bastava a mio parere racimolare un solo attore o regista, dico uno importante a livello internazionale, dato che l’evento si fregia del titolo di WORLD festival.
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Terzo punto: chiunque sia stato a gestire questo festival temo che non lo abbia saputo gestire, infatti è la seconda sera che dopo un'ora di iniziale sobrietà, si lanciano tutte le buone intenzioni per aria e ci si mette a suonare a TUTTO VOLUME tarantelle e canzoni napoletane. Non m'interessa se per mezzanotte la discoteca all'aperto finisce, se ho scelto di stare a casa e non andare alla manifestazione, non mi si può imporre di ascoltare un raffazzonato piano bar di un cantante stonato, ed oltretutto, cosa centra questo col cinema? Mentre vi scrivo c'è in sottofondo,che va avanti da ben due ore, un TUNZ TUNZ TUNZ da balera che credo non centri nulla con un Festival cinematografico, a parte farci apparire cafoni e provinciali.
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Quarto e ultimo punto: la banalità dei film in programmazione, siamo a un festival che si chiama Social World e i titoli di richiamo sono Benvenuti al Nord e Fortapasc? L'ultimo è un bel film, ma vecchio di ben tre anni, e che ormai conoscono tutti.
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E poi Benvenuti al Nord e Mozzarella Stories sono film che trovo strettamente legati alla regione Campania, non a un 'Social World'.
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Insomma avete provato che per l'ennesima volta, non si può fare niente che non sia provinciale e da sagra di paese in questo paese.
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Tra discoteche all'aperto, O' Sole Mio, traffico bloccato, film napoletani di dubbia arte, spero che questa sia l'ultima edizione di questo Social WORLD film festival. Un vicano deluso e infastidito.
Vincenzo Rocco De Santis


11 commenti:

  1. Caro franco, il fatto che non abbiamo un cinema è una contraddizione, ma nulla ha a che vedere col festival programmato a Vico. Che andava seguito secondo me come evento culturale di un certo spessore, anche per i temi trattati. Nessuno ha osannato, chi ha partecipato si è divertito, se ama il cinema. Ma la risposta più completa la voglio dare al tuo amico cinofilo e intellettuale la cui analisi mi sembra intrisa di un provincialismo e di una retorica vuoti, visto che non ha partecipato e parla a pelle, senza costrutto.
    Il festival è stato una presentazione, innenzitutto, di cortometraggi a sfondo sociale. Fatta da giovani attori, registi, tecnici della fotografia e del montaggio, intorno ai quali circola poco danaro e per forza di cose sono poco glamour. Avrebbero stonato i personaggi famosi, costosi ospiti di altre kermess, che stanno continuamente in tv. Quello che valeva in questo festival è la capacità creativa, alcun corti sono stati molto bell e poetici e ben fatti, e la forza del messaggio che si è capaci di trasmettere in pochi minuti di pellicola. Questo aspetto di queso tipo di cinema cinema è bellissimo. Quanto ai lungometraggi i film erano quelli che non hanno solitamente un mercato, a parte benvenuti al nord, tutti molto belli, alcuni, come dalla vita in poi e circumstance, pieni di poesia. Film di qualità, insomma, che non avrei mai visto al cinema perche il gusto generale è oprientato v erso altri canali.

    Quanto al traffico fermo tralascio i commenti perchè la trovo un rimbrotto inutile e strumentale che non ha nulla a che vedere con il festival... Lo stesso dicasi per i gruppi (ma quali? forse un paio e non mi sembra una cosa così mostruosa....)
    Piazza mercato poi è assurta a nuova gloria con il bellissimo palco e i nuovi contenuti, invece di improbabili piste da ghiaccio...

    una parola anche per 'amministrazione: a parte l'ass. al turismo di martino non s'è visto nessuno. Il sndaco finora si è tenuto lontano, non ha dato esbizioni di alcun tipo, non si è proprio visto. Spero però che colga la palla al balzo e rnnovi la possibilità di questo evento anche per i prossimi anni. Diventerebbe un fiore all'cchiello del nostro paese. Persone come Siani se ne può fare a meno, anche se è simpatico e non è certo il peggio che circola nel mondo del cinema, ma se servono per attirare i nostr ragazzi verso un mondo artstico e affascinante, che non è fatto solo di stelle e glamour, ma anche di creatività impegno e fatica, invitiamoli pure. Meglio sicuramente delle brasiliane in piazza a capodanno

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  2. ps ho tralasciato di parlare della bellissima serata al Castello Giusso. Dove ho visto giovani di grande talento esibirsi nella musica e nella recitazione e parlarne ne varrebbe la pena, davvero!
    mi scuso per il cinofilo, volevo dire cinefilo... naturalmente

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  3. Puoi scrivere direttamente a lui : è su FB col nome con cui si è firmato e con foto.

