lunedì 8 aprile 2013

Le signore inviperite



Quando le signore si inviperiscono, loro malgrado, diventano ridicole, così ostentano cultura a piè sospinto, manifestando finta distanza e malcelata superiorità. Eccole allora di-menarsi, come menadi appunto invasate dal dio, e lasciare in giro per la rete, ma anche per la strada, preferibilmente, agli angoli, piccole perle di moralismo d’accatto, elucubrate citazione ai classici latini e greci, sermoni sulla bontà d’animo ( solo la loro naturalmente),ma in realtà pronte a dilaniare il malcapitato o la malcapitata che ha osato evidenziarne i tic, e il modo di fare. La signora inviperita allora divorata dall’atrabile si scaglia sul suo avversario e da il meglio di sé nella distillazione dei veleni che inocula nelle mele, che sempre lascia in giro e da cui non si separa mai: piccole allusioni, frecciatine, sospiri, piccoli tentennamenti del capo evitando di fare vedere che in realtà è rosa dall’ira e nell’ira commette errori, ne commette tanti che il colore del viso dal giallo vira al verde, ma, l’errore più grande lo commette quando, nella rabbia lascia sperticati commenti che proprio per ostentare la sua classicheggiante cultura vasta e sconfinata finiscono col copiare lo stile descrittivo di povere penne e mediocre menti. Ad maiora signora inviperita e nella rabbia non dimentichi le mele?

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