“Un irresistibile gagá intellettuale napoletano, che nei
suoi momenti migliori ricorda il barone Zazà di „Signori si nasce“, grazie ai
proventi di un favoloso libro scritto in gioventù che pare abbia letto l'Italia
intera, ma che fino alla fine non si capisce di che diamine parli, gode il
tramonto della sua esistenza in un megattico con vista sul Colosseo e nel tempo
libero , tra un vernissage ed un festino, scrive recensioni degli avventimenti
artistici della capitale per un non meglio precisato giornale diretto da una
nana.
Jep Gambardella é un intellettuale che conosce la
letteratura e non la cita a cazzo ma stranamente frequenta orde di tamarri tra
cui un imprenditore che dice volentieri „te chiavasse“.
I tamarri vengono sempre a casa sua a bere Campari,
sniffare cocaina e ballare Raffaella Carrá, toccando punte di abiezione durante
l'esecuzione di trenini e coreografie da villaggio vacanza..
Ha pure una paio di amici raffinati, tra cui uno scrittore
sfigato che é destinato a fallire perché viene dalla provincia, una nobilastra
che ha un figlio pazzo e una giornalista di sinistra che pare abbia in gioventú
spompinato l'intera Sapienza occupata.
Molti di loro sono ricchi e possiedono una piscina.
Durante la festa dei suoi 65 anni Jep capisce
improvvisamente che non ha più 35 anni.
Per sentirsi piú giovane passeggia spesso per Roma, che
come si sa, é ancora più antica.
Botox come se piovesse.
Tutti sono disperati ma non si capisce perché visto che
molti di loro sono ricchi e possiedono una piscina.
Odiano Roma che é una cittá decadente e morta, ma questo lo
diceva giá JW Goethe.
Jep é un misogino che si scopa la qualunque, sogna del
primo ammmore e incontra la sua Maddalena nelle corporali sembianze di Sabrina
Ferilli, la quale, ammantata di verace umanitá gli fará pronunciare le parole
di ammore piú belle che si siano mai sentite pronunciare dalla nascita del
sonoro.
„é stato bello non fare l'amore con te“ ….o qualcosa del
genere
Il figlio pazzo muore, Maddalena muore, Jep invece pur
fumando moltissimo sta bene.
Una giraffa scompare.
Ci sono molti prelati e molte suore, alcuni dicono anche
qualcosa.
Il mondo si tormenta,Jep perché non scrivi un secondo
libro?
Jep risponde …..ahhhhhh......e di cosa dovrei scrivere?
Dei balordi che frequento, delle piste di coca, della
decadenza pepetua?
NO a cantare tutto ció ci penserá Paolo Sorrentino.
Ma ecco il colpo di scena.
Una mistica centenaria sdentata che in gioventù, ovvero a
settanta anni suonati, aveva letto l'opera "omnia" del nostro si
materializza a Roma e si autoinvita a cena a casa del Gambardella.
La mistica gli rivelerá che:
la povertá non si racconta ma si vive
le radici sono importanti
i fenicotteri rosa hanno ognuno un nome proprio
Eccola la bellezza finalmente, Jep , profondamente
cambiato,puó iniziare a scrivere il suo secondo libro, la costa Concordia verrá
recuperata e l'Italia forse con lei.”
Anna Dilengite
Ma l'accento di è voce del verbo essere è questo (è) e non questo (é). Prima di scrivere bisognerebbe imparare anche le regole elementari...
RispondiEliminaAnonimo anche nella qualità della critica.
EliminaPrima di rompere le palle al prossimo riguardo l'accento del verbo essere terza persona singolare, impara ad usare la punteggiatura
EliminaMa va'
EliminaCAPISCI IL SENSO E NON CRITICARE.... L 'ITALIA DECADE GRAZIE ANCHE A TE INUTILE COGLIONE
EliminaSai oltra a quella macchia sullo schermo che solo tu hai visto, questa recensione contiene qualcosa, per esempio il genio della sublime ironia. Sai di cosa si tratti?
EliminaBen un refuso può scappare, soprattutto se si scrive con un iphone e la qualità della critica- secondo Valerio Caprara, che forse saprà un po' di più di un anonimo Ben- è magistrale.
RispondiEliminaMa và (va') a cagare anonimo!
RispondiEliminaE correggi la punteggiatura, visto che guardi tanto il capello.
perché non la smettete di rintuzzarvi sul mio blog?
