mercoledì 13 maggio 2020

La vicenda del riscatto e l'aggressione ormai insopportabile dei social media.

donne kenyote



silvia romano


"La  libertà dei moderni" era un vecchio libro di Umberto Cerroni nel quale il giurista analizzava il concetto di libertà così come esso si è sviluppato in Occidente, fu una dei testi di un mio esame di Storia delle dottrine politiche, di una vita fa, me lo ricordo ancora come l'avessi letto ieri. Chissà, lo dovrebbero leggere un bel po' di persone perché potrebbe insegnare loro ancora qualcosa, soprattutto ai nostri garantisti nostrani.

  A voi tutti realisti più realisti del re, di un democratico Occidente ormai declinato al tramonto, altrimenti che Occidente sarebbe: l’Occaso degli antichi, l’abedland heideggeriano, quello per il quale voi realisti più realisti del re, vi strappate vesti e capelli. Voi, si, proprio voi, quelli  con i quali ormai è impossibile qualsiasi riflessione pacata se solo si pongono domande, se solo si evidenziano le contraddizioni dei  sacri dogmi della nostra “super civile civiltà” vorrei provare a dire qualcosa, ben sapendo che i miei possono solo essere solo “contriti contorcimenti”,di un docente che vuole ancora insegnare a chi invece non vuol sapere più nulla di nulla che non sia legittimato dai racconti unidimensionali dei nostri media, ecco vorrei provare ,  ma solo provare però, per carità, non oso contraddire voi garantisti dei diritti erga omnes,   dove l’ omnes vale sì, ma solo in occidente però, perché secondo me delle altre parti del mondo non vi importa poi molto, e anche perché, le altri parti del mondo non sarebbero super civili come noi, o super liberi come noi che rappresentiamo il faro per ogni vera democrazia, ma solo la schifezza delle società.
E sono veramente schifose e indegne di qualsiasi contesto umano, le becere, rozze e razziste posizioni di tutta quella paccottiglia ignorante, leghista, alto italiana, basso padana e basso meridionale e persino sorrentina, proferite sui gusti sessuali, religiosi estetici di questa ragazza .
Premetto che sono felice per questa ragazza e per il suo rientro e il suo essere tornata in Italia, convertita all'Islam, e forse questo, dovrebbe far capire  veramente a molti di voi che cosa siamo diventati noi occidentali, travolti da un nichilismo praticato giornalmente con cinismo spietato e da un'ipocrisia religiosa cattolica che sicuramente non ha niente a che fare con l'Islam, quello autentico, non quello jidaista e genericamente definito terrorista da noi “democratici occidentali” . E dovrebbe far pensare anche di questo - ma nessuno  parla del  perché molti giovani europei sempre più spesso se ne vanno a sostenere i vari fronti di liberazione in quei paese.
Hanno notato che è  tornata pulita, cosi hanno notato i nostri occidentali, dimentichi o ignorando che quei popoli tengono molto più alla pulizia e all'igiene del corpo di quanto non ci teniamo noi o di quanto non ci tengano chessò sicuramente gli inglesi o i tedeschi o i francesi che, notoriamente non si lavano il culo.
E' tornata perché è stato pagato un riscatto, e mi faceva notare giustamente mia nipote Alessia, che a noi italiani singolarmente sarebbe costato circa 40 centesimi a testa forse anche meno, quindi tutta questa veemenza, questa caciara alla quale ho ascoltato in silenzio,  è stato proprio l'ennesimo spettacolino indegno dei media main stream ma anche di questi social media di m.... che diventano ogni giorno meno frequentabili e dove ormai  il conformismo e la ristrettezza mentale e discorsiva diventano ogni giorno più totalizzanti.
Quello che però mi ha veramente infastidito e rattristato è stato leggere  come voi tutti garantisti dei valori occidentali di libertà e tolleranza, in questi vostri commenti abbiate attaccato e etichettato e deriso una persona che invece è sempre attenta e scrupolosa nelle cose che scrive e che pensa, ma soprattutto sempre informata con intelligenza e con accuratezza, da docente direi uno studente modello che studia criticamente e si pone domande, e che non era assolutamente assimilabile alla gentaglia destroide leghista, alto italiana, e basso meridionale che invece si è scagliata contro questa giovane volontaria, come invece avete fatto spocchiosamente voi garantisti ottimisti di sinistra, come la famosa puttana di Dalla. E lo avete fatto in maniera ideologica come sempre, seguendo gli entusiasmi e gli argomenti dei diktat televisivi, se poi di La7, ancora meglio, solo perché questa persona poneva  un problema che non metteva in discussione il ritorno e la liberazione di questa giovane, ma il fatto che quei 40 milioni avrebbero foraggiato le frange violente e radicali dell'islam jidaista che opprimono migliaia di donne islamiche i cui diritti sembra non interessino nessuno in occidente, e avrebbero foraggiato l'acquisto di armi che noi occidentali gli vendiamo, per distruggere, uccidere mutilare, migliaia di persone in un'Africa della quale noi occidentali non frega un cazzo.
Ecco, lui è stato messo sotto accusa e deriso e anche offeso secondo me,  per aver scritto questo, e contro di lui si è scatenata la fanfara nazionalista democratica, di siamo tutti buoni e solidali. Forse sarebbe più giusto  chiedersi perché si continua ad autorizzare giovani volontari inesperti ad andare in zone di guerra ad alto rischio e quindi considerare anche il rischio di possibili rapimenti.
Ecco, avete gioito tutti nello stesso modo e con le stesse motivazioni che si vedevano in televisione, non riuscite più a fare ragionamenti che vadano al di là del tricolore italiano e dell'inno di Mameli: Io non conosco la storia di questa ragazza, non so quello che ha detto o non detto, non ho seguito niente di tutta la vicenda, ho letto su internet articoli che la mostravano felice di abbracciare i suoi cari e sorrideva, che era felice di essersi convertita all'islam, probabilmente sa e racconterà con calma cose che noi non sappiamo, sulla vita di quelle genti e di quelle popolazioni, e forse chi lo sa, se ne ritornerà li da dove noi l'abbiamo "liberata" vedendo in quei paesi una vita più autentica della nostra . Ma qualcuno, qui da noi però dovrebbe avere lo spirito e il coraggio di andare a chiedere alle donne kenyote  cosa pensano di noi, del riscatto pagato e della nostra idea di libertà.

Nessun commento:

Posta un commento