La vicenda di realizzare in deroga al Put (Piano
urbanistico territoriale) i parcheggi interrati, in base alla
cancellazione di due commi della Legge Regionale 19 del 2001, ha dato origine ad una giusta indignazione
in Costiera Sorrentina. Questa legge,
voluta da Bassolino & Co. introduceva la possibilità di costruire box e
parcheggi interrati anche su aree sulle quali «alla data di inizio dei lavori
risultavano presenti alberi o arbusti decorativi o da frutto». Il tutto,
aggiungeva il provvedimento, sarebbe
dovuto avvenire “in modo da garantire la conservazione al di sopra del solaio
di copertura dei parcheggi di uno spessore di terreno sufficiente ad assicurare
la sopravvivenza in loco degli alberi o arbusti secolari e di alto valore
botanico, agricolo o paesistico”. Questa clausola non è stata mai
applicata o se lo è stata, è stata applicata in modo risibile e offensivo per
tutti gli alberi distrutti ! Non è mai successo, a 10 anni trascorsi da quel
provvedimento che fossero state ripiantate le specie arboree distrutte. Fino ad
oggi abbiamo solo esempi di scempi e orrori cementizi là dove un tempo c’erano
giardini: alberi tagliati e mai più ripiantati, o ripiantati in numero
inferiore, o di specie diversa, voragini che hanno letteralmente
stravolto l’aspetto della costiera, interi agrumeti scomparsi. I VAS, insieme
al WWF e a tutte quelle forze politiche che sono interessate a preservare l’ambiente
da un’ennesima distruzione, annunciano che daranno battaglia e chiamano alla
lotta i giornali e l’opinione pubblica. I VAS chiederanno spiegazioni sul fatto
che molti parcheggi sono già in funzione anche se non figurano essere stati completati
( com’è possibile una cosa del genere?). Chiederemo che venga esibito il
certificato di agibilità e le verifiche degli uffici competenti, insieme alle
esecuzioni delle prescrizioni esistenti nei permessi a costruire rilasciati. E ancora:
chiederemo spiegazioni su tutti quegli scavi che sono stati eseguiti in area
archeologica: sono stati rispettati gli accordi concordati con la Soprintendenza?
Così come chiederemo spiegazioni sulla mancata realizzazione del ripristino del
verde su molti di questi parcheggi. I VAS intendono aprire un tavolo di
attenzione con i cittadini, la stampa e le altre associazioni ambientaliste. A
Tutt’oggi non si vede un solo pilastro per la realizzazione dell’ex Cinema
Aequa, mentre i box auto sono state già completati! Rimane solo una gru che
incombe sui cittadini! Come evolverà quest’altra vicenda vicana che sa di
ennesimo raggiro ai danni dei cittadini? Quella
della costruzione dei parcheggi interrati è stata una speculazione mostruosa
voluta dal centro sinistra in Campania e poi attuata con le complicità e gli
interessi trasversali di tutte le forze
politiche. Il partito del cemento non è ancora sazio e, nonostante molti di
questi box stanno rimanendo invenduti c’è che ha il coraggio di proporre una
modifica ulteriore di una legge di per sé già disastrosa per continuare a
distruggere? La deroga al Put è anche una scappatoia che ignora da sempre che
la parola ultima sull’autorizzazione a costruire dovrebbe spettare al Consiglio
Comunale. La realizzazione dei box interrati in costiera è stata la strada per
realizzare mire speculative, complici la connivenza e i facili permessi
rilasciati dalla maggior parte delle amministrazioni locali. I VAS consapevoli
che i vincoli del PUT permangono tutti e che è stato fatto l’ennesimo pasticcio
legislativo per favorire il partito del cemento, annunciano che daranno
battaglia su questo argomento, fidanto dell’aiuto di chi è interessato alle
sorti della qualità del territorio e dell’ambiente in Costiera Sorrentina.
Franco Cuomo –VAS – Vico Equense
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