via Sconduci
via Sconduci
via Sconduci
Macchina spargisale
via Sconduci
In questa freddissima e uggiosa
domenica di febbraio, uno dei più freddi da 20 anni a questa parte, mentre il
sindaco Gennaro Cinque a Moiano sparge sale sulla neve divertendosi a superare
il Sindaco Alemanno, con uno spargisale nuovo di zecca, io mi trovo a via Sconduci, dove alcuni cittadini mi
avevano già segnalata l’ennesima
devastazione arborea. Le foto che potete vedere parlano chiaro: il cartello di
cantiere, come vuole la tradizione di questo paese, si trova in un punto
illeggibile, per cui non ho potuto verificare chi stesse svolgendo i lavori e
per cosa ( appurerò dopo). La notizia mi era stata già segnalata dal mio amico
Claudio D’Esposito del WWF . Sono sincero e scrivo che avevo sottovalutato le
segnalazioni, perché siccome quella zona è già stata ridotta come una groviera,
pensavo si trattasse di uno scavo già denunciato: invece no, non è così. Presumo si debba
trattare di un nuovo progetto di box
interrati, in una zona che nelle immediate vicinanze ha già due parcheggi
interrati e uno in progetto, anche se solo con una autorizzazione
paesaggistica. Cosa dire? Le foto parlano chiaro! Al mio amico Aldo ( non
Starace), che mi rimproverava bonariamente di denunciare solo, senza mai essere
propositivo, mentre il sindaco secondo
lui, si adoperava a fabbricare consenso ma anche operatività e fattività:
spalava la neve a Moiano e nello stesso tempo organizzava una qualche
manifestazione a Faito, rispondo con le foto che ho scattato stamane. E chiedo a lui e a tutti gli altri che sono convinti che le denunce non servano più a niente: che senso
ha dare un’autorizzazione per una cosa del genere? Perché distruggere l’ennesimo
agrumeto, mentre giusto di fronte, un altro sta per scomparire e viene già
utilizzato per parcheggio a raso? E' noto che Il sindaco Gennaro Cinque ha voluto tenere per sé le deleghe all’Ambiente e all’Ecologia, spiegando
in questo modo la decisione: “ E’ mia
intenzione coinvolgere le nuove generazioni nei processi virtuosi affinché si
possa non solo agire nel rispetto per l’ambiente, ma pensare “ecologicamente””
( Agorà Penisola Sorrentina). Sono questi i prodotti del suo pensare ecologico
che le nuove generazioni dovrebbero
apprendere? Il tutto (cioè tutti gli altri parcheggi interrati che già ci sono
e quelli che ci saranno) ubicato in una zona occupata da un plesso scolastico (
le scuole elementari) frequentato da bambini, con un unico passaggio per auto e pedoni largo appena tre metri. Voglio ricordare anche che quella zona ( via Sconduci e la
via Nicotera, che una volta si chiamava “ncopp o’ ponte, perché c'era un ponte che attraversava un vallone), si trova su una via d’acqua
ormai interrata, qualcuno ha mai fatto uno studio serio su questo argomento? Le vie d'acqua hanno memoria. Allora mi chiedo: ma di
cosa stiamo parlando!?!? Ma in che posto viviamo per potere consentire abusi
del genere?!?! Ma perché invece non si
attiva un programma di occupazione giovanile, magari con fondi europei, per
recuperare tutti i terreni abbandonati, ricoltivarli come un tempo e fare in
modo che la nostra penisola ritorni ad avere l’aspetto di giardino dorato come un tempo, ovvero ciò che l’ha resa
famosa nel mondo? Quando capiremo che bisogna ritornare all’agricoltura, a
produrre il nostro necessario attraverso la terra che abbiamo invece di
cementificare? Siamo ormai in una situazione paradossale: i box non si vendono,
la gente non li acquista più per i costi e perché forse li ha già acquistati. E
allora? Tutti quelli che si stanno fabbricando e si fabbricheranno ancora che
sorte avranno? Io un’idea da dare al sindaco e ai costruttori ce l’ho, un pò
macabra forse, ma ce l’ho: visto che il cimitero esplode per mancanza di spazio e non ci stanno più
loculi per i morti, perché tutti questi box in eccedenza non diventano una
nuova necropoli equana, magari affrescati come quelli etruschi?
Franco Cuomo – VAS – Vico Equense
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