Vorrei
per amore di chiarezza immediatamente
dire che quella strada nella piana di Seiano per i VAS va demolita senza alcuna altra
possibile scelta. E’ un abuso perpetrato ai danni dell’ambiente e dell’erario e
ai danni dell’onestà della gestione
pubblica del territorio. I VAS hanno trovato e trovano ancora ridicolo e privo
di senso la chiamata dei cittadini a dire la loro su questo orrendo manufatto da parte di In Movimento per Vico, organizzata
con un non si sa bene cosa: hanno detto che non è in referendum e forse non
sanno neanche loro cosa stanno facendo. La strada quella strada va demolita. La
mia provocazione artistica di farla dipingere dai writers con una cover mimetica e poi riempirla di terra e farne un
corridoio di cipressi è quella che gli inglesi chiamano una extreme enviromental solution, una
soluzione ambientale estrema. L’avevo postata su FB e poi sul mio blog e io
stesso avevo dipinto con paint quell’obbrobrio
e stamattina la vedo su Metropolis come proposta seria. No non è così: quella
strada deve essere demolita! Deprime anche che non si sia capito lo spirito,
anche questo un misuratore del declino intellettuale. Il mio è stato, un modo per tentare di fare cultura in un posto come
questo dove la gente pensa che sia solo interessante sedersi ai tavolini e bere
e mangiare tra smog e confusione e aumentarne il numero di tavolini e ombrelloni e altoparlanti che
diffondono partite a tutto volume o tecno
music come alla spiaggia di Sant’Antonio il Primo Maggio, che si sentiva
fin sopra la villetta. Una sottrazione
di spazi pubblici ai cittadini. Cultura
si, volevo parlare d’arte, di quella anche discutibile dei writers o di musica o di recupero ambientale ,coinvolgendo magari archistar ( ne ho in gran sospetto, ma
meglio di niente) invece delle solite ditte di costruttori “nord africani”, o
geometri super attivi. Invece, incredibile! Per la prima volta sono stato preso
sul serio! Allora do un altro consiglio per quel mostro, immaginando che quelli
di In Movimento per Vico sempre così permalosi non se la prendano: facciamola
dipingere tutta quella strada ma poi rivediamoci i filmati della caduta del
muro di Berlino e armati di picconi andiamola a demolire tutti filmando e
fotografando un evento storico, quello di cittadini che pensano che gli alberi
e il verde siano molto più importanti di auto intasanti, tavolini ,
ombrelloni e mangiatoria generale: Meditate
gente meditate!
Franco Cuomo VAS Vico Equense
Egregio sig. Cuomo spesso la leggo, non sempre condivido ma sicuramente la sua onestà intellettuale e il vigore che mette nelle sue battaglie a difesa della natura le rendono onore. La sua idea mi piace io non demolirei il viadotto anzi lo lascerei lì proprio come lei provocatoriamente lo ha immaginato: Gigantesco monumento della morte che ripercorre i sentieri dove una volta la natura regnava incontrastata, luogo di riflessione e di testimonianza di come l’uomo non deve “Sfigurarla” a suo piacimento, immagino visite guidate, dove i bambini possano guardare cosa non deve essere fatto. Ecco immagino quel viadotto come un grande monumento alla memoria sulla falsa riga del Grande Cretto di Gibellina una colata di cemento crepato a memoria dell’evento luttuoso.
RispondiEliminaRosario Panzetta