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  4. ti assicuro che questo mio giovane amico tutto potrebbe essere tranne che provinciale

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  5. Vincenzo Rocco De Santis12 maggio 2012 alle ore 14:31

    "Ma la risposta più completa la voglio dare al tuo amico cinofilo e intellettuale la cui analisi mi sembra intrisa di un provincialismo e di una retorica vuoti, visto che non ha partecipato e parla a pelle, senza costrutto."

    Veramente sarei cinefilo, ma non fa niente, tanto ho un debole per i cani randagi e di razza.
    Io sono andato alle prime due serate del Festival, e sinceramente odio le persone che parlano a pregiudizi e parlano a pelle.
    Se ci vedi del provincialismo, beh, è una tua percezione della realtà, che a quanto pare è completamente diversa dalla mia.

    "Il festival è stato una presentazione, innenzitutto, di cortometraggi a sfondo sociale. Fatta da giovani attori, registi, tecnici della fotografia e del montaggio, intorno ai quali circola poco danaro e per forza di cose sono poco glamour. Avrebbero stonato i personaggi famosi, costosi ospiti di altre kermess, che stanno continuamente in tv. "

    Uhm, ma chi ha parlato di glamour? Non ho chiesto di ribattezzare il tutto con Social Fashion Festival, e poi per favore, gli ospiti che hanno invitato sono ugualmente costosi, non venirmi a dire che la Romanoff e la Dajana Roncione si sono pagate l'Eurostar per il bene del cinema.
    Ma poi, perchè mettete sempre in mezzo la tv? Hanno invitato personaggi televisivi, proprio perchè per molta gente cinema e tv sono la stessa cosa.


    "Quello che valeva in questo festival è la capacità creativa, alcun corti sono stati molto bell e poetici e ben fatti, e la forza del messaggio che si è capaci di trasmettere in pochi minuti di pellicola. Questo aspetto di queso tipo di cinema cinema è bellissimo. Quanto ai lungometraggi i film erano quelli che non hanno solitamente un mercato, a parte benvenuti al nord, tutti molto belli, alcuni, come dalla vita in poi e circumstance, pieni di poesia. Film di qualità, insomma, che non avrei mai visto al cinema perche il gusto generale è oprientato v erso altri canali."

    Mi viene di nuovo da fare uhm, io ho visto i soliti cortometraggi, poeticissimi per carità di dio e di tutti i santi, su quant'è bella Napoli, i vicoli di Napoli, e quant'è difficile la vita a Napoli, e il problema della droga a Napoli, girate con una qualità amatoriale inaccettabile anche per un regista giovane.
    Cose che ti garantisco, sono viste e riviste, quindi non capisco come tu possa dire che se non fosse stato per questo Festival tu non ne saresti mai stata a conoscenza.

    "Quanto al traffico fermo tralascio i commenti perchè la trovo un rimbrotto inutile e strumentale che non ha nulla a che vedere con il festival... Lo stesso dicasi per i gruppi (ma quali? forse un paio e non mi sembra una cosa così mostruosa....)
    Piazza mercato poi è assurta a nuova gloria con il bellissimo palco e i nuovi contenuti, invece di improbabili piste da ghiaccio..."

    Non capisco che problema hanno i vicani con la circolazione, ma non guidano? Basta che si fa la processione, la tarantella e la bancarella non fa niente stare fermi nell'auto mezz'ora se qualcuno vuole uscire da questo paese.
    Quali gruppi? Forse quelli che fino a mezzanotte hanno fatto tremare i vetri di casa mia con una balera da due soldi? Non so tu dove abiti, ma mi sembra ovvio lontano da Pzza Kennedy, e poi se i suddetti gruppi mi cantano Gigi D'Alessio e Au se te Pego per me sono mostruosi a prescindere.
    Per la gloria di Piazza Mercato, a me continua a sembrare un casermone grigio con uno stile indelicato, e sinceramente era meglio la pista da ghiaccio, almeno era uno spasso per i bambini, questo Festival a che serve? Cosa si è presentato, premiato? Niente. Ma non c'è la Crisi? Il comune non ha debiti di migliaia e migliaia di Euro? E inoltre, pensi davvero che il Sindaco abbia una pur vaga idea di cosa sia un lungometraggio?

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  6. egregio De Santis
    innanzitutto cinefilo-cinofilo lo avevo precisato in ps. Questo mi dà l'dea di una persona distratta, anzi sciatta, che non legge attentamente. Detto questo pensi un po' quello che vuole, e oltre a destrutturare il mio messaggio per destrutturarne anche il contenuto, continui a destrutturare il social word film, e inneggi alle piste di ghiaccio se le piacciono tanto, contento lei.
    Non ho visto al festival corti del genere di cui lei parla, mi convinco ancora di più che lei insiste a denigrare qlcs che non conosce, di cui nn sa.
    Il sindaco che sappia o non sappia cosa è un lungo o un cortometraggio non c'entra molto. Diciamo che, casomai non lo sapesse, almeno secondo me, ha avuto fortuna, va bene?

