Accade spesso che le Associazioni Ambientaliste – ed i V.A.S. in
primo piano -, impegnate a prevenire manomissioni ingiustificate ed illegittime
del territorio, non riescano a raggiungere un risultato positivo a causa di
molti fattori, difficoltà, “paletti”, che si frappongono a queste iniziative
che con perseveranza ed impegno si portano avanti, difficoltà causate spesso da
chi pone in essere queste stesse manomissioni.
Accade, però, che in alcuni casi l’obiettivo venga centrato e che
si riesca ad ottenere o la preservazione del bene ambientale o, quanto meno, un
accettabile ripristino delle situazioni manomesse.
E’ questo il caso dell’invadente manufatto – definito Stazione
Radio Base – che si ergeva da oltre due anni a Faito, nella zona antistante la
famosa, ed anche questa manomessa – “area pic-nic”, definita iperbolicamente “
Oceano Verde” dall’Amministrazione Cinque, area violentata selvaggiamente da
interventi abusivi e oggi, sottoposta a sequestro da parte della Procura della
Repubblica per l’esecuzione di opere senza autorizzazione e che è stata
ultimamente oggetto di ripristino parziale. Anche su quest’area i V.A.S. hanno
denunciato insieme al WWF lo sradicamento di alberi secolari e sbancamenti
abnormi di terreno.
Per la Stazione Radio Base, un manufatto altamente impattante,
come si può vedere dalle foto, i V.A.S. con una lettera dell’ 8 novembre 2011,
chiesero al Sindaco e ad un Funzionario Comunale Dirigente di ottenere i
seguenti documenti, al fine di vederci chiaro:
- gli estremi del
Decreto di autorizzazione alla costruzione e/o del permesso a costruire;
- gli estremi del
Decreto di esproprio e/o di occupazione d’urgenza e/o di cessione bonaria
dell’area interessata dal manufatto, in quanto a parere dello scrivente,
si trattava di un’area non di proprietà comunale;
- gli estremi del
Decreto di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’art.146 del
Dec.Leg.vo 42/2004 con la relativa nota della Soprintendenza ai BB.AA. di
Napoli;
- gli estremi
dell’Impresa esecutrice dei lavori, nonché la data di inizio e la data di
ultimazione dei medesimi.
Dopo due mesi, abbiamo ricevuto una lettera del Dirigente del
Servizio Territorio – ing. Paolo Guadagno – con la quale ci veniva comunicato
che il manufatto in questione era stato rimosso e che esso fu installato dalla
società VODAFONE nel giugno 2009, a titolo provvisorio , su richiesta
del Comune di Vico Equense!
Ci siamo recati a Monte Faito per prendere atto della rimozione e,
pur non avendo ricevuto risposte precise ( per esempio a chi la VODAFONE pagava
l’occupazione per quello spazio) alle nostre precise richieste, siamo rimasti
soddisfatti per il risultato conseguito nell’interesse dell’ambiente e della
salute dei cittadini. Ma un dubbio non riusciamo a togliercelo: senza la nostra
richiesta, la provvisoria Stazione Radio Base, non autorizzata ed
inquinante, sarebbe stata mai rimossa?
Franco Cuomo
V.A.S. – Vico Equense
Nessun commento:
Posta un commento