RispondiEliminaperchè la sua critica è banale...e questo mi fa capire, quanta poca cultura esista in Italia. Purtroppo in questo paese si difende solo la nazionale di calcio. Ha notato per caso la bellezza della fotografia? Nemmeno per sogno, perchè non sa vederla? Ha notato la profondità del dialogo con la santa? Nemmeno per sogno..quando si scappa, si pensa solo a pisciare.
RispondiEliminaChe meraviglia, un altro che è salito sul carro del vincitore. Che emozione. La fotografia sembra quella di un ad del profumo Hugo Boss, la profondità del dialogo è pari solo alla lunghezza del colon del regista, dato che ama citare le funzioni corporali.
Elimina"la grande bellezza" è insensata
RispondiEliminaa parte che non è la mia critica, perché non mi chiamo Anna Dilengite, è altrettanto banale la sua riflessione: la fotografia! ma non sia ridicolo! O ridicola, oggi qualsiasi film ha come minimo una fotografia eccellente
RispondiEliminail dialogo con la Santa poi era di una profondità talmente profonda che bisognava risalirne a galla a prendere aria altrimenti si rischiava di morire asfissiati
e per cortesia non venga più. Io non censuro mai nessuno, ma non le risponderò più
fantastica ecco, sarcastica, ma insomma, con classe
RispondiEliminaQuanta invidia in questo articolo... Se non capisci il senso ti dovresti preoccupare, potresti essere proprio come quegli pseudo intellettuali decadenti del film (meccanismo di difesa psicologico?). Ci vuole profondità d'animo per capire questo film, facile fare i bla bla bla di critiche.
RispondiEliminaLo psicologo ci voleva come il cacio sui soliti maccheroni, o come la D'Urso nella televisione spazzatura. Eccellenza emerita, lei che come pochi può apprezzare questo reflusso gastroesofageo del cinema neapolitanitaliano, la preso non sprechi il suo prezioso tempo con noi che facciamo, e mi permetto di citarla, "i bla bla bla di critiche" (espressione sublime degna del film)
EliminaDILENGITE... cos'è una malattia? o un neologismo per dire invidiosa?
RispondiEliminaCara dilengite quant'è facile fare del sarcasmo...
Se vuoi veramente dimostrare quanto vali, scrivi! Ma scrivi sul serio, non queste paroline beffarde, ma vuote. In bocca al lupo!
Caro Guido, ironia sul cognome, come alle elementari? E le parole vuote sarebbero quelle altrui? Torni a studiare il vocabolario, la parola di oggi era beffarde? Che noia mostruosa.
RispondiEliminaFrancamente il film si descrive con un solo aggettivo: inutile.
RispondiEliminaMettetevi in fila e succhiatemi l'uccello ragazze
RispondiEliminamah, la gente veramente non sta bene... fatevi curare invece di andare a cinema, che tanto lo stesso non capite niente. Leggere qualcosa senza pregiudizio e malignità no eh?
RispondiEliminaTipico atteggiamento vicaiuolo. Sparare a zero....solo anonimamente
A chi ha scritto la critica: stai inguaiato. Hai evidentemente un limite di comprensione e sono d'accordo con chi ha scritto "potresti essere proprio come quegli pseudo intellettuali decadenti del film". Ma sia chiaro: non è che ognuno può scavare la superficie. Non te ne addosso una colpa.
RispondiEliminaStando a questa critica, quindi, un oscar, un golden globe, cinque nastri d'argento, un BAFTA, e molto altro (https://it.wikipedia.org/wiki/La_grande_bellezza#Riconoscimenti) sono stati assegnati da gente che non capisce una mazza di cinema. Forse sarà così, e io sono in errore. Bah.
hahahah recensione fantastica!
RispondiEliminaLa recensione è davvero da bomber, per usare un modo di dire molto attuale. Fresca e divertente! Quindi se la suddetta vuole essere un inno all'ironia allora molto bene. Se, invece, vuole, seriamente, anche dirci che il film è completamente vuoto e senza senso, allora necessità assolutamente di riguardare il film con attenzione e forse anche degli occhiali. Dopodichè il film potrebbe anche continuare a non piacere tranquillamente. Quindi ok. Il film non vi piace e Sorrentino vi sta sui coglioni. Bene. A parte che per quanto se ne sta cercando di parlare male, comunque se ne sta parlando. E a Sorrentino va più che bene ll punto è : perchè tutto questo accanimento? mah...
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