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  7. @ Maria
    Mi dispiace aver trascinato Vincenzo in questa querelle stile:"des anciens et des modernes", ma io non vedo dove il mio giovane amico abbia tentato di destrutturare il contenuto del tuo messaggio. Vincenzo fa delle critiche precise perché non considerarle? Ha 27 anni anni non 61 come me e te e lui - che si occupa e di cinema e lo studia ha ritenuto di dire la sua. Non bisogna fare largo ai giovani? Comunque io non ho visto niente di questo festival, per i motivi espressi nel mio post iniziale, ma mi fido di quello che mi ha descritto Vincenzo: "Mi viene di nuovo da fare uhm, io ho visto i soliti cortometraggi, poeticissimi per carità di dio e di tutti i santi, su quant'è bella Napoli, i vicoli di Napoli, e quant'è difficile la vita a Napoli, e il problema della droga a Napoli, girate con una qualità amatoriale inaccettabile anche per un regista giovane.
    Cose che ti garantisco, sono viste e riviste, quindi non capisco come tu possa dire che se non fosse stato per questo Festival tu non ne saresti mai stata a conoscenza". Da 27enne ti ha dato del tu, lo puoi perdonare, e poi su Piazza Kennedy/Mercato definito un "un casermone grigio con uno stile indelicato" mi trova pienamente d'accordo! Ho scritto tante volte su quello slargo, ma una definizione così pertinente non sono mai stato capace di darla.Comunque ci potranno mai essere punti di vista diversi? Io mi auguro di si e allora facciamo crescere Vincenzo che ha avuto il coraggio di inviare una lettera all'organizzazione per dire la sua da "normale cittadino di Vico Equense" come lui stesso si è definito. Chi altri lo avrebbe fatto in questo paese?

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  8. caro Franco, il fatto che sia tanto giovane il tuo amico un po' lo salva, in quanto la gioventù è irridente per definizione. Detto questo, non avevo impostato il discorso sul des ancienne et des modernes, anzi, visto il contenuto del suo commento, pensavo fosse un signore della nostra età, e, soprattutto, ritengo comunque il dato ininfluente. Nelle arti non esiste il giovane e il vecchio, inteso come età dell'artista, esiste l'arte e il talento. O c'è o non c'è.
    Non so a quali corti si riferisca il sig. De Santis, io di quelli della napoli come la dice lui, non ne ho visti al festival in questione. I film che non avrei visto in giro, invece, sono per esempio il cacciatore di anatre, ambientato nel nord Italia in tempi fascisti, oppure circumstance, ambientato nell'iran di oggi.

    Avere il coraggio di mandare una lettera all'organizzazione? E che coraggio ci vuole, scusa? Mi sembra un atto che non abbisogna di coraggio. Piuttosto, Vincenzo, come dici tu, deve crescere e per farlo deve sapere che una critica deve partire dalla conoscenza delle cose da criticare. Non si critica a cazzo. Se pure ci sono state delle sbavature, sappia Vincenzo che chi ha organizzato il tutto, Giuseppe Alessio Nuzzi, ha solo 22 anni, è più giovane di lui. E stato in America, si è fatto le ossa al festival di Giffoni e crede moltissimo nella forza dei corti e dei film non commerciali. Gli si può perdonare qualche defaillance. Bisognerebbe piuttosto ringraziarlo per aver scelto Vico Equense, perchè è solo sua la decisione, per questa interessantissima iniziativa. Non smontargli tutto con tanta superficialità.
    Il tuo giovane amico, che non ho il piacere di conoscere, cresca studiando e lavorando, non distruggendo il lavoro di chi, come lui, cerca di farsi strada in un ambiente spietato. Magari la prossima volta portà dare una mano, dall'alto della sua competenza, e per carità non parli più della pista da ghiaccio se vuole avere delle chances...

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  9. ps la piazza mercato è quello che è, dicevo che ha acquistato una dimensione con il palco davvero bello. E cmq la critica alla piazza non avrebbe dovuto trovare spazio in una critica al festival. Non so perchè si esce sempre dal "pezzo" per questa manifestazione.
    Un'ultima cosa, dici al tuo amico che questo festival è stato creato dai giovani per i giovani, e il sapore della gioventuù, quello migliore, s'è sentito! Anche per questo mi è piaciuto tanto
    Besos

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  10. Non credo che le intenzioni di Vincenzo siano quelle che gli attribuisci, comunque anche Vincenzo è uno che gira parecchio per il globo e soprattutto vede parecchio. Comunque ti ho anche scritto che lo trovi su FB Vincenzo Rocco De Santis.

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  11. franco l'ho cercato, ma fb non me lo dà. Con quel non non si ha nessun risultato nella ricerca

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