Mentre seguo la televisione, La7
senza l’illusione di sentirmi di sinistra ( Mentana ha fatto una domanda vergognosa
al rappresentante dei 5Stelle, sulla laicità di Rodotà), si fa strada che in
Italia è appena passato “ un golpe istituzionale”:
la casta attraverso la riproposizione di Napolitano bis, si arrocca per
difendere le sue posizioni e i suoi privilegi. Il PD è morto, ma in Italia è
morta la democrazia, nonostante il ciarlare dei vari direttori di TG. I poveri,
la gente comune in Italia, cioè noi, è
ostaggio di un’oligarchia amministrativo tecno mediatica che solo una
rivoluzione di piazza forse potrebbe spazzare via. Il teatrino vergognoso,
diventato spettacolo con share e audience in queste sere in questi giorni è il
de profundis del rispetto verso gli
elettori, verso i cittadini che si erano espressi e ancora richiedono il nome
di Stefano Rodotà. Cosa farà ora Grillo, a chi manderà affanculo? Qui si gioca
una partita grossa: Napolitano farà un governo con Giuliano Amato, tutto il
peggio della storia italiana rientra in una scelta simile! Si riproporrà un
nome che è stato un jolly utilizzato dai peggiori governi italiani. Un gioco condotto
dai burattinai del PD D’Alema, Finocchiaro & Company, con i vertici del PDL
Letta, Alfano, Berlusconi che riconfermerà tutta la casta con i suoi privilegi .
Le elezioni ,se non fanno la legge elettorale – e non la faranno – saranno la
riconferma di un’oligarchia che è la rappresentazione di una nuova forma di
dittatura che i politologi dovrebbero cominciare a considerare possibile e vera,
quella Amministrativo-Tecnica- Mediatica .
La gente ognuno di noi ha il
dovere di opporsi a questo progetto! Napolitano è un uomo della vecchia
nomenclatura, questo stupido mantra del presidente di tutti è stomachevole se
si pensa che è proprio grazie a questo presidente che sono passate le cose
peggiori di politica sociale di questi ultimi anni, una fra tutte la legge
Fornero sulle pensioni! Chi ha ancora qualche responsabilità e qualche dovere di
fronte ai cittadini li deve portare in piazza contro questo golpe: Mentana è la terza volta che
rilegge le parole di Giorgio Napolitano “ sull’assunzione di responsabilità”: è
veramente un teatrino talmente manifesto che si vedono i fili che muovono le
marionette.
Franco Cuomo
Alle primarie PD ho partecipato mosso da sentimenti contrastanti. Ero un elettore fratto, dissociato, un doppio mostruoso: voto Vendola, nonostante Vendola e nonostante non c'è proprio il rischio che io voti centro-sinistra; anzi no, voto Renzi e così la facciamo finita co' 'sto centro-centro-sinistra-riformista-migliorista con scappellamento a destra.
RispondiEliminaPurtroppo prevalse il "senso di responsabilità in questa grave emergenza nazionale etc". Votai Vendola con buona pace del mio Dantès interiore e del suo piano letteralmente diabolico (dall’etimo greco "dia-bolein": "lanciarsi attraverso per separare") di rinascita della sinistra radicale.
Mi compiaccio però che i fatti abbiano preso l'indirizzo del mio disegno dadaista di renzismo funzionale nonostante la mia rinuncia.
Il PD è morto? Tutto concime per i nostri semi. Buona resurrezione, Sinistra!
PS: Non bisogna sottovalutare l'importanza di avere Napolitano presidente: è un grande esempio in negativo. Di presidente, di comunista e di cittadino.
Il tuo senso di responsabilità ti fa onore, ma forse è stato mal riposto frutto anche dell'inganno mediatico. Sei sempre così attento e raffinato e un giovane come te meriterebbe sicuramente uomini e ideali più alti di quelli che abbiamo purtroppo e degli spettacoli indecenti ai quali hanno sottoposto tutti in diretta televisiva. Io a 62 anni sono profondamente disilluso e relativamente al grande esempio in negativo cosa dirti:sono assolutamente d'accordo con te, peccato che buona parte degli italiani non abbia bisogno del suo esempio perché lo hanno realizzato e superato alla grande.
RispondiEliminaChiariamo. Il riferimento al continuo e generale appello alla "responsabilità" era fortemente ironico. Uno dei paradossi più violenti di quest'epoca è proprio l'appello alla responsabilità con cui il riformismo vende il suo nuovo prodotto, la salvezza, senza un minimo di riflessione sulle cause e la natura di questa tanto sottolineata emergenza (che emergenza/crisi non è, bensì condizione strutturale).
RispondiEliminaVotare Vendola è l'errore di chi segue la logica del meno-peggio, con la quale non si va da nessuna parte. Ma, non essendo elettore della coalizione di centro-sinistra, la mia partecipazione alle primarie è rimasta soltanto un brutto esercizio di stile. Potendo tornare indietro, ripeto, mi sarei coraggiosamente cimentato un un gesto dadaista. Ma tanto ci ha pensato Re Giorgio.
Quello che ci tenevo a proporti era la riflessione sulla bella occasione che la fine del PD offre per la rinascita della sinistra radicale.
Purtroppo caro Carlo ci vorrà molto tempo ancora affinché una sinistra radicale possa rinascere e il PD - dalle cose che sto sentendo- mi sembra lontano dall'essere defunto. Conosco molta gente che ancora ne parla come di un polo di salvezza, mentre i suoi svariati dirigenti saltellano e cinguettano da una tv all'altra. Ci vuole il lavoro di intelligenza e sensibilità e cultura, verso la natura, il sociale, il senso di giustizia e di eguaglianza e non l'abusato mantra sul senso di responsabilità, e poi, ci vuole gente che voli, culturalmente parlando, alto. Un'élite che sappia di storia, di filosofia, di arte e che con cianci continuamente di posti di lavoro che comunque non ci sono, di economia, di spread, di prodotto interni lordo. Ogni volta che leggo un tuo intervento, e sono onorato che tu lo faccia sul mio blog, la mia disillusione si fa meno amara: ci sono giovanissimi come te e questa è una gran cosa. Grazie! :-)
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