La reificazione consiste nel fatto che un rapporto, una
relazione tra persone riceve il carattere della cosalità e quindi
un’«oggettualità spettrale» che occulta nella sua legalità autonoma, rigorosa, apparentemente
conclusa e razionale, ogni traccia della propria essenza fondamentale ovvero il
rapporto tra uomini. Non è qui il caso di indagare in che modo questa
impostazione del problema sia divenuta centrale per l’economia stessa e quali
conseguenze siano derivate dall’abbandono di questa premessa metodologica in
rapporto alle concezioni del marxismo volgare sul terreno economico. Gli effetti delle crisi economiche, come
quello che stiamo vivendo, ma anche quelli dei periodi di espansione
capitalistica, rendono bene i processi attraverso i quali i rapporti tra gli
uomini, diventano essenzialmente rapporti tra cose, nella priorità data al
continuum denaro-->merce-->denaro . Basterà qui – presupponendo l’analisi
economica marxiana – richiamare l’attenzione su quei problemi fondamentali che
derivano da un lato dal carattere di feticcio della merce come forma di
oggettualità e, dall’altro, dal comportamento soggettivo ad essa coordinato,
perché solo attraverso la loro comprensione diventa per noi possibile penetrare
con chiaro sguardo nei problemi ideologici del capitalismo e della sua
affermazione planetaria. Il potere economico oggi ha di fatto realizzato la
profezia di Marx: gli uomini sono diventati cose. Alla base degli interventi
attivati dai governi, alle relazioni tra gli uomini si è anteposto le relazioni
tra il danaro e la merce. Metafora di questo potere orrendo che annichilisce l’umanità
e la oggettivizza sono state le feste nell’universo
chiuso di Arcore o i villa Certosa liquidate come burlesque. Esse sono state l’apoteosi della reificazione, l’abuso
corrotto del danaro sui corpi, mentre gli scandali attuali ne sono la
prosecuzione:
merce-->denaro/potere-->merce: cos’altro starebbe alla base delle misure economiche? Le uniche preoccupazioni sono lo spread e il prodotto interno lordo: non gli uomini. Bisogna dare forza al denaro e alle merci e tra queste ultime gli uomini considerati una merce/lavoro. Il ciclo è concluso. Mi viene in mente un’altra profezia lucida, quella pasoliniana di Salò o le 120 giornate di Sodoma:l’universo orrendo raccontato in quel film, che ancora oggi può sembrare una esagerazione non è altro che la trasposizione di ciò che stiamo vivendo su scala planetaria.
merce-->denaro/potere-->merce: cos’altro starebbe alla base delle misure economiche? Le uniche preoccupazioni sono lo spread e il prodotto interno lordo: non gli uomini. Bisogna dare forza al denaro e alle merci e tra queste ultime gli uomini considerati una merce/lavoro. Il ciclo è concluso. Mi viene in mente un’altra profezia lucida, quella pasoliniana di Salò o le 120 giornate di Sodoma:l’universo orrendo raccontato in quel film, che ancora oggi può sembrare una esagerazione non è altro che la trasposizione di ciò che stiamo vivendo su scala planetaria.
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