sabato 12 novembre 2016

SEIANO, FRAZIONE DI VICO EQUENSE: PERCHE’ I CITTADINI INVECE DI PRENDERSELA COL PARROCO CHE HA CHIESTO UNA COSA GIUSTA, NON CHIEDONO AL COMUNE L’UTILIZZO DEI PARCHEGGI ESISTENTI CON UNA CONVENZIONE?

Seiano (Vico equense-NA), Chiesa di S.Marco evangelista sec. XVIII)

Cosa sta succedendo a Seiano? Il nuovo parroco don Angelo Castellano con un gruppo di cittadini molto attivi per il rilancio della frazione di Vico Equense sono riusciti nell’intento di  far rimuovere tutte le auto che parcheggiavano nella spazio antistante la Chiesa di San Marco evangelista dell’ architetto scultore e pittore settecentesco  Matteo Bottiglieri, unica nel suo genere nella zona: di forma circolare con una grandiosa cupola e con un cripta sotterranea, dove ogni anno si realizza uno splendido presepe con pastori d'epoca. Una notizia bella, perché il borgo di Seiano  è un piccolo gioiello urbanistico, se non fosse che  presenta un sistema di viabilità particolarmente complesso, costituito per lo più da stradine di ridotte dimensioni, che in alcuni casi non consentono il transito di autovetture di grosse dimensioni ed in qualche caso è possibile solo il transito pedonale. Il sistema della circolazione veicolare all’ interno del nucleo abitativo di Seiano è reso difficile non solo dalla struttura della rete viaria, ma anche dalla sosta selvaggia dei veicoli, che vengono parcheggiati ovunque, sottraendo anche alla fruibilità collettiva importanti spazi vitali, che in questo modo vengono sottratti all’uso pubblico ed alla destinazione quali spazi per la socializzazione. L'abitato di Seiano è attraversato dalla S.S.145 Sorrentina, unica arteria di collegamento con la penisola sorrentina, che è quotidianamente percorsa da migliaia di veicoli, con conseguenti rallentamenti in corrispondenza del centro di Seiano, dovuti anche alla sosta indiscriminata di veicoli sulla carreggiata. La scelta dunque di ridare la piazza ai cittadini, e così dal giorno 18 Settembre 2016, con un’ordinanza comunale, è stato istituito il divieto di sosta permanente con rimozione forzata, nella piazzetta e nel poggiolo antistante la Chiesa Parrocchiale, nonché in via Piazza Seiano, dall’ incrocio con la SS 145 (altezza Bar De Simone)  all’ingresso dello slargo antistante la Chiesa Parrocchiale mentre nel  restante tratto di via Piazza Seiano, ovvero dalla Chiesa Parrocchiale all’incrocio con via Punta la Guardia, la sosta è stata consentita negli spazi delimitati e segnalati con segnaletica verticale ed orizzontale. E ancora, da  Corso Caulino, altezza Piazza Seiano, per gli stalli di sosta già individuati e delimitati, la sosta è stata regolamentata a tempo con tempo massimo di sosta di un’ora, a pagamento , mentre in Via Piazza Seiano è stato stabilito il divieto di transito per motocicli e ciclomotori, in ambedue i sensi di marcia, ad esclusione dei residenti e/o autorizzati. Una scelta che è ineccepibile dal punto di vista del recupero dello spazio ai cittadini per tutte le attività ricreative e culturali che tali spazi possono consentire, se nonché, c’è stata  proprio da parte di questi, una levata di scudi e proteste soprattutto contro il parroco che ha sostenuto questa scelta. I cittadini di Seiano non possono più parcheggiare da nessuna parte e il problema sembra serio, perché fioccano multe a ogni pié sospinto.

Ho scritto, qualche giorno fa, che a via Casciaro, sempre a Seiano, si sta tentando di fare un parcheggio a raso, con abbattimento di alberi di ulivi, perché un ristoratore locale con attività commerciale lamenta la necessità di posti auto per i suoi clienti. Ora mi chiedo, come  oppositore di ennesimi parcheggi e reiterate distruzione di verde, ma fermo sostenitore del recupero alla vivibilità nei centri storici: ma perché non si fa unconteggio dettagliato dei parcheggi già esistenti a Seiano, invece di proporne  di nuovi e si verifica il reale fabbisogno  di posti auto e poi si va a stipulare una convenzione tra il Comune e i proprietari dei parcheggi medesimi? Il parcheggio Ferraro, per esempio, nella piazzetta, accanto alla Chiesa, all’epoca un vero scandalo,realizzato già in una zona dove il PRG non prevedeva niente se non lasciare le cose come stavano, perché non apre ai cittadini, visto che tra le altre cose sembrerebbe aver anche realizzato un piano in più rispetto a quelli previsti dal progetto presentato? Potrebbe essere una proposta, qualcuno la potrebbe raccogliere e così, la scelta ragionevole e socialmente utile  di don Angelo Castellano potrebbe essere vissuta da tutti i cittadini per quello che essa realmente è: una scelta di civiltà e di cultura. E’ tanto difficile provare a realizzare una cosa del genere? Invece di proporre  nuovi parcheggi e nuovi sbancamenti su un territorio che deve essere tutelato e non più consumato?



Franco Cuomo VAS, Circolo “ Giovanni Esposito”, Vico Equense.   

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