Con grande soddisfazione ho potuto constatare che
nelle ultime settimane un Partito Politico – LDV ( L’Italia Dei Valori)- ha
iniziato una battaglia per fare chiarezza sui mancati adempimenti che
dovrebbero caratterizzare la fase finale dei lavori di costruzione dei
parcheggi interrati. Si chiede di verificare: accertamenti da parte degli
Uffici Comunale competenti, della conformità delle opere eseguite ai permessi
rilasciati; accertamenti del ripristino sia del terreno vegetale e sia delle
preesistenti piantumazioni e/o alberature; verifica che le vendite dei box
siano avvenute con atti notarili attestanti e comprovanti la pertinenzialità
dei medesimi, ovvero, che i box siano stati acquistati da coloro che veramente
non possiedono un ricovero per l’auto. Noi VAS non vogliamo rivendicare,
insieme al WWF di Claudio D’Esposito, primogeniture di tali iniziative, come è
stato detto da qualcuno che invece, purtroppo, non ha niente da rivendicare ma
continua a parlare, vogliamo soltanto augurarci che esse procederanno con
continuità e fermezza, anche se la nascita di un “coordinamento” delle
opposizioni democratiche, come abbiamo appreso dal web, ci preoccupa non poco, perché
molte volte abbiamo dovuto constatare amaramente che i “coordinamenti” sono
stati spesso sinonimi di “affossamento”! Speriamo di sbagliarci! Ciò premesso, voglio
insistere sulla gravità di questa situazione, indipendentemente dalle ultime
modifiche apportate alla legge regionale: mi fa piacere che si siano svegliati
un poco tutti, anche se sarebbe stato il caso di svegliarsi 7 o 8 anni prima.
Lo scempio e la devastazione è già avvenuto alla grande e quello che si vuole
fare ora è solo tentare di dare l’ultimo colpo ad un territorio già
orribilmente devastato e compromesso. Mi preme però sottolineare un aspetto,
che la stampa non ha riportato e sul quale mi sono già soffermato in un mio
precedente articolo. Un aspetto molto importante su tutta la faccenda quando si
parla di andare in deroga al PUT ( Piano Urbanistico Territoriale). E’ una
battaglia che i VAS hanno già sostenuto a Vico Equense e che intendono portare
ancora avanti nei prossimi giorni e mesi e ci dispiace constatare che questo
aspetto non sia stato colto nelle dichiarazioni giornalistiche che mi sono
state attribuite. Credo che tutte le richieste fatte da LDV ( L’Italia Dei
Valori) infatti, anche se condivise e di estrema importanza, siano rivolte allo
stato dei fatti, cioè alle costruzioni più o meno ultimate dei parcheggi. In
questo modo si da quasi un colpo di
spugna all’ipotesi di illegittimità dei permessi a costruire di quei parcheggi
interrati realizzati in contrasto con le previsioni dei Piani Urbanistici
locali, sui quali noi VAS insistiamo da quando è cominciata tutta la grande
speculazione. Non si è mai chiesto – e su questo noi VAS insistiamo da tempo- se su
tali permessi in deroga si sia mai pronunziato il Consiglio Comunale come è
previsto dall’art. 14 della Legge Urbanistica Nazionale. Quello che mi chiedo insieme
ai compagni del circolo è perché si continua ad ignorare questa situazione? La
tesi della necessità del passaggio in Consiglio Comunale per ottenere la deroga
non è una nostra invenzione o fantasia! Fu ribadita dagli Uffici Regionali in
maniera inequivocabile ed incontrovertibile! Andava applicata sempre e non lo
si è mai fatto in dispregio di un’autentica democrazia istituzionale! I VAS di
Vico Equense si augurano che i Partiti, le Associazioni, i Gruppi di Cittadini,
siano veramente decisi ad andare fino in
fondo nella ricerca delle responsabilità di questo gravissimo saccheggio
ambientale e sociale perpetrato con la dissennata costruzione dei parcheggi
interrati. Sono troppi! Sono la violenta testimonianza della rozzezza e della
insensibilità istituzionale! Sono il simbolo della ottusa ignoranza
urbanistica! La Costiera Sorrentina dopo questo sacco non è più la stessa!
Qualcuno dovrà pagare per tutto questo!? Noi ci aspettiamo che la Procura della
Repubblica di Torre Annunziata apra un fascicolo per indagare sui permessi a
costruire rilasciati, sulle tante varianti concesse e sugli adempimenti finali
non messi in esecuzione relativi ai parcheggi in questione, come la
rimpiantumazione delle aree soprastanti! Faccia chiarezza su queste zone d’ombra
finalmente e accerti, se ci sono, le possibili esistenze di illegittimità
procedurali e sostanziali che hanno consentito la distruzione di un patrimonio
ambientale di verde che difficilmente qualcuno potrà mai più ripristinare.
Franco Cuomo VAS- Vico Equense
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