mercoledì 25 aprile 2012

Lettera alla signora Luisa Bossa parlamentare del Partito Democratico





Alla signora Luisa Bossa
parlamentare del Partito Democratico

C'è del buono e c'è del male ovunque. Ma, invece, sembra di no. Tutto il male è la politica, mentre nel popolo sono tutti santi.
Io trovo questa riduzione molto discutibile”.


Gentilissima sig.ra Bossa,
metto come incipit di questa mia un Suo periodo estrapolato da una missiva in risposta – credo – ad una sorta di protesta ( lieve e debole ) inoltrataLe da iscritti al Suo partito. Io trovo molto discutibile ed anche irritante e con una venatura anche di reprimenda, la frase in incipit riportata e spiegherò qui di seguito il perché. Io non sono iscritto al Suo partito, sono il coordinatore dei VAS (Verdi Ambiente e Società), del mio paese (Vico Equense). Oggi, non so se pure da Lei, ma certamente da molta parte del suo partito sarei immediatamente collocato in quella zona che una “neo lingua” astratta chiama riduttivamente antipolitica. Nell’antipolitica oggi in Italia ci finiscono tutti quelli che non si riconoscono più nelle “rappresentanze” (di chi?) parlamentari. Tutti quelli che pensano che la politica sia una pratica per il raggiungimento del bene comune, tutti quelli che appunto credono nella res publica, che è un accezione latina, che significa letteralmente "questione pubblica" o "cosa pubblica". Da questa locuzione deriva il termine italiano "repubblica". Si lo so, Lei mi dirà che ci crede anche Lei e il Suo partitoi, ma la legge elettorale nuova, subito ribattezzata dai media porcellinum non è meno vergognosa della vecchia chiamata porcellum e come la mettiamo con la scelta delle liste bloccate? O la legge sui fondi ai partiti che non li abbassa di un euro? “Basta andare sul vostro sito per scoprire che il Pd usa i “rimborsi elettorali” persino per partecipare al “Dopo festival di Sanremo” (versione democratica dei bonifici di Belsito per la rinoplastica di Eridano Sirio Bossi o per i diplomi e le lauree immaginarie del Trota e del Mosca). E che solo per viaggi, ristoranti e alberghi, nel 2010 il Pd ha speso 2.165.138 euro” ( M.Travaglio). Così nell’antipolitica ci finisce chi crede e denuncia che i privilegi siano iniqui e che la misura è colma nella direzione di un utilizzo (uso) privato del denaro che noi cittadini versiamo attraverso insostenibili gabelle che oggi servono a mantenere voi parlamentari e gli istituti di credito, senza avere un ritorno di servizi, come invece dovrebbe accadere in una società funzionante, equa e giusta. Anche quelle persone oneste di cui Lei parla non pensano minimamente a rinunciare e pensano di intascare non a fine luglio, ma magari a ferragosto, quando la gente è in vacanza e guarda altrove quei soldi del “rimborso spese”. Guai però a tagliare: si sa dove si comincia, non dove si finisce. “Se molli di un euro,qualcuno ti chiederà di mollare di due, e non finisci più. Specie se si scopre che con 180 milioni si potrebbe ripristinare il tempo pieno nelle scuole materne. O se si va a vedere come ha fatto il Pd a spendere i 200 milioni incassati dallo Stato in quattro anni, e anche di più, visto che è in rosso di43 e senza nuovi rifornimenti chiude bottega”.( M.Travaglio).  Gli scandali, le ruberie sono diventati intollerabili! I privilegi rozzamente castali ( pagamenti per cure mediche ridotti, riduzioni sui trasporti, vitalizi percepiti anche a fine mandato e... molto altro ancora) sono percepiti integralmente ancora da tutti voi come un corpo unico. Lasci perdere, mi creda, la retorica penosa che ci sono buoni e cattivi dappertutto! I privilegi, gentile signora, voi li percepite tutti in egual misura, buoni e cattivi. Io non metto in dubbio la Sua onestà, quella di essere stata un’insegnante figlia di pescatori, e quella di altri come Lei, ma io non vedo nessuna volontà di rinuncia, nessun segno che vada nella direzione di una cessazione di questi privilegi e intanto ne usufruite tutti: buoni e cattivi. Vorrei invece sapere se qualcuno di voi conosce la frustrazione e l'umiliazione di essere inserito in una lista di attesa di tre mesi (se va bene) per una TAC, per una dialisi, per una risonanza magnetica, per un consulto medico appena decente o stazionare abbandonato su una barella in un corridoio ospedaliero o semplicemente pagare la rata del mutuo e rimanere senza soldi per mangiare. Il popolo non sarà certamente santo, come scrive Lei ma certamente è in condizioni economicamente peggiori delle vostre e il popolo non è una massa indistinta, ma la singola donna, il singolo uomo, la singola persona anziana, il singolo bambino che fanno i conti giorno dopo giorno con la povertà e le difficoltà per tirare avanti. Lei scrive: “pensate che risolviamo i problemi dell'Italia togliendo  il 10 o il 20 o il 30 % dello stipendio a mille parlamentari? Se è così, io sono pronta. Ma temo che sia solo una chiacchiera a vuoto”. Perché non prenderla in considerazione questa chiacchiera a vuoto! La democrazia ha bisogno sicuramente di un contributo per evitare che chi ha molti soldi possa controllare e manomettere le regole del gioco – come è già successo- ma la democrazia ha bisogno non solo di soldi, ma di coscienza civile, di esempi magistrali di probità etica e di credibilità istituzionale. D’altra parte queste leggi elettorali appena varate non vanno nella direzione di una partecipazione reale della gente nelle scelte dei propri rappresentanti, ma nella direzione delle scelte degli apparati e delle segreterie e dunque, soldi o non soldi è sempre un’oligarchia che difende il suo privilegio a essere tale e i suoi interessi. Oggi, gentile signora Bossa, la vera e autentica antipolitica, a mio parere, è il vostro sistema castale chiuso e non quegli apprendisti stregoni che, voi e i media che controllate, create su misura e che secondo voi generano il vento del populismo e del qualunquismo. Io parlo di politica ovvero: prendersi ognuno di noi a cuore il proprio destino e difenderlo dal sopruso e dalle angheria per governare uno spazio pubblico per il bene della collettività e per la sua crescita civile e mi creda, per questo non ci vogliono molti soldi, ma solo coscienza civile. Saluti antipolitici.

Franco Cuomo Coordinatore del Circolo V.A.S
di Vico Equense ( Na)

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